domenica 30 aprile 2023

Con il Benevento, si è visto un Palermo con poca personalità.

 

Altra prestazione scialba e sottotono per la squadra di Corini contro il Benevento, una costante nelle ultime 11 partite, accentuata dalla crisi di risultati, con una sola vittoria nelle ultime undici gare, dove il Palermo non è riuscito a fare il salto di qualità, dopo la vittoria di febbraio contro la Reggina, che lo vedeva al sesto in classifica e proiettato a un posto importante nei playoff, suffragato anche dal calciomercato invernale, i rosa invece si sono spenti.

Dopo la prima parte del campionato trascorsa nei bassifondi della classifica e dopo tutta quella serie di risultati positivi, l’obiettivo dichiarato e comunicato da società e allenatore, era chiaro: “si punta a qualcosa di più della salvezza, possiamo sognare in grande, ora viene il bello”, messaggio che è stato ribadito con la svolta tecnico/tattica di Corini, che poi si è rilevata controproducente.

Il passaggio dal 4-3-3 al 3-5-2 ‘ibrido’, l’inserimento a centrocampo di Gomes e Broh, il posizionamento di Di Mariano più vicino a Brunori, non ha dato maggiore brillantezza in fase conclusiva sotto porta e non è stato nemmeno più un Palermo propositivo nell’atteggiamento, gli arrivi di Tutino e soprattutto di Verre, dovevano essere decisivi, ma con Gomes e Broh a centrocampo, non abbiamo alzato il baricentro e non abbiamo neanche avuto un palleggio più qualitativo anche dal basso.

C’è stata pure qualche prestazione confortante, ma nel complesso si è trattato di prestazioni opache e con la mancanza di risultati, sono venute a mancare anche quelle certezze, che proprio i risultati avevano dato nel periodo precedente, troppi gli errori individuali, ma soprattutto di squadra, senza contare il calo e la collazione sbagliata di diversi giocatori chiave.

Gli infortuni forse hanno anche condizionato il percorso del Palermo, ma la rosa è comunque tanto profonda e di qualità, che non possono avere condizionato così tanto il campionato dei rosa, piuttosto il Palermo si è scoperto una squadra con poca personalità e poco equilibrio, nonostante tutto però, il Palermo è nono e ha speranze di poter ancora arrivare tra le prime otto e di salvarsi con tranquillità.



Vittoria in amichevole del Riese, battuto il Mottinello per 3 a 1

In campionato sarebbero stati tre punti d'oro, ma era soltanto un’amichevole, i gialloblu la vincono nella ripresa in rimonta, dopo che il primo tempo era finito 1 a 0 per i padroni di casa del Mottinello, con i gol di Antei, Bordin e Favaro.

Ci sono vittorie e vittorie, questa è una delle più prestigiose e importanti della stagione, perché anche se un’amichevole, ha prodotto una ripresa scoppiettante, che è un segnale grande e forte, per una squadra che ha finito il suo campionato un mese fa e ha ancora consapevolezza nei propri mezzi e tanta energia.

Un buon approccio quello del primo tempo, con ripartenze letali sciupate dagli avanti gialloblu e ripresa più concreta ed efficace, la grossa differenza l'hanno fatta l'1 a 1 e poi l’1 a 2 segnati in sequenza, in generale però va sottolineata l'intera prestazione di spicco da parte dei ragazzi, il prossimo impegno per proseguire questo finale di stagione positivo è già vicino, venerdì 5 maggio alle 18.30, il Riese sarà di scena a Rossano.

Il Roxius nell’amichevole di dicembre, ne aveva fatti 9 alla compagine di Riese, in una delle partite più balorde della stagione, a Mottinello, i padroni di casa ha cercato di imporre il proprio gioco manovrato, con impostazione dal basso e per certi versi ci riesce, ma il Riese è vigile e anche propositivo nel ripartire con efficacia, ma a turno Pozzati, Graziotto e lo stesso capitano Coletti, si divorano tre nitide occasioni per passare in vantaggio.

Al primo tiro in porta il Mottinello passa in vantaggio e poi per Colantuono è solo ordinaria amministrazione, anche se sul gol non è sembrato impeccabile, a inizio ripresa, Crisà che aveva già sostituito nel corso del primo tempo Danieli con Soligo, risultato poi il migliore in campo, cambia tutto là davanti, fuori gli evanescenti e imbarazzanti Pozzati e Graziotto e dentro Bendo all’esordio dopo il lungo infortunio e Bizzotto.

Il Riese ora pressa alto con Bordin, Coletti e Miron, la gara si squarcia e nel giro di una quindicina di minuti arriva il pareggio di Antei su calcio d’angolo battuto da Basso, il Mottinello non riesce più a far girare a fare il giro palla del primo tempo ed è costretto a buttare via il pallone, che è lavorato bene a centrocampo dal trio Soligo-Bendo-Bizzotto e a metà del secondo tempo arriva il vantaggio.

