martedì 28 gennaio 2020

Il Milan comunque non è guarito.


Vittoria contro il Torino e passaggio alla semifinale della coppa Italia, il Milan apre alla grande questo inizio del 2020, dopo la vergognosa sconfitta con l'Atalanta e in coincidenza con l'arrivo di Ibra, il Milan ha messo in fila il sesto risultato utile consecutivo (un pareggio contro la Sampdoria e cinque vittorie tra campionato e Coppa Italia contro Cagliari, Udinese, Brescia, Spal e Torino), ma resta sempre un Milan malato, perché continua a subire gli avversari e raggiunge il risultato negli ultimi minuti.
Segno di forza fisica e di grande volontà, pero le vittorie non sono nette e oggi potremmo stare qui a parlare di altre cose, certo il processo di crescita è in corso e poi se dovesse arrivare qualcuno per migliorare l'organico, sicuramente si potrà arrivare all'Europa, forse magari a quella persa incredibilmente a un quarto d'ora dalla fine del campionato lo scorso anno.
Proprio per questo, voglio mettere a confronto la classifica del Milan di quest’anno con quella dello scorso anno dopo 21 giornate di campionato, tralascio la Juventus, l’Inter e la Lazio, che fanno un campionato a se, ovvero lottano per lo scudetto e né il Milan di quest’anno e ne tanto meno quello dell’anno scorso, hanno mai pensato di lottare per i primi tre posti, l’obiettivo più o meno dichiarato è sempre stato il quarto posto che da l’accesso alla Champions.

Quindi partiamo dalla Roma a 39 punti (+5) che è quarta e sarebbe in verità la posizione da raggiungere, senza fare voli pindarici otto punti con quasi un girone di ritorno a disposizione non so poi tanti, il Milan di Gattuso in questo periodo in fondo ne aveva solo 4 in più e la quarta posizione l’aveva pure riconquistata, ha pagato proprio tutti i pareggi fatti in questo periodo.

Matematicamente tutto è ancora possibile, solo che il Milan non è ancora guarito e poi anche quest’anno l’Atalanta a 38 punti (+6) va come il vento, però penso proprio che per il sesto posto non dovrebbero esserci problemi, è vero che il Cagliari è a 31 punti (+10), così come il Parma 31 (+3) e noi e che il Verona ha 29 punti e con una partita in meno, ma credo che alla lunga non dovrebbero crearci problemi per il sesto posto.

Piuttosto il Napoli a 27 punti (-21) e con un rinnovamento dell’organico, potrebbe costituire sicuramente l’avversario più accreditato, per un Milan che non sta benissimo e che mostra ancora molte difficoltà, anche contro il Torino così come contro il Brescia, il Milan ha fatto una buona partita, ma primo: non riesce a chiudere le partite e secondo, dopo mezz’ora si concede agli avversari.

Secondo me il problema è in mezzo al campo, dopo mezz’ora il Milan comincia a soffrire e mette in difficoltà la difesa, gli avversari arrivavano con estrema facilità in zona tiro e non si vincono più duelli, a Brescia e con il Torino ne se ne sono perso tanti, troppi e menomale che alla fine arrivano i tre punti, la squadra non riesce ancora a compattarsi attorno al centrocampista di riferimento e si concedono troppe giocate al fulcro del gioco avversario.

Un centrocampista al fianco di Bannacer in questo mercato non so se è considerato, obiettivamente no ne sento più parlare, pare che ci sia l’accordo tra Milan e Siviglia per Suso, sulla base di un prestito a 18 mesi con obbligo di riscatto in caso di qualificazione in Champions League del Siviglia, ma al momento non si conosce la cifra del riscatto, per sostituirlo oltre a Januzaj si sta trattando anche il 21enne Saelemaekers dell'Anderlecht, valutato tra i 10 e i 15 milioni di euro.

