domenica 29 dicembre 2013

Non è San Silvestro è San Uijkani.

Il Palermo è campione d'inverno in Serie B con quaranta punti, è l'obiettivo che la società si era fissato in estate, ma che si era perso di vista durante la gestione Gattuso, l'ultimo atto di quest'anno e anche per arrivare a questo titolo, effimero quanto vogliamo ma pur sempre un traguardo, i rosa lo compiono, battendo in Calabria un grande Crotone, una squadra che merita pienamente la classifica che occupa e che avrebbe meritato anche di vincere la partita, la solita partita che il Palermo ha sofferto come sempre e più di sempre.
Il Palermo si presenta primo al giro di boa del campionato cadetto, con molti limiti tecnici e strutturali d’organico, scarsa qualità nella manovra, ma compatto e tatticamente quasi perfetto, l'agguerrita concorrenza alla promozione diretta (vedi: Empoli, Pescara, Cesena, Brescia e lo stesso Crotone), impongono alla società, di integrare l'organico con nuovi più adatti al gioco (si fa per dire) di Jachini, per evitare il rischio play off.
A Crotone il Palermo comincia bene, con personalità mettendo subito i calabresi nella propria metà campo, pressing alto e circolazione della palla (con Verre in campo è un'altra musica),  giocando una ventina di minuti a buon livello, con un Lafferty ideale nel coprire la palla e far salire la squadra, con Morganella particolarmente ispirato ad arrivare sul fondo, ed addirittura Hernandez è stato partecipe rispetto al solito.
Dopo i venti minuti iniziali e in vantaggio di 1 a 0 con gol di Hernandez, è il Crotone a prendere in mano la partita e diventando sempre più pressanti e pericolosi, neanche il raddoppio di Lafferty nella ripresa, ha tagliato le gambe ai rossoblù, anzi ha acceso di più la partita, tanto che è arrivato subito l' 1 a 2.
Gli ultimi venti minuti della giovane formazione calabrese allenata da Drago, ha schiacciato i rosa nella loro metà campo, che hanno sofferto maledettamente, con Ujkani che sfodera interventi decisivi, nella fase più calda del forcing rossoblù, spinto da un’instancabile ex come Mazzotta, ma nonostante tutto, il Palermo vince ed è campione d’inverno. 
Ora è tempo di mercato e sul prossimo di gennaio, il Palermo é alla ricerca di un centrocampista alla Lodi, quel tipo di giocatore, che faccia compiere il definitivo salto di qualitá, alla squadra rosanero, operazione di mercato confermata a quanto pare anche da Perinetti, che ha parlato pure di Lores (prestito allo Spezia) e Di Gennaro.
I due giocatori contro la Ternana, si sono fatti trovare pronti e quindi non è detto che partano, in uscita quasi sicuramente Bacinovic sistemato in una tra Modena e Padova, mentre pare che in entrata il Palermo si sia assicurato un baby talento dalla Serie D, un centrocampista centrale classe '95, Alberto Acquadro del Borgosesia.
Un altro che può andare via è Struna, il difensore mai utilizzato potrebbe lasciare il posto a Vitiello e poi comunque nessuna cessione illustre, mentre Vazquez potrebbe essere reintegrato in rosa, il calciatore non è convinto di restare e pensa il Rosario Central.
Il Palermo cerca anche un difensore e sembra essere ripreso, l' interessamento per Cristiano Del Grosso dell'Atalanta, ormai da un paio d'anni nel mirino dei rosa.
Un buon anno nuovo a tutti.
 
Foto tratte dal web.
 
 
 

giovedì 26 dicembre 2013

Ci pensa Santo Stefano.

Il Palermo ha battuto 1-0 la Ternana con un gol di Morganella al 12° del secondo tempo, dopo avere sofferto e rischiato tantissimo, con gli umbri che hanno attaccato per tutto il primo tempo e con una salve di fischi, che ha accompagnato il rientro negli spogliatoi della squadra rosa.
Così il Palermo torna capolista della serie B, grazie anche alla contemporanea sconfitta dell' Empoli in casa con il Cittadella, anche se devo dire immeritatamente, visto le prestazioni mediocri e quelle fatte specialmente in quest' ultimo periodo, così non stupisce il fatto che dopo avere vinto il campionato, Jachini non viene mai confermato.
Nel primo tempo il gioco è saldamente nelle mani della Ternana, la quale ha sbagliato tantissimo sotto rete, poi il gol ha cambiato l'inerzia della partita e il Palermo è tornato a macinare gioco creando qualche occasioni da gol, risultando però spesso poco lucido, tanto che ha pure rischiato di subire il pareggio, con Rispoli che da due passi  ha mandato alle stelle il pallone, in pieno recupero.             
Una vittoria sofferta come dicevamo, con molte occasioni sprecate, che quasi fanno il pari con quelle della Ternana che ha sbagliato moltissimo anche lei, è vero che eravamo davanti ad un Palermo in grande emergenza, senza Milanovic, Munoz, Daprelà, Barreto e all'ultimo momento anche dell'influenzato Verre, ma non si può giustificare la prestazione, anche se Iachini ha dovuto cambiare  modulo, passando al 3-4-3, dando finalmente fiducia a  Troianiello.
La Ternana, come tutte le squadre quando incontrano i rosa, si difende bene, magari con tutti gli uomini in un fazzoletto, andando comunque più volte vicina al gol, con Rispoli, Ceravolo e Maglietta, in una occasione è bravissimo Ujkani a mandare in angolo, tenendo in piedi  un Palermo senza idee.
Un fatto oramai scontato, come è scontato che serve il regista, tanto che per tutto il primo tempo il Palermo non tira mai in porta e si rivedono le scene della scorsa stagione, con i giocatori rosanero  fischiati al rientro negli spogliatoi, fischi che il pubblico del "Barbera", indirizza più a Zamparini che ai giocatori, perché non si può vedere giocare così una squadra che deve tornava, quella almeno di 2 anni fa.
I fischi, forse sortiscono l'effetto sperato (si profilava un' altra Latina), o più vero similmente è l'ingresso di Di Gennaro che porta idee e geometrie, che lo spirito sembra diverso e meno male che Morganella mette in rete un pallone smanacciato da Brignoli, sul cross da sinistra di Stevanovic.
Il gol libera un po' i giocatori, i rosa adesso giocano meglio ed hanno qualche occasione da gol, poi il finale è rocambolesco,  prima Hernandez sbaglia a tu per tu con il portiere il gol del 2 a 0 e partita finita, poi dall'altra parte Rispoli spara alto quel pallone che avrebbe beffato ancora il Palermo e regalato un meritato pareggio alla Ternana, stavolta Santa Rosalia a lasciato che ci pensasse Santo Stefano.
Intanto un altro santo a cui votarci è sicuramente Perinetti, che dovrà rinforzare questa rosa, preparandola possibilmente anche per la prossima stagione, sempre senza soldi e lo sappiamo, ma speriamo almeno con le idee, intanto l'emergenza ha portato il Palermo a cercare un difensore, speriamo uno già da A e non un rincalzo per completare l'organico.

