Dopo la sconfitta contro la Reggiana, il Palermo anche se con il Pisa, che
ha più di 20 punti di distacco con i rosanero, era ugualmente chiamato a
riscattarsi, ma i rosa finora non sono stati capaci di correggere i numerosi difetti
individuali e si trova sempre a dover recuperare terreno, per non compromettere
la stagione, credo che oramai è tardi per parlare ancora di promozione, ma non
è ancora troppo tardi per guardarsi dietro.
Dionisi
conferma il 3-5-2, torna tra i pali Desplanches e in difesa debutta Magnani accanto
a Nikolaou e Ceccaroni, a centrocampo tornano Diakitè e Verre dal primo minuto,
mentre Ranocchia rileva Gomes davanti la difesa, il Pisa è intenso e aggressivo,
mentre il Palermo fatica come sempre a trovare le linee di passaggio.
Dopo 10 minuti
la pressione nerazzurra si concretizza e sugli sviluppi di una punizione,
Ranocchia commette un fallo di mano in area e l’arbitro Bonacina (scarso anche
questo) concedere il calcio di rigore ai toscani, che dal dischetto non sbagliano
e si portano in vantaggio, così per i rosanero la gara si mette ancora di più
in salita.
La squadra è
confusa, timorosa, poco reattiva e molto insicura, subisce la pressione
avversaria e si fa schiacciare nella propria area, ha fatto ancora un primo
tempo inguardabile, che ha subito completamente la supremazia del Pisa, anche
se non ha creato azioni particolarmente pericolose, ma ha avuto il controllo
del gioco con determinazione, mantenendo alta la pressione ed è stato cinico.
Alla mezzora
l’errore clamoroso di Desplanches, che pressato da Lind ha combinato un
pasticcio in area, regalandogli la palla, dribbla con facilità il portiere e poi
deposita in rete il pallone del raddoppio, che di fatto chiude la partita, il
Palermo sul 2 a 0 è in totale confusione, senza idee, senza lucidità e con un
centrocampo privo di filtro, la squadra è slegata e va in affanno nel tentativo
di difendersi.
Il Palermo è costantemente
in ritardo sulle seconde palle, non riesce a vincere nessun contrasto e il
secondo tempo segue lo stesso copione del primo, con il Pisa che attacca con
decisione e il Palermo che continua a faticare in difesa e anche nella
costruzione del gioco e le decisioni arbitrali non aiutano (c’è un rigore su Le
Duaron), la partita diventa sempre più tesa e il clima in campo si incattivisce.
Con l’ingresso
di Di Francesco e Pierozzi e l’uscita di Verre e Diakité, il Palermo cerca di
reagire, ma gioca più di rabbia e di orgoglio, manca un gioco fluido, che non
permette al Palermo di rimettere in carreggiata la gara, nonostante l’impegno e
la reazione di orgoglio, i rosanero ci hanno
provato fino alla fine a pareggiare la gara, mettendo alle corde la
retroguardia avversaria per larghi tratti nella ripresa.
È una sconfitta che pesa moltissimo in termini di classifica e rischia di complicarsi ulteriormente, non solo per il loro cammino verso la zona playoff, oramai secondo me compromessi in maniera definitiva, anche se il portiere pisano ha fatto un ottimo intervento salva risultato al 90esimo su Le Duaron e al Palermo mancano un rigore e un rosso per il difensore del Pisa.
Domenica il
Palermo affronterà in trasferta lo Spezia in grande forma e comunque la
sensazione è che Dionisi non riesca più a riprendere in mano la situazione, è
in una chiara confusione tecnico-tattica e non basta cambiare 3 o 4 giocatori
dopo una sconfitta, per venirne a capo di una situazione, che si porta avanti
da un intero campionato giocato in questa maniera, questo invece dovrebbe far
riflettere seriamente la società sulle scelte future.
È stato raggiunto finalmente
l’accordo tra Palermo e Venezia per Pohjanpalo (classe 1994), il cartellino del
giocatore che è già arrivato a Palermo è costato 4,75 milioni e già domenica ha
effettuato le visite mediche, mentre Osti è ancora in trattativa per portare il
portiere Audero in rosanero e dopo l'arrivo di Magnani, il Palermo sta cercando di sfoltire
l’organico.
Sta mandando
in prestito Appuah al Valenciennes (terza divisione francese) e Saric al Cesena
e dopo che è saltato lo scambio
Diakité - Candela, il Palermo starebbe cercando un altro innesto nel
reparto dei centrali difensivi, vista la partenza ormai imminente di Nedelcearu verso l’Akron Togliatti, nel mirino ci
sarebbe Djiji, attualmente svincolato e poi pensa al 30enne Mazzitelli per il centrocampo.
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