mercoledì 28 ottobre 2020

Giacomelli e Tatarusanu in grande confusione.

L'arbitraggio di Giacomelli è stato orribile e il VAR nella persona di Nasca è stato complice scandaloso, come dicevo qualche mese fa, il VAR deve essere il maggiore organo giudicante, se no tanto vale che si elimina e si eliminano pure questi altri due gettoni di presenza, che non sono poi bruscolini, il “rimborso” cambia a seconda che arbitri, che faccia il quarto uomo o che faccia l’addizionale al VAR, ma in media comunque un arbitro in Italia incassa circa 3800 euro lordi a partita, a questi vanno aggiunti i rimborsi spese per viaggio, pranzi, cene e alloggio, per cui, spendere 7 mila euro più accessori per 2 che non decidono, il VAR a che serve? Tanto vale farne a meno e risparmiare pure (che non guasta), tanto continuiamo a discutere e a litigare come prima quando non c’erano e si continuano a falsare i campionati, non in questo caso però.

Logico che la codirezione di Milan-Roma non sia piaciuta a Rizzoli, Giacomelli e Nasca verranno fermati, ce chi dice per due turni e chi dice per un mese, ma il danno in questa e in altre partite resta, ma a quanto pare il colpevole maggiore è Nasca, che sarebbe dovuto intervenire per richiamare Giacomelli a rivedere gli episodi sul monitor e non si tratta di un solo caso ma: il rigore assegnato alla Roma, quello assegnato al Milan e anche se giusto non concedere il rigore sul mani di Mancini, doveva essere rivisto anche quello per scrupolo e perché il giallo a Ibra non doveva essere dato, così come non deve essere lasciata a tutti i costi l’autonomia agli arbitri, se no il VAR non ha alcun senso.

Stesso discorso per il Milan capolista, è vero che siamo rimasti in testa alla classifica, è vero che il pareggio può essere un risultato giusto (conclusioni a rete a parte) e che un pareggio contro la Roma ci può stare, ma quello che non ci può stare e un secondo portiere che ha finito la carriera e non è più in condizione di giocare, ma non è solo per i 4 gol, non c’è fisicamente e mentalmente, meglio Antonio (che dovrebbe smettere anche lui).

Io l’avevo detto che l’unico acquisto che non mi piaceva era Tatarusanu e non capisco come mai il Milan che è sempre alla ricerca di giovani promesse a costi bassi, tenga tra le sue fila due inutili portieri di riserva (giocano una partita l’anno) e ultra trentenni, che incidono sul monte ingaggi per più di 3 milioni lordi all’anno, con un titolare che potrebbe cambiare squadra già a gennaio e che poi devi andare a spendere chi sa quale cifra, perché non hai un rincalzo discreto.  

La Roma ha un secondo portiere che è migliore del primo, così come la Juventus, il Napoli e l’Atalanta, Pioli ha minimizzato su Tatarusanu, ma mi auguro che non lo faccia giocare in coppa, preferisco Antonio che almeno è portafortuna, rescindiamo subito il contratto e a gennaio prendiamo un degno sostituto di Gigio, perché non si tratta di un “Imperdonabile errore sul gol di Dzeko” come dice qualcuno, è tutta la prestazione negativa, non ha fermato un pallone, li ha solo respinti e male, come in occasione del rigore (inesistente) della Roma.

Quella era una palla da fermare a terra, anche in due tempi ma da fermare, perché il tiro non era fortissimo e poi non ha avuto la reattività di andarsela a prendere, mentre usciva via piano piano, per non parlare che sullo “svarione” di Ibra lui era dentro la porta e non è stato capace di intervenire, la palla gli è passata sopra la testa senza tentare una reazione, non parlate di ansia da debutto a 34 anni e nemmeno del lungo periodo di inattività, sono cose che puoi imputare ad un ragazzino.

Comunque orrori del portiere e dell’arbitro a parte, la prestazione della squadra non è stata delle migliori, però è stata attenta e generosa, ma è stata anche una grande occasione persa, per portarci a 4 punti di vantaggio su Napoli e Sassuolo, 5 sull’Inter e 6 sulla Juventus, vero è che non si può vincere sempre, però la vittoria con la Roma sarebbe stata meritatissima e pareggiarla così fa male.