Foto tratte dal web.


domenica 22 dicembre 2013

Anche il Carpi nella storia.

Come era successo già al Latina, anche per il Carpi, al loro primo campionato di serie B entrano subito nella storia, per avere battuto il grande blasonato Palermo, che oltre alla partita e al primato, perde anche gli squalificati Munoz e Barreto, già diffidati ammoniti e quindi squalificati Daprelà e Milanovic direttamente espulsi nella ripresa.
Il Palermo in questa trasferta di Carpi è stato disastroso, per un ora si è visto il peggior Palermo di questa stagione e non è cosa facile per una squadra che si ha vinto, ma non ha mai convinto, una pessima partita giocata male da entrambe le squadre, senza uno spicciolo di gioco, con un centrocampo che ha pressato ed aggredito, ma che non ha mai ragionato, gestendo male la palla con una circolazione lenta e senza mai una sovrapposizione, solo lanci lunghi dei difensori.
Dopo un'ora scarsa di gioco e di emozioni, l’arbitro assegnava su segnalazione del guardalinee, un rigore se vogliamo generoso, per un fallo di mani involontario di Daprelà, secondo giallo ed espulsione, li finiva la partita del Palermo ed il Carpi entra nella storia, anche perché un Palermo così brutto e in inferiorità numerica, altro non poteva fare che perdere anche la testa, così fuori Iachini e cartellino rosso per il segretario Francoforte e per Milanovic (manata sul volto dell’avversario).
Zero gol segnati, zero punti presi e zero tiri in porta, quattro cartellini gialli e cinque rossi, sono questi i numeri della partita del Palermo, contro un Carpi ordinato e disciplinato che faceva del pressing spietato e dei  raddoppi sistematici la sua arma migliore, un Carpi arroccato che dava vita ad una partita agonistica, senza nerbo ne qualità.
Il Palermo ci metteva del suo, confermando Ngoy al posto di Verre, è vero che sarebbe stata una partita dove si sarebbe lottato tanto, ma è anche vero che così si costruisce poco e la palla gira male, se poi anche gli esterni bassi sono più bloccati del solito, non c'è proprio dove andare e chiaramente neanche l'ingresso di Lafferty per Ngoyi, può cambiare le cose, manca il fosforo, la mente pensante.
Solo dopo l’episodio del rigore per il Carpi e l' espulsione di Daprelà, prima di restare in 9, il Palermo passa al 4-3-2 ed entra Verre, ma a quel punto la storia non cambia e il fischio finale consegna al Carpi uno storico successo e al Palermo la certezza che non può continuare a fare di necessità virtù, occorre un regista davanti alla difesa, in mezzo tra i 5.
Si è parlato di Lodi ma è inarrivabile, comunque sia a gennaio il Palermo deve cominciare a preparare la squadra per il salto di categoria, adesso devono arrivare almeno due esterni bassi di serie A, Padoin e De Ceglie per esempio e un regista di categoria superiore: Ledesma, poi se arrivasse anche una punta: Emeghara e un centrale: Roncaglia, della categoria che ci deve ospitare la prossima stagione, non sarebbe male.
Foto tratte dal web.

lunedì 16 dicembre 2013

Palermo maglia rosa.

Il Palermo vince e approfittando del contemporaneo pareggio dell'Empoli si porta in testa alla classifica di serie B, anche se non convince proprio del tutto, contro il Cittadella e così come in altre partite, il Palermo ha ragione degli avversari per la qualità dei singoli, ma mai per un gioco di categoria superiore, certo in un campionato così difficile, la cosa importante sono i tre punti e la vetta della classifica.
Come dicevamo tre punti con il minimo sforzo, in una partita per nulla spettacolare, contro un Cittadella ben messo in campo, con Foscarini tecnico dei veneti che per l'occasione abbandona il suo 4-4-2 per passare ad un più difensivo 3-5-2, che complice anche l’autorete di Andelkovic, ha reso incerta una partita con un avversario indubbiamente modesto, ma al momento quello conta è tornare in serie A e jachini pare abbia la giusta alchimia.
Anche senza Verre squalificato, il centrocampo rosa ha fornito una buona prova, nonostante Jachini avesse sostituito il regista con un mastino come Ngoyi (poi rivelatosi uno dei migliori), è davanti che sorprendentemente il Palermo è stato poca cosa, la scelta è caduta sulla coppia Lafferty-Belotti, considerata oramai la coppia titolare, con Hernandez in panchina e forse alla fine della sua avventura palermitana, così come pare anche per Bacinovic e Morganella, pure loro in panchina.
Sul 2 a 0 la partita si porta avanti stancamente, un lampo del Cittadella prima della fine del primo tempo, esalta i riflessi di Ujkani con il suo giocatore Pecorini, palla in angolo, stacca Andelkovic che nel tentativo di anticipare Pellizzer, mette dentro e riapre la partita.
Il Cittadella sospinto da uno sparuto gruppetto di tifosi, una quindicina arrivati dal Veneto, tenta la rimonta presentandosi pericolosamente dalle parti della porta rosanero, con il Palermo che comincia a soffrire, ci pensa Hernandez però al suo decimo gol stagionale, entrato al posto di un per niente convincente Lafferty, con un sinistro nell'angolino basso alla sinistra di Di Gennaro (portiere omonimo del fantasista del Palermo), rimette le cose a posto.
Grazie anche ad una serie di pareggi dell'Empoli nelle ultime partite, il Palermo completa la sua rimonta al primo posto, da dopo l'esonero di Gattuso, il Palermo in 12 partite, ha collezionato 7 vittorie e una sola sconfitta, un rullino di marcia che ci porterà sicuramente dritti, dritti in Serie A, spereiamo solo dopo una stagione di purgatorio, anche se il campionato è lungo.
La squadra comunque dovrebbe essere sistemata meglio, con gli innesti giusti del mercato di gennaio, più adatti per la squadra di Iachini visto che molti uomini voluti da Gattuso, non rientrano più nel progetto tecnico della società.

Foto tratte dal web.

sabato 7 dicembre 2013

La beffa al 93°.

