domenica 31 dicembre 2023

Dopo i 10 milioni dell’estate, il City Group ne mette 5 per il mercato invernale.

Era una delle risposte che ci si aspettava e andava fatta con grande anticipo, il Palermo aveva tre soluzioni a portata di mano, restare così com’è, ma significava dichiarare di rinunciare alla possibilità di andare in serie A, cambiare solo l’allenatore, ma significava, non avere certezza che Lucioni e compagni, con un altro allenatore potessero fare meglio o rinforzare l’organico, con la speranza che possa bastare, tanto a cambiare il tecnico c’è sempre tempo.

Il Palermo quindi ha pianificato per tempo questo mercato di gennaio, io credo che sia la soluzione giusta, perché come ho detto qualche post fa, in estate nonostante i soldi spesi, non è stato aggiunto nulla di più, per fare il salto di categoria e mettere sul piatto, circa 5 milioni per ingaggiare almeno tre nuovi elementi di spessore, forse quattro, è indice della grande volontà che ha il City di andare in serie A.

Stona per me però, il fatto che non si sia provveduto prima a cambiare l’allenatore, perché ha dimostro poco anche lui e perché nel fortunato caso in cui dovessero decidere di esonerarlo, possibilmente chi arriva al suo posto, non è poi compatibile con i nuovi giocatori arrivati e/o con quelli rimasti, quali sono i ruoli su cui intervenire?

Io ho già dato alcune indicazioni, ma credo che la società abbia fatto per tempo i suoi ragionamenti e magari saranno diversi dai miei, un difensore centrale (Diakitè), un esterno d’attacco (Caso) e anche una mezzala (Dickmann), lasciando in sospeso al momento l’esterno basso, che potrebbe essere “sanato” con Graves, credo che queste siano le idee del club e non le idee dei giornalisti.

Sembrano idee chiare e per tanto spero che facciano in fretta, per permettere a Corini e ai nuovi, di presentarsi all’importante partita con il Cittadella, con il migliore amalgama possibile, anche se resta la tentazione internazionale e cioè che il club, possa portare qualche calciatore dall’estero, magari dalla stessa galassia City, ma se sono come Gomes, no grazie e poi meglio in estate, quando hanno più tempo per l’ambientamento.

In ogni caso è stato ribadito l’obiettivo serie A e Corini eventualmente avrà la possibilità di giocarsi i play off, con un organico ancora più ricco e intanto a fare posto nel reparto d’attacco ad un over, dovrebbe essere Valente, lo condivido per l’età, ma a mio avviso in serie B e come alternativa ci può stare, sono altri che invece non mi sembrano in linea con i piani societari.

Un innesto per reparto, anche se si parla che i sacrificabili sono considerati Mateju e Marconi, condivido in pieno il nome dei sacrificabili, io Marconi in estate non lo avrei confermato e non gli avrei dato tutto questo spazio con l’infortunio di Ceccaroni, in difesa piacciono Cistana e Diakitè e sono nomi che mi trovano d’accordo, per il centrocampo piace Dickmann.

Per l’attacco piace Caso, che ha poco spazio nel Frosinone e può tornare in Serie B, l’esterno offensivo sarebbe un rinforzo di prim’ordine nelle rotazioni di Corini, però a quanto sembra la Cremonese sarebbe fortemente interessata all’esterno, il Frosinone potrebbe cederlo anche a titolo definitivo e questo potrebbe fare la differenza.

Per Dickmann al Palermo, sembra che ci sia l’apertura di Cellino alla cessione, mentre su Cistana continua a dire no, proprio come quest’estate, anche la Ternana dice no per Diakitè, Dickmann allontanerebbe Topalovic, anche se per il calciatore 27enne del Brescia in prestito dalla Spal, si sta pensando di utilizzarlo come terzino sostituto di Mateju, che a giugno vedrà scadere l’accordo con i rosa, in scadenza anche Marconi e Valente.

Il top player a centrocampo il Palermo ce l’ha in casa ed è Stulac, purtroppo utilizzato da Corini da “part-time” e che chiaramente non sta vivendo una stagione facile, visto che il mister ha deciso di penalizzare il regista e lo continua a relegare in panchina in favore di Gomes, giocatore più dinamico ma meno verticale, il tecnico non vuole tornare indietro e riproporre Stulac, ora che al suo fianco può giocare l’inamovibile Segre, ma a quanto pare, preferisce fare gli interessi del City, proprietario del cartellino di Gomes, a discapito delle capacità offensive più verticali dello sloveno. 


Tanti auguri di un meraviglioso 2024

venerdì 29 dicembre 2023

Balla coi lupi

 

Raggiunto il quinto posto e la Cremonese, il Palermo chiude il girone d’andata in una posizione onorevole in classifica, con solo tre punti di ritardo sulla seconda, per me ciò, non significa che ci sia grande fiducia per il futuro, anche perché la squadra continua a subire tanto e a restare in balia degli eventi, con fortunate e disperate rimonte negli ultimi secondi del tempo di recupero finale.

Continua a essere una squadra senza personalità e senza leadership, tranne alcuni pochi, poi chiunque gioca non fa la differenza, è stato preso per questo Lucioni, ma se gioca Nedelcearu è la stessa cosa, non demerita e non si spiega perché non giochi mai, il Palermo è una buona squadra, ma che a oggi si è dimostrata molto mediocre, mediocre come il suo allenatore.

