sabato 17 febbraio 2024

I tre moschettieri rosa: Ranocchia, Soleri e Segre.

 

Palermo alla quinta vittoria consecutiva, a Piacenza però non è stato tutto facile come il Bari, vittoria sofferta contro la Feralpisalò, ma che consente ai rosa di continuare il suo cammino per arrivare in serie A, la squadra di Corini stavolta vince ma non convince, apre ancora una volta le marcature Ranocchia al suo secondo gol in rosanero, raddoppia poi Soleri appena entrato, manca alla sagra del gol il solito Segre.

Pigliacelli come sempre ce la mette tutta per tenere in partita il Palermo, ma non può nulla nella carambola con la traversa e l’immediata ribattuta di Dubickas, i rosa mantengono il quinto posto in classifica, mantengono invariata la distanza con la prima (Parma), con la seconda (Como) e accorciano di 2 punti sull’altra seconda (Cremonese), tiene il passo della quarta (Venezia) e mantiene anche le distanze sull’immediata inseguitrici (Catanzaro).

Parma 51, Cremonese e Como 45, Venezia 44, Palermo 42, Catanzaro 38, il Palermo ha battuto a Piacenza 2 a 1 la Feralpi, con una prestazione poco convincente e con tante sbavature, senza quella grande attenzione messa in campo con il Bari, soffre e poi nella ripresa il gol di Ranocchia dà la sveglia ai rosanero, che con Soleri portano a casa 3 punti, contro la Feralpisalò Corini è tornato a vincere in trasferta dopo 4 mesi.

Nel primo tempo Pigliacelli ha salvato i rosa in un paio di occasioni e con Ranocchia e Soleri conquistano tre punti fondamentali, dopo un primo tempo piuttosto opaco, caratterizzato da ritmi troppo bassi per i rosanero, che si riconosce nelle prestazioni di Nedelcearu e Ceccaroni, il primo non sembra particolarmente ispirato ed è responsabile per l’incapacità di fronteggiare gli avversari sui palloni aerei, Ceccaroni segue lo stesso destino del rumeno.

Gli avversari nel primo tempo arrivano in area, senza nessun filtro a centrocampo, forse per l’assenza di Gomes out per l’influenza, al suo posto torna dal primo minuto Stulac, ma il suo lavoro di chiusura è risultato complicato e arruffone, evidenziando una certa difficoltà in fase di costruzione, la manovra in uscita è poco pulita, la linea a 5 dei padroni di casa è compatta e limita gli spazi a disposizione dal Palermo, che fa poco movimento senza palla.

Il primo tempo termina senza reti, con più ombre che luci per il Palermo, ritmi troppo bassi per fare male alla difesa avversaria, ma al Palermo basta un tempo, il secondo, in una gara dalle due facce i rosa si accendono nella ripresa, nel finale però la Feralpi si è dimostrata una squadra stoica e i lombardi provano l’assalto finale.

La prossima partita al Barbera arriverà il Como, una sfida d’alta quota fondamentale nella corsa alla promozione, al proposito del Barbera, il comune e il Palermo stanno cercano un’intesa per salvare lo stadio, le parti stanno discutendo del canone di locazione con l’ipotesi della concessione pluriennale, di una struttura fatiscente e che “cade a pezzi”.

Il Comune e la società stanno cercando di trovare un accordo per la concessione del diritto di superficie e un accordo pluridecennale, consentirebbe al Palermo di diventare di fatto proprietario del Barbera, per quanto riguarda il canone sulla concessione dell’impianto, il comune vuole rivedere il prezzo ritenuto non adeguato e stanno per iniziare i lavori per i nuovi tornelli, che saranno già in funzione per la partita contro il Como.

Per le infiltrazioni d’acqua dal tetto nella tribuna, c’è stato un confronto tra stampa sportiva, Comune e club rosanero, per cercare una soluzione per la nuova convenzione, che dovrà regolare i rapporti fra la società e l'amministrazione municipale, la presenza dell’Ussi, era per evidenziare le condizioni di lavoro in tribuna stampa, sottolineata la necessità della messa in sicurezza dello stadio, si è convenuto anche sull'esigenza di ripristinare nel più breve tempo possibile l’impermeabilizzazione della copertura della tribuna stampa, che non è più in grado di contenere le acque piovane.

Al centro del confronto anche la situazione dei servizi igienici e le condizioni generali dell'impianto, l’attuale convenzione crea difficoltà nella programmazione di lavori strutturali e straordinari a lungo termine, investimenti che il Palermo potrebbe anticipare per una risoluzione definitiva dei problemi, a fronte di una convenzione lunga.

Ma se a Palermo i tifosi protestano, perché la squadra non è stata affidata ad un tecnico all’altezza degli obiettivi della squadra e della società, i tifosi della consorella Troyes, stanno protestando contro il City Football Group, per il mercato orientato alle esigenze del gruppo e non del club, con i risultati che sono diventati scadenti, dei 12 club in quattro continenti, più altri due affiliati, Manchester City, Girona, una franchigia di New York, Mumbai City e Melbourne City, stanno riscuotendo grandi successi, però alcuni club vivono momento difficili.


Possiamo escludere il Palermo dai momenti difficili, perché è un po' nella via di mezzo, ma il caso più spinoso è quello del Troyes, che aveva vinto il titolo di Ligue 2 ed era tornato nella prima divisione, non posso dire che il City Group abbia lesinato soldi al Palermo, perché tra mercato estivo e invernale ha speso qualcosa come 15 milioni, ma a mio avviso sono stati spesi male e il tecnico che li ha consigliati, dovrebbe essere esonerato per il rendimento altalenante della squadra.

Ma cosa hanno in comune Palermo e Troyes? i risultati che sono stati inferiori alle attese e il tecnico che è solo un’emanazione del City Football Group, l’arrivo di Ranocchia, Diakitè e Traorè, hanno portato risultati e riportato l’entusiasmo, risultati che hanno portato il Palermo nella zona promozione, la situazione era scomoda, visto che gli investimenti non mancavano e che chè se ne dica, il Palermo con questo gruppo non può continuare a mancare ancora dalla serie A.

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