lunedì 24 marzo 2025

La maggior parte dei tecnici interpellati non ha accettato il ruolo di traghettatore.

L'esonero era ormai certo, poi Vivarini non è riuscito a liberarsi dal contratto con il Frosinone ed è arrivato il dietrofront della dirigenza, ma non è come dice Osti, che il tecnico gode ancora della fiducia della società, ma visto che non hanno trovato un sostituto, devono per forza dire così, però il mancato esonero di Dionisi, ha scatenato l’ira della piazza, che con il tecnico ha rotto da mesi.

Se Dionisi avesse goduto della fiducia della società, non avrebbero per stessa ammissione di Osti, fatto molte riflessioni e attente valutazioni anche su profili di altri allenatori, mi aspetto adesso che l’allenatore e la squadra si assumano le proprie responsabilità, perché è chiaro che non si può andare avanti così, perché al di là degli obiettivi che si possano ancora raggiungere, il Palermo nonostante i massicci investimenti, a distanza di un anno la situazione è peggiorata.

Per me sono tutti in discussione, perché il progetto tecnico non è in linea con le ambizioni di Serie A e la colpa è di tutti, dirigenti in primis, la promozione diretta ciao, i playoff sono a rischio e l’andamento del campionato è mortificante, noi tifosi siamo delusi e arrabbiati, non sarà sicuramente che ripartendo da un tecnico sfiduciato dalla stessa società, che le cose si rimettono a posto, in un clima fra l’altro ancora più avverso rispettato agli ultimi mesi.

La Juventus ha esonerato Thiago Motta e al suo posto ha preso Tudor, non voglio commentare se Tudor è migliore di Thiago Motta, voglio solo dire, che quando una decisione è già presa, bisogna portarla avanti fino alla fine e senza nessun ripensamento, perché quando l’allenatore è sfiduciato, diventa ancora più difficile potere lavorare, capisco che Dionisi (come Motta) ha altri due anni di contratto e che sono soldi.

Ma anche per la Juventus sono soldi, economicamente il City Group sta molto meglio dei bianconeri e le ambizioni (seria e stadio nuovo) se non sono le stesse, sono per certi versi superiori per il gruppo di Manchester e poi, bene o male, la Juventus è a un punto dall’obiettivo (quarto posto), mentre noi siamo ad almeno 22 punti dal nostro obiettivo (serie A).

Motta ha perso 3 partite in una stagione, noi ne abbiamo perse 11 e quindi i dirigenti non devono continuare a dire che l’obiettivo obbligatorio rimane il miglior piazzamento ai play off e poi mantengono lo stesso allenatore sfiduciato, play-off che a oggi non abbiamo e che non abbiamo nessuna certezza di conquistare.

Il cammino è sempre più in salita, in queste ultime partite ci sono anche tre scontri diretti e sono tutti in trasferta, ma anche la partita con la Salernitana che non è uno scontro diretto è da brivido, così come lo è quella col Frosinone, Carrarese e Südtirol potrebbero essere più tranquille, ma non sono ancora salve e ce la metteranno tutta, non dimentichiamo i 5 gol dei tirolesi al Cittadella.

È un finale di stagione da incubo, la corsa verso i play-off entra sempre più nella fase cruciale, mancano solo otto partite da giocare e non sappiamo quale sarà la reazione della squadra al mancato esonero di Dionisi, il falso allarme potrebbe far risollevare la testa alla squadra e portarla a conquistare il miglior posto tra le prime otto, oppure potrebbe creare l’effetto contrario e rischiamo di vedere la squadra partecipare alla lotta per non retrocedere.

Ogni punto sarà determinante, raggiungere un posto nei play off è diventato un obiettivo complicato e non so quanto ancora alla portata, la sconfitta con la Cremonese ha dato un duro colpo alla squadra, all’ambiente e alle ambizioni di raggiungere il quarto posto, in 8/9 minuti, siamo passati dall’essere lanciati a soli 3 punti dal quarto posto e dai grigiorossi, a meno 9 e fuori dai play off.

Io ora, più che pensare al quinto posto, penserei ad un obiettivo più realistico, quello di entrare nei play off, che allo stesso tempo sono garanzia di non essere coinvolti in pericolosi play out, il distacco dal quinto posto è di 7 punti, è vero che c’è lo scontro diretto con Catanzaro alla quartultima giornata, ma nel frattempo ci sono tante altre partite e tra noi e il quinto posto ci sono pure tante squadre.

