venerdì 3 maggio 2024

Adesso è crisi nera.

 

E mo’ so cazzi, anche contro lo Spezia, la squadra si è macchiata di una prestazione indecente, non ha creato una, che sia una, vera occasioni da gol, ha tirato solo una volta in porta a fine partita con Diakitè e ha palesato difficoltà enormi nella costruzione del gioco, ancora peggio della squadra di Corini, che comunque segnava, a parte le dodici sconfitte in campionato, è la squadra che non risponde più ed è gravissimo per una squadra fatta per vincere il campionato, che sia in uno stato di depressione tale, che non ci permette di pensare positivo per questi probabili playoff.

Siamo passati dalla padella di Corini, alla brace di Mignani, per lui solo 3 punti in 5 partite, assenza di gioco, di grinta, di fame e di determinazione agonistica, che rendono il Palermo deludente e preoccupante, a La Spezia per larghi tratti della partita, si è visto un Palermo letteralmente passeggiare in campo, mostrando una condizione atletica allarmante, una manovra offensiva sterile e diversi, molti, troppi errori individuali.

La squadra non ha più un’anima (grazie Corini), ammesso che ne abbia mai avuta una, non prova nemmeno a lottare e questo in vista dei play off non è per niente buono, il cambio dell’allenatore non è servito e adesso siamo finiti in un cul de sac, con un 3-5-2 che non funziona e che continua a essere riproposto, per non parlare di un controproducente nervosismo, che evidenzia le difficoltà di una squadra mentalmente fragile.

Mignani doveva cambiare uomini e modulo e ha cambiato solo alcuni giocatori: Ceccaroni si è ripreso il posto a scapito di Nedelcearu, Segre si è ripreso il posto a scapito di Henderson, Soleri ha fatto coppia con Brunori facendo fuori Mancuso e Ranocchia, l’unico uomo d’ordine, l’unico capace di costruire qualcosa, invece di prendere il posto di un chissà perché intoccabile e confusionario Di Francesco, Ranocchia resta in panchina, lui, che con Brunori, Segre e Pigliacelli, devono essere sempre titolari.

I rosa hanno provano a costruire, ma hanno fatto fatica ad andare per vie centrali, la manovra offensiva rosa è stata senza ritmo, lenta, prevedibile, inefficace e lo Spezia ha chiuso senza troppa fatica le linee di passaggio, la squadra di Mignani non è riuscita ad uscire in maniera pulita, la pressione dello Spezia è stata proficua, ma i rosanero hanno commesso troppi errori in fase di impostazione, sono stati impalpabili e incapaci di costruire azioni degne di nota.

Mignani come Corini, non cambia mai prima dell’ora di gioco e così nel secondo tempo comincia con gli stessi uomini del primo, quando forse sarebbe stato il caso di mettere subito in campo Ranocchia, prova con gli stessi uomini ad alzare il ritmo e il baricentro, ma la costruzione del gioco rimane un problema, il cambio necessario avviene al 61esimo, entra Ranocchia, ma l’ex Empoli va a fare la mezzala, con Di Francesco accanto a Gomes, che brutto centrocampo.

Segre va a tutta fascia sulla destra, ma la squadra non riesce a essere incisiva e diventa sempre più nervosa, frenetica e insicura, il tempo scorre e i rosanero non riescono a rendersi pericolosi in nessun modo e non possono bastare i sei minuti di Chaka Traorè per evitare il disastro finale, inevitabile dopo una prestazione con troppi errori e poco movimento, che non permette ai rosa di uscire dalla crisi, con tre pareggi e due sconfitte in cinque partite, il Palermo continua a fare passi indietro.

Il primo tempo del Palermo è inguardabile, la squadra è slegata, i giocatori sono lontani tra di loro e i passaggi sono quasi sempre sbagliati, solo l’imprecisione dei padroni di casa tiene in partita il Palermo, che effettua l’unico tiro nello specchio della porta, alla mezz’ora del secondo tempo con Diakité.

Il Palermo non è ancora ai play off e la società ha deciso di portare la squadra in ritiro almeno fino alla partita contro l'Ascoli, nel tentativo di ricompattare la squadra, l'obiettivo è quello di difendere il sesto posto, visto che sono incalzati da Sampdoria, Brescia, Sudtirol e Reggiana, staccate rispettivamente di 3, 4 e 6 punti. 

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