Ancora una volta è servita una punizione di Stulac al 97esimo per vincere una partita, che per pochi centimetri non si sarebbe chiusa con un netto 3 a 1 per la Cremonese, anche stavolta il Palermo ha la supremazia territoriale nel primo tempo, ma non ha in campo il direttore (Stulac), nel secondo tempo quando entra al posto (per me) di un anonimo Gomes, che non crea e non riesce nemmeno a evitare il doppio vantaggio dei grigiorossi, il Palermo subisce di più (cattiva impostazione tattica), ma finalmente riesce a capovolgere il risultato.

Un equivoco non da poco, che nessuno vuole risolvere, come quelli in difesa e forse anche in attacco, l’allenatore continua a fare le mosse della disperazione, senza nessuna cognizione tattica, aggiungendo caos al caos, si! Forse la punizione di Stulac era un cross, ma almeno lui uno cross lo fa, gli altri mai e non credo che basti questa vittoria per riavvicinare Corini al pubblico rosanero, anche se si è messo a ballare a fine gara sotto la curva (balla coi lupi).

Il risultato non rispecchia esattamente quello che è accaduto in campo e la classifica, non rispecchia la vera forza della squadra, per me il Palermo è più o meno quello di un mese fa, corre meglio è più compatto e forse sta trovando finalmente i suoi esterni (Di Francesco e Insigne), ma Cremonese e Como, solo per parlare delle ultime due, hanno fatto di più sul piano della manovra, della qualità del gioco e per numero di conclusioni a rete.

Non volevo parlare del Palermo, ma come diciamo noi al capo: “mi scippanu i mmucca”, il rientro di Ceccaroni ha portato qualcosa in più al centro della difesa, la mia speranza, oltre a quella che il City Group esoneri Corini, è che il Palermo almeno faccia mercato, non si sono rivelati all’altezza della missione (forse per colpa del mister): Mateju; Lucioni; Gomes, Henderson e forse i due esterni alti, vedremo, ma bisogna puntellare l’organico prima del ritorno in campo il 13 gennaio (e io ci sono, così come ero a Como e così anche se non se lo meritano).

La lista over del Palermo è piena e sarà necessario effettuare delle cessioni prima degli acquisti, non è così invece per gli under, torna a circolare il nome di Salim Diakité della Ternana che può giocare sia da terzino che da centrale e potrebbe prendere il posto dell’amuleto Lucioni, per me troppo vecchio oramai, mai sentito dire che si vincono i campionati con gli amuleti e gli algoritmi, poi piace anche Luka Topalovic, sloveno classe 2006 del Domzale, ha una richiesta è di 3 milioni di euro, ma dubito che un 2006 sloveno sia pronto per giocare in serie B.

lunedì 25 dicembre 2023

venerdì 22 dicembre 2023

Segre è il centrocampista che segna di più, insieme a Stulac

Secondo gol consecutivo dopo quello realizzato a Parma e c’è qualcuno che gli preferiva Henderson, nessuno dei nuovi acquisti, ne Henderson, ne Vasic che pure aveva trovato la giusta condizione psico-fisica, peccato per l’infortunio, ma Segre, per il resto Corini si è dovuto aggrappano all’usato sicuro, che ha giocato poco rispetto al suo rendimento, ma ha già segnato 3 gol in questa stagione.

Segre è il centrocampista, che insieme a Stulac ha segnato di più in squadra e lo ha fatto pure lo scorso anno, nessuno come lui ha la grande capacità d’inserimento e l’appuntamento con il gol, solo lo sloveno (un altro poco considerato da Corini, che gli preferisce il “taglialegna” Gomes), è riuscito a siglare tre reti come l’ex Torino.

Leader silenzioso, percorre un’infinità di chilometri e recupera tanti palloni, finalmente Corini si è deciso a dargli la maglia da titolare nelle ultime tre partite, Segre è il vero nuovo “acquisto”, non mi sarei mai aspettato che Corini lo mettesse così frettolosamente da parte, adesso speriamo che non lo toglie più dal campo.

È strano come in un Palermo indecifrabile, Segre e Stulac non riescono a trovare posto, un Palermo inguardabile per ampi tratti della partita col Pisa e comunque dal bilancio generale deludente, la vittoria ha portato punti preziosi, ma che non hnno cancellato i problemi e la contestazione dei tifosi, che chiedono l’esonero dell’allenatore. 

Paradossalmente, almeno per l’allenatore, gioca in difesa, mette in campo centrocampisti strutturati e adatti alla fase difensiva, come Gomes e Coulibaly e poi i gol subiti sono il principale problema, proprio quella fase difensiva voluta dal tecnico non funziona, cambiano gli interpreti ma il risultato non cambia, segno che non è una questione di interpreti, ma il modo di difendere dell’allenatore.

Il Palermo ha ritrovato brillantezza in attacco, con il ritorno al gol di Brunori e meno male, perché l’attacco deve sopperire a una fase difensiva, che ha lasciato molto a desiderare, senza Ceccaroni, la nuova coppia di centrali Lucioni-Marconi si è dimostrata sottotono, anche per l’assenza di un filtro a centrocampo, nonostante Gomes e Coulibaly, Mateju continua ad alternare prestazioni mediocre e non capisco perché Graves è spuntato adesso, che fra l’altro abbiamo pure recuperato Buttaro.