Ci sono ancora da giocare: Cesena-Juve Stabia il 30 marzo, Palermo-Sassuolo e Catanzaro-Bari il 6 aprile, Bari-Palermo e Cremonese-Juve stabia il 13 aprile, Pisa-Cremonese il 21 aprile e poi Cesena-Sassuolo e nella stessa giornata Catanzaro-Palermo, c’è ancora la possibilità di riprendersi in mano il campionato, ma dovrà affrontare una serie di sfide difficili, a cominciare con la trasferta contro la Salernitana, che nonostante il penultimo posto è una squadra in forma, con 10 punti nelle ultime quattro partite.

Il mancato esonero di Dionisi ha prodotto l’effetto sperato? Lo vedremo subito a Salerno e subito dopo con il Sassuolo e il Bari, credo che basteranno queste 3 partite per capire dove possiamo arrivare, potremmo anche essere tagliati fuori già il 13 aprile, senza bisogno di aspettare il big match con il Catanzaro, perché non credo proprio che i rosa facciano punti con nessuna delle tre.

La partita con la Carrarese, penso che possa essere la possibilità di tirarci fuori dai play out, così come con il Südtirol, magari faremo risultato con il Cesena e l’ultima partita con il Frosinone, ma non credo in nessun colpo di coda del Palermo, finirà come il primo anno di Corini, non faremo i play off e nemmeno i play out, finendo il campionato con Dionisi e con i dirigenti che annunciano un'altra rivoluzione per conquistare la serie A. 

mercoledì 19 marzo 2025

Dionisi ha parlato di stanchezza, ma doveva parlare di caos tecnico, tattico, atletico e mentale.

Quella con la Cremonese è stata una sconfitta che ha messo a nudo tutti i limiti del Palermo, si è visto proprio nel confronto tecnico e tattico, che quella grigiorossa pur con le sue lacune, è una compagine di ben altro spessore e di un altro spessore è anche l’allenatore, Stroppa è uno che ha vinto un campionato di serie C e 3 di serie B, al contrario di Dionisi, che ha vinto un solo campionato di B con l’Empoli, non proprio un habitué.

Cinque rimonte, di cui un paio negli ultimi minuti, portano automaticamente a mettere in discussione alcune scelte di Dionisi, quella con la Cremonese è stata una sconfitta che riflette perfettamente la posizione in classifica dei rosa, una sconfitta figlia di un organico fragile e incompleto, non che delle scelte opinabili fatte in corsa dall’allenatore, la stanchezza ha tolto sicuramente delle certezze, tanto che sei giocatori hanno chiuso con i crampi, sottolineando sicuramente una condizione atletica precaria, che resta comunque una deficienza dello staff di Dionisi.

Condizione atletica, ma anche i discutibili adattamenti tattici apportati da Dionisi, a inizio e durante la gara, la supremazia tattica dei grigiorossi è stata ripagata in occasione dei tre gol, tutti favoriti da un cattivo posizionamento dei rosanero e dal fatto che il tecnico non ha rinunciato mai al 3-4-2-1, anche inventandosi giocatori in posizioni tattiche incomprensibili, è chiaro che la tregua con i tifosi è durata solo poche settimane.

Non sarebbe male, come vorrebbe qualcuno, chiudere qui l’avventura con questo tecnico e cominciare a pensare al futuro, sempre in serie B chiaramente, perché non vedo altro, noi tifosi vorremmo l’esonero del tecnico e non è la prima volta che lo chiediamo, credo comunque che ora sarebbe tardivo e non so se a questo punto sarebbe pure utile.

Un’altra cosa che non capisco, è perché Osti ha ancora un contratto con scadenza a fine stagione e non si sa se spetta a lui o qualcun altro, pensare alla prossima stagione, comunque sia, è il momento di pensarci, ma non si capisce a chi spetterebbe farlo, non riesco a pensare che un gruppo come quello del City, possa fare questi errori madornali.

Quindi, prima di parlare di allenatore, dovremmo parlare del DS e sarebbe opportuno definire già adesso la posizione di Osti, la sconfitta in campionato è stata pesante e meritata, cambiare tecnico a otto giornate dalla fine si può, però deve essere fatto adesso che il campionato si ferma per le nazionali, il Palermo sta riflettendo sull’esonero da quattro giorni, si parla di De Biasi, Andreazzoli, Liverani, Iachini, Aquilani, Ballardini, Pirlo e Vivarini, ma non è ancora arrivato nessuno.