Ripartenza dei gialloblu, capitan Coletti vede libero sulla desta Bordin che arriva di gran carriera, lo serve, piattone dell’esterno destro e palla imparabile ad incrociare, nel finale gli ospiti gettano nella mischia il giovane Favaro (classe 2008) al posto di Miron, il ragazzo se pur lento, è però dotato di un sinistro sopraffino e incornicia la sua buona prestazione con il gol del 3 a 1.

Il commento di un raggiante Crisà: “Si sono raggiante, anche se si tratta di un amichevole di fine stagione, perché noi abbiamo ancora lo spirito di giocarcela e di vincere, questo per me è un gran pregio per la squadra e poi, la prestazione dei ragazzi mi è piaciuta, specialmente nel secondo tempo, abbiamo messo in campo una grande attenzione difensiva, il centrocampo a tre ha cantato e portato la croce e il tridente offensivo, ha interpretato bene il primo pressing sulla loro linea di difesa, di tutto questo sono soddisfatto”.

 

lunedì 24 aprile 2023

Il Palermo ha perso anche l’ultimo treno.

 

Dopo la partita vinta con la Reggina il 5 febbraio, il Palermo ha disputato altre 11 partite, vincendone solo una con il Modena e poi ha fatto 7 pareggi e 3 sconfitte, passando dalla conquista della zona play off, alla estromissione da questa zona, che nonostante i risultati negativi delle altre squadre, non riusciamo più ad agganciare, perdendo opportunità su opportunità.

Non è bastato neanche ricevere in casa il Benevento ultima della classe, per prendere al volo l’ultimo treno per i play off, che anche se non era un obiettivo dichiarato all’inizio del campionato, ma era la salvezza l’obiettivo primario, i play off lo erano diventati comunque e dichiarati anche dai dirigenti, specie dopo il mercato di gennaio, il vero obiettivo del Palermo.

Sette pareggi in 11 gare, sono la media di una squadra che deve salvare la categoria, come si dice in gergo “muove le classifica”, è vero che siamo a più 7 dai playout e che abbiamo guadagna un punto sulla Reggina in chiave playoff, ma per l’organico a disposizione e per tutto quello che sta succedendo alle nostre rivali, non possono consolarci i 7 punti di vantaggio sulla zona retrocessione.

La squadra continua a non convincermi, a non entusiasmarmi, è una squadra troppo scolastica nel suo gioco, lento e prevedibile, non è arrembante, costruiamo poco e permettiamo sempre i rientri degli avversari, non riusciamo mai a controllare totalmente la partita, a imporre il nostro gioco e alla fine rischiamo sempre persino alla beffa finale, che gli avversari hanno sistematicamente e che falliscono sempre con la stessa puntualità, meno male.

Corini se la gioca sempre nella stessa maniera, specie a centrocampo, dove non riesco a giustificare la presenza di Gomes e in contemporanea l’assenza di Segre, non rischia mai nulla e non si inventa mai niente, per carità, coi singoli esclusa qualche eccezione niente da dire, ma è il tecnico che non osa, non è riuscito a dare un gioco a questa squadra che si regge sui quei quattro singoli e sta facendo alla lettera una stagione per non retrocedere.

Non si può considerare una novità Sala sulla sinistra al posto dell’infortunato Aurelio o in avanti Tutino preferito a Soleri, la novità sarebbe l’abbandono del 3-5-2, sempre lo stesso, il modulo di chi se la fa sotto, di chi si difende solamente e basta, con le due punte lasciate sole allo sbando nell’area avversaria, questo è Corini, non deve cambiare Soleri con Tutino, devi cambiare modulo e modo di giocare.

Verre non può essere sacrificato da mezzala e Segre non può stare sempre in panchina, avremmo dovuto giocare con il 3-4-1-2, con Segre mezzala, che in quei pochi minuti che viene utilizzato come è successo sabato, fa un sacco di inserimenti e cerca la porta più degli attaccanti, che sono poco serviti e male, con Verre dietro le punte a rifinire e più vicino alla zona nevralgica del campo a lui più congeniale.

In assenza di Stulac, il play davanti alla difesa deve essere Damiani, un mediano che oltre a interdire, abbia anche doti di organizzazione e visione di gioco, invece sacrifichiamo Verre e Segre, affidiamo la regia ad un interditore e poi nel secondo tempo ci difendiamo ancora di più, mettiamo fuori sempre Verre e Saric e mettiamo dentro altri due interditori Damiani (lui almeno sa impostare) e Broh, che stia vincendo o che stia pareggiando, ci difendiamo sempre di più.

Non dico che dovevamo arrivare in serie A, ma provarci tramite la partecipazione ai play off si, il silenzio di chi sta assistendo allo spreco di tutte queste occasioni è assordante, Mirri fa il pompiere, ma non è vero che non potevamo andare in serie A con 42 milioni di debiti, perché il Palermo debiti non ne ha e poi il City Group, ci sta un attimo a sistemare i conti se in ballo ci fosse stata la serie A.


