sabato 9 novembre 2024

Il Palermo non vince e momentaneamente sale al sesto posto.

17 punti per un Palermo che non sa più vincere e che così perde sempre più terreno, a Frosinone finisce 1 a 1 e un pareggio con l’ultima in classifica non può minimamente soddisfare, contro una squadra che ha la seconda peggior difesa e il secondo peggiore attacco e se poi il migliore in campo è stato Insigne, abbiamo detto tutto, tutti ci aspettavamo un’altra partita dopo la cocente sconfitta casalinga con il Cittadella.

Il primo tempo sostanzialmente non è stato male, anche se è stato equilibrato, per me è stato giocato con ritmi troppo bassi, forse per via del gol lampo di Insigne, in verità non ha segnato l’attaccante napoletano, la deviazione è stata notevole e determinante nello spiazzare Cerofolini, il Frosinone nonostante il gol che avrebbe potuto tagliargli gambe, non si è perso d’animo ed è riuscito anche a pareggiare, se vogliamo nell’unico tiro della partita dei ciociari.

Nel secondo tempo Cerofolini compie un paio di belle parate, il Palermo spinto da Dionisi aumenta il ritmo, ma sostanzialmente ha solo una leggera supremazia, ma non riesce mai a dominare l’avversario, il Palermo è una squadra quasi totale in assenza di gioco, una squadra arruffona, che non riesce mai a mettere più di tre passaggi di fila e per tanto crea pochissimo, il Frosinone resta ultimo in classifica e il Palermo resta in zona play off, ma in attesa che si giocano le altre partite.

Senza accampare scuse o cercare alibi, il Palermo ha giocato male, la manovra è stata lenta e compassata, poche idee, molti errori tecnici e molta imprecisione in fase di costruzione, serviva un segnale forte e definitivo, una reazione importante che non è arrivata dopo il ko casalingo contro il Cittadella, il Palermo ha giocato una partita mediocre e sottotono, squadra lenta, impacciata e disordinata.

Neanche i cambi hanno sortito l’effetto sperato, Brunori è rimasto in panchina per tutta la partita, credo che oramai ci sia rottura totale con il numero 9 ed è normale parlare della possibilità di lasciarlo andare a gennaio, soprattutto dopo aver ‘scoperto’ Le Douaron come prima punta, adesso il Palermo non può più chiedere le cifre alte chieste quest’estate, vista la svalutazione di Brunori, sembra che comunque, ciò nonostante, sul giocatore ci sarebbero: Venezia, Cagliari, Torino, Genoa, Cremonese e Reggiana.

Era una partita da vincere, due punti nelle ultime tre partite non possono essere accettabile per una squadra che deve ambire alla promozione in serie A, Le Douaron è stato confermato al centro dell’attacco, per me si è mosso bene, ma la squadra non lo supporta, come non supporta nemmeno Henry e Brunori, non c’è ombra di dubbio sull’opaco e altalenante avvio di stagione e i numeri a confronto con quelli della scorsa stagione sono impietosi, soprattutto quando si parla dei gol realizzati.

Il fraseggio del Palermo è impreciso, la manovra offensiva non è stata efficace, troppi i disimpegni errati, è opinione dei molti, che dopo il pareggio, quest’anno i rosa non sono mai caduti così in basso, uno squallore di prestazione peggiore di quella contro il Cittadella, senza considerare che rispetto a un anno fa, sono 6 i punti in meno, l’anno scorso pur senza gioco e con molte critiche, i rosanero di questi tempi erano terzi con 23 punti, a 6 punti dal Parma capolista, con praticamente la stessa squadra se non addirittura migliore e non con un allenatore ritenuto di livello come Dionisi.

 

 

lunedì 4 novembre 2024

A Mantova e con il Cittadella, il Palermo doveva trovare la continuità.

 

Mai, finora, i rosa hanno vinto due gare di fila e non riescono a trovare la continuità necessaria per arrivare nelle primissime posizioni, più punti perde e più poi bisogna inanellare una vittoria dopo l’altra, per tenere il passo delle prime della classe: Pisa, Sassuolo e Spezia, adesso anche in trasferta i risultati non arrivano, a Modena ha interrotto una striscia di tre vittorie esterne di fila, a Mantova si è confermato, ma con il Cittadella c’è stato il tracollo.

