martedì 14 gennaio 2025

Non basta vincere una partita e cambiare solo il DS, per mettere le cose a posto.

 

La decisione di prendere Osti è stata corretta, hanno messo una pezza al mercato fatto in collaborazione con Bigon, ma adesso bisogna resettare il mercato estivo e se la gara col Modena serviva a capire come muoversi tra acquisti e cessioni, a breve quindi ci aspettiamo i primi ingressi dal mercato di gennaio, che per me non devono essere dei “saldi”, ma dei giocatori buoni e importanti per la serie B o meglio per l’obiettivo stagionale.

Questo gruppo ha deluso da troppo tempo e bisogna intervenire in maniera robusta sulla rosa, per ottenere punti e vittorie, nel tentativo estremo di acchiappare la serie A e per quello serve gente adatta e capace, cosa che non tutti hanno dimostrato di essere, bisognerà fare cessioni e acquisti seri, ma intanto è passata la prima settimana di mercato, Osti ha dichiarato che è ancora in corso la valutazione delle necessità per il migliorare l’organico, anche in relazione alle indicazioni del tecnico, che sarà Dionisi?

È chiaro che non sarà una rivoluzione, ma dovranno essere presi giocatori funzionali per migliorare l’organico esistente, i nomi emersi già da qualche tempo, partendo dalla difesa sono: un nuovo portiere, ma Osti ha confermato Desplanches e Sirigu contro il Modena ha dimostrato di potere sostenere il ruolo di secondo, si era parlato di Silvestri e Joronen, ma penso che in porta non cambierà nulla.

In difesa si cerca un terzino sinistro e il primo nome della lista è il palermitano Di Chiara, anche nell’ambito di un’eventuale cessione di Gomes ai ducali, ma anche un bel centrale di livello io lo prenderei, a centrocampo si fanno i nomi di Palumbo del Modena e Kasami della Sampdoria, dovrebbero prendere numericamente il posto di Gomes, ma se Blin torna quello che abbiamo ammirato a Lecce, serviranno solo come alternative, a Saric vicinissimo alla cessione o a Vasic.

In attacco si fanno i nomi dei 34enne Lapadula del Cagliari e Gytkjaer del Venezia, ma io preferisco il 24enne Borrelli del Brescia, sul fronte cessioni non dovrebbe più partire Brunori, ma si cerca un altro attaccante, dovrebbero andar via: Buttaro, Peda e Appuah, tutta gente che dovrà essere adeguatamente sostituita e ripeto, non nell’ottica di una rivoluzione, ma di una robusta inversione di marcia.

Non si tratta di mettere delle toppe a qualche errore estivo, anche se a gennaio non è mai facile, però, per quello che si sente in giro, i nomi possono essere delle semplici idee o delle false informazioni, possono essere voci o suggestioni, perché il Palermo ha bisogno di giocatori di un certo spessore, di categoria, giovani ma non troppo e sicuramente non dei 34 o 32enni, servono elementi affidabili, già pronti, di categoria superiore e che possano elevare il tasso tecnico della rosa.

Non servono elementi arrivati a fine carriera (Insigne e Di Francesco o Lapadula) o fuori dai progetti tecnici di altre squadre, possibilmente a noi concorrenti, il Palermo non rincorrerà sicuramente a scarti di altre squadre di serie B, perché non è quello che serve, altro discorso è invece l’interesse per giocatori provenienti dalla serie A e che non trovano spazio per la concorrenza nel ruolo, perché per andare in serie A e se la società ci crede ancora, servono elementi in grado di recuperare tante posizioni.

Questione stadio, il Barbera andrebbe ricostruito o almeno pesantemente ristrutturato, si parla, se ne discute, sembra tutto fattibile e poi, non se ne fa nulla da anni, servono interventi urgenti e ogni settimana che passa le problematiche aumentano, nell’ultimo acquazzone prima e durante la partita con il Modena, sono state evidenziate infiltrazioni d'acqua nella tribuna stampa e l'inagibilità temporanea di circa 40 postazioni.

L'UGL (Unione Generale del Lavoro) ha espresso preoccupazione e ha sollecitato un piano d'interventi immediati per risolvere le criticità dello stadio, per restituire dignità alla tifoseria palermitana e assicurare condizioni di lavoro adeguate agli operatori dell'informazione, è necessario uno stadio all'altezza della città, del blasone della squadra e delle future sfide si Serie A.

Adeguare l'impianto agli standard moderni richiede 30 milioni di euro, cifra che il Comune non ha a disposizione e se è per questo, non ha nemmeno i soldi per gli interventi urgenti, stimati circa a 1,7 milioni, che chiaramente restano in sospeso, il Palermo ha già investito oltre 400 mila euro in uno stadio che non è di sua proprietà, anticipando il canone di concessione fino al 2026, ora è arrivato il momento che il Comune di Palermo faccia qualcosa, o venda al City Group lo stadio.

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