È chiaro che alla fine i dirigenti diranno che questo era un campionato di transizione e non possiamo dirgli niente, perché gli acquisti ci sono stati e il campionato aveva squadre di tutto rispetto, anche se poi hanno fallito un po' tutte, Cagliari, Parma, Reggina e Pisa su tutte, per non parlare di Spal, Venezia, Brescia e Benevento, ma proprio per questo c’è ancora più rammarico per non averci provato, solo una vittoria nelle ultime 11 partite non va bene e la rincorsa ai playoff si fa sempre più complicata.

Purtroppo o per fortuna, tra noi e la Reggina ottava (ammesso che non gli ridiano i tre punti), ci sono solo 2 punti ed è questo che tiene ancora viva la speranza, squadra che vince non si tocca e la squadra che non vince che si fa? Il Palermo degli ultimi mesi è disattento in difesa e sterile in fase offensiva, ha una manovra imballata e lenta che non riesce a incidere.

Questo è il Palermo che Corini è riuscito ad imbastire, con una campagna acquisti tra settembre e gennaio di tutto rispetto per la serie B, una squadra che il più delle volte riesce a offrire prestazioni molto deludenti e che dopo un buon avvio nel girone di ritorno, si è persa per strada, una squadra che non ha prodotto i risultati sperati, tranne tutta quella sfilza di pareggi, una squadra con una grande mancanza di brillantezza in fase offensiva nonostante Brunori.

È grande l’amarezza per la ghiotta occasione di partecipare ai play off e per tutti gli “ultimi treni” passati senza riuscire ad agguantarli, che comunque sarebbero stati illusori, perché in questi undici incontri con una sola vittoria, i limiti tecnici della squadra (del suo allenatore) si sono palesati con grande evidenza, resta comunque da dare un senso alle ultime 4 giornate e continuare a coltivare il sogno di inserirsi nella griglia degli spareggi (vista la matematica possibilità), nelle prossime 4 partite che restano e poi è ora di cambiare.

sabato 22 aprile 2023

Tutti sotto esame in questo finale di stagione.

Mancano 5 partite alla fine e dopo la sconfitta con il Venezia, la classifica a causa delle penalizzazioni di Parma e Reggina è cambiata, 3 punti in meno per gli uomini di Pippo Inzaghi, che sono scesi a quota 46 e quindi all’ottavo posto in classifica, per i crociati invece dovrebbe essere prevista una penalizzazione di un punto, che porterebbe il Parma a quota 47, anche se per il Parma manca la decisione ufficiale, le due squadre anche con la penalizzazione restano nelle sei squadre, che possono fare i play off, dunque testa al Benevento.

Credo che in queste ultime 5 gare si faranno ancora altre valutazioni, che serviranno per il mercato della prossima stagione, Lancini va in scadenza e non sarà riconfermato, Bettella, Vido, Tutino, Verre e Masciangelo, sono arrivati in prestito con diritto di riscatto, Sala ed Elia con riscatto e controriscatto con Sassuolo e Atalanta, mentre per Stulac invece è previsto l’obbligo di riscatto.

Stagione deludente per Bettella, Vido e Masciangelo, Verre sarà sicuramente riscatto, per Tutino, Sala ed Elia, per motivi diversi ci sono tanti dubbi, credo che come me anche il City Group ha molti dubbi sull’allenatore e così anche per chi ha già un contratto lungo e non è detto che non possa essere ceduto.

Non credo per niente alla possibilità del Palermo che possa fare i playoff, piuttosto io starei attento ad un passo falso anche con il Benevento, perché complicherebbe tanto le cose e forse potrebbe anche farle diventare pericolose, in caso di mancata partecipazione ai play off non sarà un dramma, anche se gli obiettivi dichiarati a gennaio erano altri.

Sarebbe veramente drammatico invece, se non si riuscisse a mantenere la categoria, che al momento matematicamente non è ancora stata raggiunta, anche se nove punti di distacco dalla zona playout, dovrebbero essere garanzia di tranquillità, comunque vada, il City Football Group costruirà un gruppo competitivo che possa puntare con convinzione verso l'alto della classifica per essere protagonista e a quanto pare (con immensa gioia da parte mia) Corini ha i giorni contati, addirittura dovrebbero già esserci i candidati alla panchina rosanero.

La società ha grandi ambizioni e vuole tornare nel calcio che conta, sei stagioni dopo l’ultima volta che ha giocato nella massima serie, pare appunto che la proprietà si sia già guardata attorno e secondo le ultime indiscrezioni, sono due gli allenatori su cui si sarebbero concentrati, Stroppa e Alvini, entrambi hanno vinto il campionato di serie B 2021/22, sono bravi, fanno un gioco spettacolare e in più Stroppa è un esperto di promozioni, in serie A ha già portato il Crotone e il Monza, Alvini oltre a portare la Cremonese in serie A, ha portato la Reggiana dalla C alla B. 

mercoledì 19 aprile 2023

Palermo esclusa da EURO 2032, perché lo stadio è stato definito “un cadavere”.

