Non si capisce
pertanto se la società gli abbia negato il mercato invernale e l’allenatore quindi
stia assecondando la volontà della società, camuffando il mancato intervento
della dirigenza, come una sua richiesta tecnica, o se i profili che i dirigenti
vogliono mettergli a disposizione, non sono di suo gradimento e ha pensato che
a questo punto non gli servono e tanto vale tenersi quelli che ha.
La società deve
intervenire in questo mercato di gennaio, senza se e senza ma, perché i
programmi dichiarati e le aspettative non sono quelli di un Palermo dimesso,
che galleggia a metà classifica, senza dimenticarci che comunque quando il
campionato è partito, la squadra doveva già allora essere completata e visti i
risultati fin qui ottenuti, si potrebbero riaprire e completare, alcune
trattative interrotte a settembre.
Dagli ambienti societari filtrano invece
voci, di un impegno già rivolto alle prossime possibili mosse in entrata, senza
fare follie (non so quanto valga a questo punto), ma con più
alternative di qualità da dare al tecnico e in parte dissento anche su questo,
nel senso che per me non serve continuare ad affollare l’organico di vecchi
dinosauri di serie C (Valente, Santana, Saraniti e così via) e neanche di
giovani prestiti di prospettiva (da fare crescere per gli altri).
Al Palermo serve colmare le tante, troppe, lacune venute fuori nel corso della prima parte della stagione, deve colmare un gap molto importante con chi lotta per la promozione in serie B, dobbiamo metterci ad un livello tecnico superiore, perché non può servici per vincere i play-off, una squadra da decimo posto in classifica con più alternative.
La squadra va rinforzata, per fare un
esempio, Crivello nel suo ruolo non sta dominando e un’alternativa di qualità
ce l’abbiamo e prenderne un’altra, non farebbe crescere il livello di un organico
che stenta a decollare, anche perché, per provare a conquistare la Serie B
tramite i play-off, il mercato di gennaio diventa un’occasione da non sprecare.
Il Palermo deve pescare tra
le opportunità che offrono le categorie superiori, tra quei giocatori che sono fuori
dai piani di club che lottano per andare in serie A o di quelli che stanno
lottando in A per non retrocedere, il famoso modello “Cappioli”, solo così potremo
dare qualità a questo organico.
Boscaglia in più occasioni, ha detto che non
chiederà rinforzi alla società, ma stando agli ultimi esperimenti tattici, ha
ammesso implicitamente che il problema è a centrocampo, sulle corsie laterali e in attacco
e al di là delle dichiarazioni, la dirigenza sa bene cosa serve, poi non so se sta pensando di
intervenire sul mercato e su quale reparto.
Se dobbiamo fare una
scala di priorità, la priorità assoluta è l’attaccante centrale, poi a mio
avviso l’altra priorità, è il chiarimento dell’equivoco tattico del centrocampo
a due, con il conseguente abbandono dell’integralismo “Boscagliano”.
Le lacune sono tante e
molte potrebbero essere risolte con un semplice cambio di modulo e un diverso
impiego dei calciatori, ma due cose sono certe, questa squadra non riesce a
concretizzare quel poco che crea e quindi serve un attaccante che permetta alla
squadra, di capitalizzare le poche azioni che vengono create e poi, una volta
sciolto l’equivoco tattico, si ragiona sul resto.
Non possiamo fare come
l’Inter con Erikssen, cioè, prendere giocatori anche di grandissima qualità e
poi non utilizzarli in maniera appropriata, perché difficilmente il modulo
della squadra verrà cambiato dall'allenatore si rischierebbe solo di avere
altri scontenti, poi quando sento dire che come esterni d’attacco il Palermo è
abbastanza coperto, mi viene voglia di chiudere tutto e farmi un giro a
Mondello.
Non si può sentire che
il Palermo è coperto sugli esterni d’attacco, Kanoute e Valente per
quello che ho visto, sono all’altezza di una squadra da decimo posto, Floriano
è un attaccante e deve giocare con un modulo differente e Silipo è un
trequartista a tutto campo, proprio perché dobbiamo giocare con questo modulo,
i quattro esterni vanno cambiati e comunque, Valente e Kanoute, in un Palermo
in lotta per la serie B, possono solo fare le riserve.
Ma se restiamo con
questi uomini e questo modulo, serve invece un centrocampista dai piedi buoni e
che sappia dare oltre ai palloni giocabili alla punta, anche il ritmo e i tempi
alla squadra (Bianchi in un centrocampo a tre), Rauti è bravissimo, ma neanche
per lui è il suo ruolo (meglio Chiaretti) e poi forse manca pure qualcosa in
difesa, ma attacco e centrocampo sono da rifare.
Con uomini e modulo
nuovi, perché neanche Odjer e Broh, non mi sembrano
di un’altra categoria e noi abbiamo bisogno invece di innesti di categoria
superiore, per partecipare e vincere i play-off,
per questo penso che sia il caso di tornare a trattare
L’attaccante palermitano ci è sfumato negli ultimi giorni del mercato estivo, verrebbe volentieri a Palermo e il Verona non avrebbe problemi a risolvere il contratto, anzi, un'altra trattativa che ci è sfumata questa estate, è quella dell’estroso trequartista Chiaretti, il calciatore al momento si trova in Brasile alla ricerca di una squadra.
Lui vorrebbe trovarla in Sudamerica, ma
prenderebbe in considerazione un’offerta del Palermo e Chiaretti sarebbe il
profilo di qualità, il calciatore di categoria superiore e il trequartista
giusto, per esperienza e posizione, da sistemare nel 4-2-3-1, anche questa una
trattativa che per me vale la pena di riprendere.
Ha 33 anni e vanta una grande esperienza nei campionati italiani, specialmente in Serie B con le maglie di Cittadella, Foggia e Pordenone, le alternative a Di Gaudio e Chiaretti, sembrano essere: l’attaccante del Mantova Vano (non mi fa impazzire) e il centrocampista della Reggina Bianchi (questo è buono), poi un’indiscrezioni vorrebbe il Palermo interessato anche a Romulo.
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