Questo Milan, con questo Ibra così, covid ed arbitraggi a parte, può e deve arrivare nei primi quattro posti, non parliamo di scudetto ma per un piazzamento per la Champions, Leao ha fatto vedere le sue qualità in prospettiva, perché per ora gioca solo 4/5 minuti a partita, crescerà e magari fra un paio d’anni sarà devastante come Aubameyang,  o come Saelemaekers, che diventa sempre più importante partita per partita.

Certo ancora Romagnoli al momento non è all’altezza del ruolo di capitano del Milan e quindi sarà fondamentale rinforzare il reparto arretrato nel prossimo mercato di gennaio, anche Theo Hernandez non è più brillante come prima, ma anche se in prestito a sinistra ha come vice Dalot e poi non si può pensare al quarto posto se non si rinnovano: Donnarumma (e l’abbiamo visto), Ibrahimovic (che a 39 anni segna con la stessa semplicità di quando era ragazzo) e Calhanoglu, che appena rientrato dall’infortunio, in crescendo è stato come al solito protagonista, adesso dovrebbe essere disponibile anche Rebic, ha partecipato agli allenamenti in gruppo, il problema al gomito è superato e se non sarà convocato per Praga, lo sarà sicuramente contro l’Udinese.

Radio mercato ci dice, che il Milan giustamente ha preferito non spendere soldi per giocatori in quel momento sopravvalutati, quindi ha conservato il tesoretto per gennaio, dove Maldini prenderà sicuramente il difensore centrale, ogni giorno cambia il nome del calciatore, per Milenkovic bisognerà aspettare l’estate, Kabak è ancora troppo caro, stesso discorso per Tomiyasu, forse il nome più concreto è Simakan, per cui nelle ultime ore di mercato la proprietà aveva dato l’ok.

Sembra che i contatti tra le parti proseguono e che se il prezzo calerà sotto i 15 milioni, a gennaio ci sarà un nuovo tentativo, visto che Gabbia è il primo è unico ricambio, Duarte non si è mai ambientato e potrebbe partire proprio a gennaio, mentre Musacchio che deve ancora rientrare dall’infortunio è pure in scadenza di contratto.

 

domenica 25 ottobre 2020

Il Covid colpisce il Palermo, rinviata anche la gara col Catanzaro

 Dopo i casi di Covid riscontrati nel Palermo, la squadra è andata in “bolla” ed è stato disposto il rinvio anche della partita con il Catanzaro, da disputarsi il 4 novembre con inizio alle ore 17.30, mentre apprendiamo della "raccomandazione di non spostarsi tra comuni se non strettamente necessario", mentre stanno valutando se limitare anche lo spostamento tra regioni ad attività di lavoro e di studio.

Meno male che qui non si parla di calcio, anche se per i giocatori del Palermo (professionisti) il calcio è un lavoro e per tanto potrebbero non disputarsi le partite in trasferta fuori dalla regione, il nuovo DPCM è atteso per questa sera e potrebbe contenere le limitazioni anticipate dal ministro degli Affari regionali Boccia.

La Lombardia guida il gruppo delle regioni con restrizioni serissime, una specie di "lockdown" regionale dello sport dilettantistico e delle attività di base, con l'ultimo Dpcm, milioni di ragazzi non possono usufruire di un diritto fondamentale, che è quello allo sport, un mondo che ha già sofferto (anche economicamente) e che ha fatto di tutto e certe volte anche di più, di quelle che erano le proprie disponibilità, per mettere gli atleti nelle condizioni di continuare l'attività in sicurezza.

I rigidi protocolli sanitari, che vanno spesso oltre la presenza di un medico sociale in organigramma, non sono serviti, ma quello che ancora ora non si capisce, è la scelta di limitare ai soli allenamenti individuali l'attività di base di alcuni bambini e ragazzi, lasciando ad altri la possibilità di continuare a “competere”, una scelta in completa contraddizione, anche con quella di proseguire con la didattica scolastica, ma cosa ancor più grave, quella dei trasporti affollati e senza il rispetto della distanza “sanitaria”. 