Quindi se Graves è l’alternativa a Mateju, allora Buttaro potrebbe essere ceduto, ora, indipendentemente se Mateju si riprenderà la maglia da titolare o meno, bisogna chiarire quest’altro dilemma tra Graves e Buttaro, come quello di Nedelcearu, da titolare inamovibile e riserva di lusso, con l’imminente apertura del mercato invernale, il Palermo potrebbe (dovrebbe) fare qualche movimento, forse in difesa, ma credo che anche a centrocampo e in attacco, una pedina importante, bisognerebbe prenderla.

Nedelcearu a parte, Lucioni e lo stesso Marconi nelle ultime uscite, non ha dato le garanzie previste a inizio stagione, la difesa del Palermo sta vivendo un’evidente involuzione, confermata anche dalle statistiche, nelle ultime cinque partite il Palermo ha subito quasi 2 gol a partita e ha preso più gol persino delle ultime tre in classifica in Serie B.

Solo 5 clean sheet su 17 partite, chiaramente non è solo un problema di difensori, ma dell’intera fase difensiva, Corini ha provato a sistemare la situazione schierando un centrocampo più muscolare, composto da Coulibaly, Gomes e Segre, ma i gol subiti sono rimasti tanti.

 

Crisà: "Critiche distruttive e non costruttive”

Intervenuto in conferenza dopo gli auguri di Natale, a fine dell’allenamento il tecnico del Riese Crisà, è tornato sulle critiche ricevute dai genitori in questi 3 mesi: "Quello di quest'anno è un campionato complicato, eravamo tutti consapevoli che sarebbe stato diverso da quello dello scorso anno, quando nei giovanissimi hanno fatto un secondo posto giocando contro nessuno.

Ciò nonostante quest’anno non stiamo facendo per niente male, abbiamo perso solo contro le prime tre in classifica, Pederobba, Resana e Fossalunga, abbiamo fatto un buon calcio, che sarebbe stato un ottimo calcio, se solo non ci fosse stato questo clima di terrorismo, creato da chi già dall’anno scorso ambisce a prendere il mio posto e si serve dei genitori per stabilizzarmi.

In questi mesi ci sono state critiche non costruttive che io non merito, ci sono stati degli errori è vero, ma secondo me le critiche nei miei confronti sono esagerate e fatte ad arte, io sono sempre molto sincero, mi ha dato fastidio perché le critiche non sono costruttive ma distruttive, dobbiamo fare chiarezza, abbiamo perso contro squadre che abitualmente sono in testa alla classifica e hanno un ottimo settore giovanile.

Gli scontri diretti con San Gaetano e Caerano non li abbiamo persi, siamo quinti in classifica e abbiamo più punti dello scorso anno, nonostante il clima ostile e le continue assenze agli allenamenti, ci sono tanti aspetti positivi, l’ambiente deve essere positivo, questo è un messaggio che lancio a chi è stato poco costruttivo". 

lunedì 18 dicembre 2023

Il Riese vince ancora in amichevole.

Il Riese ci ha preso gusto, seconda vittoria consecutiva in amichevole, dopo il 2 a 1 in rimonta con il Giavera, a Vallà i riesini regolano con un secco 5 a 1 il Volpago del Montello, grazie alla doppietta di uno scatenato Bendo (1 su rigore) e alle reti di Gijkolaj, Grespan e di capitan Troietto su rigore.

Crisà cambia tre uomini rispetto alla sfida con il Giavera, si rivede Antonio Longo a destra nel tridente d’attacco, Bendo dopo 2 gare d’assenza torna al suo posto e Besmir fa il centravanti al posto di Gijkolaj in non perfette condizioni fisiche, il Riese finalmente comincia con un buon approccio e subito alla prima occasione è rigore.

Fa tutto Bendo, che recupera palla a centrocampo e in slalom semina una lista interminabile di avversari, una volta entrato in area e al momento di battere a rete viene sgambettato ed è rigore, il vice capitano si incarica del tiro degli undici metri ed è 1 a 0 per il Riese.

Passano pochi minuti e palla va ad un giocatore del Volpago, che controlla in corsa e fa detonare un destro respinto appena in area da Troietto, dagli 11 metri Cuccarolo intuisce ma non para, è l’1 a 1, la squadra di Crisà distilla più gioco e più presenza in zona offensiva rispetto a Giavera e va ripetutamente vicino al gol.

Il 2 a 1 prende forma al 24esimo, è ancora Bendo a concludere dal limite dell’area e mette fuori causa il portiere avversario, bravo a negare il gol al Riese in più occasioni, ma il Riese non abbassa le proprie frequenze e si fa più autorevole, Longo spinge alto di pochissimo un pallone e Baldini smorza una conclusione di controbalzo.

Buoni segnali per i riesini, che rientrano negli spogliatoi con il risultato di 3 a 1, con la terza rete segnata da Troietto su rigore e consapevoli di stare disputando una buona partita, girandola di sostituzioni nell’intervallo, Tieppo (buona la sua partita) rileva uno svogliato Berisha, Danieli che bene aveva fatto da play, va a fare coppia con Troietto nei due centrali.