Più realisticamente credo, che non hanno trovato nessuno, che si imbarchi in questa situazione a 8 giornate dalla fine, la mia sensazione è che Dionisi non sarà esonerato, penso che sia difficile per chiunque, accettare di “traghettare” il Palermo, senza avere almeno un’opzione per la prossima stagione, rischierebbero di bruciarsi per niente, di contro credo che il Palermo non ha nessuna intenzione di scegliere adesso l’allenatore per il prossimo anno e nessuno accetta un contratto di 3 mesi.

Nonostante i grandissimi investimenti estivi e nel mercato di gennaio da parte del City Group, la stagione è stata molto altalenante e il Palermo rimane la grande delusione di questa stagione, per me anche se il Palermo dovesse arrivare a un probabile play off, sarebbe comunque perso, perché i rosa non hanno la squadra per vincerli.

Sono passati sette mesi e il Palermo non è mai stato una squadra che poteva ambire a vincere, anche i play off, è stata un’annata nata male, se pur con un bel mercato estivo, cresciuta e proseguita peggio, nonostante un altro bel mercato invernale, al Palermo è mancato tutto, a cominciare dalla cattiveria e l’allenatore non è stato in grado di superare le difficoltà che ha trovato, non è stato nemmeno nelle condizioni di partecipare alla costruzione razionale della squadra.

Dionisi resta una grande delusione, in sette mesi non è stato capace di mantenere la credibilità con cui è arrivato, quella credibilità e l’identità che non ha dato al Palermo, una squadra che non ha mai avuto un volto ben definito, nessuno dei calciatori a sua disposizione è migliorato, per non parlare del gioco, dei ruoli, delle vittorie stentate e delle sconfitte clamorose, per me è un fallimento totale e non sono esenti da colpe, chi in questi tre anni, questa squadra l’ha diretta.

Non intendo chiaramente i vari DS che si sono succeduti, ma chi ancora oggi dopo quattro giorni non ha le idee chiare per decidere, forse si dimentica, che si tratta della terza stagione di serie B, tre stagioni con un bel po’ di milioni spesi, con una squadra che ha il secondo monte ingaggi della categoria, la squadra della quinta città d’Italia, che non gli fa mancare le sue 15 mila presenze allo stadio, una squadra che ha un centro sportivo all’avanguardia, che partiva per tornare in due anni in serie A e che ogni anno naviga tra l’ottava e la dodicesima posizione, come altre realtà piccole e povere.

È il fallimento di Dionisi in primis, ma è anche il fallimento di chi è stato dirigente in questi tre anni, calciatori compresi, questo stallo poi, indica la mancanza di percezione e di conoscenza delle dinamiche calcistiche, l’allenatore va esonerato adesso, bisognava farlo già a inizio girone di ritorno e non ha senso farlo fra due o tre partite, quando magari, più che traghettare il Palermo ai play off per la serie A, bisognerà traghettarlo alla salvezza. 

lunedì 17 marzo 2025

Fallito l’assalto alla Cremonese, il Palermo non riesce a volare.

Notte da brividi al Barbera, i rosanero erano a caccia del sesto risultato utile consecutivo e di un rilancio importante in classifica, Palermo-Cremonese in origine, avrebbe dovuto essere uno scontro diretto per la promozione in Serie A, invece è diventata una sfida per raggiungere il miglior piazzamento nei play-off, a inizio stagione, sia Palermo che Cremonese avevano delle ambizioni diverse, ma hanno vissuto di troppi alti e bassi.

Il Palermo addirittura di molti più bassi che alti, così che questa partita ha avuto significati differenti e diversi, i tre punti per la Cremonese servono, oltre che a mantenere il quarto posto, che la pone in una situazione di parziale privilegio nella disputa dei play off, servono a tutte le altre inseguitrici a garantire che si possano svolgere gli stessi play off, cercando di non mettere più di 15 punti tra la quarta e la terza.

Per il Palermo era l’opportunità di accorciare proprio sulla Cremonese quarta (da meno 6 a meno 3), di darsi credibilità in questo rush finale e ambire possibilmente anche al quarto posto, avrebbe potuto dare una buona sterzata alla stagione, approfittando della nuova linfa e della grande qualità, che il mercato di gennaio ha portato, visto che il Palermo in avanti può contare su due pezzi da novanta come Brunori e Pohjanpalo.