Riporto le parole di un emerito rappresentate della Federazione Medici Sportivi: "Scuola e sport giovanile devono essere allineati, non esiste logica per fermare i giovani sportivi.” “Lo sport non è un problema, anzi, forse potrebbe addirittura è la soluzione più importante.”

Nel calcio non c’è riconoscenza.

Buon giorno, come vi avevo preannunciato oggi non ho partita a causa del DPCM, il Palermo non gioca a causa COVID e ho pure un’ora in più da dedicarvi per via del ripristino dell’ora solare, bene! Riprendiamo da dove mi ero fermato, oggi Calhanoglu farà un altro provino per provare a portarlo in panchina contro la Roma, è sotto gli occhi di tutti che a Glasgow senza il turco è stato un Milan ridimenzionato, così mentre la squadra e Pioli soprattutto, devono fare i conti con la sua assenza, i dirigenti devono fare i conti con la presenza del suo agente.

Non c’è ombra di dubbio che Calahnoglu sia diventato indispensabile a questa squadra, un po' come gli altri del resto, se hai solo 11 calciatori “pronti” è chiaro che chiunque diventa indispensabile, tranne se non hai in panchina un vecchio marpione collaudato, oppure questi giovani non maturino in fretta e allora il discorso cambia, perché mentre per noi è indispensabile, per l’Inter, la Juventus o il Real Madrid diventa uno come gli altri.

La sua situazione contrattuale con la scadenza nel 2021, rende il suo rinnovo difficile e le richieste economiche del suo procuratore lo complicano ancora di più, solitamente si chiede un ritocco se pur sostanzioso, ma chiedere più del doppio rispetto a quello percepito (2,5) attualmente, in una situazione economica particolare per il Milan e con solo 6 mesi fatti bene in 3 anni è decisamente sbagliato, il sospetto è che chieda tanto per andare via.

Finalmente al Milan si sta costruendo qualcosa di importante per il futuro e sarebbe un peccato perdere pezzi per strada prima di arrivare, significherebbe dovere ricominciare ogni anno dallo stesso punto, la polita dei giovani da fare crescere e poi ti chiedono la luna per restare non è perfetta, so che nel calcio non c’è gratitudine, però ….

Personalmente quando un calciatore vuole andare via io non insisterei, chi gioca solamente per i soldi deve fare il suo precorso, come diceva Berlusconi (anche se ci ha venduti al cinese): il Milan ai milanisti e i milanisti sono quelli che firmano l’assegno in bianco, comunque una cosa non mi quadra in questa faccenda, Donnarumma compreso, è che non si sente parlare di rinnovo, non si sentono tira e molla sulle cifre o minacce di andare via a fine stagione.

Fra due mesi i due potrebbero firmare per la Juventus, società attentissima alla plus valenze, eppure non si sente un sibilo, non vorrei che i due andassero via a gennaio con un piccolo indennizzo da mettere in bilancio e si andrebbe a cercare nuove soluzioni altrove, per il prolungamento di Ibrahimovic invece non ci dovrebbero essere problemi, per sostituire Calhanoglu al limite si potrebbe provare con Krunic, che come il turco prima, finalmente ha giocato nelle sua posizione di trequartista guadagnando spazio e fiducia.

L'assenza di Calhanoglu sembrava dovesse essere sopperita con Diaz, ma lo spagnolo è un giocatore diverso, i suoi leziosismi sono più da ala che da trequartista, mi è piaciuto di più Diaz da ala con Krunic piazzato dietro a Ibrahimovic, anche perché sono le posizioni che i due gradiscono maggiormente, Rade in quel ruolo ha fatto con un’ottima prestazione, una prova di livello che ancora al Milan non aveva potuto fornire.

Diaz continua a mettersi in vetrina, ma oggi posso dire che la riserva di Calhanoglu è Krunic e che quindi a gennaio dobbiamo trovarci invece un vice Kessie, in squadra non abbiamo un dominante come lui e quando è uscito per tirare il fiato si è vista la sua mancanza, magari sarà spesso impreciso, ma nel corpo a corpo non ha rivali e un altro nel Milan non ce l’abbiamo, a questo punto vi dico che manderei Daniel Maldini a farsi le ossa, per tornare cresciuto e prendere il posto di  Calhanoglu.