Mister Crisà cambia tutto il tridente d’attacco, Franceso Longo prende il posto di Baldin, Gijkolaj quello di Besmir che ha accusato un riacutizzarsi del fastidio al linguine, mentre Grespan rileva Antonio Longo a destra, infine Bizzotto prende il posto di Bendo, che è passato davanti la difesa, in sostituzione di Danieli.

Apre le marcature dopo un quarto d’ora del secondo tempo Gijkolaj, che s’accentra e si prepara il tiro defilandosi per pescare l’angolino con un destro a incrociare, dopo un quarto d’ora tambureggiante, dove il Riese sfiora più volte il 4 a 1, mette alle strette il Volpago e arriva come detto la rete di Gijkolaj. 

A Grespan spetta l’onore di chiudere la partita, tutto nasce da un recupero a centrocampo, bel cross sul secondo palo e l’attaccante esterno del Riese deposita in rete il più semplice dei tap-in, è una vittoria che fa bene all’anima, dopo la vittoria di Giavera che non era stata esemplare e con una spolverata di tensione-extra finale, la seconda vittoria in amichevole, dove solitamente i gialloblù sono distratti, finisce tra gli applausi e con la meritata ovazione del pubblico presente. 

Segre scaccia i fantasmi.

 

Qualche giornalista titola così, ma quali fantasmi? quello della retrocessione? Perché i fantasmi possono essere solo due: la retrocessione e l’esonero di Corini, ma siccome il tecnico non andrà via se no in una paradossale situazione di retrocessione, quindi, quali fantasmi?

Il Palermo ha ritrovato la vittoria dopo un mese, grazie al pentimento dell’arbitro, richiamato a rivedere un episodio di campo, a metà campo, dove l’arbitro era ben piazzato e non a seguito di un gol, per carità il fallo da rosso c’era e poi io non tifo contro come dice Corini, ma è inusuale, che il VAR ti porti al monitor per aggiustare un giallo a metà campo, senza far valere proprio la questione di campo.

Diciamo co u signuri ni vinni patri, perché per tutta partita ha giocato il Pisa, il Palermo ha giocato da gol (1 a 0) a gol (2 a 0) e se l’arbitro non ha quel ripensamento e considera giusta la sua decisione, perdiamo pure questa partita, contro un Pisa che non ha dimostrato solo grande cuore, perché era messa bene in campo e ha giocato un grande calcio propositivo, anche in inferiorità numerica. 

Caso mai è il Palermo che ha fatto una vittoria di cuore, che comunque spero (non ci credo) possa servire ai rosa per ripartire, se proprio ci dobbiamo accollare Corini per tutta la stagione, meglio almeno che lo facciamo sperando di andare in serie A, certo, poi se ci andiamo, speriamo che non gli siano grati, perché come sappiamo nel calcio non c’è gratitudine.

Con questa vittoria, comunque il Palermo si rilancia in classifica, ora non dobbiamo essere banniera i cannavazzu, abbiamo detto che ci accontentiamo anche di vittorie sporche, purché andiamo in serie A e purché il prossimo anno non c’è più Corini, qui passiamo da un eccesso all’altro, Zamparini ne cambiava uno ogni due per tre e questi invece gli allenatori, se li tengono fino alla morte, che in questo caso la morte sarebbe retrocessione.

Adesso siamo a cinque punti dal Venezia secondo, che ha perso contro il Sudtirol, ha perso anche la Cremonese contro la FeralpiSalò e il Parma ha pareggiato, possiamo dire che per i rosa è stato un turno molto favorevole.

Il Palermo viene fuori alla mezzora e trova due gol in rapida successione, con Insigne e Brunori, ma il Pisa sul piano del gioco ha fatto meglio, il Pisa è una squadra che per risultati, è a due soli punti dalla retrocessione diretta, ma nei primi 25 minuti al Barbera gioca quasi a memoria, trovando con facilità e continuità lo sfogo sulle corsie laterali, nonostante le tantissime assenze i nerazzurri impongono il loro ritmo alla gara, mettendo alle corde i padroni di casa.

Dopo la parte finale del primo tempo, tutto di marca rosanero, nella ripresa il Pisa torna in campo con grande determinazione e nel giro di cinque minuti trova il pareggio, ma il Pisa ha poco tempo per festeggiare, perché Marin si becca il rosso e il Palermo ritrova le energie fisiche e mentali per riportarsi in vantaggio e legittimare il risultato finale, tra due squadre che attraversano un momento molto delicato sul piano dei risultati e delle prestazioni.

Una vittoria di culo, si di culo e non di cuore, poi se vogliamo imputarla al tecnico per le sue scelte intuitive, facciamolo pure, ma non ha vinto perché ha messo Graves, Gomes e Insigne titolari, non sono le tre intuizioni dell’allenatore, sono tre imposizioni della proprietà, quante altre volte Insigne ha giocato e ha fallito, il quel caso dov’era l’intuizione del tecnico?

Il Palermo ha vinto perché è rimasto in superiorità numerica (in altre situazioni non c’è nemmeno riuscito) e perché l’arbitro si è convinto di andare a rivedere l’azione al VAR, abbiamo vinto perché è entrato Stulac che ha invertito il trend, perché con Gomes ci siamo e possiamo solo difenderci.

