Il Verona doveva essere il vero banco
di prova per questo Milan 3.0, costretto a giocare non solo senza Ibrahimovic,
ma anche senza Kjaer, Bennacer e Krunic, certo tra queste l’assenza che ha pesato
maggiormente è stata quella di Zlatan, quindi contro il Verona il resto del
Milan doveva dimostrare di essere veramente cresciuto e che Zlatan può quanto
prima può godersi la sua “pensione”, invece non è stato così.
Io lo dico adesso in tempi non
sospetti, credo che Ibra faccia il percorso di Inzaghi, ma torniamo all’esame
di maturità contro il Verona, era importante sia dal punto di vista tecnico,
tattico che mentale, la squadra ha preso “un’insufficiente” ed è stata
rimandata (forse contro l’Inter), evidenziando che il Milan 2020 è un altro, solo
per l’arrivo di Ibra e non è una fortunata coincidenza, l’enorme classe e la smisurata
personalità di sono stati fondamentali, come con la bacchetta magica, ha dato
ad un gruppo di buoni giocatori, fiducia, gol e punti.
Era ed è fuori da ogni dubbio che Ibrahimovic
fosse un valore aggiunto, è veramente il Ronaldo del Milan, ma ora
è andato fuori per infortunio e per un puro
caso proprio dopo la cessione di Piatek e il mancato arrivo di un altro
centravanti, ma per me non è una questione di un’altra punta, qui il problema è
quello di un altro leader, Rebic e Leao sono andati in giro per il campo “sbandando”
e non sarebbe bastato un altro attaccante a cambiare le cose.
Lo abbiamo visto con Higuain, che
pure resta tra i migliori attaccanti al mondo, a noi serve il “trascinatore” e
non tutti hanno Messi, Ronaldo o Ibra, altri hanno klopp, Guardiola, Conte, in
passato Gerrard al Liverpool e Lampard al Chelsea, per tanto servirebbe poco
avere in organico Giuseppe Rossi o Obafemi Martins, perché ugualmente andrebbero più o meno in giro per il campo.
Ma la questione, la tesi è: … e se Ibra o il Milan a giugno
decidessero di chiuderla qui, saremmo punto e a capo, quindi adesso non si deve
pensare al sostituto di Ibra come ruolo (Giroud per esempio), ma bisogna andare
a prendere un calciatore (terzino o mediano che sia) che abbia lo stesso peso
di Ibra dal punto di vista emotivo (Modric) o un allenatore con grande
personalità e bravura.
Guardando la partita dal punto di vista tattico, si nota che manca
la presenza in area (o nei pressi) di un calciatore che qualità tecniche a
parte, proprio per presenza tattica e fisica, intanto bisogna capire per quanto
ne avrà, perché nessuno è centravanti al Milan e eventualmente non si può
continuare per molto così, nell’area avversaria serve almeno una presenza “fisica”, fondamentale
soprattutto per raccogliere i cross che arrivano a centro area (ora che
non c’è più Suso), perché per una partita va bene, per due no.
Il Milan contro il Verona ha sprecato la grande opportunità, nel
2020 è partito bene e gli si sono riaperte le porte dell’Europa, addirittura vincendo
contro il Verona si potevano aprire anche quelle della Champions, che rimane pur
sempre un miracolo sportivo, ma oggi avrebbe visto il Milan a 5 punti dalla
coppia Roma-Atalanta che sono al quarto posto, quello utile per la partecipazione,
resta ancora una piccola speranza, ma i tre punti avrebbero però fortificato almeno
l’obiettivo più reale dell'Europa League.
Pioli dice che con
più lucidità, il Milan avrebbe vinto e che dopo l'espulsione di Amrabat avrebbero
dovuto gestire meglio la situazione e occupare meglio il campo", vero!
Però il Milan anche in questo fantastico inizio di 2020, ha cominciato tutte le
partite in salita, anche con Ibra in campo, poi ha un periodo di lucidità, per
finire spasmodico e confuso, la lucidità non è nelle corde del Milan, perché lo
doveva essere proprio contro il Verona.
Io paragono il
Milan a Bennacer, bravo, giovane, in crescita, ma non è sempre lucido, alterna
cose belle a cose scriteriate e di fatto è lui (anche se contro il Verona non
ha giocato) il “motore” della squadra, ripeto se accanto a lui ci fosse un
altro centrocampista più razionale, più lucido, meno frenetico, forse la
partita del Milan non partirebbe sempre
subito in salita per i primi 20-25 minuti e magari farebbe dei quarti d’ora
finali più lucidi e razionali, comunque, alla fine il
Milan ha migliorato la squadra e pure i conti, dando un grande messaggio all’Uefa
in materia di Fair Play Finanziario.
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