Così come manderei a farsi le ossa anche Colombo, per me il sostituto naturale resta Leao, lo trovo più prolifico sotto porta che sulla fascia e poi è il giocato di qualità che può veramente ripercorrere la strada di Ibra, non si sa quando ma ne ha le qualità, piuttosto Hauge, è entrato nel finale e io me lo aspettavo in campo prima, ha meno leziosismi di Diaz, ma pressa su tutti i palloni nella sua zona (in questo non è Leao) e a mio avviso ha fatto un gol da centravanti, intanto lo vorrei vedere come attaccante di destra e penso che più di Leao possa essere la riserva di Rebic (che al momento non c’è) e non escluderei un suo impiego per far rifiatare Ibrahimovic.

Dalot non ha fatto male, consideriamo che è al Milan da pochi giorni e deve entrare meglio nei meccanismi, ma anche lui come Diaz, potrebbe lasciarci sul più bello e tornarsene a casa (Manchester), tanto che pare che il Milan abbia ancora un discorso aperto con Il Bologna per Tomiyasu, nella prossima sessione di trasferimenti.

Bennacer compone la mediana di qualità e ritmo con Tonali, Kessie sorprende sempre di più ed è tornato se non addirittura meglio di quello dell'Atalanta, ad oggi non ha sbagliato una partita, Ibrahimovic è tutto, regista, centravanti e pure difensore, anche quando non segna è leader assoluto, Romagnoli è in crescita dopo l’infortunio, è salito di livello rispetto al derby e salirà ancora con Kjaer accanto, Theo Hernandez è un po’ troppo impreciso rispetto al solito, forse dovrebbe rifiatare un poco anche lui, Castillejo a me non è piaciuto, mi è sembrato rassegnato e superficiale, Saelemaekers è il solito motorino, fa bene le due fasi e anche lui doveva entrare prima.

21 risultati utili consecutivi, non si può dire che Pioli non abbia fatto bene, il Milan vince e ha personalità anche quando non c’è Ibrahimovic, sicuramente lo svedese lo ha aiutato rispetto a Giampaolo che non lo aveva e ha avuto tempo in quanto traghettatore, ma Giampaolo non ha cominciato bene neanche al Torino, fin qui ha ottenuto un punto in 4 partite, è ultimo ed è già nella situazione complicata di giocarsi la fiducia.

venerdì 23 ottobre 2020

Partiti bene in Europa League

Dopo un anno d’assenza volontaria per pagare una multa all’UEFA per il FPF, il Milan ritorna in Europa League, la prima avversaria è stata il Celtic di Glasgow in Scozia, la squadra dell’allenatore Lennon nelle cui fila c’è Ajer, seguito con molto interesse durante il mercato estivo dal Milan e non ancora totalmente abbandonato (anzi), un altro osservato speciale è Laxalt, il giocatore fino a un mese fa indossava i colori rossonero e adesso se pur in prestito, sarà avversario con il Celtic.

Kjaer è stato monumentale anche stavolta, non ha mollato una palla e come al solito ha messo un sacco di pezze, sugli inevitabili errori dei più giovani compagni, anche lui è diventato imprescindibile, ma il Milan oltre a volere un reparto più completo, deve pure pensare a ringiovanire e farsi trovare pronto per qualsiasi evenienza, ecco perché il Milan continua a seguire Ajer.

Per quello che ho visto l’altra sera, l’ho visto disimpegnarsi bene, sia in fase difensiva che il quella di costruzione, senza disdegnare anche qualche puntatina in avanti, giocatore fisico e affidabile, molto simile a Kjaer nella struttura, nel senso della posizione e nel gioco aereo, secondo me è il sostituto naturale di Kjaer, l'interesse del Milan e del giocatore sono ancora vivi, se il Celtic a gennaio sarà fuori dall’Europa League, non è escluso che a gennaio il giocatore possa approdare a Milanello. 

Ci sarebbero tanti punti convergenti, l’ottima prestazione fatta contro il Milan e contro il Signor Ibrahimovic, l’altrettanta buona prestazione di Laxalt, che è in prestito e potrebbe costituire la contropartita tecnica, è giovane e avrebbe come Tonali tutto il tempo per crescere nel calcio italiano (per me è già pronto) e poi è connazionale e compagno di Hauge in nazionale che non guasta, sempre in tema di difensore centrale, pare che nelle ultime ore ci sia stato un interessamento per Simunovic, l’ex difensore 26enne del Celtic attualmente svincolato.

