Il Palermo ha pareggiato 3 a 3 con la Viterbese, nell'ultimo dei quattro recuperi infrasettimanale causa Covid, quattro gare in casa che in teoria avrebbero dovuto fruttare dodici punti, utili ai rosa per la rincorsa al quarto posto (obbiettivo minimo), attualmente nelle mani della Turris con 20 punti in 12 partite (le stesse che ha giocato il Palermo), peccato, perché il Palermo ha perso una grandissima occasione per avvicinarsi alle zone alte della classifica.
Da questi 4 recuperi, il
Palermo ha ricavato un magro bottino, ovvero, solo 5 punti sui 12 in palio,
frutto di una vittoria, 2 pareggi e 1 sconfitta, patita questa proprio contro
al Turris, sarebbe bastata solo la vittoria invece della sconfitta con la
squadra campana, per avere oggi 19 punti contro i 17 della Turris, per essere
quarti a quota 19 con Catania e Catanzaro.
Quella con la
Viterbese è stata una gara rocambolesca, un
pareggio che però sta stretto ai rosanero, che hanno tenuto come sempre in
mano il pallino del gioco, per quasi tutta la partita, costruendo come al
solito diverse occasioni (non molte per la verità) da rete, senza però riuscire
ad essere mai particolarmente pericolosa e subendo gol alla prima occasione
degli avversari.
La squadra di
Boscaglia non è riuscita a pungere come doveva e la retroguardia rosanero alla
fine si è rilevata troppo sguarnita, sbilanciata com’è, nel tentativo di
spingere i compagni nell’area avversaria per sbloccare la partita e poco
protetta da un colpevole centrocampo a due.
Un pareggio
per 3 a 3 tra due squadre di livello e di classifica completamente diverse, in una
partita senza logica, perché il Palermo era lanciatissimo verso i primi posti
della classifica, la Viterbese invece occupava la penultima posizione, era
reduce da due sconfitte consecutive, fra l’altro le ultime due partite del
nuovo tecnico appena subentrato ed era il peggiore attacco del girone.
È vero che nonostante un primo tempo soporifero, con solo un
paio di conclusione degne di nota da parte di Silipo, di cui una delle quali si
stampa sul palo, gli avversari non si sono mai minimamente resi pericolosi, per quello
che si è visto in campo, il Palermo comunque meritava la vittoria, ma nel calcio
si sa che devi fare sempre un gol in più degli avversari.
Non è che se non segni non vinci, perché di gol il Palermo ne ha fatti tre, intanto ne ha subito tre in quattro tiri nello specchio della porta, questo oltre ad evidenziare che la fase difensiva deve essere ancora registrata meglio (si cambiano continuamente gli uomini) e anche nella protezione della linea difensiva (solo 2 centrocampisti).
Perché la differenza l’ha fatto proprio il
fatto che loro le occasioni le hanno sfruttate tutte, mentre noi con il solo
Saraniti (tira solo lui) abbiamo sciupato tutto quello che si poteva sciupare e
pensare che siamo andati pure in vantaggio e non erano neanche i primi minuti
della gara.
La partita andava chiusa prima, già nel
primo tempo come era successo con il Monopoli, ma se passi in vantaggio a
mezz’ora dalla fine, la partita si deve “gestire”, si deve gestire bene la
reazione dell’avversario, non ci si fa pareggiare prima e superare poi nel giro
di tre minuti, per poi dovere rincorrere un pareggio, che anche quando lo hai
ottenuto ti va stretto e che per tanto ti fa sbilanciare ancora di più, con il
rischio di prendere anche il terzo.
E poi una volta ottenuto il pareggio,
andava gestito bene anche l’arrembaggio per la vittoria, che sistematicamente
ci ha portato a subire il terzo gol (fase difensiva zero), per tornare a
rincorrere un altro affannoso pareggio, quando si poteva vincere la partita comodamente.
La stima per
Boscaglia è invariata e si vede che è un allenatore di un’altra categoria, solo
che secondo me la squadra ha dei limiti individuali, oltre a quelle strutturali
che ho sempre menzionato e se la mancanza del centravanti è per certi versi “giustificabile”,
non è giustificabile qualche equivoco tattico del tipo solo due mediani a
centrocampo e di un tour over non indispensabile con i 5 cambi.
Vero è che
molti giocatori hanno una forma approssimativa e che chi gli è subentrato no ha
fatto male, ma si sono verificate delle incongruenze, Broh per esempio non si
“completa” con Odjer e si continua a lasciare fuori Martin, Kanoute che neanche lui ha giocato male, però
non ha inciso quanto incide Floriano e poi tutti gli altri a seguire, mi ha
dato insomma, la sensazione di una squadra slegata.
Questa squadra
deve essere più cinica e più “essenziale”, perché non riesce a materializzare
in punti, la notevole differenza tecnica che c’è con le altre, un punto è
sempre meglio di niente, però se non si vince con la penultima in classifica e
si prendono pure tre gol dal peggiore attacco, qualche domanda è doverosa
farsela, ora bisognerà provare a vincere in casa del Foggia per recuperare e la
cosa non è facile.
L’obbiettivo è e resta sempre
quello del ritorno in serie B già da questa stagione, capisco che non si tratta
di una formalità, anche perché bisogna passare da lunghi ed estenuanti playoff,
nonostante l’inatteso pareggio, il Palermo deve puntare a raggiungere prima
possibile il 4° posto, possibilmente prima della sosta, poi serve ancora
qualche altro innesto di mercato e cosa più importante non fare più passi falsi
come con la Viterbese.
Dalle quattro partite restanti
prima della sosta, bisognerà raccattare almeno 8 punti, perché escludendo le
due pugliesi Foggia e Bari (due pareggi), le altre due partite sono alla
portata dei rosanero.
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