mercoledì 22 maggio 2024

Delusione al Barbera.

 

Il Venezia batte il Palermo per 1 a 0 e vede sempre più vicina la finale per andare in serie A, è stata una gara equilibrata, risolta da una bella rete di Pierini, il Venezia fino ad allora non aveva impensierito Desplanches, l'attaccante ospite però è stato colpevolmente lasciato libero di calciare dai difensori rosa e alla fine è stata una delusione per tutti, ma in special modo per i quasi 33 mila tifosi accorsi in massa al Barbera.

Il Palermo affronta il Venezia nella gara d'andata della semifinale dei play-off di Serie B, è il primo round di una doppia sfida con i lagunari per raggiungere la finale, gli arancioneroverdi vincono 1 a 0 al Barbera, nella gara di ritorno i rosa dovranno vincere con due gol di scarto, per potere arrivare alla finale, con una tra Cremonese e Catanzaro, ma intanto la prima semifinale va al Venezia.

Primo turno amaro per i rosanero, puniti da uno dei pochi tentativi verso la porta di Desplanches, fino a quel punto il Palermo è stato bello, convincente e determinato, merito anche di Mignani, poi una volta preso il gol, i rosa si sono spenti, sono tornate le fragilità mentali, la confusione tattica e anche gli infortuni, ma davanti a se il Palermo aveva una grande squadra, capace di aspettare e imbrigliare i rosa, forte della posizione in classifica che la favoriva in caso di doppia parità e di un impianto di gioco bello e collaudato.

Il successo del Venezia non è arrivato per caso, è stato costruito con pazienza e soprattutto sul piano tattico, dove sono stati perfetti, in difesa hanno concesso poco al Palermo, anche perché hanno costretto i rosa a costruire poco, devo dire che la squadra messa in campo da Mignani mi è piaciuta, nonostante Gomes, che pure ha giocato una buonissima partita, anche lui guarito dalla “Corinite”, la squadra mi è piaciuta nello spirito, negli uomini (era la migliore squadra possibile) e anche tatticamente, però ritorno a consigliargli, di avvicinare Brunori alla porta e a non lasciare solo Soleri.

Si, perché è la proposta in attacco, che non è stata a livello del Palermo e dei loro compagni di squadra, io proverei di nuovo con le due punte iniziali (Soleri e Brunori), che si completano bene e il trequartista (Ranocchia), che è l’unico capace di portare disordine nella retroguardia avversaria e creare (anche spazio) per le due punte, perché siamo alla terza partita senza i gol degli attaccanti.

Adesso voglio spezzare una lancia a favore di Mignani, chiaramente non si può arrivare a sette giornate dalla fine, con una squadra “distrutta” e creata per altri, con l’obbligo di vincere sempre o quasi e poi affrontare pure i play off, senza avere al possibilità di lavorare in un certo modo, quindi qualche alibi gli e lo dobbiamo concedere, ma con questo non dico che tutto ad un tratto sia diventato un fenomeno.

Comunque è stato un Palermo intenso e generoso, ma ancora poco incisivo sotto porta, il Venezia si è dimostra squadra solida e brava nella gestione della partita, è un avversario di ben altro spessore e cifra tecnica, i lagunari hanno cercato con più insistenza il giro palla e di non dare ritmo alla partita, il Palermo è rimasto corto e non ha azzardato il pressing ultra offensivo, mantenendo comunque densità e distanze tra i reparti.

È stata una partita a scacchi, tra due squadre che si temono vicendevolmente e che si giocavano parte della stagione, il Palermo è stato squadra generosa ma sterile, il Venezia ha gestito il vantaggio e la partita senza particolari affanni e con grande mestiere, per vincere il prossimo campionato di serie B, serve però un altro tipo di allenatore e un altro tipo di squadra.

Non per niente pare, che alcuni tifosi abbiano mandato una mail a Pioli dicendo: Mister, vogliamo te per il prossimo anno”, anche se non riesco a capire, come si sia saputo che Pioli l’abbia letta e sia rimasto in silenzio, dal momento che non ha parlato, ho finito di criticare Pioli fino a qualche istante fa, quindi non è che io straveda per lui, però come ho sempre sostenuto, il City Group deve fare come ha fatto Zamparini quando è arrivato a Palermo, ha preso 11 giocatori di livello medio di serie A e un allenatore dello stesso livello, facendogli sposare il progetto.

Quindi l’idea di ripartire con un allenatore come Pioli o Juric per dire, non sarebbe un’idea pellegrina per tornare e poi fare bene in serie A, forse proprio loro due hanno offerte migliori e più ambiziose, però il concetto è quello, non so: Di Francesco (il papà), Semplici, Baroni, uno che con la squadra chiaramente, ci faccia vincere il campionato e poi ci porti pian piano al posto che ci compete, sul lato sinistro della classifica.

Per la cronaca, Pioli è cerato dal Napoli, dal Bologna (dove farebbe la Champions), dalla Fiorentina dove lui ha un pezzo di cuore, ma pare sia vicino al Fenerbache secondo in SuperLiga, che avrebbe pure pensato addirittura José Mourinho, ma pare che il direttore sportivo Marco Branca sia più propenso per portare Pioli ad Istanbul.

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