Prima di parlare tecnicamente di Europa League, parliamo dalle cifre che si possono guadagnare dalla partecipazione ai gironi, si era parlato di 15 milioni del tesoretto da aggiungere ai 20 di Paquetà, per arrivare al difensore centrale, poi in realtà si scopre che sarebbero 12 milioni in caso di vittoria del girone, che ogni vittoria vale 570 mila euro e ogni pareggio 190 mila, capite bene che non si possono prendere certi impegni, se poi alla fine facciamo magari 6 pareggi.

La vincente della finale di Europa League arriverebbe a 26 milioni di premi, ai quali si dovranno poi aggiungere i soldi arrivati dalle vittorie o dai pareggi della fase a gironi, per una cifra che si aggira sui 29 milioni, a questi bisogna aggiungere i soldi derivanti dai diritti TV dell’Europa League dei singoli mercati nazionali, stimati attorno ai 20 milioni, insomma, arrivare fino in fondo per il Milan, può valere tra i 45 e i 50 milioni, con una cifra del genere, sicuramente si potrà pensare a portare a Milanello un top player, anche perché staremmo parlando della stagione 21/22 sicuramente in Champions.

Ma pensiamo partita per partita, perché oggi con il Covid non si può programmare niente e né tanto meno con questa squadra possiamo parlare di scudetto, dice bene Pioli che ci sono 4 squadre (Juventus, Inter, Atalanta e Napoli) più forti di noi, anche se a me piace pensare alla somiglianza con il Milan di Zaccheroni, abbiamo sicuramente la migliore squadra degli ultimi sei anni, ma in questo momento siamo una squadra da Europa League, punto.

Con questo non significa che abbiamo messo da parte le velleità da Champions, il gruppo di quest'anno è stato costruito con quello che potevamo e gli obiettivi stagionali restano: il quarto posto e andare il più avanti possibile in Europa League, attenzione! Potremmo anche battere che so? L’Arsenal o il Tottenham, ma non abbiamo oggi una squadra più forte della loro, è bel gruppo omogeneo, livellato nella gran parte della rosa (escluso alcuni titolari) e ci permette di avere più soluzioni, ma niente di più.

Pertanto nessun proclama, teniamo i piedi per terra e facciamo un passo alla volta, se e sottolineo se, questi giovanotti avranno una crescita costante e immediata (non come quelle di Leao e Castillejo), se a gennaio siamo ancora tra le prime e ci dotiamo di quel difensore centrale e di quell’attaccante di destra (un altro Rebic, un Thauvin per esempio) che ci mancano, (niente esclude che possa diveltarlo Hauge) aumentando così di solidità, di convinzione e determinazione, allora e solo allora possiamo allargare le nostre vedute oltre al quarto posto.

Da Glasgow siamo tornati con una vittoria ottenuta con autorevolezza e soffrendo il minimo, con una squadra che ha sempre di più un’anima e un’identità ben definita, ma non abbiamo ancora vinto nulla, c’è sempre più la certezza di avere una squadra che ora sa cosa fare e sa farlo bene, anche in partite tirate come quella con il Celtic adesso riesco a divertirmi, dopo tanti anni adesso c’è un gioco, c’è personalità, ci sono obiettivi e non speranze.

Senza Rebic e Calahnoglu al Milan manca tanto, meno male che possiamo ancora contare su Ibrahimovic, che oltre a segnare e a fare assist, ha riportato a Milanello la mentalità vincente, contribuendo alla maturazione anche di Pioli, l’allenatore è potuto crescere ed oggi è un allenatore decisamente migliore.

Adesso vi lascio, dei singoli e di altro vi voglio parlare domani, visto che il Palermo ha rinviato la sua partita con il Catanzaro a causa del Covid e che il nostro primo ministro Conte non capisce la differenza tra allievi regionali e provinciali, discriminando i secondi, fermandoci l’attività e quindi domani e chissà per quanto tempo ancora non giocheremo. 

giovedì 22 ottobre 2020

Ci mancava pure questa.