L'assessore allo sport di Palermo, ha usato parole dure per descrivere lo stato di abbandono in cui vessa lo stadio cittadino: "Lo stadio è in condizioni drammatiche, è la stessa situazione che ha interessato la piscina. Il Renzo Barbera è un cadavere che resuscitiamo ogni giorno. Non è mai mancato il dialogo con la Federazione. Anzi, abbiamo avuto un confronto costruttivo e propositivo. Alla base di questa decisione, non c’è, né uno scontro, né una divergenza di opinioni. Ci sono dati oggettivi. Lo stadio va ristrutturato. È un risultato che non si basa su una scelta politica, aleatoria. Non mi sento di dire che sia una decisione calata dall’alto, ma bensì dettata da un impianto che non mi sembra fra i migliori d’Italia”.

L’assessore Figuccia poi continua: “Abbiamo trovato gli impianti azzerati, non è stata fatta manutenzione negli anni passati. Ci eravamo presi un impegno in Giunta la scorsa settimana, rispetto alla riqualificazione dello stadio Renzo Barbera. Un impianto che ha bisogno di una ristrutturazione straordinaria importante. È da anni che non si fanno lavori. Essendo rimasto negli ultimi anni privo di interventi, bisogna provvedere e ci vogliono dei tempi tecnici. Ad oggi lo stadio ha delle criticità importanti. Essendo stato dato in concessione, stiamo parlando con la società del Palermo calcio, per capire chi può fare cosa. Palermo potrebbe tornare in pista come eventuale sostituzione. Avrei preferito chiaramente che fosse scelta Palermo in maniera diretta. Prendiamo questa decisione come un ulteriore stimolo per avviare questo percorso di manutenzione con tempi più celeri possibili, così come fatto con altri impianti".

Queste le parole dell’Assessore allo sport di Palermo, ma con il capoluogo siciliano, sono state escluse altre città italiane importanti tra le quali anche Udine, il Barbera è stato scelto solo come eventuale riserva, sempre che EURO 2032 venga assegnato all’Italia invece della Turchia, che è messa meglio di noi, in pratica, si sono lasciati fuori stadi già un po’ ristrutturati, per fare in modo di favorire quegli stadi, che vanno completamente rifatti. 

La Federazione e la politica in genere considera Euro 2032, come è stato per il mondiale di Italia “90”, l’occasione per poter rifare gli stadi senza grossi investimenti da parte dell’Italia, questa grande occasione l’abbiamo già persa con Euro 2012 e ora si ripresenta praticamente dopo 20 anni, sarebbe veramente da stupidi perderla un’altra volta, ora si aspetterà l’autunno per l’ok della UEFA, per la questione stadi.

Torna in campo il Riese in amichevole con il Loria.Inizio modulo

Quarto atto stagionale tra Riese e Loria, due le gare di campionato e due le gare amichevoli, divise equamente tra gli stadi di Loria e Riese, con i gialloblu avanti nello scontro diretto, con 3 vittorie e 1 pareggio, anche questa vittoria ottenuta per 5 a 1 è stata meritata, il Loria con già la squadra della prossima stagione (2007 e 2008), non ha mai impensierito la difesa dei locali, Colantuono nel primo tempo è stato chiamato un paio di volte all’ordinaria amministrazione, mentre Cuccarolo subentrato nel secondo tempo, nell’unico tiro in porta su punizione, si è chinato a raccogliere la palla dentro la rete.

Netta la supremazia del Riese, ma lo era stata pure nei due incontri in campionato, il primo pareggiato dagli avversari al 95esimo su un calcio di rigore generoso, ma che aveva visto i padroni di casa sbagliare gol a più non posso, i gialloblu nonostante erano fermi da tempo e con qualche elemento in non perfette condizioni fisiche, hanno giocato una buona partita, con un buon ritmo e sono stati abbastanza concentrati e ordinati.

Bene ha fatto la difesa e soprattutto Basso, che ha giocato con qualche linea di febbre, Pozzati che oggi sostituiva l’indisponibile Longo, è stato come sempre richiamato dal suo allenatore ad essere più disciplinato, a centrocampo buone le prove di Antei davanti alla difesa, sempre più padrone del ruolo e quelle delle mezzali Bizzotto e Miron, spronati in settimana dal tecnico.

In avanti Soligo reduce da due partite con la Juniores, con l’ultima addirittura il sabato, è stato in campo per onore di firma e poi ha lasciato il posto a Bordin, Coletti autore di 2 gol, ha fatto delle buone triangolazioni con Graziotto, che ha segnato un gol anche lui, ma che ha sbagliato una miriade di palloni come sempre, tutto sommato è stata una buonissima prova e la squadra, anche il Riese per certi versi è proiettata verso la prossima stagione, è stata corta compatta. 

