Parma 70 punti, se non si
suicida è già in serie A, Como 67, Venezia 64 e Cremonese 60, da qui uscirà la
seconda squadra che andrà in serie A, il Catanzaro a 56 punti, ha ancora
speranze di raggiungere la Cremonese, ma difficilmente potrà insidiare Venezia
e Como per la promozione diretta, il Palermo a 52 punti non dovrebbe avere
preoccupazione di uscire dai play off, perché il Brescia a 46 e la Sampdoria a
45, non viaggiano con il vento in poppa.
Con il Parma tantissimo
equilibrio in campo e nessun gol segnato,
al Barbera possiamo dire che le due squadre si sono aggiudicate un tempo per
parte, come possesso palla e proposta offensiva, il Palermo ha tenuto il
pallino del gioco per la prima mezzora e poi nell’ultimo quarto d’ora, in mezzo
il Parma, ma le due squadre sono rimaste schiacciate, dall’enorme equilibrio
tattico messo in campo.
A due delle
big del campionato cadetto, è mancato il guizzo vincente, anche se Cicizola una
volta e Piaglicelli qualcuna in più, hanno negato ai rispettivi avversari la
gioia del gol, la posta in palio era importante, per i rosanero serviva blindare il posto playoff, perché la promozione
diretta è oramai andata, per il Parma invece serviva blindare la promozione
diretta, il secondo tempo è stato un po' più vivace e il Palermo sul finire si è
fatto pericoloso.
Il Palermo non è ancora intenso
e brillante come dovrebbe essere, ma i rosa hanno fatto vedere dei
sensibili progressi, sotto l’aspetto della convinzione e dell’autostima in
vista del rush finale per i playoff, Mignani ha confermato il 3-5-2, ma Di
Francesco si è messo sulla fascia sinistra e di fatto è stato un 3-4-3, Nedelcearu
è stato preferito a Ceccaroni, sono tornati Lucioni e Di Mariano, mentre Henderson
e Gomes, anno avuto la meglio ancora su Segre e Stulac.
Anche se non ancora al
massimo, il Palermo di Mignani è più corto e più aggressivo, con un po' più di
personalità, è in possesso di un buon pressing alto e una buona circolazione di
palla, il fraseggio non è molto rapido, ma il gioco sulle fasce è abbastanza fluido,
con Lund e Di Mariano in ottima forma, quest’ultimo è stato vittima di un
grave infortunio al ginocchio ed è uscito in barella.
Mi dispiace per Pippetto
Accardi, ma lui dovrebbe sapere meglio di me che ci sono pareggi e pareggi, bisogna
vedere come li fai e con chi li fai, se i pareggi arrivano dopo una serie di
vittorie o dopo una serie di sconfitte, la squadra di Corini era oramai in
caduta libera, Mignani sta cercando di rimetterla in quota, con il pressing ultra
offensivo, con la squadra in venti metri, la supremazia territoriale e il possesso
palla, Mignani non mi riempie il cuore, ma è stato l’unico che si è preso in
mano questa patata bollente.
Per il mercato tutto dipenderà dal nuovo tecnico, che potrebbe anche essere Mignani e dalla promozione in serie A, che darebbe una visione diversa del mercato, difatti il Palermo potrebbe decidere di puntare su giocatori di livello diverso e già pronti per la serie A, ma anche in caso di mancato salto di categoria, si potrebbe puntare su altri profili.
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