Per un Milan veramente competitivo, che possa lottare per la Champions League, serve un innesto di spessore e qualità nel reparto dei centrali difensivi, uno che faccia fare il salto di qualità, la dirigenza lo ha individuato in Milenkovic e anche se la trattiva è difficile, potrebbe sbloccarsi nelle ultime ore di mercato, specialmente se il giocatore continua ad impuntarsi per non rinnovare, l'agente del giocatore sta lavorando per cercare di colmare la differenza tra richiesta ed offerta.
Il Milan però resta attento ad altre
soluzioni, tra queste una che porta a Pezzella,
che uno dei due centrali viola possa partire, è
testimoniata dal fatto che la Fiorentina ha già bloccato Fazio,
che era diretto a Cagliari, dopo l’affare Rebic che vede coinvolta anche la
“Viola” per quel suo 50%, uno dei due centrali sicuramente andrà al Milan ed io
spero che sia Milenkovic.
L’altro cruccio che
tormenta il Milan sono le cessioni,
intanto spera di vendere Paquetà, perché è l’unico che può portare un tesoretto
di almeno 22-23 milioni (per non fare una minusvalenza), al di là delle
smentite, il Lione sta trattando il brasiliano e anche in Spagna qualcuno si è
fatto avanti, la mancata convocazione per il primo turno preliminare di Europa
League, è indizio di trattativa ben avviata.
Un indizio che non può
passare inosservato, perché nasconde chiari motivi di mercato, il Lione ha
però bisogno di cedere e fare cassa, in uscita ci sono Depay (Barcellona) e
Reine-Adélaïde, la trattativa è sicuramente partita, non so quanto poi possa
essere difficile.
Il mercato oltre alle cessioni dipenderà
anche dall’esito dai preliminari di Europa League, perché se il Milan dovesse
passare alla fase a gironi (resterebbero 4 giorni alla chiusura del 5),
andrebbe a rinforzare un po' tutti i reparti, perché avrebbe più partite da
giocare, un obiettivo in più da provare a raggiungere per una evidente
questione economica non indifferente.
L’Europa League non è la Champions, ma è
pure una competizione molto importante, per il prestigio e come dicevamo per
questioni economiche, visto che potrebbe valere circa 15 milioni, il solo
accesso alla fase a gironi, arrivare in finale significherebbe portare a casa
qualcosa come circa 35 milioni, che per il bilancio del Milan di questi
ultimi anni, i premi UEFA diventano importanti per migliorare i conti, senza
dimenticare che vincere l’Europa League, significa qualificazione diretta alla
prossima Champions, oltre alla possibilità di disputare la Supercoppa
Europea.
Quindi Chiesa al momento non è una
priorità, Bakayoko potrebbe anche lui interessare in caso di passaggi dei
preliminari, per avere in organico quattro mediani di qualità, per garantire
una adeguata rotazione, il Milan non ha fretta, ma non abbassa l’attenzione e
in un caso o nell’altro, potrebbe comunque cercare un’alternativa a Bakayoko,
oltre a Florentino Luis e Soumaré, c’è un altro calciatore che piace e si
tratta del 22enne Sangaré del Tolosa, nazionale ivoriano e ha una valutazione
di 10 milioni.
E per parlare un po' di soldi
e bilanci, “sparliamo” un attimo della Juventus
che ha pubblicato il terzo consecutivo bilancio in rosso e molto probabilmente lo
sarà anche il quarto, numeri per certi versi clamorosi, che in realtà,
per la Juventus che è gestita dal un gruppo, per il quale un rosso da 70
milioni per i bianconeri, è un niente rispetto a un utile di 8,2 miliardi del
gruppo.
Diciamo che le perdite della Juventus vengono ammortizzate dagli utili delle altre “aziende”, quello che succedeva per il Milan di Berlusconi, dove il rosso veniva “ripianato” dalle aziende dei figli, fino a quando non si sono stufati e hanno deciso di tagliare il ramo secco, per la Juventus è una questione di pubblicità, di potere, di divertirsi e aprire nuovi canali di investimenti e profitti.
Per il
gruppo della Juventus non c'è nessun problema a ripianare le perdite, così come
per gli sceicchi di Paris Saint Germain e il Manchester City, il fondo Elliott
(Milan) e il gruppo Suning (Inter), pur potendolo
fare devono sottostare al FPF, ecco perché la Juventus non verrà mai esclusa
dalle coppe (Manchester docet), del resto la Juventus sta investendo
anche in soluzioni virtuose, come la riqualificazione del centro sportivo la Continassa,
oppure dei servizi collegati allo stadio.
Potrebbe
essere la stessa cosa anche per il Milan e L’Inter, se solo facessero in modo
che i due colossi Elliott e Suning, possano anche loro ripianare le perdite con
gli utili degli altri “rami” dei gruppi e se avessero la stessa facilità che ha
la Juventus, nel costruire stadi e centri sportivi nuovi, perché all'interno dei
bilanci sono considerati investimenti virtuosi che non affliggono la questione
Fair Play.
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