sabato 6 aprile 2024

Mignani è il nuovo allenatore del Palermo.

È ufficiale, il Palermo ha comunicato l'esonero di Corini e l’arrivo di Mignani, con lui arriva anche il preparatore atletico D’Urbano e il suo secondo da sempre Vergassola, l’ex allenatore del Bari ha firmato fino al 30 giugno con opzione di rinnovo in caso di promozione in serie A e giovedì 4 aprile ha diretto il primo allenamento al Barbera, guiderà i rosanero già contro la Sampdoria al Barbera e per le ultime sei partite di campionato, più eventualmente quelle dei play-off.  

A Corini è stato comunicato l’esonero la mattina del 3 e la seduta d’allenamento è stata diretta da Bovo, in attesa che arrivasse Mignani, i dirigenti rosanero hanno provato in tutti i modi a portare Grosso sulla panchina rosanero e hanno contattato pure Alvini, l’ex Cremonese aveva dato la sua disponibilità a traghettare il club fino a giugno, ma poi si è sbloccato lo stallo con Mignani e la scelta è ricaduta sull'ex Bari.

Tardi, troppo tardi, questo esonero andava fatto prima, molto prima, adesso il tempo a disposizione non è molto, Mignani non mi dispiace, anche se io avrei preferito per esperienza e proposta di gioco Longo, ma Magnani è comunque un tecnico che può incidere in questi play off, perché è un tecnico concreto, capace di vincere il campionato di serie C con il Bari al primo colpo e aveva sfiorato la promozione in serie A l’anno successivo.

Mignani ha già avuto l’occasione di compiere l’impresa l’anno scorso con il Bari, andando a un passo da un clamoroso “doppio salto” di categoria, dominando prima in Serie C e facendo dopo un grandissimo campionato da neopromossa in Serie B, che lo ha visto a pochi minuti dalla fine della finale playoff promosso in Serie A, poi sfumata per una rete del Cagliari allo scadere.

A Bari faceva del contropiede la sua arma migliore, non so se potrà farlo a Palermo, il suo modulo preferito è il 4-3-1-2 e questo con i rosa lo può fare, è il modulo che suggerivo a Corini, per fare in modo di fare coesistere Soleri e Brunori con Ranocchia e dare con il centrocampo a 3, più protezione alla difesa, chiaro che ora, da questo Palermo mi aspetto di più, con Corini non mi ha mai convinto, era una squadra legata a 3 o 4 individualità, con pochissimo gioco di squadra.

Certo il destino è stato un po' crudele se vogliamo con Mignani, nel riservargli un esordio così romantico contro la Sampdoria, la squadra della sua città e presumo la squadra per cui fa il tifo, con cui ha esordito in Serie A, con cui ha fatto tutte le giovanili, vincendo anche lo storico Scudetto nella stagione 1990/91 con Vialli e Mancini, visto che ha esordito quell’anno in prima squadra, buttato nella mischia da Boskov a 19 anni e a proposito di giovani, chissà che di questo arrivo, non ne possa beneficiare Desplanches.

Desplanches è tra i migliori portieri under 21 d’Europa e non solo under 21, ma non ha giocato nemmeno un minuto nel campionato di serie B italiano, il portiere del Palermo è stato protagonista con l’Italia Under 21, ma in campionato fa solo ed esclusivamente panchina, capisco che possa essere chiuso da Pigliacelli, che si sta dimostrando un buon portiere e che sta facendo un buonissimo campionato, ma non avere una mezza partita di premio ogni tanto, insomma.

Il City Group ha individuato in lui, come in Vasic e Traorè (c’è sempre comunque il diritto di riscatto), un prospetto di talento, dal sicuro avvenire e così è, sul quale ha investito in ottica futura, con l’Italia Under 21 ha pure parato un rigore ed è un peccato che il titolarissimo della nazionale Under 21, non possa continuare la sua crescita con la maglia del Palermo, nemmeno un minuto è il segno dell’insicurezza di Corini, non nei confronti dei giovani, ma nei propri mezzi, affidandosi all’usato sicuro.

Credo che il prossimo anno in serie A, Pigliacelli è da considerare il secondo portiere, il titolare dovrebbe essere un altro e l’idea del City Group, era quella di lanciare piano piano Desplanches in serie B, in modo da farlo diventare titolare ed essere poi il titolare in serie A, come è successo per Di Gregorio, Carnesecchi, Caprile e altri giovani che sono i talenti più interessanti del nostro calcio.

Vero è che In porta non si opta quasi mai per il turnover, ma se fosse sempre così, Carnesecchi non sarebbe mai diventato titolare all’Atalanta, Terracciano non lo avrebbe fatto nei confronti di


Christensen nella Fiorentina e Svilar a Roma non lo avrebbe fatto nei confronti di Rui Patrizio, senza dimenticare il più famoso sorpasso del secondo sul titolare, quello di un certo Donnarumma su Lopez, famoso secondo dal Real Madrid.

Pigliacelli, nella logica dell’insicurezza o inadeguatezza di Corini, rappresentava la scelta più semplice e meno rischiosa, ma che non aiutava i giovani (Vasic e Traorè), eppure Desplanches è stato un investimento importante, nessuno spende 2 milioni per un portiere in serie B e ancor meno per lasciarlo in panchina, Desplanches ha scelto il Palermo, firmando un contratto fino al 2028, perché pensava di potere giocare una buona dose di partite, per diventare quanto prima titolare e non c’è dubbio che sarà lui il portiere del futuro del Palermo, doveva forse solo aspettare che cacciavano via Corini. 

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