Manuel Turchi attaccante del Lanciano: Sono sempre sincero, lo stop è stato di coscia e poi ha sfiorato anche la mano, ma lo stop non è stato con la mano. Così sfuma la quarta vittoria consecutiva in trasferta e il sorpasso in vetta alla classifica all' Empoli che a sua volta aveva pareggiato con il Crotone, proprio all'ultima azione con Turchi, un gol con un involontario fallo di mano, da parte dell' attaccante nonché marito della presidentessa Maio del Lanciano e che pareggia il gol di Belotti ad inizio ripresa.
Un pareggio che lascia invariata la classifica visto che le prime 3 hanno tutte pareggiato, con il Palermo sempre ad un punto dall'Empoli, i rosa alla fine sembrava potessero portare a casa un altro successo, anche senza giocare una grande partita, ma è anche vero che pure il Lanciano ha raramente messo in difficoltà la difesa rosanero.
Primo tempo tutto di marca abruzzese e Palermo che sta a guardare, bravo Terzi in due occasioni e Palermo che può tirare un sospiro di sollievo, la squadra rosanero non gira per niente, poco lavoro sugli esterni e un Bacinovic che non ne azzecca nessuna, il Lanciano dal canto suo però mostra più voglia.
E' una partita dove i padroni di casa sono spinti dal pubblico che riempie tutti i cinquemila posti dello stadio, mantenendo il possesso della palla, ma risultando quasi mai pericoloso, i rosa invece mai, arrivando indenne così alla ripresa, dove il Palermo va subito in vantaggio con il terzo gol di fila di Belotti, bravo a girare di testa un calcio d'angolo battuto dall'altro gioiellino Verre.
Il Lanciano ci prova e lo possiamo dire fino alla fine, la reazione è sterile e sembra fatta, Palermo di nuovo in testa alla classifica, ma solo per poco perché come già raccontato al 48° del secondo tempo, Turchi sbuca alle spalle di Morganella e batte Ujkani, che pure ha fatto bene specie nel finale.
Per Stefano Nava opinionista Sky Sport ed ex giocatore del Milan, il Palermo di Gattuso dava un po più di spettacolo, quello di Iachini è migliorato nei risultati, ma no nel gioco, lui preferiva il  Palermo contro lo Spezia, io nessuno dei due, forse perché ho ancora davanti agli occhi il Palermo di Rossi e di Guidolin, ma neanche quello di Ballardini era male.   
 
Foto tratte dal web.        
 

sabato 30 novembre 2013

Belotti e Jachini ci porteranno in A.

Il Palermo batte 2 a 1 il Novara e si porta al secondo posto in classifica a un solo punto dall'Empoli, una vittoria firmata da Belotti con una doppietta e ancora una volta decisivo, il gioiello del Palermo e dell’under 21 si è dimostrato attaccante di razza, prima con un bolide di collo pieno dal limite all’incrocio dei pali e poi con uno stacco di testa su cross di Stevanovic.
Il Palermo vince una partita tatticamente paziente e lineare, compromessa a momenti dall’ennesima amnesia difensiva nel secondo tempo, imprecisione e sfortuna hanno poi impedito al Palermo di chiudere prima la pratica, l’ingresso di Barreto sul finire della gara, ha ridato tono e vigore all’azione, alzando ritmo e pressing per il forcing finale, anche sé nella sfida contro il Novara il vero protagonista è stato Belotti.
Il giovane attaccante sta dimostrando tutto il suo valore, e ha regalato tre punti meritatissimi al Palermo, un Palermo che ha attaccato per tutta la gara e che oltre a Belotti, anche Daprelà e Bolzoni sono stati protagonisti di un ottima gara, con Bacinovic e Stevanovic in grande crescita, come tutto il gruppo che vuole centrare l´obiettivo.
La prima palla gol è per Lafferty dopo un quarto d’ora, risponde il Novara con un'imbucata di Rubino per l’inserimento di Lazzari, il Palermo costruisce molto sulle corsie esterne, su un cross Stevanovic di piatto mette in difficoltà la difesa novarese, il Palermo alza ritmo, intensità e baricentro, mettendo sotto assedio il Novara, alla ricerca dello sbocco sull’esterno, con Hernandez che spreca incespicando sulla palla.
Tocca poi ad Andelkovic e a Munoz incornare a lato da due passi, l'espulsione di Pesce praticamente chiude la partita, ma bisogna aspettare l’ultimo assalto in pieno recupero, Stevanovic crossa sul secondo palo e Belotti schiaccia di testa in rete, tre punti fondamentali  ancora più importanti per la vittoria del Trapani sul Lanciano e sabato c'è proprio Lanciano-Palermo.
Per chiudere due cose che mi stanno sullo stomaco e non riesco più a trattenerle, il fallimento di Ilicic che a Firenze sta dimostrando ancora il suo scarso valore e poi, avete visto la differenza tra Sannino e Gasperini, il primo ha confermato che la serie A non è la sua categoria, mentre per il secondo se vi ricordate, dicevo che era l' unico che faceva giocare il Palermo, solo che la squadra era scarsa, una squadra di serie B e nulla più.

lunedì 25 novembre 2013

Prima o poi doveva accadere.

Iachini subisce la prima sconfitta della sua gestione, perdendo tutto in una volta, imbattibilità e primo posto in classifica, il Latina ha vinto (e allunga la serie positiva, portandosi 7° a 23 punti), con le stesse armi che avevano portato i rosanero al filotto e alla testa della classifica, cinismo ed equilibrio tattico, quello che è mancato ai rosa contro i laziali.
L’assenza di  Barreto è stata rimpianta da tifosi e addetti ai lavori, certo se dobbiamo rimpiangere Barreto (ed imputare a questo la sconfitta), come sempre ho ragione io a dire che questo Palermo è solo una buona squadra di serie B, il Palermo di oggi a pranzo è stato lungo, con una linea difensiva morbida e svagata.
Tutto confermato in occasioni dei due gol del Latina, l’atteggiamento della linea difensiva ha lasciato molto a desiderare, neanche tra i dilettanti ci si dispone in questo modo, poi   nel secondo tempo un Latina corto, compatto ed ordinato, hanno fatto il resto.
Attenzione, il Latina non ha rubato nulla, ha impostato la sua partita su di un centrocampo dinamico e rapido e due punte  perfettamente funzionali e lucide nel finalizzare, il Palermo è stato  poco brillante e impacciato sul piano atletico, con una imperfetta condizione fisica in  alcuni elementi, ma resta un organico comunque da rivedere, specialmente in alcune zone del campo, in occasione del prossimo mercato.
Il Latina dimostra organizzazione, compattezza ed equilibrio tattico, il Palermo prova a farsi spazio con lanci lunghi e così Hernandez ci prova per due volte e dopo 8 minuti i rosa sono già vantaggio, sembra tutto in discesa, ma i neroazzurri frenano con facilità i rosa che non trovano nè ampiezza né profondità, cosi ci provano con una serie di traversoni scontati dalla trequarti.
Neanche le sostituzioni danno estro e qualità e Lafferty che non sta benissimo, non si vede per niente, così vince il Latina, per il Palermo è uno scivolone inatteso e antipatico, ma sabato al “Barbera “ arriverà il Novara e i rosa potranno ricominciare a correre, "si sa firanu".

sabato 16 novembre 2013

.....e va bene così.