Un’altra trattativa che potrebbe sbloccarsi e poi dare il via ad altre operazioni, è quella di Rodriguez al Napoli con il prestito oneroso e diritto di riscatto e per sostituirlo torna in voga Juan Jesus, che però la Roma non vorrebbe cedere in prestito, mentre Robinson del Wigan sembra abbia costi eccessivi, ma in tutto questo non si parla più di Kessie e dell’arrivo di un altro centrocampista.

domenica 26 gennaio 2020

Approssimativo.


È un Milan approssimativo e che gioca con sufficienza, quello visto a Brescia avrebbe preso altri cinque gol dall’Atalanta, non hanno mai anticipato l’avversario che ha ricevuto e giocato palla senza nessuna opposizione, è stato un gran bel Brescia, ma c’è anche molto demerito del Milan, una squadra ancora senza un gioco, slegata, che vive degli spunti dei singoli, che se poi si montano la testa ecco cosa succede.

Succede che si soffre, magari alla fine poi la vinci, ma non lo meriti e più che altro non sai come l’hai vinta, perché se a Cagliari avevi fatto due gol e avevi controllato la partita, con Brescia e Udinese sei sempre stato in balia dell’avversario ed è solo per un caso che l’hai vinta, perché nessuno poteva prevedere questo grande momento di Rebic, anzi forse non doveva più essere al Milan.

Non si può pensare di tornare ad essere grandi, puntando su un giocatore che entra dalla panchina e risolve la partita, il Milan deve avere certezze, certo per ora prendiamo tutto quello che ci capita, ma qua è solo fortuna, i meriti sono solo di Donnarumma che sbaglia una palla e poi ne salva venti, in pratica mettiamo il portiere in porta e poi accendiamo un cero. Indiscutibilmente una vittoria pesantissima, anche se il Brescia avrebbe meritato molto di più, ma non possiamo pensare che Donnarumma e Rebic ci salvino la faccia ogni partita, va bene il risultato ma il livello delle prestazioni deve crescere, la squadra ha ancora ritmi troppo bassi, fa troppi errori tecnici e tattici, è una squadra sempre in affanno, in confusione, possiamo giocare meglio, ma sembra (è) che ognuno giochi per sé.

Hernandez e Castillejo si sono ubriacati di successo, non ho capito cosa significava fermarsi con la palla per tutto quel tempo e poi non sapere cosa farne, dobbiamo migliorare, basterebbe che tutti giocassero all’80% delle loro possibilità per avere un buon Milan, come raramente si è visto, si dice sempre dobbiamo continuare e migliorare e poi si finisce per peggiorare, questa crescita non si vede se non a sprazzi e in alcuni.

Non si possono sbagliare tutte le uscite e poi prendere tutte queste conseguenti ammonizioni, il Milan adesso tira di più, ma lo fa solo Ibra e ora Rebic in quel poco che gioca, Bennaser deve essere più concentrato, ogni tanto si lascia prendere dall’euforia e fa la cappellata e prende il giallo, ma non è aiutato da Kessie che si concedere pause troppo lunghe e nemmeno da Calhanoglu o dall’involuto Bonaventura, meglio Krunic anche se io lo considero un ottimo rincalzo, li serve un centrocampista come il pane.

Poi escluso Donnarumma, tutti gli altri arrivano alla sufficienza a calci e morsi, solo Leao che si è perduto di nuovo nel nulla e Rebic che è l’uomo del momento, entra dalla panchina ed è già tre volte che si trova al posto giusto al momento giusto, forse è il momento di proporlo titolare vista l’autostima ritrovata, ha fiducia e condizione, va sfruttato adesso e poi per me anche lui fa una buona coppia con Ibrahimovic, che anche quando non fa una buona prova, è sempre in grado di spostare gli equilibri.

Ora se il Brescia che penultima in classifica, sul piano del gioco si è fatto preferire, significa che bisogna alzare il livello delle prestazioni e non lo potremo fare mai con giocatori che hanno dimostrato i limiti, di chi al Milan non può essere il titolare, ma casomai l’alternativa e parlo di: Kessie, Castillejo, Kiajer, Musacchio e altri, vero è che il Milan al momento deve vendere per comprare, che per sbloccare il mercato in entrata, serve prima una cessione, ma il mercato chiude tra sette giorni.