Di questa partita prendo solo i tre punti, la ritrovata condizione di Insigne (sempre che continui), il capitano Brunori (di una categoria superiore) e l’infaticabile Segre, la vera anima del Palermo, poi, per me, non basterebbero nemmeno tre punti a Como, per dire che la crisi è soltanto un brutto ricordo.

Mi ha stupito Graves dal primo minuto al posto di Buttaro, non per il danese (che non è dei danesini), ma non abbiamo fatto altro nei momenti di difficoltà con gli infortuni, che sperare in un ritorno veloce di Buttaro e adesso che poteva tornare a giocare, al posto dell’intoccabile Mateiu, l’algoritmo ha sorteggiato Graves.

Per carità, ho piacere che abbia giocato, in due anni a giocato quasi niente, tanto che mi sono chiesto spesso, perché era l’unico che non faceva neanche qualche minuto ogni tanto, l’intuizione è quando l’allenatore effettua una scelta e si rivela vincente fin dall’inizio e non quando l’arbitro lascia in dieci gli avversari, il danese ha fatto la sua onesta partita, come quelle di Mateiu.

Il Palermo è come sempre impaurito e psicologicamente bloccato, il suo piano partita è sempre lo stesso, lasciare il possesso palla agli avversari e provare a ripartire, sempre lo stesso copione, quello di una provinciale che deve fare punti per la salvezza, questo suo costante baricentro basso, giustificato dalla presenza di Gomes e non di Stulac, dalla presenza di Coulibaly e non di Henderson, però, induce le avversarie a prendere campo e a fare la partita, lo hanno fatto anche Lecco e Ternana con ottimi risultati, poi però devi trovare l'episodio favorevole, se no attummulii.

In questo caso gli episodi sono due, l’espulsione di Marin e l’ingresso di Stulac, creatore di gioco, dopo l’espulsione, il Pisa accusa il colpo e i rosanero riescono a spostare l'inerzia della partita dalla loro parte, l’intuizione di Corini è tutta nel gol del pareggio dei neroazzurri, quando Valoti è totalmente dimenticato in mezzo all’area da Graves.

Le intuizioni di Corini, dopo una prima mezzora dissacrante e poi si concretizzano, con il solito rientro in campo nel secondo tempo dei rosanero, quello di rimanere con la mente negli spogliatoi e che confermano l’enorme difficoltà, di una squadra fatta per vincere il campionato e che non riesce a gestire il vantaggio, anche doppio o triplo, come è successo a Parma e non solo.

Sul 2 a 2 e in superiorità numerica, il Palermo ha due buone occasioni con Di Francesco, ma a 20 minuti dalla fine è Pigliacelli a salvare il risultato, prima dell’ingresso di Stulac e due minuti dopo i rosanero tornano in vantaggio, Segre va ad abbracciare Corini seguito da tutta la squadra, una bella immagine, che magari certifica la compattezza dello spogliatoio, ma non certifica la bravura del tecnico Palermitano.

Poi c’è il tempo per il mancato 4 a 2 di Brunori, che solo davanti a Nicolas, si fa ipnotizzare clamorosamente dal portiere e di assistere alla parata di Pigliacelli che salva il 3 a 3 prima del triplice fischio, a testimonianza che se il Pisa segna, non staremmo qui a parlare di intuizioni di Corini e nemmeno di avere dato un calcio alla crisi, forse le mie sono cazzate, ma sicuramente vedo le cose in modo critico, cosa che non fanno tanti altri.

lunedì 11 dicembre 2023

Grosso declina l’offerta.


Non credo che ci siano stati contatti con Grosso, ma nel caso ci saranno, sono sicuro che declinerà l’offerta, aveva già abbandonato il Frosinone dopo la vittoria del campionato, perché ambisce a qualcosa di più, è chiaro, che in caso di esonero di Corini la proprietà dovrà virare su altri profili, la partita contro il Parma sarà, probabilmente, decisiva per il futuro di Corini? Magari.

Certo è, che gli acquisti fatti in queste due stagioni per Corini, sono venuti a Palermo da titolari in serie A e diciamolo chiaramente, con Corini si sono involuti, ma anche chi è andato via si è rigenerato, i calciatori arrivati quest’estate e che dovevano fare la differenza, se giocano titolari, le prestazioni per esempio di Insigne, Di Francesco ed Henderson non sono state all’altezza e non hanno trascinato il Palermo ai primi posti della classifica.

Il caos tecnico-tattico a Palermo regna sovrano già dallo scorso, non possiamo non dimenticare la stagione di Saric, Verre e Tutino, ecco perché ritengono che Corini non è adatto e che stiamo perdendo troppo tempo ad aspettarlo, tutti i giocatori sono stati presi come elementi imprescindibile del 4-3-3, su esplicita richiesta di Corini (qui l’algoritmo stranamente non è intervenuto) e si sono rivelati inefficaci, giocatori scesi dalla Serie A per portarci nella serie superiore e invece hanno difficoltà a giocare in B. 

Le difficoltà sono anche per Brunori, ecco perché nel Palermo c’è più di qualcosa che non va, sarà il tipo di preparazione atletica che fra l’altro produce un sacco di infortuni, sarà la disposizione tattica, che se può andare bene per alcuni, non va bene per altri o proprio la gestione degli uomini, io per esempio lamento il troppo utilizzo di Gomes, come potrebbe essere quello di Marconi o il poco utilizzo di Stulac e Segre.