Il Palermo si appresta a giocare l'anticipo serale con la Reggina da secondo in classifica a due punti dal Lanciano, che domenica affronta l'Empoli un uno scontro diretto che potrebbe avvantaggiare i rosa, i quali in caso di vittoria si porterebbero intanto al primo posto e potrebbero anche restarci.
Dopo i successi con Avellino e Trapani, i rosanero cercano la terza vittoria di fila che avrebbe un peso decisivo sulla classifica e anche sul morale, specie adesso che la squadra è alle prese con l' emergenza in attacco, Hernandez e Belotti sono impegnati con le loro nazionali e Dybala è infortunato.
Ad affiancare Lafferty in attacco c'è Troianiello (potremmo dire finalmente, per lui s'intende), mentre in difesa Milanovic (come scontato) viene confermato al posto di Terzi, poi il solito 3-5-2 che infila un'
importantissima vittoria al "Granillo", una vittoria e poi per 2 a 0 mancava da circa 47 anni, dai tempi di Perucconi e Bercellino, terza vittoria consecutiva e primo posto, anche se momentaneo.
Oramai le gerarchie sono state definite e giuste o sbagliate, Verre va ancora in panchina per fare spazio a Bacinovic, la partita inizia subito forte, i rosanero cercano la terza vittoria consecutiva e così solo dopo appena 9 minuti passano in vantaggio con l'ex Barreto, che raccogliere la corta respinta di Benassi, segnando la seconda rete stagionale.
La Reggina accusa il colpo e non riesce mai ad impensierire Sorrentino, il Palermo non fa fraceli, gestisce il risultato e di tanto in tanto punge la retroguardia avversaria, così si va al riposo sullo 0-1 per i rosa, che nella ripresa gestiscono il vantaggio facendo fare la partita agli amaranto per poi coglierli in contropiede.
Scelta sbagliata a mio avviso, ma Iachini è un catenacciaro e così presta il fianco agli avversari che si fanno pericolosi con Di Michele, mentre il Palermo comincia a perdere i pezzi, dopo Lafferty sostituito da Malele, fuori anche  Sorrentino e al suo posto Ujkani, la Reggina tenta il tutto per tutto  il Palermo si arrocca e si vede solo a 15 minuti dalla fine, con un grandissimo colpo di testa di  Malele, ma salva Benassi, con un intervento di piede che ha del formidabile.
2 minuti dopo su capovolgimento di fronte, botta dal limite di Foglio, Ujkani respinge, la palla arriva sui piedi di Di Michele che calcia a botta sicura trovando la deviazione di Andelkovic con il braccio, per l'arbitro è solamente corner.
Il Palermo continua a giocare di rimessa e Troianiello a 10 minuti dalla fine calcia su Benassi, dopo un forcing tremendo durato quasi tutta la ripresa, la Reggina si arrende all' 89°, cross su punizione sul secondo palo e di testa Milanovic chiude la partita, prima rete con la maglia del Palermo  per il difensore serbo.
La partita finisce sotto la pioggia di fischi dei tifosi reggini arrabbiati per l'arbitraggio, la Reggina non riesce a dare continuità a risultato e prestazione e devono arrendersi ad un Palermo più organizzato e cinico, adesso vero dominatore del campionato e pure primo in classifica, almeno per una notte.
 


 

sabato 9 novembre 2013

A due punti dalla vetta.

Primo derby in serie B tra Palermo e Trapani, l'ultimo risale alla stagione 87 / 88 in C2, quando il calcio siciliano era ai margini, mentre in questa stagione si incontrano due squadre, quella rosa "decaduta" in B per una scellerata gestione del presidente Zamparini e quella granata rinata dalle ceneri del Trapani di Arcoleo, di Barraco, di Guaiana ecc, alla terza promozione in 4 anni, partendo dalla serie D.
Non è un vero derby ma è qualcosa più di una semplice partita, il Palermo conquista altri 3 punti che lo rilanciano al secondo posto, dietro la capolista Lanciano in attesa del posticipo tra Ternana ed Empoli.
Batte il Trapani non è stato facile al di là del rotondo 3 a 0, che non lascia trapelare quanto insidiosa sia stata la partita, tanto che il primo tempo è finito 0 a 0, a testimonianza della difficoltà che i rosa hanno trovato, difronte ad un buonissimo Trapani, privo tra l'altro del loro "bomber" Mancosu e che in tutta onestà non merita la classifica che ha.
Anche il Palermo registrava l'assenza di Hernadez, solo che tra i rosa brilla la stella di Andrea Belotti, per lui un gol e in più un assist “e mezzo”, lontano parente di Paulo Dybala, ottimo corridore ma attaccante lontano dalla sufficienza, che il centravanti dell' Under 21 ha sostituito per infortunio e che ha cambiato la partita, rivitalizzando Lafferty stretto nella morsa dai due esperti e massicci centrali granata.
Il Trapani nelle sua collaudata ossatura, ha inserito gente del calibro Terlizzi, Djuric, Iunco e Ciaramitaro ed è un po' palermitano, perché oltre agli ex Abate, Ciaramitaro e Terlizzi, sono molti i giocatori di Palermo e provincia, Ciaramitaro, Priola, Lo Bue, Vitale, D'Aiello, Crimaldi e Caccetta.
Il Palermo gioca sempre meglio anche se il primo tempo è stato molto statico, Sorrentino da il solito contributo di sicurezza e grinta al reparto arretrato, dove Munoz (solita partita di sostanza) con Milanovic (tanta “legna”) e Andelkovic (pochissime sbavature), con la loro fisicità compongono e si completano nell' ideale difesa a di Iachini. 
Un altro terzetto che si è ormai consolidato è quello centrale dei 5 di centrocampo, composto da: Bolzoni (prestazione di carattere e quantità), Bacinovic che in mancanza di un regista vero, prova a dare ordine al centrocampo e Barreto, il capitano che in Serie B è un lusso e poi c'è Verre che quando entra alza il livello tecnico della squadra, verticalizzando spesso per le punte.
E a proposito di punte, dispiace per Dybala  che è volenteroso, corre e sgomita, ma non riesce ad incidere nella partita, non come Belotti con cui oramai si contende la maglia da titolare, l' Under 21 ieri ha messo in mostra tutto il suo repertorio, e poi quel Lafferty, gioca di sponda e fa l' attaccante, segnando sempre gol importantissimi, non è uno che segna tantissimo, ma con lui e Belotti, il Palermo sarebbe ancora in Serie A.
Jachini aveva chiesto due mesi di tempo per farci vedere il gioco, e piano piano sta arrivando, è un Palermo operaio che lotta su ogni pallone, costruisce tanto, magari con poca qualità, ma non è una squadra affidata ai singoli, capisco che il presidente ha investito tanto in Dybala ed Hernadez, ma a furor di popolo e di prestazioni la coppia titolare è Belotti - Lafferty.
Forse sarebbe meglio cedere i due sud americani a gennaio con tutta quella truppa di trequartisti e cominciare a portare in squadra i futuri giocatori per la serie A, anche per centrare il più presto possibile la risalita ed avere già mezzo organico idoneo, perché questa resta una buona squadra di B.