Non ci sono offerte concrete per Suso, Piatek e Paquetà, bene restano a fare le riserve e proviamo a valutare possibili partenze in prestito, oppure scambi con altre società per giocatori più funzionali a questo Milan, come possibilmente Robinson del Wigan, che dovrebbe arrivare in prestito con diritto di riscatto a circa 12 milioni, per prendere il posto di Rodriguez, andato finalmente al Fenerbahçe in prestito con obbligo di riscatto a 6 milioni.

Colceresa in preoccupante discesa.

E' ripartito il campionato giovanissimi e il Colceresa non arresta la sua parabola discente, può sembrare assurdo, ma tutto sembra cominciare con l'infortunio dell'allenatore, l'immotivato cambio di modulo e la continua indisponibilità di 4/5 ragazzi a partita.
Così mentre le altre squadre si sono rafforzate, il Colceresa non solo è rimasta la stessa, ma continua ad avere sempre tante indisponibilità, che costringe la squadra ad adattarsi a nuovi ruoli ogni partita, per provare a trovare un nuovo assetto, per supplire i vuoti d'organo.
Neanche stavolta la squadra ha espresso un brutto calcio, solo che le azione sono state sempre fermate dai troppi errori tecnici dei sostituti, che hanno finito per coinvolgere anche chi fino ad adesso è stato la colonna portante della squadra.
Non si prevedono momenti migliori e comunque con quello di ieri, il Colceresa infila una serie negativa di sette risultati (4 sconfitte e tre pareggi).

Roxius Sq. B - Colceresa 4 a 0 e domenica a Mason c'è lo scontro diretto con la St. Az. S. Anna


CLASSIFICA

SQUADRA
PT
G
V
N
P
F
S
DR
MI
39
13
13
0
0
108
1
107
14
31
12
10
1
1
61
5
56
7
31
13
10
1
2
65
18
47
2
26
13
8
2
3
48
14
34
-1
19
13
6
1
6
42
38
4
-8
18
13
5
3
5
46
59
-13
-9
18
13
5
3
5
28
30
-2
-5
15
13
4
3
6
26
35
-9
-10
13
13
4
1
8
31
51
-20
-12
13
13
4
1
8
28
45
-17
-12
11
13
3
2
8
39
67
-28
-16
8
13
2
2
9
25
69
-44
-21
0
13
0
0
13
7
122
-115
-23
 

giovedì 23 gennaio 2020

Anno nuovo, Palermo vecchio


Vivo a parecchi chilometri di distanza e non riesco a percepire tutti i “rumors” in casa Palermo, sono regolarmente abbonato sulla piattaforma inglese che trasmette le partite e sono abbastanza navigato nel calcio, per capire che nonostante i proclami, Pergolizzi non gode della piena fiducia, anche dai dirigenti del Palermo

Non è che bisogna essere un’arca di scienza, per notare che Pergolizzi è inadeguato alla situazione, leggo e non avevo dubbi, che la società ha meditato, ponderato e alla fine, aggiungo io giustamente, ha confermato il tecnico, che con una squadra del genere dovrebbe vincere molte partite senza neanche sudare e invece è un susseguirsi di prestazioni mediocri.

È una squadra che nella manovra è totalmente affidata all'improvvisazione del singolo (e meno male che ce li abbiamo), fase offensiva assente di un minimo d'organizzazione, per carità ci sono i numeri, ma non c’è progresso, non c’è crescita, non so se arriveremo a maggio mantenendo questi numeri, per la società il tecnico non si tocca, ma credo che al prossimo scricchiolio la panchina salta. 