Ascoltiamo le parole del tecnico Crisà:

“Vittoria meritata, tra noi e loro c’è una buona differenza tecnica e lo abbiamo visto in campionato, loro oggi avevano un po' di 2008 in squadra, i nostri stanno facendo i play off e devo aspettare un attimo, prima di cominciare a lavorare anch’io per la prossima stagione.

Dopo le due amichevoli in famiglia, con la Juniores e ancora di più con i giovanissimi, non abbiamo avuto un buon approccio alla partita e oggi non mi aspettavo che approcciassero così bene la gara, abbiamo fatto bene sotto il profilo della determinazione, abbiamo giocato con molta attenzione e non abbiamo subito nulla, penso che per quello che si è visto in campo, sia la vittoria che il 5 a 1 siano meritati.

Non nego di essere soddisfatto, abbiamo fatto bene quello che dovevamo fare, mi dispiace per il gol negli ultimi minuti, nonostante i 5 gol c’è mancata un po' di lucidità sotto porta per segnarne altri, abbiamo recuperato tanti palloni e abbiamo sbagliato qualcosa nell’impostazione, è lì che dobbiamo migliorare, ma siamo stati bravi. 

lunedì 17 aprile 2023

Il Palermo perde 3 a 2 a Venezia: solo una vittoria nelle ultime dieci gare.

I sogni playoff naufragano nella laguna di Venezia, terza partita senza vittoria per il Palermo e rosanero al decimo posto, dopo la sconfitta di Parma e il pareggio al "Barbera" contro il Cosenza, i rosa hanno buttato via l’ennesima possibilità di rientrare nei playoff, il Venezia invece fa un passo importante verso la salvezza, salvezza che per il Palermo dista 6 punti dal Cosenza e nelle prossime 5 gare, incontrerà avversari affamati e decisi a vendere cara la pelle.

Nelle prossime 5 partite, i rosa incontreranno nell’ordine: Benevento, Como, Spal, Cagliari e Brescia, tutte squadre interessate, a eccezione del Cagliari, a evitare la retrocessione in serie C, questa la classifica dalla decima posizione del Palermo a 43, alla ventesima: Ascoli 42, Como 41, Ternana 40, Venezia 39, Cittadella e Cosenza 37, Perugia 34, Spal 33 Brescia 32 e Benevento 30.

Il Benevento ultima in classifica a 30 punti, non ha ancora abbandonato le speranze di salvezza e sarebbe veramente il colmo, che le streghe retrocedano con l’organico che hanno a disposizione, hanno cambiato di recente il quarto allenatore della stagione e non verranno a Palermo per fare una passeggiata, il Como, avversario successivo con i 41 punti attuali, non è ancora del tutto salvo e anche lui, con l’organico che si ritrova, farà di tutto per raggiungere prima possibile la salvezza.

Nella stessa situazione del Benevento, ci sono Spal a 33 e Brescia a 32, per loro era stato programmato un campionato con obiettivo play off, con possibile raggiungimento della serie A (come il Palermo), anche loro hanno cambiato quattro allenatori in stagione e lotteranno fino alla fine, che non vorrei diventasse, la fine del Palermo ai play out, visto che anche il Cagliari, se pur non interessato alla salvezza, è interessato però alla lotta per la serie A tramite i play off.

Considerato che: Frosinone 67 e Genoa 63 sono oramai avviati verso la serie A e che il Bari con 57 punti ha già la quasi sicurezza di arrivare terzo (posizione importantissima per disputare i play off), il Südtirol a 52 punti, non è ancora certo di arrivare quarto, tallonato com’è da Pisa e Reggina a 49 e da Cagliari e Parma a 48, è praticamente impossibile per il Modena e il Palermo a 43, così come per Ascoli 42 e Como 41, pensare di riuscire a scalzare dai play off, almeno una tra Cagliari e Parma.

Purtroppo il suicidio perfetto il Palermo lo ha consumato a Genova, da quando ha interrotto il filotto di nove partite utili consecutive, che lo aveva rilanciato dalla zona retrocessione alla zona play off, dalla quella sconfitta contro il Genoa e fino all’altra sconfitta con il Parma, è vero che non abbiamo mai perso, ma abbiamo infilato 5 pareggi di fila, che con la regola dei 3 punti rappresentano praticamente 5 sconfitte, fatta salva la vittoria con il Modena e poi, abbiamo fatto solo uno squallido 0 a 0 con il Cosenza.

Io per i play off oggettivamente ci metterei sopra una pietra tombale, piuttosto, mi preoccuperei di non essere invischiato nella lotta ai play out all’ultima giornata, perché dal dire al fare ci vuole un attimo, non mi soffermerei tanto su l'errore di Pigliacelli o sull'occasione mancata da Soleri, sono cose che capitano in una partita e in un campionato, piuttosto guarderei più realisticamente, come questa squadra nonostante i Verre, i Saric, i Segre, i Tutino e i Brunori, nelle ultime 10 partite ne abbia vinto solo una.