Verre, che Corini e anche lo stesso Dionisi, consideravano una mezzala nel 4-3-3, ora, nel suo vero ruolo di trequartista (lo sono anche Ranocchia e Vasic), è divenuto l’ago della bilancia, proprio per le sue caratteristiche, che gli consentono di essere sia trequartista che seconda punta, il Palermo ora è una formazione che ha un suo peso offensivo importante, in questa importante parte della stagione, ma non riesce a sfruttarlo.

Il Palermo andava a caccia del sesto risultato utile di fila e sembrava che ce l’avesse potuto fare, ma a quindici minuti dalla fine è successo l’imponderabile, la Cremonese ha ribaltato incredibilmente una partita che aveva già perso 2 a 0, quando Brunori aveva raddoppiato su rigore, la squadra di Stroppa aveva dimostrato per tutta la partita la sua superiorità, tecnica e mentale, quello che poi ha fatto la differenza e dato vita alla rimonta.

Azzi sulla sua fascia ha fatto quello che ha voluto, senza che Diakitè o Dionisi, riuscissero a porvi rimedio, così al 74esimo arriva il gol del terzino cremonese, che riapre la partita e a cinque minuti dalla fine, i grigiorossi trovano il pari con l’appena subentrato Valoti, era già una grande beffa, poi se al 95esimo, in pieno recupero, un altro giocatore subentrato dalla panchina (Collocolo), segna e consegna la vittoria ai lombardi, diventa scandaloso, i grigiorossi così blindano il quarto posto, salgono a 48 punti e mettono il Palermo a meno 9, se non altro almeno, mantengono in vita la disputa dei play off.

Partita dai ritmi alti, Pohjanpalo ha ricevuto pochissimi palloni e pochi giocabili, la difesa attenta della Cremonese poi ha fatto il resto, penso che non si possono spendere tutti questi soldi per un attaccante, se poi non si mette nelle condizioni di tirare e le maggiori responsabilità della prova opaca di Pohjanpalo non sono dello stesso giocatore.

La Cremonese ha tirato spesso in porta, tanto che a fine partita ha tirato qualcosa come 17 tiri, contro i 10 del Palermo, Audero ci ha messo sempre una pezza, si è disimpegnato con ordine sui tiri anche ravvicinati degli avversari e non si possono attribuire a lui le tre reti subite per la rimonta cremonese, il Palermo ha subito per tutto il primo tempo gli avversari e questa è una cosa grave.

Nel secondo tempo ha giocato alla pari con gli avversari, almeno fino al 2 a 0, ma deve aspettare il 55esimo per passare in vantaggio, la Cremonese vince una gara folle e il Palermo ha perso una partita rocambolesca e ora rischia di scivolare fuori dalla zona playoff, proprio quando sembrava avesse prese il volo e comunque non sono d’accordo che solo Gomes e Brunori sono stati i migliori.

Per me sono stati leggermente superiori ai loro compagni, è nel suo complesso che la squadra non gira come dovrebbe, Pohjanpalo è lasciato lì da solo ad aspettare una palla giocabile, Di Franceso sarà sicuramente superiore a Lund, ma alla fine non conclude nulla e non emerge dalla mediocrità totale, Blin non riesce a contenere le sfuriate della Cremonese e neanche lui riesce a fornire qualcosa in più alla manovra della squadra, Dionisi gli fa gioca gli ultimi minuti da braccetto di sinistra, un ruolo che non è nelle sue corde.

Dionisi ha parlato di stanchezza, ma non capisco di quale stanchezza si parla, la Cremonese ha rimontato la partita, proprio quando lui ha fatto i cambi (tardivi caso mai) con gente più fresca e che era titolare fino a qualche settimana fa, cambi che non mi sono piaciuti, che ho trovato indecifrabili, come Blin braccetto e nessuno a destra a dare una mano a Diakite', che ha giocato sicuramente male.

Per me è lo stesso Palermo di due stagioni fa, anche allora eravamo ottavi a 1 punto dal Parma nono, si è voluto continuare con Corini e poi alla fine siamo rimasti fuori dai Play off, lo sarebbe stato pure l’anno scorso, se poi alla fine non avessero deciso per l’esonero e a momenti Mignani non riusciva nell’impresa di portarci in serie A, ma eravamo troppo “Corinizzati”.