Sono tutte responsabilità da addurre all’allenatore e non è detto che, per il solo fatto che lo ha scelto l’algoritmo non si può cambiare, perché se non avessimo cambiato Filippi con Baldini, staremmo ancora in serie C, come Henderson, che addirittura nelle ultime 4 partite è partito dalla panchina e se per Insigne e Di Francesco, si possono tirare in ballo gli infortuni, non si può dire che Brunori non si sia adattato, lui non è un nuovo acquisto, anzi è uno dei senatori.

Per il capitano, l’assenza del gol è da ricercare in un tridente a piedi invertiti, che lo isola fin troppo, la stessa cosa era successa lo scorso anno per esempio a Verre, Saric e Tutino, calciatori che hanno inciso poco o nulla a Palermo, per poi rinascere quando sono andati via e alla guida tecnica c’era sempre Corini, Saric sta facendo bene nella serie A turca, Tutino da punta centrale nel Cosenza e Verre con la Sampdoria gioca più avanzato e non deve fare il mediano come faceva a Palermo.

Ecco perché tutti questi indizi dovrebbero far riflettere la proprietà, che hanno visto in passato, come sono cambiati alcuni giocatori con l’arrivo di Baldini, Corini continua a fare la vittima, perde la partita con il Parma al 96esimo, dopo essere stato in vantaggio di 2 gol fino al 90esimo, dopo avere subito nella propria metà campo i crociati per 80 minuti e lui ha visto una prestazione importante e ha preso un punto con la squadra più forte del campionato, come noi fossimo la Ternana.

Concetti allucinanti, non così per dire, ma detti da uno che sembra sotto gli effetti degli allucinogeni, per giustificare il suo disastro dice di tutto, anche che di serie A non ne vuole parlare e di cosa si deve parlare con l’allenatore che gli è stata fatta la squadra per la promozione diretta e naviga all’ottavo posto? Caro Corini e cara City Group, i
l Palermo ha giocato 90′ minuti di difesa ed è ripartito 4/5 volte, questo lo riuscite a notare?

Segna grazie a 3 episodi (Cicizola non ha fatto una parata) e alla qualità del suo capitano Brunori, ma i crociati hanno collezionato più del doppio delle occasioni rosanero, hanno battuto 10 calci d’angolo contro l’uno del Palermo e hanno avuto il doppio del possesso palla, il predomino gialloblù si è mostrato lungo tutto l’arco della partita, e Corini parla di prestazione importante?

Poi dice che la squadra ha sofferto la pressione e le aspettative, la squadra, sempre gli altri, lui mai, certo lui ha l'energia, sul ridimensionamento degli obiettivi non ne vuole parlare, sarebbe a dire che neanche quest'anno lotteremo per la serie A o che non è sicuro di finire il 2023? ma un allenatore più facile non lo potevamo prendere?

 

 



 

lunedì 4 dicembre 2023

San Gaetano - Riese 2 a 2

Gara incredibile al Via delle Alte tra San Gaetano e Riese, clamorosa rimonta dei montebellunesi nel secondo tempo, con la squadra di Osellame che ha recuperato due reti e agguantato il 2 a 2 finale, è comunque un altro mezzo passo falso del Riese in campionato, ma poteva anche andare peggio, il forcing finale dei padroni di casa, avrebbe potuto regalare i tre punti alla squadra biancorossa.

Un punto che non consente al Milan di avvicinarsi quanto avrebbe voluto, al terzetto di testa, i gialloblù si portano a 14 punti in classifica appaiati con il San Gaetano, che comunque ha una partita in meno, mentre il Caerano con la vittoria si è portato a ridosso del Riese a 13 punti, i valori a fine del girone d’andata sembrano delineati, la corsa al primo posto, sarà tutta una questione tra Pederobba, Resana e Fossalunga.

Per la quarta piazza, la lotta è tra Riese, San Gaetano e Caerano, le altre quattro dietro sono molto attardate, escluso il solito Loria, che anche quest’anno finirà in ultima posizione, il settimo posto se lo giocheranno Treville, Asolo e Salvarosa.

Il Riese si presenta in via delle Alte con una formazione largamente rimaneggiata, assenti: Colantuono, Berisha, Simeoni, Bendo e Fandaj influenzati, a questi bisogna aggiungere Berno ancora squalificato e Bilal indisponibile, il tecnico Crisà è stato costretto a schierare titolare Danieli, in non perfette condizioni fisiche, che non gli avevano permesso di allenarsi bene e in panchina ha portato Bizzotto, reduce da un problema al ginocchio e Grespan, che non si era allenato per un problema intestinale e poi ha convocato il giovanissimo Damiano Gijkolaj.

Il primo tempo è contrassegnato da un grande equilibrio, le due compagini appaiate in classifica, palleggiano e si temono, nessuna prova ad attaccare convintamente, ma è il Riese a passare in vantaggio con una bella azione manovrata, Antonio Longo recupera palla a centrocampo, la scambia con Riajan Gijkolaj, che gli e la ridà sulla corsa, traversone in mezzo all’area, dove arriva Baldin che mette in rete il suo primo gol stagionale.