 


Non bastava avere preso un solo punto in quattro partite, ma anche l’esito positivo al tampone di alcuni giocatori rosanero, la partita contro la Turris è stata prima spostata dalle 15,00 alle 18.30 in attesa degli esiti del nuovo ciclo di tamponi, i positivi del Palermo prima si ipotizzava fossero quattro e poi sono risultati 10, questo avrà convinto il Palermo a chiedere il rinvio.

Si è trattato alla fine di positività per 9 calciatori più l'allenatore Boscaglia, la partita in un primo momento, è stata ugualmente confermata alle 18.30, ma in seguito alle informazioni condivise dall’ASP di Palermo, la Lega Pro ha disposto il rinvio della partita a data da destinarsi.

L'ordinanza dell’Asp di Palermo è arrivata alle 18.00 circa, in sostanza diceva che: "nella considerazione che si è in presenza di un cluster di infetti con una precisa connotazione spazio-temporale", si ordina l'immediato isolamento di tutti i soggetti e la Lega Pro a quel punto ha disposto a tutela della salute, l'immediato rinvio della gara a data da destinarsi.

Legittime le ire del direttore generale della Turris verso la Lega Pro, perché il rinvio è arrivato a pochi minuti dal fischio d’inizio, chiaramente una tale decisione, mette in difficoltà le squadre che vengono da fuori, a cui è arrecato un disagio notevole sia in termini logistici che economici, nel caso della Turris, hanno dovuto annullato la partenza con la nave delle sera e hanno dovuto pagare un pullman  per rientrare a casa.

Oltre alla perdita economica che per una società come la Turris è importante, la squadra dovrà sorbirsi tredici ore di viaggio il pullman, con un’altra partita da giocare a più o meno 50 ore dal loro arrivo a Torre del Greco, cosa che può succedere anche al Palermo, certo in un periodo di piena emergenza, se si vuole partecipare e portare a termine il campionato, queste situazioni sono da tenere in conto.

Credo che la sospensione della gara a dieci minuti dall'inizio non sia stata una scelta irridente nei confronti della Turris, anche se capisco Primicile, perchè oltre al danno logistico-economico, sottolinea giustamente, che i calciatori avevano già fatto il riscaldamento ed avevano avuto anche contatti con i calciatori del Palermo, è chiaro che tutelare la salute, avendo avuto la risposta alle 14 e 30, significava non mettere in pericolo l’incolumità degli altri.

Il Palermo sarebbe sceso in campo con Pelagotti, Almici, Lancini, Crivello e Corrado in difesa, che mi sembra la migliore linea difensiva, Odjer e Broh in mediana, ma qui non capisco perché si continua ad insistere su Odjer e si sia accantonato definitivamente Martin, nell’unica gara dove ha giocato, ha fatto meglio di Odjer e in quella partita abbiamo preso l’unico punto in classifica, fra l’altro con la Ternana attuale capolista.

Per me al momento, la coppia di mediani in attesa di Palazzi è Martin-Luperini, poi Silipo lo vedo meglio dietro la punta e in quella zona del campo invece non vedo Luperini, caso mai avrei messo Broh a destra e Silipo al centro.

Valente ce lo dobbiamo ingoiare per forza, visto che Floriano è risultato positivo e non faceva parte della formazione iniziale, Rauti punta centrale è troppo giovane, ma è il migliore che abbiamo, piuttosto non capisco il perché Martin e Floriano sono fuori dal progetto e invece sono dentro Saraniti e Kanoute.

Questa è la classifica della serie C Girone C: Ternana 12, Teramo* 11, Bari* 11, Turris** 10, Vibonese* 8, Catanzaro* 8, Avellino*** 7, Bisceglie** 7, Juve Stabia* 7, Catania* 6, Monopoli* 6, Viterbese 5, Potenza* 5, Foggia*** 3, Paganese 3, Virtus Francavilla 2, Cavese** 1, Palermo** 1, vero è che abbiamo due gare in meno, ma è pure vero che domenica non sappiamo con quali calciatori giochiamo e se ci rinviano quest’altra gara, in buona sostanza siamo nella pupù.