Allora il Frosinone di Grosso era a 62; il Genoa di Gilardino a 56 (-1); il Südtirol di Bisoli a 51; il Bari di Mignani a 50, il Pisa di D’Angelo con il Cagliari di Ranieri a 45, la Reggina di Inzaghi con il Palermo di Corini a 42; come si può notare, Grosso ha vinto il campionato, l’ex Gilardino che potrebbe essere il dopo Dionisi è andato in serie A con Ranieri, che ha soffiato a Mignani la serie A all’ultimo minuto e poi ci sono anche stavolta D’Angelo e Inzaghi, ma noi siamo sempre fuori. 

giovedì 13 marzo 2025

Palermo-Cremonese fondamentale per il quarto posto.

Una vittoria in casa della Sampdoria avrebbe significato tantissimo, ma il Palermo s’è fermato al solo gol di Pohjanpalo, con già quattro reti di fila, con lui la speranza di arrivare ai play-off è molto più concreta di qualche mese fa, così come la probabilità di giocarseli da protagonisti fino alla fine, come era successo già lo scorso anno con Mignani, ma con la speranza di un epilogo diverso, a ostacolare questo sogno ci sono quelle due-tre squadre che al momento ci stanno davanti e fra queste c’è la Cremonese, che sarà anche la prossima avversaria al Barbera.

Quello con i grigiorossi è il vero crash test di questo campionato e magari nei probabili play off, potrebbe essere lo scontro decisivo per spareggiare con una tra Spezia e Pisa, per l’ultimo posto utile per la serie A, chiaramente con la Cremonese, va confermato quanto di buono s’è visto nelle ultime partite, se non cade tutto quello che abbiamo detto, battere i grigiorossi e scalare posizioni in classifica è obbligatorio, i lombardi sono quarti e hanno sei punti in più, vincere significherebbe dimezzare lo svantaggio, a parte che con una vittoria, il futuro per il Palermo potrebbero prendere un’altra dimensione.

Ormai siamo agli sgoccioli di questo campionato e molto se non tutto, dipenderà da Palermo-Cremonese e da Cesena-Spezia del prossimo turno, ma bisognerà fare molta attenzione, a non farsi la guerra tra loro (Cremonese, Juve Stabia, Cesena, Catanzaro e Palermo) e nel frattempo tra i cinque litiganti, Pisa e Spezia potrebbero passare direttamente in serie A e senza passare dai play off, perché, se tra la terza e la quarta ci saranno più di 15 punti di distanza, i play off non si disputeranno, chissà che poi non succeda un miracolo come il Palermo di Baldini. 

lunedì 10 marzo 2025

Tanti, troppi rimpianti.

Era una partita che il Palermo doveva vincere e lo doveva fare a maggior ragione, dopo che gli avversari erano rimasti in dieci per l’ultima mezzora di partita, non è bastato il quarto gol di fila per Pohjanpalo per vincere la gara, i rosa si consolano con il quinto risultato utile consecutivo e che hanno risucchiato un punto al Catanzaro che ha perso.

Poi c’è il rammarico per non avere approfittato del rosso a Akinsanmiro, che ha lasciato i doriani in dieci per più di mezzora, ma l’assedio non ha pagato e per la cappellata di Audero a primo minuto, che ha regalato subito il vantaggio ai liguri con Coda, questa è stata la partita del bicchiere mezzo pieno, per come si era messa dopo 50 secondi e per i pareggi di Cesena e Juve Stabia.

Rammarico per come si è evoluta la partita, per il pareggio pieno di rimpianti e perché il Palermo ha giocato bene, l’innesto della nuova colonna vertebrale ha dato forza, carattere e voglia di vincere, con il gol iniziale della Sampdoria (erroraccio di Audero), che ha consegnato su un piatto d’argento il vantaggio ai doriani, il Palermo premercato di gennaio, non sarebbe riuscito a riprendere la partita, così come per tantissime volte era successo.

Il Palermo attuale, invece, ha dimostrato di avere uno spirito diverso, di essere una squadra diversa, peccato per quella azione suicida, per quel passaggio sbagliato di Audero per Ranocchia, che si è trasformato in un assist letale per Coda e che sarebbe stato micidiale per il “vecchio” Palermo, sarebbe costato carissimo a Henry e compagni e invece, è stato assorbito bene e con il passare dei minuti, i rosa sono usciti con merito e hanno preso in mano il pallino del gioco.

