La decisione di prendere Osti
è stata corretta, hanno messo una pezza al mercato fatto in collaborazione con
Bigon, ma adesso bisogna resettare il mercato estivo e se la gara col Modena
serviva a capire come muoversi tra acquisti e cessioni, a breve quindi ci aspettiamo
i primi ingressi dal mercato di gennaio, che per me non devono essere dei “saldi”,
ma dei giocatori buoni e importanti per la serie B o meglio per l’obiettivo
stagionale.
Questo gruppo ha deluso da
troppo tempo e bisogna intervenire in maniera robusta sulla rosa, per ottenere
punti e vittorie, nel tentativo estremo di acchiappare la serie A e per quello
serve gente adatta e capace, cosa che non tutti hanno dimostrato di essere, bisognerà
fare cessioni e acquisti seri, ma intanto è passata la prima settimana di
mercato, Osti ha dichiarato che è ancora in corso la valutazione delle
necessità per il migliorare l’organico, anche in relazione alle indicazioni del
tecnico, che sarà Dionisi?
È chiaro che non sarà una
rivoluzione, ma dovranno essere presi giocatori funzionali per migliorare l’organico
esistente, i nomi emersi già da qualche tempo, partendo dalla difesa sono: un
nuovo portiere, ma Osti ha confermato Desplanches e Sirigu contro il Modena ha
dimostrato di potere sostenere il ruolo di secondo, si era parlato di Silvestri e Joronen,
ma penso che in porta non cambierà nulla.
In difesa si cerca un terzino
sinistro e il primo nome della lista è il palermitano Di Chiara, anche
nell’ambito di un’eventuale cessione di Gomes ai ducali, ma anche un bel
centrale di livello io lo prenderei, a centrocampo si fanno i nomi di Palumbo
del Modena e Kasami della Sampdoria, dovrebbero prendere numericamente il posto
di Gomes, ma se Blin torna quello che abbiamo ammirato a Lecce, serviranno solo
come alternative, a Saric vicinissimo alla cessione o a Vasic.
In attacco si fanno i nomi
dei 34enne Lapadula del Cagliari e Gytkjaer del Venezia, ma io preferisco
il 24enne Borrelli del Brescia, sul fronte cessioni non dovrebbe
più partire Brunori, ma si cerca un altro attaccante, dovrebbero andar via: Buttaro, Peda e Appuah,
tutta gente che dovrà essere adeguatamente sostituita e ripeto, non nell’ottica di una rivoluzione, ma di una
robusta inversione di marcia.
Non si tratta di mettere delle toppe a qualche errore
estivo, anche se a gennaio non è mai facile, però, per quello che si sente in
giro, i nomi possono essere delle semplici idee o delle false informazioni, possono
essere voci o suggestioni, perché il Palermo ha bisogno di giocatori di un
certo spessore, di categoria, giovani ma non troppo e sicuramente non dei 34 o
32enni, servono elementi affidabili, già pronti, di categoria superiore e che
possano elevare il tasso tecnico della rosa.
Non servono elementi arrivati
a fine carriera (Insigne e Di Francesco o Lapadula) o fuori dai progetti tecnici
di altre squadre, possibilmente a noi concorrenti, il Palermo non rincorrerà sicuramente
a scarti di altre squadre di serie B, perché non è quello che serve, altro
discorso è invece l’interesse per giocatori provenienti dalla serie A e che non
trovano spazio per la concorrenza nel ruolo, perché per andare in serie A e se
la società ci crede ancora, servono elementi in grado di recuperare tante
posizioni.
Questione stadio, il Barbera andrebbe ricostruito o almeno pesantemente ristrutturato, si parla, se ne discute, sembra tutto fattibile e poi, non se ne fa nulla da anni, servono interventi urgenti e ogni settimana che passa le problematiche aumentano, nell’ultimo acquazzone prima e durante la partita con il Modena, sono state evidenziate infiltrazioni d'acqua nella tribuna stampa e l'inagibilità temporanea di circa 40 postazioni.
L'UGL (Unione
Generale del Lavoro) ha espresso preoccupazione e ha sollecitato un piano
d'interventi immediati per risolvere le criticità dello stadio, per restituire
dignità alla tifoseria palermitana e assicurare condizioni di lavoro adeguate
agli operatori dell'informazione, è necessario uno stadio all'altezza della
città, del blasone della squadra e delle future sfide si Serie A.
Adeguare
l'impianto agli standard moderni richiede 30 milioni di euro, cifra che il
Comune non ha a disposizione e se è per questo, non ha nemmeno i soldi per gli
interventi urgenti, stimati circa a 1,7 milioni, che chiaramente restano in
sospeso, il Palermo ha già investito oltre 400 mila euro in uno stadio che non
è di sua proprietà, anticipando il canone di concessione fino al 2026, ora è
arrivato il momento che il Comune di Palermo faccia qualcosa, o venda al City
Group lo stadio.
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