* una gara in meno
** due gare in meno
*** tre gare in meno
Catania -4 punti di penalizzazione

martedì 20 ottobre 2020

DPCM del 18 ottobre 2020

Il calcio dei figli di un dio minore viene fermato, possono giocare tutti gli altri tranne gli “untori” dei campionati provinciali, lo scorso anno sono riuscito a mettere in fila 16 partite prima che Conte chiudesse tutto, quest’anno mi ha fermato solo dopo tre partite, anche se di queste una la devo ancora recuperare, mi fermo così a quota 33 panchine in vento di cui: 15 sconfitte; 14 vittorie e 4 pareggi.

Il DPCM ha praticamente colpito solo il calcio giovanile provinciale e non il calcio dilettantistico in generale, perché sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra riconosciuti di interesse nazionale o regionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle ispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali.

L’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale e non sono consentite gare e competizioni. Sono altresì sospese tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale. In sostanza: le scuole calcio potranno proseguire la loro attività, solo nella forma di allenamenti individuali. Stop, invece, al calcetto e a ogni altro tipo di competizione non relativa al professionismo o al dilettantismo d’élite.

Per quanto riguarda i campionati giovanili, tutti i tornei sotto l’egida della FIGC di interesse nazionale vanno avanti, come il campionato Primavera e fin qui mi può andare anche bene, non mi sta più bene quando “È salvo il campionato Juniores di Eccellenza gestito dal comitato regionale della Figc mentre rimangono incerti i destini dei campionati Allievi e Giovanissimi Regionali che prevedono una parte provinciale e una regionale.

In pratica lo sport di contatto dal momento che si muove su di una distanza maggiore, in tutta la regione e magari regioni limitrofe non “contagia”, Potranno proseguire, perché di valenza regionale, anche Eccellenza femminile e Serie C di calcio a 5. È previsto lo stop, invece, alle gare relative all’attività di base (Piccoli Amici, Primi Calci, Pulcini ed Esordienti) e i campionati giovanili provinciali di Allievi e Giovanissimi, quindi quelli regionali di allievi e giovanissimi sì.

Quindi un campionato che si svolge in una parte ristretta di territorio viene considerato “zona rossa”, per un campionato che invece sconfina e investe un territorio maggiore, con maggiori probabilità di contagi, può essere disputato, intanto è fuori da ogni logica, poi è antidemocratico e infine è discriminante, due ragazzi della stessa età, dello stesso paese o rione, che frequentano la stessa scuola, la stessa classe, gli stessi amici, solo perché uno gioca negli allievi provinciali non può giocare a calcio, mentre l’altro che gioca negli allievi regionali può giocare.

Per tutte queste categorie rimane la possibilità di allenarsi, ma solo in forma individuale, con distanziamento, senza partite e fasi agonistiche di contatto, a rincarare la dose ci pensa la LND che secondo fonti interne, il DPCM consentirebbe di giocare in tutte le categorie determinate di carattere regionale dall'articolo 49 NOIF, accettando e sottolineando la discriminazione nello sport dilettantistico-amatoriale.

La LND, non so per quale filo logico, dà la stessa interpretazione del DPCM, dovrebbero poter scendere in campo quindi, tutte le categorie giovanili dall'Under 17 all'Under 14, escludendo solamente i tornei di carattere provinciale e le competizioni delle scuole calcio, perché? Qual è il metro di valutazione del contagio?

Per l'ufficialità si resta comunque in attesa del tavolo chiarificatore richiesto da Vito Tisci (presidente del Settore Giovanile e Scolastico) al governo e al Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, ministro che intervistato “all’aria che tira” sulla “7”, ha confermato senza per niente chiarire, quanto si interpreta dal DPCM.

Il calcio regionale è formato dal calcio provinciale, sono le rappresentanze provinciali a movimentare il calcio regionale, quindi il virus viene veicolato lo stesso, come avviene anche per la prima, la seconda categoria, la promozione e l’eccellenza, se per attività dilettantistica di base si intende la definizione data dalla FIGC, ovvero le scuole calcio, non si continua a capire perché lo stop agli allievi provinciali e non è vero che ora però bisogna tenere comportamenti responsabili e rispettare tutti i protocolli istituiti per proseguire l’attività in sicurezza, perché questo è stato fatto e i contagi non arrivano certo dal calcio “provinciale”.