La rete di Pohjanpalo ha evitato una sconfitta immeritata, per oltre mezzora in superiorità numerica, la Sampdoria ha ribattuto tutte le conclusioni a rete dei palermitani e prima Cragno era stato protagonista di una serie di belle parate, un pareggio che consegna ai rosa il quinto risultato utile consecutivo e che gli permette di restare l’ottavo posto in classifica, ancora dentro i play-off, se pur il Bari ha 39 punti come noi.

Rammarico per non essere riuscito con la vittoria (sarebbe andato a 41 punti) ad agganciare il Cesena al sesto posto e a superare la Juve Stabia, però il Palermo visto a Marassi ha confermato tutti i suoi progressi, la grande affidabilità per i nuovi arrivati (Magnani e Pohjanpalo su tutti) e anche Audero, che poi nel corso del primo tempo ha sfoderato delle parate importanti, hanno tenuto a galla i rosa, dopo il forte schiaffo iniziale che avevano subito.

Il Palermo non s’è fermato a quello sciagurato errore di Audero, piano piano è andato oltre, mettendo in mostra quelle qualità che il mercato invernale ha evidenziato, non solo per l’arrivo dei nuovi e del ritorno di Blin, ma anche quelle che erano andate perse in Verre e Brunori, qualità che dovrebbero servire per lo scatto finale e farci raggiungere la migliore posizione nei play off, che oggi potrebbe essere il quinto posto.

La Cremonese ne ha fatto quattro al Catanzaro e risale al quarto posto con 45 punti, forse è inarrivabile, ma il Catanzaro al quinto posto, che ha interrotto la sua serie di dieci risultati utili di fila, con 43 punti (4 in più del Palermo) potrebbe essere raggiunto, sicuramente invece potremmo superare la Juve Stabia a 40 punti (solo 1 in più di noi), che non riesce più a vincere e il Cesena a 41, che ha sciupato un'occasione clamorosa a Brescia e ha inanellato il quinto risultato utile di fila.

Molto se non tutto, dipenderà da Palermo-Cremonese e Cesena-Spezia del prossimo turno, Cesena-Juve Stabia del 30 marzo, Palermo-Sassuolo e Catanzaro-Bari del 6 aprile, Bari-Palermo e Cremonese-Juve stabia del 13 aprile, Pisa-Cremonese del 21 aprile, Cesena-Sassuolo e Catanzaro-Palermo del 25 aprile, il primo maggio ci sarà Juve Stabia-Catanzaro, il 4 maggio Cremonese-Sassuolo e Cesena-Palermo e infine all’ultima giornata ci sarà Spezia-Cremonese e Sassuolo-Catanzaro, come vedete non è ancora finita. 

sabato 8 marzo 2025

Il Palermo torna nei playoff, ma non c’è da stare allegri

Il Brescia praticamente si affonda da solo e si complica la strada verso la salvezza, i biancazzurri sono stati superati 1 a 0 al Barbera, per un'ingenuità clamorosa del neo entrato Juric, che regala a Pohjanpalo la possibilità di battere un rigore a 3 minuti dalla fine, che poi sarà quello della vittoria, decretando anche la decima sconfitta per la squadra di Maran, che resta a +1 sulla zona play-out.

Come dicevo, una sciocchezza nel finale da parte di Juric, ha condannato il Brescia alla sconfitta contro il Palermo, al termine di una partita dai due volti, brutto il primo tempo da parte dei lombardi, che nel secondo tempo rientrano più battaglieri e propositivi, ma quando il pareggio sembrava ormai il risultato acquisito, arriva la svolta per il Palermo, che fin all’87esimo non aveva sicuramente meritato la vittoria.

Ceccaroni entrato in area soffia un pallone a Juric, che lo colpisce nel tentativo di liberare, un rigore di quelli che io non darei mai, perché non c’è la volontà del calciatore, che punirei caso mai con un bel calcio a due dentro l’area, come si faceva una volta, il calcio è sotto gli occhi dell’arbitro e per nostra fortuna stavolta va bene a noi.

