Mirri in attesa di sviluppi sul fronte societario, è a lavoro per realizzare le condizioni fondamentali, per creare un Palermo forte e stabile nel futuro, al di là di chiunque sarà il proprietario o il presidente, dato che Mirri è sempre orientato sull’idea di recepire nuovi investitori, nuove società o nuovi acquirenti, chiunque volesse sostenere il Palermo ha le porte aperte.
Quindi chiunque
può contattare in qualsiasi momento Lazard, che è la banca che gestisce le
quote di partecipazione nel Palermo, ma intanto Mirri si è recato a Roma per accedere
al credito sportivo, per il finanziamento del centro sportivo e per la
progettazione di uno studio di fattibilità per la ristrutturazione dello stadio
Barbera.
Il riassetto societario dovrebbe
essere comunque una cosa imminente, metabolizzato l’addio di Di Piazza, con la
banca d’affari Lazard, Mirri sta lavorando sul progetto orinario, quello
ambizioso di riportare il Palermo in Serie A, con un giro d’affari di 100
milioni annui, una volta raggiunta la massima serie, progetto da realizzare
nell’arco di 3 o 4 anni, continuando ad investire sul centro sportivo e sulla
squadra.
In virtù di
quanto detto, emergono ulteriori dettagli sulla volontà di Ferrero, di rilevare
la maggioranza delle quote del Palermo, forte del ricorso vinto con il Tar di
Palermo, Ferrero è pronto a fare un’offerta imminente per prendere il Palermo e per lo scopo è stata
creata una società, che è già registrata in tribunale, saranno i soci e non personalmente
Ferrero, che faranno l’offerta e che sono nelle condizioni si sopportare un
ingresso nel Palermo.
Intanto in attesa, è
cosa buona e giusta che il Palermo inizi a lavorare per la nuova stagione, partendo
chiaramente dalla conferma o meno del direttore sportivo Castagnini, perché è
il direttore sportivo che poi dovrà confermare Filippi o scegliere il nuovo
allenatore, però deve ancora esserci l’incontro tra il ds e la dirigenza.
Ci sono molte possibilità che Castagnini non venga
riconfermato e quindi non si sa se sarà confermato Filippi come allenatore,
anche perché si torna a parlare di Auteri, reduce da due parentesi non molto
felici a Bari nella stagione appena conclusa, ma allenatore esperto e
specializzato in promozioni in questa categoria.
Su Autieri c’è il Pescara, il
Palermo però fa leva sulla voglia dell’ex attaccante rosanero, di riavvicinarsi
alla sua Siracusa e chiaramente si parla anche dei possibili movimenti di
mercato, della
conferma di alcuni giocatori e dell'addio di altri, che non rientrano più nei
piani della società, la sensazione è comunque, che se non dovessero arrivare
nuovi investitori, con l’attuale proprietà il mercato sarà all’insegna
dell’austerità, per via delle risorse ridotte.
Ogni mossa per la prossima stagione, è bloccata in attesa di conoscere la sorte del ds Castagnini, che potrebbe essere messo in discussione dall’arrivo di nuovi soci e poi capire anche il futuro di Santana e di Martin, a quanto pare essendo entrambi in scadenza di contratto, non saranno rinnovati, anche se Santana sembra intenzionato a continuare.
La maggior
parte dei calciatori è contrattualizzato fino al 2022 e bisogna rinnovare
qualcuno, il Genoa è interessato a Lucca, ma il Palermo non ha ancora discusso col ragazzo e non ha
nemmeno programmato il suo futuro, per il Genoa si tratterebbe di un’operazione
in prospettiva e magari di un acquisto, con prestito di qualche anno allo
stesso Palermo.
Fra qualche
giorno però ne sapremo di più, su quelli che dovrebbero essere i piani
alternativi per la prossima stagione, ovvero tre scenari per il futuro, uno diverso
dall’altro ed è arrivato quindi il momento di pensarci,
specialmente dopo una stagione negativa e resa meno disastrosa, grazie ad un
finale di campionato discreto, una stagione fallimentare, principalmente a
causa dei molti errori compiuti.
In funzione
dei soci e dei soldi che potrebbero entrare nel Palermo, Mirri o chi per lui,
potrebbe attuare soluzioni diverse, una prevede l’uscita di scena anche della
famiglia Mirri e quindi soci o acquirenti nuovi per il 100% delle quote di Hera
Hora, questo comporterebbe enormi stravolgimenti, che non si possono prevedere.
Un’altra soluzione
potrebbe essere con qualcuno insieme a Mirri, che sia pronto a rilevare il 40%
di Di Piazza, o con Mirri in minoranza rispetto al suo ipotetico nuovo socio,
oppure quella più probabilmente e la più plausibile, con la famiglia Mirri
costretta a governare e programmare da sola, sperando di trovare qualche socio
strada facendo, questa soluzione vedrebbe la conferma di Fillippi, di gran
parte della rosa e non credo di Castagnini.
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