Però le questioni sono due: la prima legata alla eventuale sostituzione con un tecnico di almeno due categorie superiori per non cambiarlo il prossimo anno (c’è disponibile?) e poi rimandare la decisione sì, ma a patto che poi non sia troppo tardi, il più cinque in classifica a ragione pone la società ad una scelta conservativa, nonostante i limiti del tecnico. 

Occorre cambiare o forse è meglio aspettare? Il Palermo non ha gioco, ma forse alcune scelte più ponderate, potrebbero migliorarne le prestazioni, io ho visto in Ricciardo un calciatore statico e con il passare del tempo sempre meno dentro l’azione, non parliamo di Sforzini che oramai si vede che a fine carriera, visto l’arrivo positivo di Floriano e Silipo e i problemi di “under” da mandare in campo, un attacco “leggero” potrebbe essere una soluzione.

Felici, Floriano e Silipo insieme sono incontenibili, imprevedibili e vedono la porta, perché non abbandonare il vecchio concetto che il “centravanti” deve essere per forza lungo e grosso? Sicuramente perché non si è capaci di “organizzare” un gioco per un terzetto “tutto pepe”.

Lasciare in carica Pergolizzi, attualmente risultati alla mano è la strada più logica, anche se la squadra non ha gioco, non ha un'identità è nelle mani del caso o del singolo, incrociamo le dita e poi ottenuta la serie C, si penserà ad affidare la squadra ad un allenatore che con cui programmare almeno le altre due promozioni e che contemporaneamente ci faccia deliziare, senza più partite vinte con un “golletto” su calcio di rigore.



Mercato: il Milan non ha fretta.



In realtà se non ci saranno altre uscite, non ci saranno nuovi arrivi, Ibra numericamente ha preso il posto “dell’operaio” Borini e Kjaer ha coperto il buco lasciato vacante dal nostalgico Caldara, adesso tutto ruota attorno ai nostri pezzi “da 90” relegati in panchina, Suso secondo me ha perso l’occasione per andare via ed essere ricordato con onore, dopo due anni che vaga senza meta per il campo, frenando la squadra nel suo già difficile processo di crescita, si offende e vuole essere ceduto.

Credo, anzi sono sicuro che il Milan non ha nessuna intenzione di tenerlo e Suso ha pure un sacco di pretendenti, ma il Milan i calciatori li deve comprare, non gli eli regalano e quindi niente prestito, deve essere un trasferimento dove il Milan possa fare un minimo di plusvalenza, farà “l’operaio” come Borini fine a fine contratto, tranne se non interverranno situazioni nuove, come uno scambio con un giocatore ritenuto utile.

Per tutto questo dobbiamo ringraziare anche Giampaolo, se non fosse stato per il tentativo convinto del tecnico di poterlo fare giocare nel 4-3-1-2, il Milan l’avrebbe ceduto, il Milan (dai 40 milioni) chiede almeno 25 milioni, cifra che per me è ancora alta, ma sono ugualmente sicuro si accenterebbe una plusvalenza minore, ma non troppo (20 milioni è il prezzo esatto).

Anche Paquetà vuole giocare e stavolta è un problema di modulo, è stato pagato oltre 35 milioni di euro e per rientrare nel FPF servono almeno 27 milioni per non fare una minusvalenza, se Suso e Paquetà verrebbero piazzati, si potrebbero aprire altre soluzioni di mercato per rinforzare la squadra, uno potrebbe essere Olmo che può fare il centrocampista interno ed esterno e l’altro proprio un centrocampista centrale come Florentino Luis, portoghese, classe '99 e considerato è un ottimo prospetto.

Al Milan nel frattempo oltre a Florentino è stato proposto anche Zaracho del Racing, in casa Milan c'è un via vai incredibile, perché tutti sanno che i rossoneri hanno bisogno di acquisti importanti e sanno che potrebbero approfittare della loro disperazione per “tirargli il pacco”, per carità tutti ottimi giocatori, ma a prezzi troppo esosi.