Rigore trasformato dallo specialista e nuovo idolo dei tifosi Pohjanpalo, il Brescia sciupa così la possibilità di allungare sulla zona play-out e resta a quota 30 insieme al Sudtirol, a +1 su Mantova, il Palermo risale in zona play-off, recupera 2 punti al Catanzaro, che invece pareggia con la Reggiana, grazie a una vittoria sofferta e comunque di carattere e adesso si trova all’ottavo posto con 38 punti in classifica.

Il successo è stato conquistato, nel finale di una partita molto vivace, con i padroni di casa che hanno comandato se pur in maniera sterile il gioco nel primo tempo, dove hanno creato le occasioni migliori, nella ripresa, il Brescia ha cercato di farsi pericoloso, ma non è riuscito a concretizzare, venendo punito all'87' dal fallo di Juric su Ceccaroni, che ha regalato il rigore e i 3 punti ai rosaneri, rigore trasformato da Pohjanpalo e che poi è stato decisivo.

Giornata speciale per Ceccaroni, che oltre a essersi procurato il rigore dei tre punti, ha visto premiata la sua militanza in rosanero con la fascia da capitano, ma dovrà saltare per squalifica la gara con la Samp, a cui il Palermo guarda con molto interesse, per confermare e possibilmente migliorare la sua posizione nei play off. 

domenica 2 marzo 2025

Partita sofferta dall’inizio alla fine, ma il Palermo ha vinto con merito.

Non tutto è come dice Dionisi, il Palermo ha subito per tutta la partita il gioco del Cosenza e non si è trattato di sola difficoltà iniziale, anche se ha ragione nell’evidenziare la crescita della squadra nella gestione del vantaggio e nell’essenzialità sottoporta, che ha permesso al Palermo di tornare alla vittoria e in trasferta, cosa che mancava da mesi.

Al Marulla è arrivato un netto 3 a 0 sul Cosenza, ma la partita dice che è stato un successo molto sofferto, un risultato che tiene ancora appeso ad un filo il Palermo alla corsa playoff e dovrebbe dare fiducia alla squadra, che dovrà mantenere però alta l'attenzione, perché il Cosenza ha creato occasioni importanti, sventate bene da Audero, ma il Cosenza non è il Brescia.

Il Palermo è comunque stato dentro la partita, la squadra ha difeso bene e ci ha messo tanta qualità, con Blin nell’inedito ruolo di difensore centrale, con Magnani, Audero, Verre, Brunori e Phojampalo, portando a casa con merito un risultato molto importante, Dionisi insiste sulla mentalità della squadra e per certi versi gli do ragione, perché della maturità dei sei giocatori citati, ne hanno beneficiato anche gli altri.

Le difficoltà in serie B ci sono, ma il Palermo si mette spesso, troppo spesso nelle condizioni di soffrire, a Cosenza il raddoppio di Brunori ha indirizzato la gara, ma non ha indirizzato la rimonta in campionato, ci sono ancora molti aspetti da migliorare e si sono viste pure cose positive, che sono state tante, ma molto adesso ce lo dirà la sfida contro il Brescia al Barbera.

Ora è fondamentale dare continuità a questa vittoria, il Brescia è una squadra difficile, forse non ha la stessa nostra qualità ma ha gli stessi nostri obiettivi, speriamo che la vittoria abbia riportato la serenità nell’ambiente, i tifosi daranno tregua alla contestazione e agli striscioni contro il tecnico, visti i segnali di crescita, a patto che deve però trovare conferme nelle prossime partite più difficili.

Il Brescia in casa e la Sampdoria a Marassi, rappresentano dei test cruciali, per capire le reali possibilità del Palermo, che è ancora a due punti dalla zona play-off, la speranza è che questa vittoria non resti un episodio isolato, ma che possa segnare davvero un cambiamento e una vittoria fuori casa con l’ultima in classifica, non può essere considerato che le trasferte non sono più un tabù.

Ne restano ancora altre cinque e da qui alla fine del campionato ci sono pure fuori casa tre scontri diretti verso la corsa ai play-off, un cammino difficile ma forse non è possibile, anche se ancora non è dentro la zona play-off, per alimentare le ambizioni dei rosanero, le prossime cinque trasferte sono contro la Sampdoria e la Salernitana che lottano per la salvezza.

Poi un trittico di sfide cruciali contro Bari, Catanzaro e Cesena, tutte squadre in lotta per lo stesso obiettivo, un posto nei play-off e che potrebbe incontrare anche negli stessi play off, una volta conquistato un piazzamento migliore per gli spareggi.