Il Palermo ha fatto un discreto primo tempo, ma nel secondo tempo è stato incapace di controllare il gioco, pochi gli spunti e tanta la difficoltà ad arginare il Venezia, poi come spesso capita, nel finale il Palermo dà tardivi sintomi di risveglio, ma dopo aver rischiato il cappotto, i rosa perdono ancora dei punti da situazione di vantaggio e alle loro spalle, non bisogna star del tutto tranquilli.

Ma le cattive notizie non finiscono qua, Palermo resta fuori dalla candidatura di Euro 2032, per la quale l'Italia è ufficialmente candidata a ospitarli, a renderlo noto è stata la UEFA, che nei prossimi mesi valuterà a cui aggiudicare il diritto di ospitare le edizioni, però fra gli impianti candidati a ospitare gli Europei del 2032, non c’è più lo stadio Barbera di Palermo.

Le città designate a ospitare la fase finale dell’Europeo sono: Milano, Torino, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Cagliari, Palermo resta fuori, la decisione di escludere Palermo, è stata presa per motivi di spostamenti delle squadre e dei tifosi, da questo punto di vista il coinvolgimento di due Isole, non è stato ritenuto funzionale, così, in questa fase è stata scelta Cagliari, perché ha già in essere un progetto di ristrutturazione dello stadio, approvato e finanziato, ma Palermo continuerà a essere coinvolta nell’iter, come riserva.

Ai piani alti si sta lavorando affinché si possa mettere una pezza, alla scelta di escludere la quinta città d'Italia, che in quanto a bellezze storiche e artistiche non è di meno a nessuno, Palermo non può essere penalizzata, solo perché abbiamo ereditato uno stadio in pessime condizioni, privo da anni di qualsiasi intervento di manutenzione ordinaria e straordinaria, confidiamo nella nuova amministrazione comunale a cui facciamo appello, affinché si assuma l'impegno di rilanciare l'impianto e le necessarie strutture a corredo. 

martedì 11 aprile 2023

Il sogno playoff forse si infrange nel giorno di Pasquetta.

Con il sesto pareggio nelle ultime nove partite, potrebbe essere finito il sogno playoff, i tre punti di distanza dalla lotteria per un posto nella massima serie, non dovrebbero costituire un grosso ostacolo, per chi come il Palermo, ha a disposizione un buonissimo organico, ma pareggiare sempre tutte le partite, senza mai infilare anche una piccola serie di vittorie, può diventare determinante.

Il Palermo ha fatto un passo indietro, nel gioco e nell’allontanarsi dai playoff, ancora una volta non è riuscito a battere gli avversari, al termine di una partita con poche idee, è mancata la brillantezza, contro un avversario chiuso e in serie positiva da quattro gare, dove ha fatto 3 vittorie e un pareggio, senza subire gol e che ha pure rischiato di vincere, se Pigliacelli non fosse stato provvidenziale e nel finale il VAR, non avesse annullato giustamente il gol a Delic per fuorigioco.

Un Palermo sempre più spento, non riesce a battere il Cosenza e si allontana ancora di più dalla zona playoff, anche per la concomitanza degli altri risultati, che non sono favorevoli ai rosa, che si portano a quota 43 punti, a tre lunghezze dal Pisa ottavo, Frosinone 66; Genoa 60; Bari 56 e Sudtirol 52; sembrano oramai orientati alla serie A, le prime due e all’ultimo atto dei playoff una delle altre due, queste prime quattro hanno un cammino regolare e consolidato.

Reggina 48; Parma 47; Cagliari 47 e Pisa 46; sono in piena ripresa, difficilmente molleranno la posizione e poi il Palermo 43 è tallonato da Modena 42; Como e Ternana 40, tutte squadre che non hanno ancora abbandonato l’idea di rientrare nei playoff, situazione scottante e classifica maledettamente corta, a cui bisogna aggiungere i continui equivoci tattici e la consolidata confusione offensiva, con i rosanero imballati e con poche idee.

Pigliacelli ha salvato il risultato e ha evitato la sconfitta, che dopo tutto non sarebbe stata pesantissima, perché un punto o zero cambia poco, il Palermo soprattutto nella ripresa ha creato delle occasioni, che non sono state molto pericolose e anche questa (sempre di più), doveva essere una partita che i rosa avrebbero dovuto vincere assolutamente, per rimanere attaccati al treno playoff che è sempre lì, ma per cui occorre migliorare nella proposta del gioco offensivo.

La gara sembrava annunciarsi entusiasmante, il Palermo ha premuto nella metà campo avversaria, con un palleggio sicuro e rapido, i rosa ci hanno provato con delle triangolazioni, con Segre sulla corsia di destra al posto di Valente e Aurelio confermato sulla corsia di sinistra, attaccando sulle fasce e inizialmente mettono in apprensione la squadra cosentina.