Per il resto Rodríguez sta aspettando il Fenerbahce che risolva i suoi problemi con la Federcalcio turca, per poi trasferirsi a Istanbul e a sostituirlo potrebbe essere il 22enne Robinson, terzino mancino del Wigan e poi, ma caso mai per giugno (è conveniente lasciarlo crescere), il Milan potrebbe avere il suo Castrovilli nel giovane Pobega attualmente in prestito al Pordenone, ma il problema qual è? Che alla Fiorentina i giovani giocano, al Milan no (vedi Gabbia).

Falliti in ordine gli arrivi di: Politano, Under e Olmo, si torna a parlare di Carrasco in uscita dalla Cina, ma i cinesi devono abbassare le pretese, il Milan prima deve trovare i soldi con una cessione e poi non è detto che Carrasco scelga i rossoneri.

lunedì 20 gennaio 2020

Non ci sono più miracoli.


Credo che Gattuso abbia esaurito i miracoli e ora con una squadra arrivata seconda lo scorso anno e fatta per contendere a Juventus e Inter le prime posizioni, non riesce più a compierne nessuno, sono affezionato a Gattuso, ma non lo sono a chi pur di dire male del Milan, deve sopravvalutare un discreto allenatore e poi speriamo che non li faccia davvero i miracoli, perché il Napoli lotta con noi per un posto in Europa.

Adesso divento serio e mi associo al cordoglio per la morte di un grande calciatore e uomo di altri tempi, Pietro Anastasi.

Due punti dall’Europa, sì ma a patto che si continui su questa strada, perché ogni volta sembra che si sia svoltato e poi ti capitano il primo tempo incolore come quello con l’Udinese, un portiere che ha alti e bassi nella stessa partita, una volta ritrovi Bonaventura e poi esce dai radar, un’altra volta trovi Leao e poi lo perdi e così passi da un modulo all’altro e alterni vittorie (poche) a sconfitte (tante).

Per esempio avevamo una buona difesa, quest’anno abbiamo Hernandez e Conti in più ed è diventata pessima, è vero però che bisogna parlare di fase difensiva, quindi di un centrocampo che sappia coprire bene la difesa e qui la mancata conferma di Bakajokò, o l’acquisto di un calciatore con le stesse caratteristiche è stato fondamentale, perché come scrive qualcuno, è vero che Bennacer “disegna calcio”, ma è costretto pure a “fare legna” e questo con Hernandez e Conti che giocano alti non va bene.

A parte che ogni mese l’Algerino deve saltare una partita per squalifica e non sappiamo con chi sostituirlo, “si torna finalmente a sentire profumo d'Europa”, ma adesso non dobbiamo farlo svanire, mancano dieci giorni e in questi dieci giorni dobbiamo prendere un Bakajokò e almeno un Deulofeo.

Escludendo il primo tempo (ma solo per questa volta), contro l'Udinese il Milan è stato bravo a reagire e a rimontare, confermando i segnali di crescita anche da un punto di vista mentale, Ibrahimovic ha dato la scossa che serviva e tutta la squadra, che si sente più forte, più sicura, dimostrando più carattere, ma serve anche continuità di rendimento, perché Pioli deve avere dei giocatori su cui puntare, senza doverli “alternare” in corsa e con risultati incerti.

Bonaventura al suo rientro era diventato il “messia”, si era tornato a parlare di Nazionale, adesso è un giocatore come gli altri del Milan, sostituito da un Rebic che non aveva mai brillato e che non lasciava presagire una prestazione del genere e non è detto che si confermi, ora nasce un quesito: li dobbiamo tenere entrambi perché si “affermeranno”, o ce li sbologniamo finché siamo in tempo?

Già contro la Spal avevo detto che giocando con le due punte e accanto a Ibrahimovic, Rebic poteva essere l’alternativa a Leao, per l’intensità, la qualità e la potenza che ha dimostrato, concentrato e determinato come pochi giocatori al Milan, gode anche di un’ottima intesa con Leao, che permetterebbe al Milan di muoversi diversamente sul mercato, ovvero: Rebic è giocatore d’attacco alternativo a Leao e Ibra? O è esterno d’attacco di centrocampo, quindi da fare giocare al posto di Bonaventura e Calhanoglu, oppure può fare coppia con Castillejo a destra?