venerdì 1 novembre 2013

Buon compleanno.

Palermo 113 anni e non sentirli, infatti l' 1 novembre 1900, Ignazio Pagano ha fondato la società rosanera ed è stato un bel modo di festeggiare, la vittoria ad Avellino, con la quale il Palermo continua a scalare la classifica e a mantenere l' imbattibilità di sei partite, tutte quelle che Jachini a fatto sulla panchina rosanero.
Quarta vittoria in sei partite e agganciando proprio l'Avellino, al quarto posto a quota 21 punti, a sole quattro lunghezze dal primo posto, grazie ad una prestazione autorevole e concreta, interpretata con personalità, determinazione e sagacia tattica, il Palermo passa con Lafferty complice un clamoroso l'errore di Arini, che favorisce la conclusione da due passi, si porta in vantaggio nella prima frazione.
Il Palermo gestisce il vantaggio con ordine ed attenzione, davanti ad un avversario generoso ma poco brillante, così Hernandez che subentra nel finale a Lafferty sigla il raddoppio e chiude la partita, sono tre punti importanti, specie se al Partenio  l'Avellino, non ha mai perso in questa stagione, il risultato è figlio di una prestazione convincente, nonostante fosse un campo insidioso.
Primo tempo combattuto, proprio perchè Avellino e Palermo si stanno giocando un posto nei piani alti della classifica, entrambe le squadre sentono la gara e il successo, è stato provvidenziale per non lasciare scappare le squadre di testa, prestazione convincente, dal punto difensivo hanno concesso poco agli avversari,  i risultati si vedono e adesso sono 21 punti, unica nota stonata il giallo ad Hernandez  che gli farà saltare la gara contro il Trapani.              
Buono il lavoro evidenziato dalla coppia Lafferty-Dybala, con il nordirlandese che firma il successo mentre l'argentino si rende protagonista di un'ottima prestazione in fase di impostazione, manca ancora la rete, speriamo arrivi a breve, l'ingresso di Hernandez è stato devastante, subentrato a Lafferty all' 80°, segna dopo appena quattro minuti, ottavo gol in campionato e capocannoniere della B con Babacar e Antenucci.
L'Avellino è risultato sterile e mai pericoloso nel primo tempo, riesce a riscattarsi parzialmente nella ripresa, ma Sorrentino è chiamato a pochi interventi fino al 2-0 di Hernandez che chiude la partita, intanto il Palermo in vista della riapertura del mercato di gennaio, pensano a Francesco Renzetti venticinquenne esterno sinistro del Cesena ed ex Under 21.

mercoledì 30 ottobre 2013

Palermo solido e attento.

Il Palermo stavolta non trova quel colpo di ..... per risolvere la partita, come era successo nelle prestazioni precedenti con l'avvento di Jachini in panchina, se non altro la striscia di risultati positivi sale a 5, confermando che la crescita è ancora lunga, nonostante i risultati.
E' un Palermo che può e deve migliorare la qualità del gioco, ma bisogna capire se è possibile farlo con questo organico o bisognerà ricorrere inevitabilmente a mio parere, ai rinforzi di gennaio, perché Zamparini e Perinetti possono dire quello che vogliono, ma questa squadra così com'è, non è una squadra che può vincere il campionato.
La rincorsa dei rosanero era cominciata proprio con la bravura di sfruttare al meglio, quelle pochissime occasioni da rete che si presentavano sotto porta durante una partita, sabato il Palermo è mancato proprio negli ultimi 20 metri, dove Dybala continua a risultare si geniale ma molto fumoso, Hernandez sempre più abulico e il giovanissimo Belotti entrato nel secondo tempo per Di Gennaro, non è riuscito a cambiare la partita, come era successo in altre occasioni.
Un Palermo poco brillante e confusionario, con un Sorrentino quasi inoperoso, impegnato in poche parate ma in molte uscite tempestive a causa di un Varese che si è difeso con ordine, provando a contrattaccare ma senza costrutto e di un Munoz che sfoggia una prestazione di notevole spessore, chiudendo tutti i varchi.
Buona anche la prova dei due centrali, Milanovic subentrato a Terzi dopo un momento iniziale un po' così, è poi cresciuto di minuto in minuto, mentre Andelkovic è stato attento ed irruento e se la difesa (a 3 in questo caso) ha svolto bene il proprio compito, lo stesso non si può dire del centrocampo, con Pisano e Daprelà in testa.
Solo Verre risulta intraprendente e sfiora due volte il gol nel finale, Di Gennaro poi sostituito cerca la porta con insistenza ma senza fortuna, Belotti si sbatte a desta e a sinistra ma non è sufficiente, così come Hernandez, il capo cannoniere della serie B è statico e non tira mai in porta.
E' un Palermo che deve lavorare ancora tanto, solido e attento dietro, ma sterile in avanti è un Palermo che rischia si pochissimo, ma che sul piano della manovra fatica tantissimo, diciamo che manca sempre l'ultimo passaggio, comunque era se vogliamo uno scontro diretto e alla fine può andare bene anche così.

martedì 22 ottobre 2013

Nato per vincere la serie B.