Il tempo di mettere la palla al centro e si fa male Tieppo, Crisà deve già ricorrere alla prima sostituzione e manda in campo l’acciaccato Bizzotto, che al 40esimo in uno scontro di gioco si fa male alla coscia sinistra, col tecnico decidono di stringere i denti e di restare in campo per i minuti finali e al 44esimo, da un’altra ripartenza nasce il 2 a 0, ancora un traversone dalla destra, stavolta al limite dell’area ed è proprio Bizzotto che segna in scivolata e nel secondo tempo lascia il posto a Grespan.

Nella ripresa i padroni di casa si fanno più intraprendenti, complice pure gli infortuni di Tieppo e Bizzotto, l’ingresso di Grespan è pressoché nullo, i riesini accusano la stanchezza e arretrano il loro baricentro, la situazione cambia dopo i primi 20 minuti, con Grespan e gli altri attaccanti che non riescono a tenere palla e al 66esimo il San Gaetano accorcia le distanze, grazie a un mare di ingenuità dei ragazzi di Crisà.

Su un rinvio lungo della difesa gialloblù, Grespan non trattiene l’ennesima palla e parte il contropiede avversario, Franceso Longo non insegue l’avversario e capitan Troietto non temporeggia, difesa superata e ancora una volta Cuccarolo non è impeccabile e favorisce la zampata da due passi dell’avversario.

I montebellunesi prendono coraggio e appena 14 minuti più tardi, al 80esimo raddoppiano, un errore a centrocampo del Riese, favorisce la ripartenza centrale dei biancorossi di Osellame, che si presentano a centro area, superano in uscita Cuccarolo, prima Zampieri (non riesce a liberale a un metro dalla porta) e poi Troietto riesce ad arrivare sul pallone, che ha già oltrepassato la linea di una ventina di centimetri.

La partita si è giocata in un sostanziale equilibrio, peccato dover fare entrare Grespan ancora convalescente e che non ha dato nessun apporto alla squadra, anzi diciamo che il Riese ha giocato in 10 contro 12, queste le parole di Crisà al termine del pareggio a San Gaetano: 

"Non ci sono state molte occasioni per chiudere la partita, però bisognava gestire meglio la palla e la davanti non l’abbiamo fatto, non abbiamo vinto una partita che avremmo potuto vincere, la gara stavolta è stata approcciata bene e non ci volevano i due infortuni, poi un po' di stanchezza e un po' di paura hanno fatto il resto, la classifica ora un po' ci penalizza, mancano almeno quei 4/5 punti, che ci terrebbero attaccati ai primi, quando ti vedi sfuggire partite del genere è normale che aumenta il nervosismo e ho sostituito Zordan, Baldin può essere utile in zona offensiva, ma deve continuare così". 

domenica 3 dicembre 2023

Il Riese delude e Crisà sbotta: "Come si fa a giocare così male?"

Il Riese delude, manca l’appuntamento deciso per la svolta e non decolla, il tecnico non è riuscito ancora a dare la necessaria mentalità agonistica alla squadra, che aveva la possibilità di agganciare seriamente il terzetto di testa, mentre adesso si trova a galleggia a metà classifica e nel post gara il tecnico ha sbottato contro i suoi giocatori:

"Non possiamo presentarci tutte le domeniche con l’atteggiamento sbagliato e superficiale, prestazioni come questa si verificano a ogni partita, solo che quando giochiamo con le squadre di bassa classifica, alla fine riusciamo a spuntarla, non è perdere 4 a 0 che non accetto, potevamo perdere lo stesso, ma giocandocela dal primo all’ultimo minuto".

Il tecnico continua: "Mi assumo le mie responsabilità, ma non capisco come possa una squadra approcciare tutte le partite nello stesso modo, giocare così, perdere già 3 a 0 dopo 15 minuti del primo tempo e giocare con quella poca qualità, ripeto, giocare così male, nel secondo tempo addirittura ci hanno chiuso nella nostra metà campo, penso che sia stato il peggior secondo tempo di quest’anno, sono amareggiato e già dalla prossima partita mi aspetto di più, mi aspetto una reazione importante già domenica contro il San Gaetano, mi aspetto continuità, la partita va affrontata con l’approccio giusto”.

Il tecnico del Riese ha ben motivo per lamentarsi, la squadra non ha dimostrato la maturità auspicata, a questo punto del campionato e per la levatura dell’avversario, si ripete l’inizio horror della partita con il Caerano, 3 a 0 dopo un quarto d’ora, con Zordan di nuovo schierato a destra e disastrosamente in bambola, con in più, che stavolta il primo gol è arrivato solo dopo appena 35 secondi.

Avversari che sfondano sulla destra, un Zordan che non riesce a contenerli, palla calciata sul primo palo e poi il solito intervento goffo di Cuccarolo, che pure sembrava avviato a prestazioni più decenti, il solito Riese visto ogni domenica, che poi alla fine riesce ad avere la supremazia sull’avversario in evidente difficoltà tecnica rispetto ai gialloblù, lo stesso visto a Resana con un risultato diverso, ma con la stessa prestazione.

Il presunto salto di qualità si è trasformato in figuraccia, poteva essere il terzo risultato utile consecutivo e il rilancio in posizioni di classifica più prestigiose, con l'aggravante adesso invece, che si è scavato un solco con le prime tre della classe.

