domenica 29 settembre 2024

Un grande Camarda non basta.

 

La partenza in campionato non è stata delle migliori, 2 soli punti in classifica frutto di 2 pareggi e 3 sconfitte, che posizionano la squadra al penultimo posto, solo il Legnago a 0 punti ha fatto peggio, i ragazzi di Bonera hanno segnato solamente 1 gol e su rigore trasformato da Camarda, anche contro il Rimini il Milan è partito bene e con coraggio.

Il portiere di casa ha fatto due grandi parate nei primi venti minuti, però nella parte centrale sono calati un po' i ritmi dei rossoneri, che poi negli ultimi 10 minuti sono tornati a spingere, gli viene annullato un gol a Camarda e poi sempre il bomber rossonero va ancora vicino alla rete, bene il gioco, ma dopo 5 partite è arrivato il momento di concretizzare.

Ma niente da fare, la vittoria e i gol non arrivano, i rossoneri giocano e a tratti anche bene, vanno diverse volte vicino alla rete ma senza trovarla, il Rimini trova la prima vittoria grazie a una rete arrivata sull'unica vera occasione per i padroni di casa nella ripresa, è chiaro che qualcosa non sta funzionando al meglio, la squadra sta pagando un po’ la propria inesperienza.

Un problema del Milan Futuro è quello di non essere sufficientemente concreto in fase offensiva, la squadra non avrebbe meritato di perdere per la qualità del gioco espresso e per le chance avute, c’è un percorso di crescita che i giovani rossoneri stanno compiendo, poi fra l’altro hanno già incontrato Entella e Ascoli, che dovrebbero lottare insieme con la Torres per la promozione in Serie B, giovedì a Solbiate Arno arriva la SPAL (sedicesima con 4 punti) e vedremo se sarà l’occasione giusta per cogliere la prima vittoria in Serie C.


Sotto gli occhi attenti di Ibrahimovic e Fonseca.

Prima partita del Milan Futuro nel ristrutturato campo Chinetti di Solbiate Arno, il campo che il Milan ha scelto per le gare casalinghe dell’Under 23 e finalmente arriva la prima vittoria sulla Spal per 2 a 1, agli sgoccioli di una partita vibrante e dopo un inizio in sordina, grazie alle reti di Hodzic e Chaka,

Una gara tutta cuore, abnegazione e anche con un pizzico di fortuna, perché al 90esimo la Spal ha colpito il palo, dopo sei giornate di campionato arriva così la prima vittoria, che consente al Milan futuro di portarsi a quota 5 punti in classifica in 17esima posizione, lasciandosi alle spalle: Spal, Sestri Levante e Legnago Salus, ora lunedì 30 sarà ospite della Lucchese.

 

Cogitana e Colceresa pareggiano 1 a 1.

Un altro 1 a 1 per la Cogitana ma stavolta in casa, l’avversario di turno è il Colceresa, che si presenta al “centro Giovanile” a pari punti con i gialloverdi di casa, sarebbe per i luparensi il quarto scontro diretto, ma dopo i primi 10 minuti di sostanziale equilibrio, sollecitato dalla panchina, Menzato cambia il suo approccio alla gara andando a contrastare il mediano avversario e lì cambia la partita, che la Cogitana progressivamente prende in mano, tanto da schiacciare nel secondo tempo gli avversari nella loro metà campo.

Ma erano passati solo una quindicina di minuti, quando Baccin si fa male ed è costretto ad uscire e a lasciare il campo a Miotti, nei due minuti occorsi per il cambio, i luparensi hanno giocato in dieci e complice una distrazione della difesa, il Colceresa è passato in vantaggio nell’unico tiro in porta della partita, la Cogitana prima di andare al riposo ha preso un palo e si è resa artefice di tante occasioni, tra cui un gol annullato dopo che l’arbitro aveva fischiato il fallo sul vantaggio.

Il secondo tempo si gioca tutto nelle metà campo del Colceresa, la Cogitana arriva al pareggio con il solito Zanchin, ma poi si fa prendere dalla fretta di segnare il gol della vittoria e non mantiene la necessaria lucidità per sfruttare le tante palle gol prodotte, finisce 1 a 1, con i gialloverdi protagonisti di una buonissima partita che sembrano avviati verso una condizione fisico- tattica importante e sabato sono ospiti del San Vito di Bassano, che ha un punto in meno e anche una partita in meno.

L’ex Colceresa Crisà: "In gialloverde non ho avuto ancora la possibilità per poter lavorare bene, il gruppo ha elementi di qualità e con il tempo i risultati, sia tecnici che numerici arriveranno, anche se la priorità è quella di crescere i giovani per portarli in prima squadra, senza l’ossessione del risultato, che però anche quello ci vuole.

