Quella con la Cremonese è stata una sconfitta che ha messo a nudo tutti i limiti del Palermo, si è visto proprio nel confronto tecnico e tattico, che quella grigiorossa pur con le sue lacune, è una compagine di ben altro spessore e di un altro spessore è anche l’allenatore, Stroppa è uno che ha vinto un campionato di serie C e 3 di serie B, al contrario di Dionisi, che ha vinto un solo campionato di B con l’Empoli, non proprio un habitué.
Cinque rimonte, di cui un paio negli
ultimi minuti, portano automaticamente a mettere in discussione alcune scelte
di Dionisi, quella con la Cremonese è stata una sconfitta che riflette
perfettamente la posizione in classifica dei rosa, una sconfitta figlia di un
organico fragile e incompleto, non che delle scelte opinabili fatte in corsa dall’allenatore,
la stanchezza ha tolto sicuramente delle certezze, tanto che sei giocatori hanno
chiuso con i crampi, sottolineando sicuramente una condizione
atletica precaria, che resta comunque una deficienza dello staff di Dionisi.
Condizione atletica, ma anche i discutibili
adattamenti tattici apportati da Dionisi, a inizio e durante la gara, la
supremazia tattica dei grigiorossi è stata ripagata in occasione dei tre gol,
tutti favoriti da un cattivo posizionamento dei rosanero e dal fatto che il
tecnico non ha rinunciato mai al 3-4-2-1, anche inventandosi giocatori in
posizioni tattiche incomprensibili, è chiaro che la tregua con i tifosi è
durata solo poche settimane.
Non sarebbe male, come vorrebbe qualcuno,
chiudere qui l’avventura con questo tecnico e cominciare a pensare al futuro,
sempre in serie B chiaramente, perché non vedo altro, noi tifosi vorremmo
l’esonero del tecnico e non è la prima volta che lo chiediamo, credo comunque
che ora sarebbe tardivo e non so se a questo punto sarebbe pure utile.
Un’altra cosa che non capisco, è perché
Osti ha ancora un contratto con scadenza a fine stagione e non si sa se spetta
a lui o qualcun altro, pensare alla prossima stagione, comunque sia, è il
momento di pensarci, ma non si capisce a chi spetterebbe farlo, non riesco a
pensare che un gruppo come quello del City, possa fare questi errori madornali.
Quindi, prima di parlare di allenatore,
dovremmo parlare del DS e sarebbe opportuno definire già adesso la posizione di
Osti, la sconfitta in campionato è stata pesante e meritata, cambiare tecnico a
otto giornate dalla fine si può, però deve essere fatto adesso che il
campionato si ferma per le nazionali, il Palermo sta riflettendo sull’esonero da quattro
giorni, si parla di De Biasi, Andreazzoli,
Liverani, Iachini, Aquilani, Ballardini, Pirlo e Vivarini, ma non è
ancora arrivato nessuno.
Più realisticamente credo, che non hanno
trovato nessuno, che si imbarchi in questa situazione a 8 giornate dalla fine, la mia sensazione è che Dionisi non sarà
esonerato, penso che sia difficile per
chiunque, accettare di “traghettare” il Palermo, senza avere almeno un’opzione
per la prossima stagione, rischierebbero di bruciarsi per niente, di contro
credo che il Palermo non ha nessuna intenzione di scegliere adesso l’allenatore
per il prossimo anno e nessuno accetta un contratto di 3 mesi.
Nonostante i grandissimi investimenti estivi e nel
mercato di gennaio da parte del City
Group, la stagione è stata molto altalenante e il Palermo rimane
la grande delusione di questa stagione, per me anche se il Palermo dovesse
arrivare a un probabile play off, sarebbe comunque perso, perché i rosa non
hanno la squadra per vincerli.
Sono passati sette mesi e il Palermo non è mai stato una squadra che poteva ambire a vincere, anche i play off, è stata un’annata nata male, se pur con un bel mercato estivo, cresciuta e proseguita peggio, nonostante un altro bel mercato invernale, al Palermo è mancato tutto, a cominciare dalla cattiveria e l’allenatore non è stato in grado di superare le difficoltà che ha trovato, non è stato nemmeno nelle condizioni di partecipare alla costruzione razionale della squadra.
Dionisi resta una grande delusione, in
sette mesi non è stato capace di mantenere la credibilità con cui è arrivato, quella
credibilità e l’identità che non ha dato al Palermo, una squadra che non ha mai
avuto un volto ben definito, nessuno dei calciatori a sua disposizione è
migliorato, per non parlare del gioco, dei ruoli, delle vittorie stentate e delle
sconfitte clamorose, per me è un fallimento totale e non sono esenti da colpe,
chi in questi tre anni, questa squadra l’ha diretta.
Non intendo chiaramente i vari DS che si
sono succeduti, ma chi ancora oggi dopo quattro giorni non ha le idee chiare
per decidere, forse si dimentica, che si tratta della terza stagione di serie
B, tre stagioni con un bel po’ di milioni spesi, con una squadra che ha il
secondo monte ingaggi della categoria, la squadra della quinta città d’Italia,
che non gli fa mancare le sue 15 mila presenze allo stadio, una squadra che ha
un centro sportivo all’avanguardia, che partiva per tornare in due anni in
serie A e che ogni anno naviga tra l’ottava e la dodicesima posizione, come
altre realtà piccole e povere.
È il fallimento di Dionisi in primis, ma è anche il fallimento di chi è stato dirigente in questi tre anni, calciatori compresi, questo stallo poi, indica la mancanza di percezione e di conoscenza delle dinamiche calcistiche, l’allenatore va esonerato adesso, bisognava farlo già a inizio girone di ritorno e non ha senso farlo fra due o tre partite, quando magari, più che traghettare il Palermo ai play off per la serie A, bisognerà traghettarlo alla salvezza.
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