Palermo inesistente nella prima mezz’ora, l’inizio è da incubo e ancora una
volta dopo 5 minuti, alla prima occasione gli avversari vanno in vantaggio, una
palla persa da Gomes al limite dell’area, ma anche nessuno che marcava Maistrello ed è subito gol, avversari in vantaggio e rosa
da subito in confusione, per la prima mezz’ora il Palermo non ci ha capito
nulla e al quarto d’ora dal limite dell'area Maistrello è vicinissimo al
raddoppio, parato da Pigliacelli.
Al 20esimo il Cittadella raddoppia su calcio di rigore, per un fallo di Saric
sempre su Maistrello, dagli undici metri Antonucci
non sbaglia e per il Palermo è notte fonda, alla mezzora arriva il calcio di
rigore, che salva i rosa dal naufragio, l’arbitro (scadente) dopo aver fatto
proseguire, viene richiamato dal var e decreta il calcio di rigore, stavolta
sul dischetto va Di Mariano e accorcia le distanze, con un destro sotto
l’incrocio.
Dopo avere buttato via la prima mezz'ora, il Palermo si dà una svegliata,
ma non riesce ad incidere come dovrebbe, per la diversità delle ambizioni e per
la differenza tecnica tra le due squadre, prima della fine del primo tempo
Brunori firma il pari, con una mezza rovesciata pregevole, sull'esecuzione il
capitano si infortuna e non entra nella ripresa.
Conferma per Aurelio a sinistra e Di Mariano a destra, che comunque non
hanno ripetuto la stessa bella prestazione della partita precedente, Bettella
rileva Marconi ma è quasi un disastro, in avanti Soleri è ancora titolare in
coppia con Brunori e anche lui si è perso nella mediocrità dei rosa, Gorini
schiera Maistrello al posto di Magrassi e fa bingo.
I rosanero sono apparsi disattenti, molli, pigri e superficiali nelle
giocate, il primo tempo finisce 2 a 2, ma al rientro in campo per il secondo
tempo, le cose non sembrano cambiate e c’è subito un'occasione nitida per il
Cittadella che calcia alto, i ritmi della gara si abbassano, entrambe le
formazioni ragionano di più, le squadre si studiano e non affondano il colpo,
ma a spezzare l’equilibrio è sempre il Cittadella, che ha giocato meglio dei
rosa, due occasioni per gli amaranto, con il Palermo che resta a guardare.
I rosa escono dal guscio dopo una ventina di minuti, subiscono un fallo in
area, che l’arbitro ancora una volta non vede, la palla finisce a Soleri, che
apre per Di Mariano, il nipote di Schillaci a tu per tu con il portiere e la
porta quasi vuota non può sbagliare, doppietta per il dieci rosanero e terzo
gol in due partite, il Palermo è inaspettatamente in vantaggio, ma pochi minuti
dopo, nel momento di maggiore difficoltà per il Cittadella, arriva il pareggio
e la doppietta di Maistrello (ottimo calciatore).
Il risultato di 3 a 3, sembra essere il risultato giusto, l’arbitro concede
6 minuti di recupero e al 91esimo il direttore di gara, assegna un altro calcio
di rigore per il Cittadella, per un presunto fallo di Nedelcearu, l’arbitro
viene chiamato al var e ritorna sulla sua decisione, pericolo scampato, il
Palermo in 11 contro 10 per una decina di minuti, non era riuscito a portare a
casa i tre punti e stava rischiano pure la beffa alla fine.
Anche a Cittadella il Palermo si ferma sul pareggio, è il quinto consecutivo, solo 5 sono i punti ottenuti nelle ultime sei gare, per il Palermo che muove comunque la classifica, anche se i punti persi per strada in chiave playoff, cominciano a pesare, i rosa sono a quota 39, a due punti dalla zona spareggi promozione occupata dal Parma.
In settimana il Palermo ha rinnovato il
suo assetto dirigenziale, accogliendo il palermitano Rosolino Amenta, che dopo una serie di esperienze
all’estero, sarà il nuovo responsabile per le strategie commerciali, curando
dunque i rapporti con gli sponsor e con Infront, Amenta ha lavorato negli
ultimi tre anni all’Atletico Madrid, mentre tra il 2017 e il 2019 era stato nei
quadri dirigenziali del Napoli.
Zavagno che ha
collaborato con Rinaudo nel mercato estivo e in quello invernale, invece lascia
la Sicilia e torna in Argentina,
lo scout che supervisiona il lavoro di tutti i club del City Group e che nel
frattempo ha anche superato l’esame da direttore sportivo a Coverciano, mantiene
l’incarico, ma rientra in patria per motivi familiari.
A occuparsi dello scouting saranno altri
due nuovi arrivi, Leonardo Masieri e Giovambattista Martino, mentre Roberto
Samaden, storico responsabile del settore giovanile dell’Inter, lascerà i
nerazzurri e potrebbe diventare il direttore sportivo del Palermo.
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