I pochi ma assidui lettori dei miei post rosa-nero, si saranno accorti che non ho pubblicato il post sulla partita che il Palermo ha vinto contro il Pescara, ma cosa si poteva scrivere di una squadra che ha segnato dopo 40 secondi e poi è sparita dal campo ? e giocando in casa per giunta, ma non c'era da scrivere nemmeno del Pescara, che in pratica ha giocato per lo 0 a 0, come se non si fossero accorti che invece perdevano 1 a 0.
Neanche per questa vittoria ci sarebbe molto da dire, ma alcune particolarità come l'ennesima grande prova di Belotti o di Verre, o la stessa rocambolesca vittoria con il Palermo ridotto in 10, o ancora l' abbondanza di trequartisti, mi portano a spendere due parole, ma andiamo con calma, tanto di calcio, volevo dire di gioco c'è poco da parlare.
Certo vincere giocando un tempo con un uomo in meno, rimontando e ribaltando il risultato, con Sorrentino e Bolzoni migliori in campo, fanno subito pensare che Jachini è nato con la camicia, culo e camicia, diciamo che forse è nato per vincere la serie B, visto che ne ha già vinte 3, tutte subentrando e tutte senza esprimere mai un grande gioco.
Bolzoni ha incarnato quello che è il Palermo oggi, preferisco pensare che possa ancora crescere e diventare il bel Palermo di Jachini, dicevo l'incarnazione di una squadra generosa, umile e utile, ancora un'altra vittoria sofferta, il Siena comincia bene segnando subito e prendendosi in mano la partita specialmente a centrocampo dove i bianconeri erano più tecnici e con più qualità dei rosa, con giocatori capaci di giocare bene senza la palla.
Per mezzora si è assistito ad un Siena spavaldo e sicuro e ad un Palermo impacciato e rinunciatario, poi un passaggio indietro troppo corto per il portiere senese, guizzo di Hernandez che segna davanti all'incredulità generale, incredulità che aumenta pochi minuti dopo, quando un altro generoso rigore (per questo siamo veramente la Juventus della serie B), porta in vantaggio i rosa, fin qui senza nessun merito.
In 10 uomini il secondo tempo dei rosa non si discosta molto dal Palermo del primo tempo, con Sorrentino che salva per volte il risultato, Andelkovic che dopo qualche errore nel primo tempo non sbaglia più nulla, ma è grazie a Verre che pur non riuscendo a mettere qualità in campo, gioca con la grinta di un veterano ed ha il merito di mettere sulla testa del "torello" Belotti, la palla che con il 3 a 2 porta il Palermo al quinto posto.
Resta chiaro che Jachini sarà pure nato per vincere la B, ma questa rosa va rivista, dato che il modulo di Beppe è diverso da quello di Gattuso e ci si trova adesso con 5 / 6 trequartisti (Steavanovic, Varela, Troianello, Di Gennaro e così via), inutili e con alternative se non addirittura titolari in altri ruoli (Morganella, Pisano, Nbaye) da sostituire, per completare e migliorare una squadra chè, che che se ne dica non è squadra da primi posti.

domenica 6 ottobre 2013

Un sesto posto per lavorare.

Finisce 1 a 1 tra Brescia e Palermo con due reti d'autore, per il Brescia la grande promessa mancata e grande protagonista in serie B, Caracciolo e il promettentissimo rosanero Belotti, che ha anche il merito di "accendere" la partita, che fino alla sua entrata in campo, sembrava spenta con i palermitani in ritardo su ogni pallone e fuori dalla partita.
La prestazione fornita dai rosa non è ancora soddisfacente, la squadra di Jachini è deludente sotto tutti i punti di vista, certo un Brescia così in forma (specialmente dopo il cambio in panchina) non si poteva immaginare, ma non potevamo pensare di trovare un'altra Juvestabia, però è proprio l´approccio alla gara quello più discutibile.
Il pareggio comunque può andare bene, Brescia resta sempre  un campo difficile, specialmente dopo quest'avvio di stagione, in serie B nessuna squadra regala punti, specialmente davanti al proprio pubblico e contro una blasonata come il Palermo.
Per il Palermo è un primo tempo di sofferenza, gli avversari sembrano rivitalizzati dal cambio in panchina, dando vita ad un vero e proprio dominio un Brescia sveglio e pimpante, complice anche una difesa rosa poco concentrata e in particolare Munoz non è sembrato abbastanza attento quanto basta per frenare le iniziative avversarie, comunque sempre nel primo tempo una sola occasione per i rosanero, anche se in modo casuale, un cross di Verre troppo lungo si stampa sulla traversa.
Iachini nel secondo tempo a provato in tutti i modi a rimettere in linea di galleggiamento la gara, riproponendo la difesa a 3 ma con Daprelà nei 4 a centrocampo, ma bisogna aspettare l'ingresso di Belotti, ancora una volta determinante, per cambiare la partita (troppo tardi) e raggiungere la parità.
Il tecnico rosa preferisce e non potrebbe essere diverso, vedere il bicchiere mezzo pieno: "Dobbiamo ancora lavorare nei meccanismi della linea difensiva: quando ho cambiato qualcosa nel secondo tempo, siamo stati un po' più attenti nella copertura degli spazi. Col tempo certi movimenti si leggeranno meglio”Poi ha proseguito: "c'è ancora tanto da crescere e da migliorare insieme, siamo partiti bene e poi siamo scesi a livello di intensità.
Alla domanda del perché dei tre attaccanti ha risposto: "ho messo tre attaccanti per creare degli uno contro uno contro i loro tre difensori, però non abbiamo trovato la giocata giusta per passare in vantaggio".
Per chiudere un'annotazione, Valerio Verre nonostante la sostituzione è risultato ancora il migliore in campo.

mercoledì 2 ottobre 2013

C'è qualcosa di nuovo.

C'è qualcosa di nuovo, anzi d'antico....visto che Valerio Verre era in organico e Gattuso non se n'è accorto, convince il nuovo Palermo di Iachini anche se in presenza di una modesta Juve Stabia, innegabili i progressi sul piano del gioco, con i centrocampisti votati di più alla fase offensiva, grazie al giovane Verre che ha dato ritmo e qualità alla manovra.
Di Gennaro come sempre (quando gioca) rompe il ghiaccio aprendo le marcature, raddoppia Hernandez (ma sempre su rigore) e infine la solita perla di Lafferty che regala un´altra chicca balistica su punizione, ma andiamoci piano non è che adesso Iachini è diventato l’allenatore giusto ? non è che adesso lo sapevano tutti, presidente compreso, che si sarebbe dovuto puntare su di lui già in estate ? parliamone quando perderà due partite di fila.
Per la serie B, Jachini è un allenatore esperto e vincente, ma senza uno straccio di progetto neanche Capello riuscirebbe a non essere esonerato a Palermo, intanto ha fatto un passo in avanti dal punto di vista del gioco e della classifica (che non guasta) e poi quel Verre in più ché alla prima da titolare dimostra personalità e intelligenza tattica.
E' ancora presto per vedere anche i progressi dei singoli, Sorrentino anche se impegnato pochissimo, dirige con personalità la difesa, però poteva fare di più sul gol annullato, quello invece che non si riesce a spiegare è come mai giochi Terzi, quando Andelkovic ha dimostrato di potere fare il titolare con a Munoz. 
Daprelà sta crescendo dal punto di vista fisico, ed è in grado di creare la superiorità numerica sulla fascia sinistra,  deve solo trovare continuità e dimostra di trovarsi a proprio agio, anche con la difesa a tre,  e poi Di Gennaro, i rosa hanno bisogno di lui e della sua qualità, magari sbaglia tanto però si trovare sempre nel posto giusto al momento giusto.
Lafferty oltre ai gol, (pensavo che se fosse venuto a gennaio scorso, con le sue punizioni ci saremmo salvati), tanta voglia, meglio a partita in corso che da titolare, infine il mister, sicuramente non può risolvere i problemi strutturali di una rosa costruita male, ma l’esperienza di un "vecchio volpone" è fondamentale in una Serie B così lunga e difficile.