Ma la padronanza di manovra svaniva col passare dei minuti, gli ospiti hanno coperto benissimo gli spazi e tendevano a ripartire in contropiede, dal ventesimo minuto hanno iniziato a prendere maggiore campo ed è diventato un monotono equilibrio, che a tratti ha annoiato, il Palermo ha manovrato sino ai venti metri, poi ha incontra difficoltà nel trovare varchi liberi ed è tornato nuovamente indietro, questo anche per il poco movimento senza palla.

I primi 45 minuti terminano senza sussulti e la sensazione che si ha, è che la patita debba ancora decollare, anche se il Palermo non può registrare nessuna vera occasione, mentre di contro il Cosenza è più pericoloso, dopo essere riuscito ad ingabbiare bene la squadra rosanero, invece nel secondo tempo e la confusione a rendersi protagonista.

Gli ingressi della ripresa non cambiano il trend, il Palermo torna a muovere costantemente il pallone, ma sono pochi gli spazi e le idee, il gioco è spezzettato e i tanti falli rallentano l’andamento della gara già compassata, i reparti si allungano e la manovra diventa lenta e prevedibile, nella parte centrale non succede nulla, il Cosenza si chiude e il Palermo non riesce mai a tirare in porta.

Dopo la mezzora, quando affiora la stanchezza, si registrano alcune azioni degne di nota, da una parte e dall’altra, ma è nei minuti di recupero, che succede tutto quello che non è successo nei 90 minuti regolamentari, Delic segna per il Cosenza, ma era in posizione di fuorigioco e il Var conferma la chiamata del collaboratore dell’arbitro, il Palermo può tirare un sospiro di sollievo e poi ci pensa Pigliacelli a salvare il risultato su D’Urso.

Termina dunque senza reti il posticipo del Barbera, adesso per i playoff la strada si fa più complicata, un altro passo falso e un’altra occasione mancata, che ha generato a fine partita, all'uscita dal campo dei giocatori rosanero, qualche fischio dalle curve, sabato si va a Venezia, un’altra partita dura, che potrà decidere un pezzo di campionato per entrambe le squadre.

Il Palermo, attraverso un post pubblicato sul profilo Twitter, si è congratulato con la Feralpisalò, per la promozione in Serie B centrata con due giornate di anticipo, si tratta di una storica promozione per il club lombardo, che da tempo è gemellato con la squadra rosanero.

 

Gli allievi del Riese, ripartono domenica con le amichevoli ufficiali.

Dalla fine del campionato, i ragazzi di Crisà si sono presi un periodo di relativo riposo, prima di riprendere con le amichevoli ufficiali di primavera, prima delle festività pasquali, hanno disputato un allenamento congiunto con la Juniores, che non ha dato spunti positivi, se non un continuo miglioramento di Antei, nel nuovo ruolo di mediano davanti alla difesa e poi alla ripresa dopo la Pasqua, riprenderanno gli allenamenti in vista del quarto incontro di questa stagione con il Loria a Poggiana.

Così si è espresso il tecnico: “Chiaramente non sono per niente soddisfatto di quanto ho visto nell’amichevole con la Juniores, vero è che loro sono più grandi e più bravi, ma noi l’abbiamo presa troppo sottogamba, uno dei principali difetti dei miei allievi, è proprio la tenuta mentale, staccano la spina alla prima occasione, a parte che qualcuno non l’ha mai accesa”.

Abbiamo saputo della morte del suo primo presidente: “Si! Peppino Tedesco ci ha lasciati all’età di 74 anni, alla vigilia di Pasqua, ero molto legato a lui, con cui ho giocato gli ultimi anni della mia modestissima, diciamo “carriera” di calciatore e poi è stato lui che mi ha fatto allenare per la prima volta.

Ho cominciato con gli allievi del San Lorenzo, la squadra di cui lui era il presidente e dove avevo chiuso la mia attività come calciatore e da allora non ho più smesso, ho allenato suo figlio Salvatore negli allievi del Villaggio Ruffini, il più grande dei fratelli Tedesco e tecnicamente il più bravo, Peppino poi ha ereditato dal padre Totino, la custodia dei due campi Malvagno e il compito di segnare con il gesso, le linee dello stadio della Favorita.

Con lui se ne va un pezzo di storia calcistica di Palermo ed è con immenso dispiacere che commento la sua scomparsa, è stato un grande personaggio e un grande calciatore, ho avuto il privilegio di giocare con lui e a tutta la famiglia porgo le mie più sentite condoglianze”.

  

domenica 9 aprile 2023

domenica 2 aprile 2023

Il Palermo si ferma a Parma

Un Palermo totalmente rivoluzionato a causa degli infortuni, specialmente in difesa completamente inedita, Mateju prende il posto di Nedeldcearu al centro della difesa, non capisco cosa abbiamo preso a fare Orihuela e non lo capisco ancora di più, quando nei minuti finali è entrato Lancini, un giocatore fuori rosa, tenuto in organico per l’infortunio di Elia e che non giocava da ottobre, viene preferito all’uruguaiano, che ancora non ha fatto un minuto.

