giovedì 30 luglio 2015

Maganuco.

Giorno di rientro a Palermo, abbiamo visto Noto, Modica, Scicli, Punta Secca, Marina di Modica, Ibla e adesso prima di partire non ci resta che andare a fare un ultimo bagno prima delle almeno 5 ore di macchina che ci aspettano e per questa occasione, abbiamo pensato di andare a conoscere la spiaggia di Maganuco, a un paio di chilometri tra Marina di Modica e Pozzallo.
Anche qui, bella spiaggia e bello il mare, un po più spartano rispetto alle altre, più "libera", quasi da isola dei famosi, però anche qua organizzati, il posteggio, le docce e il trattore che andava su e giù, a pulire una spiaggia, fra l'altro per niente sporca.
Noi abbiamo fatto prestissimo visto che poi dovevamo andare via, ma li abbiamo trovato già gente, poca in verità, ma già attivi, una ragazza è uscita dall'acqua e dopo un poco, ha inforcato la bicicletta ed è andata via, ho pensato a qualcuno che arrivato a casa, faceva una doccia, un caffè al volo e via ad aprire il negozio.
Alla fine abbiamo passato, quattro giorni intensi, vari se vogliamo ma indubbiamente sudati, quello onestamente non lo volevamo, ma tutto sommato è stato bello, diciamo ... più che diverti, siamo rimasti soddisfatti, certo, comunque il rientro è brutto, per quello che lasci ma essenzialmente per quello a cui vai incontro, 5/6 ore di macchina e il tran tran quotidiano, le ferie sono finite, andato in pace.
Meno male che abbiamo deciso di fermarci a salutare mio figlio al Village di Agira dove lavora e così, non solo abbiamo rotto la monotonia del viaggio, ma ci siamo ritemprati, anche qui una bella norma, per affrontare la salita di Polizzi, pellegrinaggio motorizzato per tutti i "fedeli" della Palermo-Catania.
Sarà perchè tornare a casa da un viaggio, non è mai piacevole o magari perchè il caldo non ti istigava a fare tutto di fretta, ma alla fine siamo arrivati a casa alle otto di sera, il viaggio "barocco" è cominciato con una brioches con gelato a Noto ed è finita con una brioches con gelato a casa, con in mezzo qualche "norma", da mangiare e non da rispettare, queste sono le norme più piacevoli, quelle che preferisco.
Il fine settimana a Palermo è continuato con il bagno a Mondello e a Isola, approfittando di questi ultimi e pochi giorni di ferie, che quest'anno sono state vincolate dall'attesa del possibile ruolo di mia moglie, un'estate incertissima legata alle situazioni del mio prepensionamento e dell immissione a scuola a tempo indeterminato di mia moglie.
Belli i tempi in cui programmavo e per tempo i viaggi all'estero o anche le capatine in Emilia o nel Veneto, tutto organizzato e programmato, per ora è così, tanto è così che per il secondo anno consecutivo, con il calcio prenderò un altro anno sabbatico e poi vedremo, una cosa è certa, gli ultimi anni da allenatore a Palermo, mi hanno "svuotato", ma non mi hanno tolto la voglia di insegnare calcio.

lunedì 27 luglio 2015

Modica e "a scaccia"