Ci sono progetti che hanno bisogno di più tempo e di più lavoro, poi penso che possono andare avanti bene, a noi al momento sta mancando il tempo, non ho avuto la possibilità di fare la preparazione e con due soli allenamenti è difficile poter migliorare in fretta le cose".

Napoli-Palermo 5 a 0, disastro totale.

 

Dionisi a Napoli ha fatto riposare i titolari in vista dell’insidiosa partita con il Südtirol, ha dato spazio a chi finora aveva giocato poco e da questa partita si aspettava qualche indicazione migliore, per capire quali giocatori potrebbero tornagli utili per invertire la rotta, magari in attesa di gennaio, rotta che al  momento non sembra essere quella giusta, ma non si sono avute indicazioni positive, quindi lunedì si dovrebbe vedere in campo la stessa quadra, tranne il probabile inserimento di Le Douaron.

Ancora troppo impalpabile Insigne, mentre l’ex Brest ha fatto vedere buone cose, anche se ha sbagliato le poche occasioni avute sottoporta, si vede che non si è ancora inserito negli schemi, ma magari potrebbe giocare in campionato per accumulare minuti nelle gambe, anche perché Insigne si è confermato svogliato e non riesce a entrare nel vivo del gioco.

Ma potrebbe anche essere che Dionisi abbandoni il 4-3-3 e metta in avanti Brunori in coppia con Henry e Ranocchia alle loro spalle, Brunori è stato il migliore in campo, l’unico a raggiungere la sufficienza, si è impegnato e ci ha provato in tutti i modi, ha colpito un palo e ha spaventato Caprile, per me si merita di giocare in un 4-3-1-2, anche perché in vista del Südtirol, gara molto importante per l’obiettivo finale da raggiungere, Dionisi sembra pronto a fare cambiamenti in ogni reparto.

La partita con il Napoli ha visto i rosanero uscire sconfitti con un pesante e disastroso 5 a 0, delusione sui volti dei giocatori, dei tifosi e soprattutto dell’allenatore, i rosanero che hanno fatto una partita disastrosa, sono usciti anche in dieci uomini per l’espulsione di Vasic, a mio modo di vedere molto esagerata, il Napoli è partito subito bene e grazie alla complicità di Sirigu è già in vantaggio dopo 7 minuti.

Ngonge segna il vantaggio e il raddoppio, in 11 minuti la partita è praticamente compromessa, anche perché le seconde linee del Palermo non abbozzano a nessuna reazione, solamente Le Douraon e Brunori sono tra i più attivi, il francese salta Caprile e va giù in area di rigore ma anche stavolta l’arbitro esagera al contrario e non assegna il rigore.

Alla mezzora Brunori riceve un colpo di testa di Le Douaron e scarica un bolide sul palo, sul pallone si avventa il francese e palla sibila appena sopra la traversa, i rosanero cercano di attaccare e provare a rimettere in discussione la partita, che con un po' di fortuna e un arbitro meno di parte, avrebbe potuto anche realizzare, ma sul più bello arriva il terzo gol partenopeo segnato da Juan Jesus.

Nel secondo tempo il Napoli tiene bene il campo e non spinge più di tanto complice anche il risultato, la partita è decisamente noiosa rispetto al primo tempo ed essendo i rosa anche in inferiorità numerica, Dionisi manda in campo Gomes e Insigne, la partita si anima un po’, ma nel frattempo il Napoli ha segnato altri due gol, la sconfitta contro i partenopei, mi ha dato la consapevolezza che neanche quest’anno sarà possibile realizzare il sogno di tornare in serie A.

Brutta la prestazione del Palermo, anche se ha perso con il Napoli, con il Sudtirol bisogna cambiare marcia e tornare alla vittoria, a Bolzano Nedelvearu potrebbe restare fuori per un affaticamento muscolare, a fare coppia con Nikolaou al centro della difesa dovrebbe esserci Lucioni, perché Baniya non mi è sembrato molto affidabile, così come Ceccaroni, a sinistra ci sarà il solito ballottaggio tra Pierozzi e Lund, mentre a centrocampo dovrebbero essere confermati Gomes, Segre e Ranocchia.

In attacco con l’assenza Di Francesco, è possibile che il tridente possa essere formato da Di Mariano, Henry e Le Douaron, a Napoli è stata una sconfitta inaccettabile nei numeri e nelle forme, anche se la sconfitta era messa in preventivo, le riserve rosa sono stati schiantati dalle riserve del Napoli, è innegabilmente che per i soldi investiti nel progetto per la serie A, se Insigne non riesce a fare una partita decente e non ha un antagonista, se Brunori deve fare la panchina a Henry, o se ad alzare il livello della squadra sono deputati: Appuah, Baniya, Saric, Verre o Peda, allora abbiamo capito.

