Parole che ha
detto Mateju, uno dei calciatori più impiegati da Corini, ceduto per certi
versi a sorpresa durante il mercato invernale: “Non so se ci fosse qualcosa
che non andava, i problemi erano altri e non certo la piazza”, problemi che
abbiamo notato tutti e che hanno determinato l’attuale posizione del Palermo in
classifica e del rapporto dei tifosi con Corini.
Moggi ha
parlato della corsa promozione nel campionato di Serie B e sulle chances del
Palermo, per il Parma capolista solitario, comanda la classifica con 65 punti e
con un ampio margine di vantaggio sul Como secondo, Venezia terza e Cremonese
quarta, tutte in lotta per la conquista del secondo posto, ma solo una farebbe
il salto di categoria senza passare dalla lotteria dei playoff, che invece
farebbero le altre due.
Niente da fare
invece per il Palermo sesto, oramai troppo staccato e in merito Moggi ha detto:
“Il Palermo aveva fatto bene, poi ha avuto un calo: ma a vedere la rosa non
ha la portata di una squadra che può arrivare in Serie A” e chiaramente si
riferisce, non tanto ai nomi che compongono l’organico, quanto al loro
rendimento, sono così tanti i flop, che è impossibile che il tecnico sia esente
da colpe.
Il Palermo contro il Pisa perde ancora, un’altra sconfitta per
i rosa, la decima in questa stagione, un’altra sconfitta che fa male e che
compromette per i rosa, anche il cammino verso i play off, fa poi ancora più
male, se si considera che i rosanero erano in vantaggio a fine del primo tempo
per due a zero, un doppio vantaggio sciupato dal Palermo nella ripresa, che,
complice anche l’espulsione di Gomez, ha permesso la rimonta toscana in tre
minuti.
All’Arena
Garibaldi al termine dei novanta minuti, i rosanero vanificano quanto di buono
avevano fatto nella prima frazione di gioco, nella ripresa il solito copione, i
rosa si impauriscono e si abbassano, facendosi rimontare, a sette giornate dal
termine, il Palermo peggiora la sua situazione in classifica: Parma con tutti e
due i piedi in serie A a 65 punti, Como 58; Venezia 57 e Cremonese 56, se pur
alternandosi, mantengono le posizioni utili per raggiungere il secondo posto o
giocarsi i play off da posizione di privilegio.
Il Palermo
sesto a 49 punti, si è fatto superare e distaccare dal Catanzaro quinto a 52
punti e dietro incalzano Sampdoria settimo a 43 e Brescia ottavo a 42, sette
punti di distacco con l’ottava, dovrebbero mettere al sicuro il Palermo per
disputare i play off, però con una sola vittoria e 4 sconfitte nelle ultime
cinque partite, i tifosi non stanno tanto tranquilli, perché anche questa è
stata una sconfitta figlia della solita incapacità di gestione il vantaggio,
baricentro sempre troppo basso, specialmente nella ripresa e condizione
atletica approssimativa.
Come accade spessissimo, i rosanero giocano 15/20 minuti e poi spariscono dal campo, i precedenti errori però non sono serviti da lezione e i rosa ricadono sempre nelle stesse situazioni, il Palermo ha ottenuto soltanto 3 punti nelle ultime 5 partite, con il Lecco ultimo in classifica e di misura (1 a 0), è inaccettabile per una squadra che deve e vuole salire in serie A, a cui non servito nemmeno il tanto strombazzato cambio di modulo (io non l’ho visto).
La difesa
nonostante il cambio di modulo, non ha migliorato il proprio rendimento, 4 gol
in 45 minuti (come contro il Brescia) hanno evidenziato i problemi cronici di
tutta la stagione (gli uomini erano gli stessi), un 3-4-2-1, con Diakitè
braccetto di destra, Nedelcearu centrale e Ceccaroni braccetto di sinistra; Di
Mariano a sacrificarsi su tutta la fascia da una parte e Lund dall’altra, Gomes
e Segre in mezzo.
Coulibaly (più
difensivo) preferito ad Henderson e Vasic a fare da quinto centrocampista e con
Di Francesco a supporto di Brunori, capisco che Di Francesco è un
giocatore di categoria, ma se Soleri o Mancuso, non giocano neanche quando
giochiamo con le due punte, vuol dire che giochiamo per difenderci e meno male,
se no ne avremmo presi 6 e alla prossima c’è la Sampdoria.
I rosanero
subiscono il forcing prolungato, si abbassano troppo e si fanno schiacciare, il
Pisa pressa a tutto campo e il Palermo è incapace di gestire il vantaggio e va
in tilt, lo salva dalla goleada il solito Pigliacelli, non serve nemmeno la
doppietta di Brunori a svegliare i rosa e a fargli stringere i denti, per
portare a casa almeno un punto, al 82esimo entra nel Pisa Matteo Tramoni, che
all’83esimo firma il 3 a 3 e poi al 91esimo il 4 a 3, per la vittoria dei
nerazzurri.
Qualcuno ha scritto “ottimo primo tempo del Palermo”, per me il primo tempo
è stato insufficiente, il secondo tempo “tragico”, il Pisa forse in maniera un po'
“casereccia”, è stato comunque padrone della partita e ha proposto la propria
filosofia di gioco, nella ripresa ha gettato il cuore oltre l'ostacolo (il
Palermo quando?) e ha acciuffato una vittoria strepitosa, comunque, sarebbe indispensabile conquistare
almeno il 5° posto.
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