Prima che lo dimentico, Rangers 1 Delfini 1, detto del risultato passiamo al contenuto della gara.
Prima di iniziare mi sono soffermato sul fatto che al di là della serie positiva, un allenatore (ma non è il mio caso), deve sempre mettere in programma, oltre alla gestione tattica, oltre alla gestione atletica, oltre alla gestione del gruppo, anche la gestione dei momenti difficili.
Ma siccome ho un gruppo scaramantico, la programmazione degli eventi viene scambiata per "attassatura", sfuggendo di conseguenza, alle proprie responsabilità e al punto vero del problema.
Comunque non sò sè per attassatura o perchè non eravamo mentalmente in partita, ci siamo limitati a controllare gli avversari, senza nessuna grinta e voglia di vincere, tantè che per tutti i 90 minuti non abbiamo fatto un tiro in porta.
Scialbo primo tempo con uno 0 a 0 frutto di nessun tiro in porta da entrambe le squadre, ripresa interrotta da una punizione di Quartararo, un bolide che si stampa sul palo batte sulla nuca del portiere (tipo Eduardo contro la juve) e si infila.
E' chiara la reazione rabiosa degli avversari, che comunque abbiamo contenuto, se non fosse che a dieci dalla fine su un calcio d'angolo (è successo par tre volte ieri sera, a no dimenticavo, sono io che li ho attassati), tutti a saltare sulla palla e l'uomo libero sul secondo palo che ha il tempo di stoppare e di indirizzare all'incrocio dei pali.
A questo punto il pareggio è giusto, ed è fisiologico non giocare bene dopo 6 vittorie di fila, ma sè dobbiamo minimizzare riducendo tutto a presenze malefiche, fate pure, sè poi vogliamo capire sè si tratta di approccio sbagliato alla gara o di allenamenti non idonei, o di scelte tecniche poco felici, possiamo anche farlo.
Resta il conforto del 16° risultato utile consecutivo, e l'interrogativo sull'entità dell'infortunio occorso a Misretta, vediamo cosa sappiamo fare con il Carini.
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