sabato 20 maggio 2023

Siete ancora convinti di Corini?

Mi dispiace per l’algoritmo e per Mirri che ci teneva tanto, ma io lo dico da prima ancora che lo scegliessero, che Corini non era adatto, per me Corini non è un allenatore, è un ex calciatore come ce ne sono tanti, che siccome hanno tante conoscenze tecnico-tattiche, per avere fatto questo lavoro e hanno pure un nome, si avventurano il questa professione, molti capiscono subito che non sono tagliati per questo ruolo e smettono, altri non lo capiscono e insistono, ma quello che è più brutto, è che gente del City Group si sia affidato a Corini.

Lasciamo perdere per un attimo il campionato, Corini aveva la possibilità di dimostrare in questa importantissima partita il suo valore, c’erano tutte le condizioni favorevoli per far vedere la sua mano e invece non lo ha fatto, ma per un motivo semplice, non lo sa fare, lui fa quello che ha visto fare ai suoi allenatori, che è una cosa ben diversa da allenare.

Per allenare devi entrare nella testa dei giocatori, devi trasmettere: esperienza, personalità, carattere e voglia di vincere, se non riesci a trasmettere queste cose, puoi essere stato il più grande giocatore di tutti i tempi, ma non sei un allenatore, perché puoi conoscere le tattiche, i moduli o chi sa cos’altro, ma per vincere non serve, non si può pareggiare una partita di “finale” in casa, con 32 mila spettatori che ti spingono, in vantaggio di 2 a 0 e con un avversario con l’acqua alla gola, che rischia la retrocessione.

Palermo dai due volti sì, ma che non ha dominato nel primo tempo l’avversario, ha fatto una buona partita e ha avuto la fortuna di segnare dopo 4 minuti e di raddoppiare dopo altri dieci, poi, ditemi quali parate ha fatto Andrenacci o quante altre occasioni ha sprecato il Palermo, dopo il 2 a 0 il Palermo ha amministrato, ma non per suo volere, perché era incapace di fare altro.

Non ha mai evidenziato la determinazione necessaria e indicata per quel tipo di partita, la brillantezza iniziale dopo il doppio vantaggio, si è trasformata in adeguamento, il Palermo nel primo si è adeguato alla partita e nell’intervallo, negli spogliatoi, l’allenatore non li ha chiamati all’attenzione, alla concentrazione sul pericolo comunque esistente e cioè al ritorno del Brescia.

Purtroppo Corini è sfortunato, perché io faccio l’allenatore, non ho un nome e quindi alleno i dilettanti, ma io come gli altri allenatori, la prima cosa di cui ci assicuriamo prima che la squadra entra in campo nel secondo tempo, è che siano carichi, concentrati, attenti, non ci raccomandiamo altro, proprio perché il pericolo di un blackout iniziale esiste.

E poi? Se dopo meno di 3 minuti di supremazia bresciana, prendi un gol e hai il culo di salvarti per un fuori gioco millimetrico, dalla panchina gli devi tirare fuori l’anima, li devi fare attaccare uomo, su uomo e non li devono fare giocare, sparigliando le loro giocate e non facendoli giocare nella nostra metà campo, anche a costo di mandare tutte le palle in tribuna, ma non puoi lasciare tutto quello spazio al Brescia, lasciarlo giocare e arrivare sempre dopo su ogni pallone, facendoti mettere sotto nel gioco e nel risultato.

Ve bene, è andata così, non sei stato capace di arginare le folate micidiali del Brescia, ma quando il Brescia si è accontentato del risultato, per loro quasi perfetto, c’erano ancora 30 minuti, che per una squadra dal grande organico come quello del Palermo, con uno dei tre cannonieri del campionato, dovevamo metterli dentro la loro metà, avremmo dovuto creare tante di quelle occasioni e gol, finché la partita non fosse finita.


Non dovevamo accontentarci del pareggio tra Reggina e Ascoli e anche se poi alla fine fosse finita 2 a 2 e che ai play off ci fosse andata lo stesso la Reggina, Andrenacci doveva uscire dal Barbera, dopo avere compiuto almeno una ventina di parate e una decina di queste dovevano essere dei veri miracoli, non si può giocare come ha giocato il Palermo (per quasi tutta la stagione) e non si può non avere gli occhi della tigre, negli ultimi novanta minuti che valgono una stagione.

Non ho capito e concepito nemmeno i cambi, ma non è la prima volta, cambi senza senso, che poi sono sempre gli stessi, Corini non fa i cambi in funzione del risultato o della partita, lui praticamente pesca dalla panchina, fa uscire sempre Verre e fa entrare Broh, fa uscire sempre Tutino e fa entrare Soleri, avevamo bisogno di spingere e Buttaro aveva fatto bene, però era da tanto che non giocava Valente e lo ha sostituito.

Saric mancava da tanto e che importanza ha se Segre è il centrocampista più pericoloso, fuori Segre e dentro Saric, con Gomes (per me nullo) sempre in campo, Palermo lungo, sbilanciato e distratto, rosa paralizzati e in preda al panico, Palermo incredibilmente in bambola e dalla panchina non si riesca a intervenire.

Il Brescia ha preso in mano la partita e il Palermo gli e lo ha permesso, salvandosi dalla retrocessione diretta (va ai play out) e mandando il Palermo fuori dai playoff.

  

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