Allora, eravamo......si, ad un piatto di pasta alla norma.
Appunto, di ritorno da Scicli, dopo una bella doccia tonificante, siamo usciti a visitare la cattedrale di San Giovanni a Modica alta, dove avevamo alloggio in un B & B, la chiesa si trovava proprio a pochi passi, un giro al belvedere che dava su tutta la Modica bassa e poi una passeggiata per la parte alta dove abitavamo e poi giù nella parte bassa del paese, per cercare un posto dove mangiare.
Intanto il paese era diviso in bassa e alta, cosa che fin chè non sono arrivato non sapevo, la parte alta è la parte meno frequentata, forse per le stradine piccole e aggrappate alla collina, quella bassa pur essendo antica quanto l'altra, contava un numero maggiore di monumenti importanti, un corso largo e pianeggiante (mi dicevano il letto di un fiume coperto) e molta più vita, il vero cuore pulsante della cittadina.
Quindi, la prima sorpresa è stata quella di conoscere la divisione del paese in alto e basso, la seconda che al contrario di Noto e Scicli dove i palazzi era curati e messi in bella mostra, a Modica erano quasi tutti diroccati e molti addirittura in vendita, la terza cosa che ci ha meravigliato è stata la grande quantità di turisti.
Così fatto una passeggiata per il corso e visto qualcosina di Modica, siamo andati in cerca di un posto dove mangiare e abbiamo scelto un ristorantino, che aveva i tavolino fuori sul vicolo, ma che aveva l'aria di un posto dove si sarebbe mangiato bene e così è stato.
Piano piano i tavolini si sono riempiti di turisti di ogni tipo, pugliesi, inglesi, veneti, lombardi palermitani (noi), tutti i tavoli pieni, all'interno tutto pieno, i tavolini sul corso (parallelo al vicolo e appartenenti allo stesso ristorante) pieni, vuol dire che abbiamo scelto bene e di fatti tutto buono e
abbondante e non abbiamo pagato neanche tanto, dopo le teste di turco ci voleva, una passeggiatina per digerire e a nanna.
Avevamo deciso di vedere il duomo di San Giorgio il mattino seguente prima di andare a fare il bagno a marina di Modica, così appena svegliati siamo andati a vedere il duomo bellissimo e da lì tutti al mare, per la quarta Modica, si perchè oltre a quella bassa e a quella alta, poi c'era una Modica moderna in periferia, bella con moltissimi negozi chiamata Sorda e poi la marina di Modica, anch'essa molto bella e attrezzata, sembrava di trovarsi al nord, dalle parti di Savona, Imperia.
Posto bello, ordinato, una piazza con il posteggio con strisce bianche, nessun posteggiatore abusivo, nessun Vu cumprà, solo un venditore ambulante, spiaggia e mare pulito, docce libere nella spiaggia libera, scivoli per le carrozzine e i disabili, niente "totucci" o confusione varia, nessun sacchetto o cumulo di spazzatura, un'altro pianeta.
Dopo il bagno e la tintarella, veramente soddisfacenti, siamo tornati a Modica, abbiamo mangiato un panino e poi turisti fai da te, siamo andati a Ragusa Ibla, a vedere gli altri luoghi di Montalbano.
Li la visita è durata pochino, i luoghi artistici erano pochi e concentrati, la piazza del Duomo di san Giorgio, scenario di alcune riprese de "l'odore della notte", con il Duomo e matrimonio annesso, il vicolo dei cavalieri, il circolo di conversazione, il portale di san Giorgio e il vialetto dei giardini Iblei.
Ritorno a Modica e passeggiata con visita ai monumenti sul corso e alla casa di Quasimodo, il Castello dei conti con la torretta dell'orologio e dulcis in fundo, la specialità del posto, che non è la cioccolata, ma la scaccia, una specie di raviolone farcito di pomodoro e prosciutto, ricotta e spinaci, funghi e melanzane  e così via, e il famoso "arancino di Montalbano".

mercoledì 22 luglio 2015

I luoghi di Montalbano

Come vi ho detto, era da tempo che volevo andare a visitare Noto, nei miei anni passati al servizio antincendi boschivi, ho girato la sicilia in lungo e in largo, ma non ho visto tutto tutto, posso dire d i essermi seduto sul cocuzzolo più alto dell'Isola di Salina, spaziando con lo sguardo da Capo d'Orlando a Milazzo, dall'Isolotto di Ginostra ad Alicudi con in mezzo Filicudi, Lipari e San Pietro. 
Potrei parlarvi di quando sono stato sul monte Cammarata o della riserva di Pantalica, ma non ho visto tutto tutto, torniamo al mio desiderio di vedere Noto, ci sono andato e non era più solo per quello, mia moglie voleva vedere i luoghi dove era stata girata la serie televisiva del commissario Montalbano e così, abbiamo preso la palla al balzo e ci siamo fatti 4 giorni tra barocco, mare e curiosità televisive.
Da Noto mi sono spostato a Modica, dove ho fatto la mia base, ho preso un B & B e mi sono fatto un primo giro ispettivo della zona, ho chiesto informazioni su strade, itinerari e di cosa e dove c'era da mangiare, così espletato i preliminari di "prima" sopravvivenza, l'indomani fatta colazione e indossato il costumino, ho puntato la prua della mia qashqai, verso punta secca, famosa località televisiva e gradevole location balneare.
La prima cosa che si nota quando arrivi, è la pulizia, la tranquillità e l'organizzazione, una rotonda, un tratto chiuso al traffico, la piazzetta e due stradine parallele alla spiaggia, a senso unico rotatorio, intervallato da palazzine e posteggi, tutto rigorosamente ordinato e gratuito, senza posteggiatori abusi e neanche "vucumprà", la domanda sorge spontanea: siamo ancora in sicilia o in un altro continente ?
Sapete che qualche cosa ho visto e credetemi, non mi sembrava per niente di essere in sicilia, abbiamo visto la casa .... di diciamo Montalbano, la spiaggia dove rincorre il cane Orlando, abbiamo fatto il bagno e preso il sole, tutto nella massima tranquillità, ordine e silenzio, poi ci siamo fatti il giro della piazzetta, del porticciolo e dell'altra spiaggia, ancora più bella di quella cinematografica, in uno scenario balneare perfetto.
Nel pomeriggio da bagnanti fai da te, ci siamo trasformati in turisti no alpitur e non potevamo non andare a Scicli, anche lei barocca, ma essenzialmente con Ibla, il paese dove sono state girate la maggior parte delle scene, non fosse altro perchè a Scicli c'è il municipio, che nel film è il commissariato.
Prima di soddisfare la nostra curiosità artistico-televisiva, abbiamo cercato di soddisfare il nostro stomaco, la sera prima a Modica, nel nostro giro ispettivo, ci era stato caldamente consigliato di assaggiare la specialità del posto, ovvero le teste di turco, che sono state una vera delusione, del resto per chi ha conosciuto i piaceri della "sfincia" palermitana, poteva un grande bignè, tagliato e farcito di ricotta semplice, stupirmi ? niente affatto.
Abbiamo poi fatto il giro per il paese, ad apprezzare cose per interesse, di gran lunga superiori alle teste di turco e siamo tornati a Modica, per una doccia rinfrancante e una passeggiata rilassante, tra il caos inaspettato, del corso della cittadina, la visita a qualche monumento di passaggio e poi, per riprenderci dalla delusione delle teste di turco, una bella norma e una grigliata mista di carne, degni dei più tradizionali dei sapori siciliani.