Di sicuro questo mercato per il Milan dice che Suso deve partire e il designato a fare coppia con Castillejo (ora incedibile) è Under, il Milan e il procuratore vorrebbero portarlo via da Roma, ma solo per una richiesta adeguata, però oggi si potrebbe andare avanti anche con questi quattro e completare l’organico sugli esterni a giugno, quando potrebbe arrivare Olmo e quando sapremo con quale modulo (allenatore) andremo a giocare.

Il Milan pur di liberarsi di Suso ed arrivare a Under, sta pensando di inserire nella trattativa anche Juan Jesus, il vice Romagnoli ed anche il vice Hernandez che sta cercando, perché se Gabbia dovesse andare via dopo Kjaer serve un altro difensore, abbandonando almeno per il momento il giovane Fofana del Saint-Etienne, difficilmente invece però che il Milan potrebbe tornare su Politano.

Suso però potrebbe andare a giocare in Spagna dove piace al Valencia e al Siviglia, ma come dicevo il Milan deve piazzare il colpo alla Bakajokò a centrocampo, si parla di Vecino e Duncan, ma non credo possano impersonificate le caratteristiche del francese, trovo più adatti e di maggiore qualità invece Emre della Juve e Matic del Manchester United, che meglio di Emre ha il contratto in scadenza.

venerdì 17 gennaio 2020

Il Milan ha fatto il Milan, finalmente!


Ha centrato l’obiettivo del passaggio del turno, ha battuto nettamente l’ultima in classifica e ha giocato bene anche se Ibra ed essenzialmente senza Suso, era quello che doveva fare contro la Spal ed era quello che doveva e poteva fare in questo campionato, prima che arrivasse Ibra a svegliare tutti, finalmente non c’è più Suso ad ingolfare la squadra, che ha giocato in scioltezza e con personalità nonostante Ibra fosse in panchina, proprio come dice Ielpo, "Ci si era incartati su Suso all'esterno”, “Si poteva cambiare anche senza Ibra però".

Nonostante le assenze e i cambi, in campo si è visto un Milan effettivamente cambiato, almeno nella voglia e nella qualità, giocando un’ottima partita, come avrebbe già potuto fare prima di Ibra, perché come ho detto in qualche post precedente, è una buonissima squadra capace di fornire uno spettacolo gradevole e di vincere tranquillamente partite come queste.

Seconda vittoria consecutiva, la prima a San Siro dopo quasi tre mesi, terzo risultato utile consecutivo e qualificazione ai quarti di Coppa Italia, senza essere blasfemi mi sembra abbastanza per un solo arrivo, ottimo punto di partenza per trovare la tranquillità e la continuità necessarie, per mettersi alla rincorsa dell’Europa in campionato e in coppa Italia, grazie anche alle buone indicazioni avute da Rebic, e Piatek che si sono mossi bene, la conferma di Castillejo e la buona prova di Kjaer.

Un ottimo punto di partenza, che ora deve essere completato dal mercato, le partenze di Borini, Caldara, Reina e adesso anche Rodriguez (al Fenerbahce in prestito con obbligo di riscatto per circa 5 milioni di euro), che potrebbe essere sostituito da uno tra Robinson del Wigan e Hickey degli Heart of Midlothian, adesso deve partire almeno Suso e Kessie, raccomando di cuore a Suso di andare via, il Milan non fa più per lui e secondo me per rilanciarsi più che in Italia deve tornare in Spagna.  