mercoledì 25 settembre 2013

Non ce l'ho con Gattuso.

Il Palermo perde anche a Bari, una sconfitta tale e quale alle altre di questa stagione, una sconfitta desolante ancora di più perchè avvenuta in uno stadio enorme e vuoto, ma anche per il palpabile presentimento dell'esonero di Rino Gattuso.
E' stata una prova pessima e non riesco a capire come mai dai microfoni di RGS, Giuseppe D'Agostino, all'inizio del secondo tempo, criticasse i tifosi (Zamparini compreso) che si erano lamentati per la mancanza di gioco, sostenendo adesso che c'era il gioco non arrivava il risultato, come se uno dovesse escludesse per forza l'altro, o come se basta fare i punti e poi se si gioca male....
Io non ce l'ho con Gattuso perchè la squadra è mediocre, ma sono ormai 3 anni che "arrunzamu a palla", sono 3 anni che vediamo una squadra disarmante per pochezza di coralità, di gioco e di contenuti, con addirittura uno sperimentalismo tattico di stile Allegriano, 4/5 punte tutte in campo per ribaltare il risultato, con un gruppo di giocatori lontani dal concetto di squadra, senza una vera identità.
Se a questo poi togliamo anche il carattere, lo spirito battagliero e i famosi "occhi della tigre" tutte cose rimaste nello spogliatoio, il resto viene automaticamente e non può servire nemmeno tornare al 4-2-3-1 per raddrizzare la barca, specie se per sopperire alla mancanza di geometrie in mezzo al campo ci si affida al lancio lungo di Terzi a pescare Stevanovic, nella speranza di un uno contro uno.
Il Bari è sornione attende e poi riparte con rapidità ma poca qualità e meno male se no.....tanto che non tira mai in porta, alla mezzora Sciaudone, un ragazzotto di buon fisico e discreta tecnica, piazza un sinistro all’incrocio su gentile omaggio di Terzi che, nel cuore dell’area, rinuncia al rinvio ed azzarda un controllo sciagurato.
La reazione del Palermo non c'è anzi, invece di svegliarsi si tramortisce, così  nella ripresa: dentro Lafferty per Ngoyi, si passa al 4-3-1-2 con Barreto vertice basso, Stevanovic e Di Gennaro intermedi, con questi ultimi due adattati in una zona nevralgica, ma con Lafferty che almeno con la sua presenza, allenta la pressione del Bari sui compagni di reparto.
La costruzione del gioco latita, interrotta da due lampi di Di Gennaro per Abel ma in fuorigioco  eper Dybala, che si incarta perdendo il tempo per battere a rete, errori e lanci nel mucchio caratterizzano tutta la ripresa e a 20 dalla fine, Ceppitelli di testa in una difesa immobile segna il raddoppio.
Gattuso si ricorda degli insegnamenti di Allegri e lancia il giovane Belotti, (4 punte tutte in campo) che quanto meno conferisce un pizzico di verve e serve a Lafferty l’assist per il gol della speranza, con gli ultimi cinque minuti di caos che producono soltanto un pressing alto e disperato, ma non evitano la seconda sconfitta consecutiva e l’esonero di Gattuso.
Lo score del Palermo dopo sei partite è deludente, le uniche due vittorie non ha mai convinto sul piano del gioco, Gattuso è uomo carismatico di personalità, un campione prestigioso ed indiscutibile, ma come tecnico....ci ha messo passione, energia ed impegno, ma doveva cominciare in una squadra con molte meno ambizioni.
Il campo ha fin qui denunciato lacune strutturali nell'organico, la qualità degli esterni bassi è oggettivamente mediocre anche per questa categoria, manca un playmaker che pensi, ed intermedi che si inseriscono, questa squadra può certamente fare meglio, ma non è un grosso organico, ora toccherà a Iachini, provare a ripetere il miracolo fatto con la Sampdoria.

sabato 21 settembre 2013

Punto e a capo.

La trasferta di Bari diventerà ancora una volta decisiva per la panchina del Palermo, non sono passati neanche 15 giorni dall'ultimo pericolo e ci risiamo, sappiamo tutti che Zamparini non tollera che la squadra o meglio l'allenatore, incappi in due sconfitte consecutive, poi se dopo due vittorie di fila non è contento del gioco, lascio a voi la conclusione.
A me come gioca questo Palermo non piace, ma non mi piaceva nemmeno come giocava con Malesani, con Sannino, con Mutti e via dicendo, mi intrigava solo il gioco di Gasperini, ma ognuno ha le sue idee, il fatto è che gli allenatori li abbiamo "provati" tutti e cosa ancora più sconcertante è che di allenatori che praticano un buon gioco, ce ne sono pochi e questi pochi per una moltitudine di motivi, non vengono o non tornano, questa seconda parte è quella più grave.
Io sono comunque per la continuità di un progetto tecnico, però Zamparini no ne ha mai avuto uno e gli allenatori arrivati dopo Rossi nemmeno, perchè è vero che questa squadra non è niente di eccezionale, ma è pure vero che ieri sono rimasti fuori, gli unici che hanno un pò di fantasia; Di Gennaro e Stevanovic.
In campo c'era una squadra distante dall'attacco 30 metri, non c'era nessun collegamento ed è chiaro che, sarai esperto o no così non si può giocare e Zamparini se ne accorge, se no non devi avere mai visto una partita di calcio e al di là della sconfitta, senza progressi sul piano del gioco, non si può continuare.
Non parlatemi che nella ripresa prima del gol siamo stati sfortunati, in questo Palermo al momento non c'è niente, poi se ci dobbiamo aggrappare alla fortuna allora........così lo posso allenare pure io il Palermo, tanto cosa cambia, basta un pò di fortuna e siamo a posto, ma sappiamo tutti che non è così.
Per il resto come si fa a commentare una partita che non ha nessun filo logico, dove gli interpreti giocano ognuno per quello che sanno senza integrarsi tra loro, solo i soliti Dybala e Lafferty anche sè ognuno ha giocato la propria  partita sono stati all'altezza, gli altri sono stati appena appena sotto la sufficienza, magari non rendono con questo modulo o con questo allenatore, o sono scarsi come tutti quelli arrivati a Palermo negli ultimi 3 anni, fatto sta che rispecchiamo fedelmente la classifica, siamo mediocri.
Sono 3 anni che non faccio altro che criticare, sia i rosanero che i rossoneri, possibile che dovrò scrivere di altri ? un pò perchè non ci trovo gusto e un pò perchè non vorrei portare jella, ma anche qua come per il Milan non vedo vie d'uscita, ci sono due tecnici testardi che non approdano a niente, meno male che oggi comincia il campionato di prima categoria, speriamo che almeno i ragazzi di Crisà (un altro testardo), mi diano da scrivere
trame più coinvolgenti e allora a domani.

