Nel giro di tre giorni, il Palermo di Filippi è passato da l’eroica vittoria di Catania, alla devastante sconfitta in casa per 2 a 4 contro la Juve Stabia, sarà pure che al Palermo mancavano: Doda, Saraniti, Corrado, Marconi e Odjer, ma la Juve Stabia non era messa meglio e gli mancavano: Cernigoi, Farroni, Fioravanti, Mastalli, Orlando, Garattoni, Troest e Vallocchia e comunque si tratta sempre di una squadra da metà classifica.
Passato l’effetto derby,
congiunto all’effetto del cambio dell’allenatore, la squadra di Filippi ha palesato tutti i
suoi limiti, forse più mentali che tecnici, ma limiti importanti che
evidenziano, che forse non tutte le colpe erano di Boscaglia, ma da suddividere
equamente tra tecnico, squadra e dirigenza, così finita la “scossa all’ambiente”,
il Palermo è tornato alla sua triste normalità.
E pensare che il Palermo è partito
aggressivo su ogni pallone, come aveva fatto con Il Catania e già dopo tre minuti si era presentato agli
avversari, con un colpo di testa di Luperini che ha sfiorato il palo e poi è lo
stesso Luperini che al sesto minuto trova il gol, aggredendo nella area stabiese
il portatore di palla e scaricando un potente sinistro sotto la traversa.
Le premesse iniziali
facevano sperare ad un’altra vittoria e stavolta con goleada, anche perché al
25esimo Perretti, si rende pericoloso su un cross di Silipo, ma due minuti più
tardi la Juve Stabia pareggia, alla mezzora è ancora Luperini a rendersi
pericoloso, la sua girata di testa però non inquadra lo specchio della porta.
Il Palermo ha giocato un buon primo tempo
e i ragazzi di Filippi nel complesso hanno giocato bene, hanno creato tanto, gestito meglio la partita, ma hanno sprecando molto
sotto la porta e hanno segnato solo una rete.
L’inizio del
secondo tempo è scioccante, con gli avversari che sono stati particolarmente
cinici e hanno segnato 4 reti con soli 5 tiri contro la porta difesa da
Pelagotti, grazie anche alle solite dormite difensive del Palermo, che ha provato la rimonta al 60esimo, con un sinistro al volo
di Floriano che sfiora la porta stabiese.
Ci prova anche Rauti
subentrato nella ripresa, ma il suo tiro colpisce il palo e poi a 7 minuti
dalla fine Luperini segna ancora, ci sarebbe ancora il tempo per riprendere la
partita e l’occasione di segnare il terzo gol capita sulla testa di Rauti, il
suo colpo di testa viene murato involontariamente da Somma, che salva un gol
per gli avversari.
Il Palermo esce dal
Barbera con 0 punti e come spesso
era successo con Boscaglia, dopo aver tenuto le redini dell’incontro per
gran parte della gara, i cambi stavolta non hanno ribaltato la situazione,
Santana non ha inciso, anche se ha regalato magie e spettacolo,
Crivello come al solito spinge poco e niente, Somma è incolpevole
sul mancato terzo gol, ma partecipa al disastro difensivo finale, mentre Rauti
ha fatto quel che ha potuto.
La Juve Stabia ha creduto nella vittoria
e si è imbattuto in un Palermo che come sempre, ha un dominio sterile del gioco
e il finale è stato pure troppo nervoso, tanto da portare all'espulsione di
Lucca per proteste, che non potrà giocare contro la Paganese, ci consola la
prova di Luperini, che nonostante tutto ha confermato la prestazione di
Catania, condita stavolta da due gol.
Il ritornello rimane sempre quello, bisogna cancellare subito questa sconfitta, lavorare e capire come fare per evitare i tanti errori commessi ogni partita, bisogna tornare a vincere per provare a risalire in classifica o almeno per blindare questo 10° posto.
Nessun commento:
Posta un commento