Quindi adesso l’alternativa a Castillejo (possibilmente con più qualità) non può essere Paquetà, difficile che si adatti nel ruolo di esterno, per tanto o provi a giocare con il 4-3-1-2 e Paquetà lo “rigeneri” da trequartista con Calhanoglu alternativa e in questo caso fai soldi (pochi) anche con Castillejo, oppure con il 4-4-2 l’esterno potrebbe arrivare da uno scambio Suso-Under con la Roma e visto che Politano al Milan è tramontato, Boban insiste sempre per Dani Olmo.

Il 22enne centrocampista esterno della Dinamo Zagabria, costa sui trenta milioni, il Milan proverà ad averlo per 20 più bonus anche se dovesse arrivare Under e a questo punto lo pagherebbe con i soldi di Paquetà o Suso, se dovesse uscire uno dei due o tutti e due, il Milan non è stato costruito per 4-4-2 e se dovrà continuare a giocare così, serve cambiare un po' di gente (Gabbia, Suso, Paquetà, Kessie e Biglia), anche se bisognerà capire se si pensa di continuare con questo modulo ed essenzialmente se si pensa di continuare con questo allenatore.

In un modo o nell’altro adesso il Milan ha bisogno di una bella ristrutturazione, indipendentemente se salva la stagione (con un posto in Europa League) o fa addirittura il miracolo per la Champions, non si possono buttare via ancora soldi e progetti, Boban mi pare abbia le idee più chiare di tutti e a quanto pare anche la palla in mano, perché se dovesse arrivare veramente Allegri (non sia mai) o Spalletti, non credo che vogliano continuare con il 4-4-2.

Allora! In questo momento io Piatek lo terrei, non si può pretendere di rincorrere l’Europa, magari quella buona con i soli Leao e Ibrahimovic, Rebic quasi sicuramente resta come alternativa a Leao e Piatek a Ibra, a meno che non si pensi di darlo in prestito e averlo pronto per il dopo Ibra o non si faccia una grossa plus valenza, perché un’altra punta poi la devi sempre prendere e costa.

Ma essenzialmente Paquetà, non può giocare al posto di Bennacer o di Kessie e non può giocare al posto di Castillejo o Calhanoglu o Bonaventura, è un giocatore che ha qualità e gli serve continuità, credo che Pioli insisterà sul 4-4-2 che sta funzionando, perché se il Milan andasse in Europa, oltre ad averlo scritto sul contratto, Pioli potrebbe anche restare e ora che ha tirato fuori Suso posso fargli i complimenti e sinceramente non mi dispiace.

È arrivato in una situazione complicata e disastrosa, ha avuto tanti alti e bassi però sta mettendo ordine, ovviamente tutto passa dall’Europa e poi c’è il fatto che il secondo anno Pioli fa sempre male, intanto l'Arsenal continua a chiedere di Kessie e il Milan continua a chiedere 25 milioni, non so quanto chiede la Juve per Emre Can, ma i soldi di Kessie potrebbero essere investiti per prendere il suo sostituto.

Io più che Vecino dell'Inter, preferirei il centrocampista della Juventus, che potrebbe entrare nell'ordine di idee di lasciare la Juventus e accettare il Milan che lo aveva cercato già in estate, infine Gabbia ha molte richieste di squadre anche dalla Serie A, la sua uscita per rinforzare la difesa potrebbe essere compensata con l’arrivo di Wesley Fofana del Saint-Etienne. 

domenica 5 gennaio 2020

Passati dieci anni

Mercoledì ricomincia la preparazione in vista del girone di ritorno, finalmente da quando sono in Veneto, sono riuscito a mangiare il panettone, nei casi precedenti non per colpa mia, ma un esonero prima e le dimissioni poi non me lo hanno permesso e mi appresto a giocare la mia ventottesima partita fuori dalla Sicilia.
Riparto dopo una seconda parte del girone d'andata fatta di alti e bassi, forse coincidente con il mio infortunio, dopo un inizio scoppiettante, il girone d'andata si chiude con la squadra, che mette insieme tante buonissime prestazioni, ma che non vince da sei gare.
Oggi ricorre il decimo anniversario della morte di mia madre ed io la voglio ricordare così.