La curva epidemiologica in crescita è data da ben altri fattori, per tanto o si chiude tutto il calcio dilettantistico perché non può sostenere i costi dei tamponi, delle “bolle” ecc., oppure si gioca tutti con le stesse modalità di controllo, attenendosi alle stesse regole e senza fare da capri espiatori dell’inefficienza del Governo.


lunedì 19 ottobre 2020

Vittoria sofferta, ma arrivano i primi 3 punti.

La Roxius vince sul filo del traguardo in rimonta e al 90esimo, ha mostrato poca grinta e ha sbagliando tanto, contro un avversario alla propria portata, ancora una vittoria dopo quelle di Quinto di Treviso e di Mottinello in precampionato, questa è la prima vittoria ufficiale in stagione e con lei i primi tre punti in campionato, non è stata proprio una prestazione deludente, ma decisamente è stato un passo indietro rispetto alle vittorie precedenti.

Contro il Riese è mancata la grinta di alcuni giocatori, si continua ancora a pagare lo scotto della categoria, ma alla fine i cambi e la voglia di portare a casa la vittoria, sono stati determinati, eppure pensare che era iniziata benissimo, con il gol bellissimo su azione manovrata e stoccata di Scapin al primo inserimento, su un cross di Dionello dalla sinistra.

Dopo 4 minuti e alla prima occasione la Roxius è passata in vantaggio, sembrava una partita da vincere facile e invece come spesso accade si è spenta la luce, gli avversari piano piano hanno preso consapevolezza della situazione e sono cresciuti fino a imporre il ritmo alla gara, ottenendo supremazia territoriale e gol, riuscendo a pareggiare prima a metà del primo tempo e segnando poi il 2 a 1 a dieci minuti dalla fine.

A quel punto la Roxius ha reagito e si è messa a giocare, sbilanciata ha subito il più volte il contropiede del Riese, che si divorava per ben 3 volte la possibilità di chiudere la partita, ma anche la Roxius (così come nel primo tempo) ha avuto le possibilità di segnare, ma ha ancora sbagliato troppo, all’85esimo su calcio d’angolo svetta su tutti nell’area piccola Battocchio, che di testa manda la palla sul palo, attraversa tutta la line interna della porta, batte sull’altro palo e va in rete.

A quel punto il pareggio poteva anche bastare, tutto sommato si era rimessa in piedi una partita mai dominata, ma la delusione degli avversari ha permesso alla Roxius di continuare a provarci e al 90esimo un’imbucata sempre per Battocchio, bravo a liberarsi del suo diretto avversario, mette il capito nella condizione di battere a rete dal limite dell’area, all’angolino basso alla destra del portiere.

Soddisfatti a metà, per il risultato sì, ma non per la prestazione, comunque questa vittoria così per come è arrivata da sicuramente morale e voglia di continuare a lavorare, in classifica comunque è stato fatto un bel salto in avanti.

La squadra ha cercato di fare, ma ha sbagliato tanto, non si è ancora adattata alla nuova categoria, manca di cattiveria agonistica, però sta lentamente migliorando e si vede, speriamo che lo faccia in fretta, perché di queste partite dovrebbero essercene tante.

 

Classifica

SQUADRA

PT

G

V

N

P

F

S

DR

MI

Eagles Pedemontana

9

3

3

0

0

12

3

9

4

Galliera

9

3

3

0

0

10

3

7

2

Quadrifoglio

6

2

2

0

0

13

2

11

2

Per Santa Maria Sq.b

6

3

2

0

1

9

8

1

-1

Fontanivese S.giorgio

4

3

1

1

1

6

8

-2

-3

Roxius

3

2

1

0

1

4

6

-2

-3

Mottinello Nuovo

3

3

1

0

2

7

7

0

-2

Città Di Bassano Sq.b

2

3

0

2

1

4

5

-1

-3

Cogitana

2

3

0

2

1

5

7

-2

-5

Transvector

1

3

0

1

2

5

12

-7

-6

Union Ezzelina

1

3

0

1

2

3

15

-12

-4

Longa 90

1

1

0

1

0

3

3

0

0

Riese 2016

0

2

0

0

2

4

6

-2

-2