giovedì 9 settembre 2010

Manca sempre la mentalità vincente.

Nonostante con la maggior parte dei giocatori, siamo con me da due stagioni e questa è la terza, non riesco ancora a farli pensare con la mia stessa mentalità, nella vita e nel calcio non bisogna mai fare le cose, così tanto per farle, quindi sè si fanno, è per raggiungere il risultato migliore, ottenere il massimo da qualsiasi cosa che si fà, rappresenta avere vinto, e chi vuole sempre ottenere il massimo ha la mentalità vincente.
Per cui che io affronti l'Inter, oppure la Scassatese, sè ho la mentalità vincente, affronterò entrambe al massimo delle mie possibilità, questo mi permette di evitare quei cali di concentrazione che mettono in discussione la vittoria finale (di una partita, di un esame, di una trattativa, ecc.).
Vi porto un esempio: Io aspetto ancora il saldo della stagione precedente, questo non mi porta ad allenarvi con superficialità perchè......, ho deciso di allenarvi e lo farò sempre al massimo delle mie possibilità, senza lasciarmi "condizionare", nel vostro caso il condizionamento è il "valore" dell'avversario, vanno tutti rispettati, quindi affrontati sempre al massimo delle nostre possibilità; mentali (concentratissimi), tecniche (gioco di squadra), e fisiche (senza risparmiarsi).

A questo punto c'è poco da valutare in quest'amichevole, e sè dovessero continuare a non offrirmi spunti per il mio lavoro no nè faremo più, posso affermare di avere notato di non essere al massimo della condizione, e lo sapevamo, e che i giovani (che hanno dato il massimo, proprio perchè devono "vincere" una maglia), sono di ottima qualità.
Facendo una carrellata generale sui singoli, posso dire che la difesa mi è sembrata già a posto, un pò indietro Taglaireni e Aliotta, che per la loro struttura, carburano più lentamente.
Bene anche i portieri, certo Samuele ha bisogno di lavorare ancora di più, mentre a centrocampo, Mistretta non si è ancora visto, a Boscaini bisogna dare ancora un pò di tenpo per ambientarsi al ruolo nuovo, Caruso è croce e delizia di questo centrocampo, raccoglie una miriade di palloni, però rallenta le ripartenze, quando avrà migliorato in questo, saremo a posto anche in questo repatro.
Infine l'attacco, sono ancora indietro, Fiore e Saitta, ma è tutto il reparto che deve trovare i tempi giusti per le giocate, con i tre attaccanti c'è un reparto che deve essere nelle condizioni di giocare da solo, in quanto si deve completare tra loro.

Sono convintissimo che con questo modulo, e questi giocatori, ci si può divertire, ma occorre la disponibilità e l'applicazione di tutti.


2 commenti:

  1. D'accordissimo sul problema della concentrazione. E' un qualcosa che ci trasciniamo dall'anno scorso quando, dopo esaltanti risultati ottenuti contro le prime della classe, eravamo capaci di tristi e pericolosi 0-0 contro squadre improponibili.
    E' tutta una questione di testa.
    Il mio dubbio è: come si fa a far cambiare 20 teste?
    Ovviamente, non è questa le sede per dilungarsi in una profonda disamina della questione, nè occorre scomodare Cicerone ed il suo celebre brocardo "quot capita tot sententiae" per significare tutte le difficoltà che sottintende un lavoro psicologico così complesso.
    Sta di fatto che bisognerà lavorare anche su questa componente.
    Non ha senso allenarsi bene fisicamente se poi si rischia, a causa di vistosi cali di concentrazione, di farsi recuperare anche un 3 a 0,...così come stava succedendo l'anno scorso.
    Ciò detto, non mi resta che sottolineare la positività del commento del mister in merito alla prestazione degli estremi difensori.
    Un plauso, in particolare, a Samuele per l'impegno ed il sacrificio che in parte ha già mostrato ed in parte lascia intendere, nonostante una inattività lunga due anni.
    Ma anche l'altro portiere, quello che ha giocato nel terzo tempo e di cui, purtroppo, mi sfugge il nome non è male.
    Beh, non mi resta che augurare buon lavoro a tutti e buon compleanno (data la ricorrenza odierna) a Giovanni.

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