Devo dire che per alcuni versi, certi acquisti mi erano sembrati “azzeccati”, ma lo scarso rendimento di: Sirigu, Insigne, Blin, Nikolaou, Ceccaroni e Di Franceso, non possono essere tollerati e in linea con una squadra che aspira alla Serie A, esterni inadeguati che non buttano mai la palla dentro e demandano tutto alla punta centrale, a cui arrivano anche quest’anno pochissimi palloni, perché a centrocampo manca un vero ragionatore, un fantasista capace di inventarsi una giocata ad effetto e in difesa un’alternativa vera a Lund.

giovedì 26 settembre 2024

Prima della partita col Cesena sugli spalti del Barbera, l’omaggio dei tifosi del Palermo a Totò Schillaci.

 

Il giorno dopo i funerali di Totò Schillaci, i calciatori nel riscaldamento e la curva degli ultras con una gigantografia, sfoggiano la maglia azzurra numero 19 simbolo delle “Notti Magiche” e prima della gara risuona la musica dell'inno dei Mondiali.

Dopo il commovente saluto a Schillaci da parte dei giocatori e della curva rosanero, Palermo e Cesena sono scesi in campo per conquistare la vittoria e continuare il loro cammino per rimanere nelle parti alte della classifica, con il Cesena dell’ex Mignani a pari punti con i rosa, che hanno dimostrato quanto sia difficile vincere in casa, con gli avversari che chiudono tutte le vie per il gol, così il Palermo non è andato oltre lo 0 a 0.

Il Cesena è stato molto ben organizzato e non ha rubato nulla, anzi, la partita è stata condizionata da ben quattro gol annullati: uno per il Palermo e tre per il Cesena, tutte decisioni giuste quelle prese dal Var e praticamente un punto conquistato in una partita di sofferenza, che muove la classifica, ma sottolinea anche, che il Palermo ha giocato bene solo il primo tempo.

Dionisi sceglie ancora Henry al centro dell’attacco, lascia ancora Le Douaron in panchina e sostituisce in attacco Di Francesco con Di Mariano, che poi risulterà il migliore in campo come spesso gli capita ultimamente, il Palermo si schiera con un 4-2-3-1, che serve per dare a Ranocchia la possibilità di giocare nel proprio ruolo, con la speranza che possa rendere di più, rosa a intermittenza nel primo tempo, ma che lasciava ben sperare.

Invece nel secondo tempo il Palermo è completamente sparito dal campo, escluso solo nel generoso finale con l’ingresso di Brunori, che è sembrato forse tardivamente, mentre Segre con l’assenza di Blin non è andato benissimo, ha dovuto centellinare i suoi inserimenti per dare copertura a centrocampo, il centrocampo a due non ha messo in discussione l’applicazione dell’ex Torino, ma lo ha limitato e non è stato pratico, perché atleticamente sta bene.

Neanche Saric, che si è rivisto dopo il periodo di “punizione” inflittogli da Dionisi, è riuscito a spostare gli equilibri, la squadra ha dato l’impressione di essere troppo preoccupata di perdere, forse perché Ranocchia anche stavolta è andato a intermittenza, da lui ci si aspetta qualcosa in più, come di più ci si aspetta da Insigne, ma fa poco e non è quasi mai decisivo.


Le Douaron schierato al posto di Insigne, ha fatto vedere ancora buone cose, ma non si è ancora inserito, ancora volta Dionisi ha preferito Henry a Brunori, segna, va vicino al gol ed è molto minaccioso in area sulle palle alte, un’altra prestazione positiva e una condizione fisica buona per l’ex Hellas, ma il migliore è Di Mariano, nonostante la partita fosse emotivamente la più importante e complicata della sua vita (Schillaci era suo zio), gioca con il cuore e con una forte determinazione ed è sempre concentrato.

Il Pisa si è confermato in vetta con una prestazione da cinque stelle, contro un Brescia tosto e combattivo, in una partita emozionante tra le due squadre, che hanno dato spettacolo specialmente nel secondo tempo, durante il quale il Brescia è riuscito a pareggiare, vittoria importantissima per il Pisa, che sembra avere già opzionato un posto in serie A (il nostro posto), mentre la Juve Stabia perde ancora, contro un Modena straripante che vince e convince.

 

mercoledì 25 settembre 2024

L'Italia piange la morte di Totò Schillaci.

