Lo Spezia ha agguantato il pareggio, segnando due gol in pieno recupero, una
doccia fredda al termine di una partita non entusiasmante per i rosa, terminata
col punteggio di 2 a 2, dopo che il Palermo era stato in vantaggio fino al 92esimo,
l’uno a zero per i rosa è stato fulmineo, dopo soli 30 secondi e attorno al
70esimo, il Palermo con Brunori si dimostra cinico e passa sul 2 a 0, i
siciliani riescono a controllare bene la partita fino al 90esimo, poi il
patatrac.
Al secondo minuto di recupero lo Spezia trova il gol per accorciare le
distanze e poi al 94esimo arriva il gol del pareggio segnato da Aurelio, un
altro ex (era successo pure a Matrangiolo con il Cittadella) che si prende la
sua rivincita, lo Spezia guadagna un punto insperato e si porta a meno quattro
dal secondo posto, allungando il distacco con la Cremonese quarta, mentre il
Palermo a quota 31, resta al nono posto, a meno due dalla zona playoff e a più
4 dai play out.
Il Palermo ha molto
da recriminare, per avere buttato all’aria per l’ennesima volta, una vittoria
già conquistata e immeritata, perché la partita è stata letteralmente dominata
dallo Spezia, dal secondo minuto fino all’85esimo, il Palermo ha avuto 5 minuti
di gloria (possesso palla) nella metà campo ligure, poi al 90esimo avrà pensato
di avere già vinto, sottovalutando l’avversario, che anche se era sotto di due
reti, non si è arreso ed è stato premiato.
Anche il pareggio
va stretto allo Spezia, per i complessivi 31 tiri in porta fatti contro i
7 del Palermo, di cui 6 nello specchio, contro i 4 dei rosa, il possesso
palla è stato del 65% per gli spezzini, che hanno battuto 13 calci
d’angolo contro i 3 dei rosanero, hanno preso una traversa, hanno
avuto un gol annullato, eppure lo Spezia al 90° era sotto di due gol
e il Palermo stava facendo il miracolo.
Il vantaggio di Ranocchia ha spronato ancora di più i bianconeri, che hanno attaccato a spron battuto per 84 minuti, più 6 di recupero, cercando in tutti i modi il gol del pareggio, prima e quello per riaprire la partita dopo, il Palermo lo ha controllato con un bel po' di patema d’animo ed è ripartito poco e male, come spesso gli capita, ennesima delusione e la prova provata che questa squadra non ha un’anima, non è una questione di uomini, ma di come sono fatti rendere.
Io non ho più
nessuna fiducia nella squadra e nell’allenatore, troppo tempo è passato, troppi
giocatori abbiamo cambiato e non credo più che ci possa essere quella cavalcata
dirompente fino alla fine, che possa farci sperare ancora, ora sembra che
Dionisi, che fin qui non ci ha capito nulla, voglia provare a mescolare le
carte, perché è di questo che si parla, anche se l’undici titolare che ha cominciato al
Picco, sembra essere la formazione più quadrata (figuriamoci le altre).
Domenica il
tecnico dovrebbe ripartire da Blin, non è in grande forma per via
dell’infortunio che lo ha tenuto lontano 5 mesi, ma è il giocatore che
organizza la manovra e a cui non possiamo rinunciare, da Brunori e i nuovi
acquisti, con l’assetto tattico rivisitato in un 3-4-2-1, per provare a cambiare
una situazione, che a tredici partite dalla fine va invertita indiscutibilmente,
per provare ad avere una squadra con le idee chiare e un’identità di gioco ben
precisa.
La sensazione è
che i nuovi acquisti abbiano aumentato il livello generale, dal punto di vista
tattico e anche nell’atteggiamento, ma soprattutto, non appena si saranno
inseriti meglio, dovrebbe dare quelle certezze per cui sono stati acquistati e
potere andare a fare i play off, potrebbe pure essere, ma per me diventa sempre
più complicato, perché insisto, non si può allenare il Palermo con gli
esperimenti.
Non capisco
perché, quando il Palermo giocava a 4 in difesa, Nikolaou
giocava da centro sinistro e ora che gioca a 3 deve giocare centrale e non può
giocare come braccetto di sinistra, se quando entra Nikolaou,
non si sposta Magnani come braccetto di destra, noi il gol di Esposito non lo
prendiamo, perché Nikolaou non ha la struttura per contrastare Pio, quindi se
uno le cose non le sa, non serve mescolare i moduli.
Se si parla di
confermare gli undici iniziali, nel 3-4-2-1 non so cosa vuol dire, che Brunori
fa il trequartista con Ranocchia? Sbagliato, lo dico già adesso, giocherebbero
entrambi fuori ruolo, così come giocherebbe fuori ruolo Segre che non è un
mediano, per non parlare che Lund e Diakitè, non possono giocare a tutta fascia,
né nel 3-5-2 e né tanto meno nel 3-4-2-1.
Sono d’accordo
che l’ossatura centrale è costituita da Audero, Magnani, Blin e Pohjanpalo
(praticamente tutti nuovi), ma Brunori deve fare la seconda punta e Ranocchia
deve giocare dietro le due punte a rifinire e a tirare in porta, Nikolaou
impari a giocare da braccetto oppure faccia panchina, ma sempre per quel ruolo.
Cambiare
continuamente modulo, rende difficile trovare gli automatismi necessari per
ottenere i risultati che servono, ma per ottenere anche il gioco, gli
esperimenti si fanno in preparazione e forse nelle prime partite di campionato,
poi stabilito un impianto di gioco, si cambiano i giocatori a seconda delle
necessità, ruolo per ruolo e non si mette tutto a soqquadro ogni partita, tempo
non c’è più, non possiamo continuare ad andare a tentoni, servirà un rush
finale devastante e non mi sembra sia possibile.
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