Se il Palermo avesse vinto a Mantova e con il Cittadella, si sarebbero aperti scenari interessanti per il prosieguo del campionato, ma la partita giocata in difesa dal Mantova alle belle statuine, terminata a reti inviolate e la sconfitta pesante in casa per i rosa con il Cittadella, non solo non danno continuità dopo il successo ottenuto contro la Reggiana, ma i rosa conquistano un solo punto in queste ultime due partite.

Il Palermo resta a 16 punti e resta in zona play off all’ottavo posto, a 9 punti dal secondo posto, che dà la promozione diretta, ma ha anche la Sampdoria a 15, Bari e Catanzaro a 14, Carrarese, Reggiana, Salernitana, Mantova e Sudtirol a 13, tutte in piena zona retrocessione, Mantova e Cittadella doveva essere un’occasione da sfruttare, per recuperare punti a: Pisa, Sassuolo e Spezia, che occupano le prime tre posizioni.

Mantova è stata una partita brutta, con tanti falli, tanto possesso palla sterile per i padroni di casa, poche occasioni e pochi tiri, sia nel primo che nel secondo tempo, il secondo tempo si è rivelato un po' più vivace del primo, con il Palermo che ha aumentato la pressione e ha collezionato quattro tiri nello specchio, grazie anche all’ingresso di Le Douaron che ha dato nuova energia all’attacco.

Il Palermo nonostante Le Douaron, non è riuscito a concretizzare, ma tatticamente è stato lo stesso del primo tempo, con il Mantova che teneva la palla e il Palermo che cercava di pressare per prendergliela, con il Cittadella invece è stata una sconfitta che fa “rumore”, condannati dal solito Pandolfi, i rosanero hanno commesso pesanti errori sottoporta, di Insigne quelli più gravi e più numerosi, al Palermo serviva maggiore concretezza in area avversaria e non c'è stata.

Le gare con Mantova e Cittadella, hanno confermato la buona vena di Insigne e Gomes, anche se Insigne ha sprecato troppo, ma ha anche messo in mostra Le Douaron, che al centro dell’attacco (io lo avevo detto che era una seconda punta), sembra più a suo agio, a mio avviso meglio di Brunori e Hanry, credo che da centravanti potrà trovare una migliore collocazione, Le Douaron ha replicato la buona prestazione di Mantova anche con il Cittadella, con maggior dinamismo rispetto a Henry.

Gioca di sponda, cercando di smarcarsi bene e garantire sempre un appoggio prezioso ai compagni, sinceramente non mi è piaciuto che Dionisi ha tenuto in campo per tutta la partita Di Franceso e Insigne e ha tirato fuori il francese, ha fatto bene anche Verre, partito titolare al contrario di Ranocchia, quando ha il pallone tra i piedi può sempre nascere qualcosa di interessante, peccato la condizione fisica, perché cala leggermente nella ripresa.

A Mantova si è confermato in negativo Ranocchia (non è mezzala, deve giocare dietro le punte), nel primo tempo non è pervenuto, ha fatto qualche giocata imprecisa ed è stato poco consistente, nel secondo tempo in un paio di minuti mette in mezzo un buon cross e va al tiro, poco preciso, poco convinto e poco fantasioso, tanto che contro il Cittadella è andato addirittura in panchina.

Verre invece nei suoi 20 minuti Mantova, prova a cambiare la partita, ma forse per farlo doveva entrare prima, da mezzala è più a suo agio nei meccanismi della squadra, è ancora lontano dai suoi standard, cerca di accendere la luce anche contro il Cittadella, ma la sua qualità non basta.

Il Palermo deve recriminare per un mancato calcio di rigore, per un contatto di Kastrati su Nedelcearu, il difensore del Palermo e stato colpito dal portiere del Cittadella in modo pericoloso e col pugno chiuso in faccia, doveva essere calcio di rigore e visto il mancato fischio, il VAR, sarebbe dovuto intervenire per correggere l’errore, ma anche se i rosa avessero avuto e realizzato il rigore, avremmo messo la polvere sotto il tappeto, il Palermo continua a faticare e ha una classifica fuori dalle aspettative di inizio stagione e questo deve portare Dionisi e la società a profonde riflessioni.