Il mondo del calcio piange l’eroe delle notti magiche, il campione bomber della Nazionale di Italia “90”, lottava da tempo contro un tumore, la camera ardente è stata allestita allo Stadio di Palermo, come si conviene per un campione come lui, la Figc dispone un minuto di silenzio su tutti i campi, i funerali si sono celebrati venerdì mattina nella Cattedrale di Palermo, a cui hanno partecipato molte persone, tra cui rappresentanti delle istituzioni, ma anche tanti cittadini comuni e tanti tifosi.

L'arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice l’ha commemorato così: "Palermo perde un simbolo di riscatto. Un ragazzo di umili origini che riesce a farsi strada nonostante gli ostacoli e le ostilità, fino a diventare un'icona dello sport", Totò è morto, ma i suoi occhi spiritati resteranno spalancati in sua memoria, nel ricordo di una vita indimenticabile, alla moglie, ai figli, ai fratelli e al papà, vanno le mie più sentite condoglianze.

 

Torres-Milan Futuro 0 a 0

I rossoblù della Torres si sono dimostrati spenti e hanno fallito l’aggancio alla vetta, finisce 0 a 0 il recupero della terza giornata del girone B della Serie C, una sfida importante per i rossoblù, che se avessero portato a casa i tre punti, avrebbero raggiunto la vetta della classifica, ma la Torres non riesce ad agganciare in vetta Pescara e Entella.

Il Milan corre tanto, pressa e lascia pochissimi spazi alla Torres, che difficilmente riescono a impensierire i rossoneri di Bonera, con la Torres che perde brio negli ultimi metri del campo, i rossoblù non potevano ambire a qualcosa di più, di un pareggio contro i giovani rossoneri, per i sardi ci sono ancora cose da migliorare, sicuramente stanno pesando i tanti infortuni muscolari e almeno la difesa ha dato risposte più che incoraggianti.

Insomma, per la Torres luci e ombre, lo 0 a 0 è un risultato giusto per quanto espresso in campo e contro una squadra finora imbattuta in stagione, i rossoneri hanno sfoderato una prestazione grintosa e tenace, soffrendo tutto sommato poco e anzi avendo le migliori occasioni per sbloccare il punteggio, il Milan Futuro torna dalla Sardegna con tante buone indicazioni, come l'attenzione continua in ogni fase di gioco e manovre interessanti contro un'avversaria di valore.

 

Cogitana beffata a un minuto dalla fine.

Pareggio per 1 a 1 al Comunale di Vallonara a Marostica, dove Santa Croce e Cogitana si sono equivalse in tutto e per tutto, partita sostanzialmente equilibrata per tutti i 90 più cinque minuti di recupero, per la Cogitana è stato un vero peccato subire il pareggio al 94esimo, quando orami assaggiava la vittoria, il campo piccolo e sconnesso, non ha permesso a nessuna delle due squadre di creare gioco.

Il risultato si è sbloccato al 15esimo, quando Zanchin ha intercettato un passaggio del portiere crociato ad un suo difensore, ha dribblato l’estremo difensore e ha segnato, i gialloverdi hanno costruito su questo gol una partita sporca, che era l’unica che si poteva fare, il Santa Croce ha spinto un po' di più per recuperare il risultato e entrambe le squadre hanno qualche occasioni per segnare, in verità le due squadre qualche altro gol lo hanno segnato, ma l’arbitro ha annullato per fuori gioco. 

La gara è stata gestita principalmente dai padroni di casa, che dovevano recuperare lo svantaggio iniziale, ma la Cogitana si è pian piano abituata alla battaglia e ha risposto colpo su colpo, al 94esimo un lungo cross dal fondo si impenna e ricade a un metro dalla linea di porta con il portiere lontano, sul rimpallo arriva prima l’attaccante del Santa Croce e mette in rete, un po' più di attenzione su questa palla, avrebbe regalato un’altra vittoria alla Cogitana, che con 6 unti, avrebbe rinsaldato la sua posizione all’inseguimento alle prime posizione. 

Crisà: Potevamo portare a casa l’intera posta, ma è ugualmente un buon punto, sono contento per il punto perché l’abbiamo meritato, certo, è chiaro che ti rimane un bel po’ di rammarico, il primo tempo è stato leggermente in favore dei padroni di casa, ma poi quando abbiamo capito che non si poteva giocare e che dovevamo fare una partita sporca, la partita è stata equilibrata.

Noi abbiamo avuto più o meno le stesse loro occasioni, nel secondo tempo abbiamo giocato con più personalità, siamo riusciti a contenere bene gli avversari, almeno fino al 94esimo, le due squadre sostanzialmente si sono equivalse, con entrambe le compagini che hanno faticato a costruire azioni importanti, alla fine non abbiamo regalato grandi emozioni, ma le condizioni del campo non ci hanno permesso di fare più di tanto. 

mercoledì 18 settembre 2024

Torna a vincere la Cogitana, 3 a 1 al Mottinello.