Dopo San Gaetano ci sarà la sosta e ci sarà il tempo per analizzare bene le cose, eppure eccoci qua, nuovamente a commentare l'inadeguatezza di questo Riese nei momenti cruciali, tre sconfitte diverse, con tre avversari diversi, ma di livello simile, la componente mentale comunque è una parte importante di questa squadra.

Non si riesce a battere decentemente un corner, non si riesce a trovare l'inserimento giusto, non si riesce a saltare col tempo adatto, ogni calcio d'angolo a favore è un pallone regalato agli avversari, ogni calcio d'angolo contro è un'agonia, bisogna capire perché anche ogni partita viene affrontata con lo stesso approccio pessimo.

 

Squadra allo sbando, ma il tecnico ha ancora energia.

Il Catanzaro domina l’incontro e il gol di Stulac ad otto minuti dalla fine non serve a cancellare l’ennesima prestazione negativa e una crisi irreversibile, che appare davvero senza via d’uscita, l’ennesima contestazione dei tifosi, non credo che sortirà l’effetto sperato, nonostante il gioco continui ad essere improduttivo e i rosa abbiano conquistato solo 5 punti nelle ultime 7 gare, il City Group continua a supportare il tecnico, almeno fino a ora.

Corini non riesce a rivitalizzare questa squadra, neanche con la difesa a 3, i padroni di casa non sono stati quasi mai pericolosi in zona gol e la vittoria era l’unico risultato per porre fine ad un momento complicato, ma non avrebbe fatto fare pace ai tifosi con il tecnico e la squadra, Corini dice che ho ancora la forza per andare avanti e che poi sarà la società a fare le sue valutazioni, confidando nel fatto, che la proprietà non è incline agli esoneri.

La squadra ha giocato ancora un’altra partita senza idee e in condizioni atletiche rivedibili, al contrario del Catanzaro che invece è stato spumeggiante, che sono arrivati sempre primi sul pallone e sono stati rapidi nella costruzione, le variazioni tattiche di Corini non hanno prodotto l’effetto sperato, segno che non è una questione di modulo, ma di uomini.

Uno tra tutti, quello che sceglie tecniche e tattiche, la guida di questa squadra, che rinuncia quasi sempre a Stulac, in favore di un inconcludente Gomes (Gomes 4,5 dal 78esimo Stulac 6), inoltre, rinuncia spesso anche a Henderson e Segre, gli unici centrocampisti dinamici e di inserimento, la rivoluzione di Corini è un 3-4-3, che può sembrare un modulo d’attacco, ma con Gomes e senza Stulac, diventa praticamente difensivo.

Segre gioca perché manca Coulibaly ed è Lucioni che fa il regista dal basso (con tutti i soldi che hanno speso), con la conseguenza che è rara la ricerca della profondità, il vantaggio del Catanzaro nasce da un brutto pallone perso proprio da Gomes, neanche l’ingresso di Henderson al posto Di Mariano, riesce a scuotere la quadra e dopo quattro minuti arriva il raddoppio dei calabresi.

Il Palermo è ancora una volta allo sbando totale, i calciatori sbagliano di tutto e di più, sono fermi sulle gambe, il Palermo è rimasto a guardare, è in balia degli avversari, i rosanero già a fine del primo tempo, rientrano tra i fischi negli spogliatoi, a fine partita i fischi sono assordanti e francamente, non capisco cosa si sia andato a fare Corini sotto la curva, le migliori scuse sarebbero le sue dimissioni.

Il popolo rosanero oramai stremato, pur di darsi una ragione e di non perdere le speranze, ipotizza che il City Group abbia dato a Corini una fiducia a tempo, ma non c’è niente di ufficiale, anche se la ragione dice, che se contro il Parma non arriverà una risposta convincente, dovrebbe essere operato il cambio in panchina e anche qua, in maniera per niente ufficiale, spuntano i primi nomi in caso di esonero.

Questo è invece ufficiale, dopo la sconfitta con il Catanzaro, l’allenatore ha avuto un confronto con l’amministratore delegato Gardini e il direttore sportivo Rinaudo, la società ha ribadito che i risultati sono in linea con gli obiettivi (con l’ottavo posto si fanno i play off) della proprietà, solo che vorrei vedere però, se questi obiettivi poi non sfumano all’ultimo secondo, come lo scorso anno.

L’ultima vittoria risale a un mese fa e mi piacerebbe sapere se con una vittoria al mese, l’algoritmo prevede la promozione in serie A, quindi, la società ha deciso di continuare con (e non di dare la fiducia a) Corini, a tempo ce lo ha aggiunto qualche altro, perché non c’è un comunicato che lo dice e non so nemmeno se non può più sbagliare.

Il Palermo è all’ottavo posto a 24 punti, non è fuori dalla griglia playoff per un pelo, ma il campionato non finisce la prossima settimana, con un ambiente sfiduciato, che sempre per farsene una ragione, ha cominciato a tirare fuori i nomi dei possibili sostituti, ma niente di ufficiale e non c’è stato nessun contatto.

Si fanno i nomi più in vista, Nicola, Giampaolo e Iachini, addirittura anche Grosso, fresco di separazione col Lione e protagonista la scorsa stagione dell’ultima inaspettata promozione del Frosinone in serie A, profili importanti, che però bisognerà vedere cosa ne pensa l’algoritmo.