Buttaro e Graves (ancora non al meglio), prendono posto ai lati di Mateju, a centrocampo manca Verre (si vede e si sente la sua mancanza), in attacco Brunori ha recuperato, ma non era al 100% ed è partito dalla panchina, confermata quindi la coppia Tutino-Soleri e si punta sull’affidabilità della coppia, un punto a Parma sarebbe bastato, anche per tenere a distanza i bianco crociati e invece il Parma con questa vittoria, avanza e ci estromette (speriamo momentaneamente) dal gruppo dei play off, dove invece torna la squadra parmense.

Del resto il Palermo è una squadra che non ha accelerato, come per esempio hanno fatto Bari e Sudtirol, è una squadra che muove solamente la classifica e quindi non potevamo aspettarci di più, di questo onorevole 1 a 2, contro una squadra fatta per tornare in serie A, fuori casa e con la squadra praticamente decimata, senza dimenticare, che quando torniamo dal ritiro all’estero, non vinciamo mai, non dico che porta male, ma secondo me si distraggono.

È il Parma a fare la partita, il Palermo fatica a tenere palla e a stargli dietro, non riuscendo a trovare mai la ripartenza, i rosa sono in sofferenza e con il passare dei minuti prendono un po' di coraggio e si affacciano timidamente nella metà campo avversaria, ma dallo sviluppo di un corner corto che non c’era, arriva il gol del vantaggio del Parma, Soleri si perde la marcatura di Benedyczak e arriva l’1 a 0.

Poco dopo però, Soleri che conferma il suo momento di grazia, pareggia con un gran gol, bello per la determinazione e la convinzione, si fa perdonare e rimettere le cose a posto, in occasione del pareggio, riceve un passaggio da un difensore del Parma e si invola verso la porta, l’avversario lo raggiunge e va a terra, oramai è troppo defilato per tirare, vede Tutino al centro dell’area e lo serve, Buffon in uscita bassa respinge corto, arriva Soleri e non sbaglia.

Il numero 27 del Palermo, ha giocato una partita straripante su tutto il fronte offensivo, mettendo costantemente in ansia la retroguardia avversaria, Soleri è sempre più determinante, ma nel secondo tempo il Parma cresce e ci costringe in difesa, i minuti passano e la sofferenza cresce ancora di più, entra anche Brunori, ma il Parma pressa e il Palermo arretra e soffre sempre di più, alla mezz’ora entra Lancini al posto di Graves, che si è comportato abbastanza bene, ma non ha i 90 minuti nelle gambe e a poco a poco è apparso stanco, giusta la sostituzione, ma forse era il momento di Orihuela.

Fatto sta che 2 minuti dopo, un sinistro forte di Vazquez viene respinto corto da Pigliacelli, che era stato colpito in settimana dalla febbre e si è dimostrato meno reattivo del solito, sulla sua respinta si avventa prima di tutti i difensori rosanero Coulibaly e segna il gol che vale la sconfitta per il i rosa, 3 punti e il sorpasso per il Parma, il Palermo non riesce a reagire, pur avendo un paio di buone iniziative e il Parma controlla gioco e risultato con facilità.

I rosa sembrano sottotono, anche l’alibi delle troppe le assenze, mi è sembrato un po’ troppo, ma come in tutte le partite non c’è la riprova, solo che adesso bisogna mettersi a pedalare di buona lena, anche perché oramai l’obiettivo di provare ad andare in serie A attraverso i play off, è stato dichiarato e la corsa ai playoff resta maledettamente complicata.

La partita di Mateju, da centrale della difesa a 3, è stata più che sufficiente, ha preso per mano la difesa, dimostrando carattere, buona prova anche per Valente, che è sicuramente il più pericoloso degli esterni offensivi, mettendo palloni pregevoli in mezzo all’area, Saric prova sempre a saltare l’uomo, a creare superiorità e anche a cercare la conclusione a rete, ancora una buona prestazione per Aurelio.

Delude ancora Gomes, gioca una miriade di palloni, però nessuno con la convinzione di potere innescare la giocata vincente, con lui delude anche Corini, nonostante le attenuanti, questa era una partita da non perdere e da giocare con più personalità, nella ripresa il Palermo è stato troppo arretrato sulla difensiva e non va bene.

 

 

A Riese si sta pensando alle amichevoli di fine stagione.

Il primo aprile, gli allenatori del Riese Giovanissimi, Allievi e Juniores, si sono incontrati con un dirigente del Loria, per pianificare le amichevoli da disputare ad aprile e maggio, è stato stilato un calendario con le squadre vicine e si attende l’approvazione di tutti, prima di ufficializzarle, sicure al momento l’amichevole del 6 aprile con la Juniores e quella del 16 aprile con il Loria.