C'è soddisfazione in casa Cogitana per i 3 punti conquistati contro il Mottinello, la squadra gialloverde questa volta è stata implacabile in zona gol, ha segnato con Ferrazzo, Zanchin e Cusinato ed è stata brava a gestire i momenti di difficoltà per tutto il primo tempo, sabato prossimo è in programma un altro scontro diretto fuori casa con il Santa Croce, le due squadre sono appaiate in classifica a 3 punti.

Dopo un primo tempo sofferto, dove la squadra è entrata in campo molle, distratta, poco concentrata, contro un avversario molto forte, la prima frazione di gioco termina 0 a 0, nel secondo tempo la Cogitana si presenta in campo con un altro piglio, con un altro approccio alla partita, gioca meglio, tanto che nel giro di una ventina di minuti realizza tre gol e ribalta il risultato, ottenendo la vittoria.

Il Mottinello trova il gol su calcio d’angolo, anche per un’indecisione del portiere degli allievi, che sostituiva i due portieri Casaccia e Stocco indisponibili, la rete ha rivitalizzato gli avversari, che hanno ripreso a spingere sull’acceleratore, mettendo un po' in crisi i ragazzi di Crisà, ancora a corto di preparazione, ma con molta voglia di fare e con tanto cuore, portando così i tre punti a casa.

Il commento di mister Crisà

La vittoria ottenuta in casa contro il Mottinello è la prima in campionato, questa gioia l’avevamo assaporata solo nelle tre amichevoli di precampionato e adesso speriamo di continuare su questa strada, ho voluto assecondare il desiderio di Menzato che non si trova nel 4-3-3, ma non è sicuramente per questo che abbiamo perso contro il San Pietro, questa volta siamo stati più cinico davanti alla porta e anche se il gioco non è stato più fluido nella costruzione, ci siamo presentati più convinti in area di rigore.

Le sue scelte sono state premiate, oltre a Menzato trequartista, il cambio di Fior e Zannoni nel secondo tempo, con Ferrazzo e Zanchin si sono rivelate azzeccate.

Beh! Più che altro nel secondo tempo è cambiato l’approccio alla partita, Zannoni e Ferrazzo aveva fatto bene quando sono entrati contro il San Pietro e li ho voluto riproporre dal primo minuto, ma ripeto, nel primo tempo è mancato il giusto approccio alla gara.

Comunque la coppia “titolare” rimane sempre quella formata da Fior e Zanchin?

Il fatto che Zanchin non appena è stato chiamato in causa ha segnato, non significa che è il titolare indiscusso, è stata positiva anche la prova di Ferrazzo, che sarà sicuramente molto utile nel corso della stagione, siamo in pochi e non ancora al meglio fisicamente, quindi farò molto turnover.

I gialloverdi in classifica sono adesso a quota 3, praticamente in quinta posizione e sabato rendono visita al Santa Croce di Bassano, ma c’è ancora tanto da lavorare.

 

L'Ascoli supera il Milan Futuro per 0 a 2 a Busto Arsizio

Gli ospiti nel primo tempo sfruttano due calci da fermo e costringono alla sconfitta i rossoneri, una sconfitta casalinga per il Milan Futuro, che cade in casa contro il quotato Ascoli, il 2 a 0 per i marchigiani è stato deciso tra il 25esimo e il 35esimo del primo tempo con due calci piazzati, di Corazza il gol su calcio di rigore e di Menna sugli sviluppi di un corner, due disattenzioni che sono costate care alla squadra di Bonera, che per il resto della partita si è fatta preferire agli avversari, pur non riuscendo a trovare i guizzi giusti in zona gol.

Le occasioni sono arrivate, specialmente a inizio partita e nel finale del secondo tempo, forse il risultato ha risentito dell’assenza di alcuni big come Camarda, Bartesaghi e Zeroli, aggregati alla prima squadra, le azioni da gol non sono state trattate con un maggiore cinismo e avrebbero potuto regalare un copione diverso alla partita, una battuta d'arresto al rientro dalla sosta, che rinvia ancora l'appuntamento con il primo successo in campionato.

Diversi sono stati però i segnali positivi, come il rientro tra i titolari di Coubis dopo il lungo infortunio, ma anche l'impatto positivo dei subentrati, su tutti Liberali e Turco, per fortuna c'è subito l'occasione per rimettersi in “carreggiata”, mercoledì ci sarà il recupero della terza giornata di campionato, la partita contro la Torres alle 20.45. 

