Il Palermo, ha battuto in casa per 2 a 0 il Potenza, non è stata una partita spettacolare, a tratti monotona, non è stata bella e nemmeno brutta, sicuramente ben gestita nei vari momenti della gara e in questo senso è stata una partita giocata bene, nella ripresa una volta sbloccato il risultato al quinto, si sono creare più occasioni, ma si è vissuta la solita apprensione del finale.
Conquistare la seconda vittoria consecutiva in campionato, il
Palermo sale a 26 punti e consolida il secondo posto in classifica, ora è
chiaro che la strada è segnata e non si può tornare indietro, si deve
continuare così per mantenere questo secondo posto, che anche se dovesse
restare tale fino alla fine del campionato, è già tanto roba per i play off
promozione.
Bisogna restare nella scia del Bari e approfittare del primo
“rettilineo” possibile, per operare il sorpasso e puntare al primo posto, il
Palermo giocherà la prossima partita ancora in casa con la Paganese e chiaramente
oramai dovrà sempre ottenere la piena posta in palio, specialmente con le
squadre che non sono dirette avversarie alla promozione, continuare a mettere
apprensione al Bari e sperare che perda punti per strada.
Non ho capito francamente, non tanto l’ingresso di Crivello
(che da esubero è passato a prima scelta nei cambi), quanto il fatto che lo
preferisca in quel ruolo a Giron, che per me ha sempre fatto bene ed è più di
prospettiva rispetto a Crivello, ma alla fine finché si vince va tutto bene,
l’importante è vincere ed abbandonare in fretta questa categoria.
Nelle ultime 4 partite il Palermo ne ha vinte 3 e pareggiata 1,
è questa la media che deve tenere e la classifica lo dice, perché il campionato
è ancora lungo e bisogna mettere fieno in cascina, ci sarà da correggere ancora
qualcosa, c’è ancora tanto da lavorare, sia sul dominio della gara, che sulla
gestione dei momenti difficili, che sulla tenuta della concentrazione, perché
ripeto il campionato ancora è lungo.
Si parte da un dato importate, che è emerso in queste ultime
4 partite ed è che questa squadra sa soffrire, la squadra con un
centrocampista in più ha più consistenza, anche se manca ancora chi rifinisce
l’azione, credo che Filippi questo lo abbia notato e si vede da quanti moduli
ha cambiato, per provare a colmare questa lacuna, la società sicuramente farà
orecchie da mercante.
I valori assoluti
di organico non sono cambiati, la giusta impostazione tattica ha fatto la
differenza e finalmente si è visto un
altro Fella e Almici che è tornato quello di una volta, quello di quando
è stato acquistato, che faceva splendide prestazioni con cross, assist e gol,
ora sembra essere tornato un riferimento importante per i compagni, così come
lo è Valente sull’altra fascia.
Filippi è stato bravo nel dare fiducia ad
Almici e Fella, ad aspettarli ed ora si
cominciano a vedere i risultati in campo.
Tonfo Loria
La Juniores del Loria è
tornata in campo dopo la doppia sosta festività-campionato ed è stato sconfitto
a Rio San Martino, dalla locale squadra in provincia di Venezia, nel territorio
di Scorzè per 3 a 0 e sicuramente non può bastare l’ennesima formazione
rimaneggiata a giustificare questo immenso passo indietro.
Da sottolineare le
assenze di Todesco, Gazzola e Bortolotto convocati in prima squadra, quelle di
Baldassin e Nazifoski infortunati, nonché quelle di Niang e Ferronato, assenti
dall’undici iniziali per questioni disciplinari e non sono bastate nemmeno le
presenze di alcuni ragazzi della squadra B, ad evitare la quarta sconfitta
stagionale, una sconfitta inattesa per i miglioramenti mostrati contro il
Salvarosa.
Una sconfitta che
complica notevolmente la situazione di classifica, che ora vede il Loria al
terz’ultimo posto e superata anche dal Rio, classifica che fotografa tutta la
difficoltà di ritrovarsi che ha questa squadra, ma che non rispecchia i veri
valori dell’organico rosso-blu, la squadra è apparsa slegata, superficiale e incapace
di esprime gioco.
È sempre arrivata sistematicamente in ritardo su ogni pallone, sbagliando ogni tipo di intervento, anche il più banale, ribadendo se caso mai fosse necessario, un diffuso mancato senso di appartenenza e un ingiustificato nervosismo, che accentua ancora di più il momento negativo, c’è necessità di lavorare con il susseguirsi di risultati positivi, che possono essere un’iniezione di fiducia.
L’1 a 0 è arrivato alla
fine del primo tempo, dopo che per lunghi tratti il Loria aveva gestito anche
se in maniera sterile, la partita nella metà campo avversaria, nel secondo
tempo la squadra ha subito la maggiore freschezza atletica degli avversari, che
con lanci lunghi e pressione sui difensori rosso-blu, ha messo in apprensione
tutta la retroguardia loriese.
Con i 4 cambi operati a
mezz’ora dalla fine, il Loria ha cominciato a rendersi pericolosa, in una di queste
azioni, il portiere avversario ha abbattuto l’attaccante loriese al limite
dell’area ed è stato espulso, il Rio in 10 contro 11 si è chiuso a difesa del
risultato, vanificando la reazione scomposta e nervosa dei rosso-blu, che al
novantesimo vengono infilati da un contropiede avversario, che chiude la
partita.
Nei 4 minuti di recupero, il Rio riesce a trovare anche il 3 a 0, su un Loria oramai allo sbando, questo risultato non aiuta la squadra ad uscire da questa crisi, bisogna essere bravi a fare gruppo e riuscire a fare le cose semplici, senza lasciare il pallone sempre agli avversari, il calcio è armonia di squadra e di movimenti ed essenzialmente è padronanza del pallone.
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