martedì 21 luglio 2015

Viaggio nella Val di Noto

Era da tantissimo tempo, che volevo andare a visitare, Noto con tutti i suoi palazzi Barocchi, avevo sempre pensato di andarci nel periodo dell'infiorata, ma un po perchè mia moglie lavorando tutti i giorni, finiva poi per dedicarsi alla casa nei fine settimana e un po perchè con la mia attività di allenatore, i sabati o le domeniche, avevo sempre il campionato e rimandavo.
Certo che alla fine però, ho scelto forse il momento peggiore, un pò per l'anomala ondata di caldo, a quanto pare mai registrata e un pò per l'interruzione sulla Palermo-Catania, che costringe gli automobilisti, a fare almeno una cinquantina di chilometri in più, tra buche e tornanti, ma io sono così, quando devo fare una cosa, le difficoltà per me diventano motivo di sfida.
La sfida è stata "vinta", ho guidato per 5 ore all'andata e per 5 ore al ritorno, facendo il giro della sicilia, per raggiungere un posto, che in linea d'aria non è lontanissimo, ma questa è la sicilia, bella e poco confortevole, anzi confortevole per niente.
Ho conosciuto una parte di sicilia, che forse per mia ignoranza o per la loro poca voglia di mettersi in mostra, consideravo la parte più arretrata della nostra isola ed invece con mio ingiustificato stupore, ho visto una realtà importante e diversa positivamente, dalla sicilia del nord e in maniera particolare, dalla Palermo caotica a cui sono abituato. 
Chiaramente non sono stato solo a Noto e parlo
come dico nel titolo, di tutta la valle barocca, per meglio intenderci i luoghi di Montalbano, che magari avrà contribuito notevolmente a mettere in moto, la laboriosità dei locali, peccato per la cartellonistica stradale, tante rotatorie come al nord e come al nord, le indicazioni a volte ci sono e a volte no.
Il giro della sicilia, mi porta subito a Noto, terminale della Catania-Gela in costruzione e in servizio fino alla capitale del barocco, in realtà è pronta fino a Rosolini, ma da Noto a Rosolini si viaggia solo su di una carreggiata, appena arrivati come dicevo, subito mi si presentano i giardini pubblici a sinistra e di fronte la porta reale, che apre sul corso "barocco", che ti porta sulla caratteristica piazza, che è un vero spettacolo e centro storico-logistico della cittadina.
Intanto sul percorso si incontrano: Piazza dell'Immacolata, la Chiesa di Santa Chiara, la Basilica del SS Salvatore, fino ad arrivare alla Piazza del Municipio, per ammirare Palazzo Ducezio sede del municipio appunto e la Cattedrale di San Nicolò posta difronte, con la meravigliosa scalinata.
Accanto a sinistra Palazzo Landolina, più avanti lasciando la Piazza per riprendere il Corso Vittotio, sull'angolo sinistro la Chiesa di San Carlo e difronte parallele alla Cattedrale, le due strade dell'infiorata, via Nicolaci e via Pirri, con a terra i disegni che poi verranno riempiti dai fiori e dai petali.
In via Nicolaci è ubicato l'omonimo Palazzo
Nicolaci, famoso per i balconi sorretti dai mensoloni scolpiti, i più belli tra tutti gli altri e per la storia del casato, fra l'altro c'era anche la possibilità di visitare le stanze e l'ho fatto, concludendo la mia "ispezione" barocca, con il teatro "Tina Di Lorenzo".
Devo dire che ho notato una buona organizzazione, il paese è consapevole di vivere grazie alle opere d'arte e oltre a tenerle in ottimo stato, curano molto la ricezione del turista, l'accoglienza e la pulizia, tornando ai luoghi del barocco e alla pulizia, con mia immensa soddisfazione, non ho visto lo schifo che si incontra a Palermo e provincia, con quegli spettacolari cumuli di spazzatura.