L’Ascoli ha dimostrato più esperienza e di essere senza dubbio tra le squadre più attrezzate del campionato, tra le candidate alla vittoria finale, il risultato non può certo far sorridere Bonera, che però può essere soddisfatto per la prestazione dei suoi, che partono subito bene e impongono il proprio gioco, ma lo 0 a 1 cambia l’inerzia della gara, che poi lo 0 a 2 indirizza definitivamente la partita.

L’Ascoli porta a casa i tre punti, ma per tutto il secondo tempo ha dovuto respingere i tentativi del Milan Futuro, che le ha provate tutte per ribaltare il risultato, è mancata la precisione e c’è tanto da lavorare, ma non si può che essere soddisfatti dall’atteggiamento dei ragazzi, non confortano però le prestazioni non al top, di Vos e Longo. 

lunedì 16 settembre 2024

Altra vittoria in trasferta, con tre gol alla Juve Stabia.

 

Il Palermo espugna il Menti con i gol di Segre, Henry e Brunori, i rosa vincono e convincono con una partita “sporca” come ha detto il suo allenatore, anche stavolta Dionisi ha cambiato qualcosa rispetto all’undici di prima della sosta, perché il tecnico non riesce a dare equilibrio e sostanza a questa squadra, così fa prove continuamente, gira e rigira le sue pedine, a parte il fatto che adesso sono cominciati ad arrivare i punti, il gioco che ci deve portare in serie A ancora non si vede.

A detta di tutti, il Palermo ha l’organico per vincere il campionato e per imporre il proprio gioco su qualsiasi campo, questo però continua a non vedersi, sono piccoli i miglioramenti registrati tra una partita e l’altra, il più delle volte dati dal cambio dei protagonisti in campo, un po' come Gomes, che a centrocampo ha fatto di tutto, a me continua a non piacere, però devo dire che gestisce palloni e spazi con una certa disinvoltura, è un punto di riferimento, soffre come tutti nella ripresa ed è tra i migliori, senza di lui sarebbero stati “cazzi”.

Dionisi lascia in panchina Brunori e Ranocchia, parenti lontani di quelli ammirati gli scorsi anni e ha ragione, meglio ha fatto Henry, con un’altra prestazione positiva, di battaglia e di sostanza, conquista punizioni e intensifica il lavoro sporco, guadagnando metri e punizioni preziosi per la squadra e ottimamente invece ha fatto Segre, che stavolta da capitano, ha dimostrato di essere la vera anima del Palermo e con Desplanches (ottime le sue parate) è stato il migliore in campo, è inutile dirvi che l’ho sempre detto, Segre non può restare mai fuori.

La squadra di Dionisi soffre, ma ha imparato a soffrire, come dice Conte “si sporca le mani” e poi è diventata cinica, perché riesce quasi sempre a segnare in tutte quelle poche volte che si presenta pericolosamente nell’area avversaria, a Castellammare di Stabia lo ha fatto bene, colpendo due volte nel primo tempo e realizzando il doppio vantaggio, che gli ha permesso di ammortizzare il ritorno delle “vespe” che nella ripresa hanno accorciato le distanze e portare a casa una buonissima vittoria, suggellata da un rigore di Brunori.

Con lui al posto di Henry cambia il modo di giocare, lui è più propositivo e più elegante palla al piede il Palermo compie una nuova impresa in trasferta, dopo la vittoria sul campo della Cremonese, vince anche sul campo della Juve Stabia e stiamo parlando di due squadre che stazionano nei quartieri alti della classifica, dove si avvicina sempre più il Palermo, oggi è a 4 punti dalla capolista Pisa e praticamente ottava, decisive le scelte di Dionisi per questo secondo blitz consecutivo in trasferta.

I rosanero superano le insidie della partita, con umiltà e grande maturità, se pur lentamente la squadra è in crescita e il risultato è stato importante anche per la classifica, gara “sporca”, ma era quello che serviva per vincere, il Palermo in attesa che arrivi il gioco spettacolare e spumeggiate, che si aggrada a una squadra come il Palermo, ha “sporcato” la partita alla perfezione, confermando la progressiva crescita.

Il Palermo ha interpretato al meglio la partita, i rosa hanno retto l’intensità e la corsa dei padroni di casa, li hanno atteso con compattezza e ordine, per poi cercare al momento giusto l’affondo decisivo, è una vittoria importante per il morale e per la classifica, il Palermo è stato cinico sotto porta, la costruzione della manovra offensiva è stata lineare e fluida, con maggiore pericolosità, una riaggressione costante e continua e la vittoria nei duelli sulle seconde palle.