sabato 14 settembre 2013

Il coniglio dal cilindro.

Gattuso venerdì sera sotto di un gol al Barbera, dopo un quarto d'ora dall'inizio della ripresa, tira fuori dal suo cilindro di prestigiatore il famoso coniglio, Lafferty con un gran calcio di punizione prima e procurandosi un rigore dopo, salva la panchina al suo ex collega e tecnico, perchè con quella prestazione e alla seconda sconfitta in casa di fila, Zamparini avrebbe cacciato via Gattuso.
Ancora una partita con l'avversario rintanato nella sua metà campo ad aspettare ed osservare il Palermo, nel suo stucchevole e sterile possesso palla, per poi colpire alla prima ripartenza, mettendo a nudo tutta la precarietà di un assetto difensivo inadeguato, per uomini e concezione, perchè c'è ancora tanto da rivedere e non solo nella fase difensiva.
Venerdì è finita bene perchè abbiamo vinto in rimonta con due gol da calci piazzati, tirando in porta pochissimo e solo con Dybala, 7 punti in 4 partite in serie B dove il campionato è più livellato della serie A, sono un buon bottino per potere lavorare con una certa tranquilla, ma bisogna però avere capito che il cerchio non si è quadrato e che bisogna lavorare.
Si perchè Stevanovic in quell'inedito ruolo di mezzo sinistro, deve completamente cambiare atteggiamento tattico, è con Di Gennaro l'unico che ha piedi buoni, ma continua a giocare da solo portando palla e non fa mai le diagonali difensive, motivo per cui tutti gli inserimenti sui cambi di campo degli avversari (vedi il gol di Defeudis), ci trovano scoperti e ci fanno male.
A proposito di Di Gennaro, devo ammettere che non ho capito il perchè della sua sostituzione, anche se poi è stata la mossa vincente, non l'ho capita perchè è l'unico che ha idee e che la davanti porta un po di fantasia, voglio sperare che le sue continue esclusioni sia date da un fisico non ancora al top, perchè è vero che siamo inserie B, ma uno che ragiona ci vuole.
Hernandez capocannoniere, a vederla così si può pensare ad un giocatore che in una partita si rende protagonista sotto porta, invece l'attacco del Palermo soffre terribilmente gli avversari e meno male che ogni tanto arriva qualche gesto generoso dell'arbitro (in B siamo raccomandati come la Juventus e il Milan), ma non sempre la partite si possono aggiustare con un colpo di ginocchio.
Certo bisogna dare a Gattuso il tempo per capire e lavorare e poi ha pure la tranquillità dei risultati, ma a patto che capisca che c'è ancora da sistemare tanto, se no, se si illude che i risultati sono la conseguenza del suo lavoro, noi in A non ci torniamo e lui torna a giocare nel Sion.
Per tornare a parlare dei singoli, ancora Sorrentino ed Hernandez la differenza non l'hanno fatta, e poi al momento non vedo nessuno dei giocatori del Palermo, diciamo sopra le righe, forse è ancora presto ma credo che l'organico sia di categoria, ecco perchè non c'è ancora chi emerge su tutti, venerdi un altro test impegnativo, contro uno Spezia partito con ambizioni di vittoria e che può venire fuori da un momento all'altro.

lunedì 9 settembre 2013

Tre punti d'ossigeno.

Tre punti d'ossigeno per il Palermo, per Gattuso e anche per la squadra, con questi tre punti il Palermo si è inserito nel gruppone che segue a scia le fuggitive, Gattuso resta in sella alla sua panchina almeno per altre due gare e la squadra che può lavorare con più tranquillità, sperando di raggiungere prima possibile quella fluidità di gioco, al momento solo accennata.
Il Palermo ha giocato solo per una quindicina di minuti, nella parte finale del primo tempo, dopo il gol di vantaggio, prima è stato solo "accademia" senza mai "graffiare", poi nel secondo tempo si è solo badato a difendersi e ad attaccare in contropiede, del resto con gli attaccanti veloci che c'erano in campo, è stato molto meglio così e il risultato lo testimonia chiaramente.
La squadra non ha ancora la personalità necessaria, per imporsi dettanto il proprio gioco, ma si è visto un Palermo migliore al di la del risultato, per me perchè finalmente Gattuso ha fatto giocare Di Gennaro, l'unico che ha "fantasia" e concretezza e poi in campo c'era gente proprenza alla costruzione del gioco e non solo alla distruzione di quello avversario.
Il Palermo deve trovare lo spirito di chi guarda la tigre negli occhi, perchè al momento è troppo leggero, diciamo sulle punte, ma resto convinto che questa squadra è buona, come è buona L'Empoli o lo Spezia o il Pescara, per stracciare il campionato occorre altro. E' inutile dire che mi è piaciuto moltissimo Di Gennaro, seguito a ruota da Bolzoni e da uno Stevanovic trasformato, bene pure Hernadez e forse adesso senza più la testa al mercato, magari diventerà quel top player della serie B, che tutti stanno aspettando.
Bene mi è sembrato anche il rientro di Munoz e Barreto e la prestazione di Morganella, meno appariscente ma forse abbastanza efficace invece Terzi che mi pare si trovi meglio con l'argentino anzicchè con lo sloveno Andelkovic, non si può valutare Sorrentino, e Pisano meglio no ne parlare, speriamo che adesso tutti possano lavorare meglio e possano migliorare una squadra che sarà costretta a dare sempre il massimo.