Dionisi è coraggioso e perfetto nelle sue scelte e nel secondo tempo ha fatto anche debuttare il francese Le Douaron, che si è mosso bene, lasciando intravedere le ottime qualità che lo hanno portato a Palermo, Segre ha portato grinta e intensità, ci è mancato tanto e tutto il centrocampo si è ossigenato dalla sua presenza, una traversa e delle belle parate di Desplanches, hanno poi congelato i tre punti per i rosa, il portiere sta crescendo anche in sicurezza e personalità, la difesa deve ancora registrare alcuni meccanismi, soprattutto in fase di marcatura.

Quando la Juve Stabia ha accorciato le distanze (Adorante si ritrova tutto solo in area), la squadra di Dionisi ha reagito con maturità, continuando ad esprimere il proprio calcio, i rosa hanno superato un esame non facile, in un ambiente caldo e in una partita “trappola”, convincendo per larghi tratti della partita e ribadendo la sua crescita, con quest’altra vittoria il Palermo recupera qualche posizione di classifica è stato più squadra, ha saputo leggere la gara e adesso deve migliorare in difesa per rischiare un po’ meno.

domenica 8 settembre 2024

San Pietro-Cogitana 1 a 0.

Il campionato dei gialloverdi si apre con una sconfitta, dopo un eccellente precampionato, l
a squadra di Crisà al Comunale di San Pietro per la prima gara della campionato juniores 2024-2025, è beffato dagli arancioni, che scendono in campo rinforzati da 10 elementi in età della prima squadra (San Pietro Rosà Prima Categoria - Girone C) e hanno trovato la prima rete su una ingenuità del portiere Stocco, che si è fatto “scippare” la palla dalle mani (intervento morbido quello del portiere) e poi è rimasto a guardare l’arbitro, mentre l’attaccante segnava.

Il San Pietro corona la sua superiorità nella ripresa, quando non si intendono i due centrali della Cogitana e l’attaccante ne approfitta per involarsi a rete e siglare il meritato 2 a 0, inaugurando così con una vittoria la stagione della juniores e pensare che in un primo momento la partita poteva anche non essere giocata, con conseguente 3 a 0 d’ufficio per i ragazzi di Crisà, che comunque hanno subito il giusto da una squadra forte e soprattutto atleticamente messa bene.

La Cogitana ha giocato una buonissima partita, di contenimento e di sacrificio, non è mai stata schiacciata nella sua metà campo, nonostante la perdita dopo mezzora del suo play, che comunque aveva già cominciato in non buone condizioni, dell’uomo di fantasia al 45esimo e di uno dei due centrali, 10 minuti dopo l’ingresso in campo del secondo tempo.

Perdite che hanno pesato tantissimo sull’economia della squadra, che ha già gli uomini contati e ha solo 10 giorni di preparazione sulle gambe, la squadra ha giocato bene, è stata abbastanza organizzata e ha punto puntualmente con le ripartenze veloci delle due punte: Zanchin e Fior, alla Cogitana è stato annullato un gol per fuori gioco sullo 0 a 0 e sul 2 a 0 ha preso una traversa con Cusinato, una dei migliori in campo.

Si apre quindi con la vittoria del San Pietro, che la scorsa stagione si è classificato quarto, ma a solo un punto da Cogitana e Roxius secondi, il San Pietro più delle altre, vuole inseguire la promozione tra i regionali, le seconde parti dei due tempi sono stati equilibrati, nella parte finale addirittura la Cogitana avrebbe potuto anche segnare, ma alla fine il San Pietro ha conquistato i tre punti in palio, sentiamo le impressioni del Mister:

"Se impariamo alcuni modi di stare in campo e alziamo il livello atletico, che ci mette al riparo dagli infortuni come è successo oggi, credo che possiamo fare grandi cose in questa stagione, io sono ambizioso, forse questo gruppo per il limite dell’organico non potrà ambire a vincere il campionato, però dovremmo lottare comunque per i primi posti.

Abbiamo una squadra forte, se impariamo a pressare la difesa avversaria, se riusciamo ad accompagnare meglio la squadra, se usciamo fuori da qualche equivoco tattico e allunghiamo la rosa, possiamo divertirci e prenderci delle belle soddisfazioni, dobbiamo lavorare per aumentare la pressione e l’intensità. 

venerdì 6 settembre 2024

Segna Soleri e lo Spezia rimonta Mignani

Lo Spezia soffre contro il Cesena, ma rimedia tre punti nel finale, salendo in vetta alla classifica a 8 punti, raggiungendo Pisa e Juve Stabia, quest’ultima prossima avversaria dei rosa, quando tutto sembrava avviato verso il successo dei romagnoli, Soleri pareggia con uno dei suoi guizzi e poi Bertola fa esultare i liguri al 101nesimo.

Il Palermo invece fa festa a metà ed evita la terza sconfitta in campionato, grazie a una rete di Di Mariano e dopo una prestazione, nella quale sono emerse più o meno le stesse difficoltà della scorsa stagione e delle tre precedenti partite, la mancanza di cinismo e di concretezza sotto porta è stata decisiva, il Palermo ha fatto spesso fatica a costruire in maniera pulita la manovra offensiva, che in certi momenti è apparsa lenta.

La difesa ha mostrato le stesse insicurezze della passata stagione, troppi ed elementari gli errori individuali, i rosanero per larghi tratti della gara, non sono riusciti a cucire una trama di gioco efficace, nonostante sia arrivato Blin, manca un play in grado di orchestrare il gioco in mezzo al campo, eppure sembrava che De Sanctis avesse rimediato agli errori degli scorsi anni.

Non è stata colmata nemmeno la mancanza di un’alternativa a Lund e Nikolaou sta risultando un azzardo, almeno al momento non sta dando le giuste garanzie e alla ripresa dalla sosta per le nazionali, arriva la trasferta difficile contro la Juve Stabia, una gara insidiosissima, contro una squadra in ottima forma e condizione.

Dionisi ha confermato l’undici che ha finito la partita a Cremona, Brunori torna titolare, ma il Cosenza ha cominciato con grande intensità, i calabresi aggredivano alti i rosanero, impedendogli la costruzione della manovra, i padroni di casa hanno sbagliato diversi disimpegni in fase di uscita, che hanno innescato le ripartenze del Cosenza.

I calabresi hanno giocato con personalità e idee, i rosanero hanno faticato soprattutto in fase di non possesso e il Cosenza è andato in vantaggio meritatamente, troppi gli errori commessi dal Palermo, che sembra l’esatta copia di quello dello scorso anno, è Di Mariano che era appena entrato a far esplodere il Barbera, con una zampata vincente su assist di Insigne e palla in rete.

Nonostante due salvataggi sulla linea da parte del Cosenza, un gol annullato a Di Mariano e un’occasione di Insigne calciata incredibilmente alle stelle da ottima posizione, la partita finisce in pareggio.

Cogitana Juniores

Abbiamo incontrato davanti i cancelli di “Campagnalta” il tecnico Crisà, che prima di cominciare gli allenamenti si è soffermato a parlare con noi.

Mister, allora, questo può essere l’anno buono per vincere il suo primo campionato in veneto?

“No! andiamoci piano con certe affermazioni, è vero che abbiamo vinto le tre amichevoli che abbiamo disputato, ma vi ricordo che anche per la Juniores vale il fatto, che questo è calcio d’agosto”.

Tutto vero, però la sua squadra ha già fatto vedere di esprimere un bel gioco, di avere un impianto già ben collaudato e lo dimostra il fatto che fin qui non avete ancora preso un gol.

“Beh, senza volerci paragonare ai professionisti, anche il Milan e il Palermo hanno fatto degli ottimi precampionato, eppure stentano in una maniera terribile, è chiaro che quando ci sono i tre punti in palio, poi le cose cambiano”.

Ma anche sotto l’aspetto fisico, nonostante i pochissimi allenamenti, la squadra sembra in gran forma.

“È inutile negare che anche a me sembra così, però la preparazione serve per il futuro, quando dovremo ricorrere alle energie messe da parte e sarà in quel momento che verranno i nodi al pettine, così come quando cominceremo ad avere le prime indisponibilità e penso che avete notato pure che siamo contati”.

Questa è l’ultima settimana intensa, anche perché sabato ci sarà la prima partita con il San Pietro, che è stata spostata alle 16 e 30.

“Si, per certi versi è un bene, perché già mi perdo solo che mi perdo per impegni miei di famiglia, la seconda partita, l’esordio in casa in campionato”.

Adesso quindi vi allenate mercoledì e anche venerdì, poi la prossima settimana riprenderete con gli allenamenti lunedì e giovedì e poi sabato ci sarà l’esordio in casa con il Mottinello.

“Esatto, l’impegno familiare mi farà perdere la seconda partita di campionato, confido nei miei ragazzi e nei dirigenti che mi sostituiranno, per fare in modo, che visto che non potrò essere con loro, che mi regalino almeno i tre punti”.

Sembra che comunque vi manchi un attaccante, uno dai gol facili.

“La squadra non è completa, avremmo bisogno di innesti, il primo rinforzo era un difensore centrale ed è arrivato Miotti, poi serve un altro centrocampista e se fosse possibile anche un attaccante, servirebbero proprio quelli che io avevo chiesto al Riese: Soligo e Gijkolaj”.

Allora la Cogitana parte a fari spenti in questa stagione.

“Si, non possiamo fare diversamente”.