Gioire,
emozionarsi e sorridere, tutti sinonimi di viaggiare, ma viaggiare
può anche essere rottura come una gita a Favignana o allucinante
come una traghettata a Napoli o magari quasi tragica come il tour in
Inghilterra.
Da
quando avevo preso a tutti gli effetti il "vizietto" di
viaggiare, come speso accade in questi casi ho cercato di recuperare
il tempo perduto, con la scusa di andare a trovare mia figlia, un pò
alla volta mi sono girato quasi tutto il Veneto, poi con la
celebrazione dei 25 anni di matrimonio sono finalmente uscito
dall'Italia.
Prima
di allora mai uscito dai confini dell'Italia, si parlava sempre di
andare in Croazia, ma dovendo andarci in compagnia, per un motivo o
per l'altro non ci siamo mai andati, così l'anniversario dei miei 25
anni di matrimonio, che doveva essere una cosina così giusto per
ricordarlo, invece a poco a poco è diventato un secondo matrimonio,
viaggio di nozze compreso.
Mia
moglie avrebbe voluto andare in Irlanda, il mio consulente di viaggi
mi disse che per chi non era mai stato in Europa, l'Irlanda dove
c'era poco da vedere, sarebbe stato meglio lasciarle per ultima e che
c'erano tanti posti dove andare prima ancora dell' Irlanda.
Devo
dirvi che effettivamente c'era l'imbarazzo della scelta,
l'Inghilterra, la Francia, la Spagna, l'Austria e la repubblica Ceca,
un pò consigliato da lui e un pò perchè avremmo visto due stati e
due grandi città nella stessa occasione, abbiamo scelto il "tour
Praga-Vienna".
Finalmente
per la prima volta si viaggiava seriamente, scalo internazionale,
bagagli senza doversi portare dietro i tenerumi, le panelle e i
cannoli, una guida turistica che ti spiegava e ti indirizzava e poi
tante belle cose da vedere, cose diverse e modi diversi.
Io
non avevo ancora cominciato il primo viaggio, che già programmavo i
successivi, bella Praga e bello anche sentirsi turista per davvero,
anche se con l'occhio sempre rivolto al portafogli (per controllare
le spese e per evitare che lo rubassero), però non dovevo guidare,
non dovevo caricarmi di roba e niente colazione a sacco, solo
colazione a sbafo.
In
questo primo viaggio ho conosciuto e imparato le 5 regole
fondamentali, la prima è come e dove cambiare il denaro chiaramente
se non sei in un paese "euro", la seconda è quella di
prestare la massima attenzione a bagagli e portafogli (tutto il mondo
è "mariuolo"), terza cosa fissarti bene dei punti di
riferimento, quarta scopri subito dove si trova un supermercato, ti
servirà e quinta, la mattina quando fai colazione falla
"ricchissima" e poi metti una scorta in borsa.
Adesso
sei un turista "qualificato" e puoi affrontare il viaggio
in tutte le sue sfaccettature, forse perchè ho viaggiato pochissimo
o perchè è una cosa che mi piace, ma .... il pulman che ti scorazza
per la città, il ristorantino tipico, le bellezze dei monumenti, dei
musei e anche di qualche altra bella turista, sono cose che mi
esaltano.
Io
quando vado in visita in una città, non mi accontento di vederla dal
pulman, io me la devo vivere, no vivere nel senso di bere perchè
l'unica che si beve è Milano, vivere camminando per la città, così
prima facciamo il giro in pulman e poi sempre in pulman nei giorni a
seguire andiamo in giro per monumenti.
La
sera e anche negli intervalli tra un'escursione e l'altra, mi "vivo"
.... ancora con questo bevo .... mi vivo la città, non sò quanti di
voi lo fanno o come lo fanno, ma credetemi, sto li 4/5 giorni
portando con me il ricordo di come sè ci avessi vissuto .... tiè
.... questo non si beve .... vissuto per mesi.
E'
per me la cosa più bella, sicuramente faticosa ma bella, in giro
mano nella mano con mia moglie .... come due sposini, sù e giù a
Parigi per gli
"champs-élysées",
a Vienna lungo le rive del Danubio o in giro per il "ring",
per le stradine di Liverpool davanti al "cavern club" dove
suonavano i Beatles o a Londra al "green park" davanti a "
buckingham palace".
Faticoso
perchè il tempo è stretto e per vedere tutto devi sgambettare, mia
moglie questa cosa non la sopporta, lei è pigra per generazioni
tranne se non si tratta
di fare i mestieri di casa, li si fa maratone che non la batte
nemmeno mastro lindo, io comunque riesco sempre a convincerla
minacciandola di andare in giro con lei o con quella carina del
gruppo.
Certo
quando andiamo in giro gli devo concedere tante soste obbligate per
acquistare i souvenir, un paio di gelati e qualche dolcetto del
posto, continuamente mi chiede se ci vuole ancora tanto e quando fa
così .... certo che viene l'impeto di strozzarla, poi penso che per
riportare la salma in Italia mi costa assai e mi freno.
No,
quando fa così mi ricorda quando siamo andati a Ustica con Flora,
Nicola e Cettina, ricordo che abbiamo fatto un giro in barca e
Cettina aveva una paura terribile, lei seduta a prua accanto
all'ancora continuamente ci diceva: butto l'ancora !? E mia moglie la
stessa: manca tanto!?.
Ma
come vi dicevo il viaggio non è sempre romantico, a volte può anche
sfiorare la "tragedia",
ora non sò sè per il motivo che adesso vi racconterò o perchè in
linea di massima non c'erano più "tour" interessanti, ma
da quell'episodio del 2013 siamo rimasti nei confini italiani.
Tutto
è successo quasi alla fine del "tour in Inghilterra",
l'arrivo è stato a Londra e poi il tour è proseguito in pulman per
Oxford, Liverpool,
Glasgow ed Edinburgo, la poi saremmo rientrati a Londra in aereo,
anche qua posti bellissimi, specialmente la Scozia, che molto
somiglia all'Irlanda famosa.
Eravamo
a Liverpool e ancora non avevo visto la Scozia, sapevo però che
difronte a Liverpool c'era Dublino e l'Irlanda e così scherzando
come mio solito dicevo a mia moglie: vedi ! La, al di là
dell'orizzonte c'è l'Irlanda, hai visto che ti ci ho portato lo
stesso !
Poi
mentre andavamo verso Glasgow gli dicevo: guardati bene la Scozia
perchè è come l'Irlanda, così
risparmio pure un pò di soldi, l'ultimo tragitto
poi era da Glasgow ad
Edimburgo, passando dalla residenza estiva della regina, il castello
di Balmoral.
Finita
la visita al castello, siamo saliti sul pulman in direzione
Edimburgo, ci siamo messi sull'autostrada e con il vento in poppa ci
siamo diretti verso la capitale della Scozia, che ha dato i natali al
marito della Regina e dove ogni anno si tiene il "military
tattoo", parata militare in onore della Regina, di tutti gli
stati che aderiscono al Commonwealth.
Eravamo
contenti perchè avevamo già visto quasi tutto, andavamo a dormire
in albergo dopo essere
stati in quella specie di
"prefabbricato" a
Gretna
Green, quando
ad un tratto si è sentito un rumore sospetto.
Allertata
la guida, un greco (
no
mia moglie) altezzoso, arrogante e imbecille che ci ha condizionato
tutto il tour e che ci stava sullo stomaco (non dico palle perchè
ero stato ad Oxford), si è avvicinato e ha sentenziato: non è
nulla, il giorno prima ad Avellino era uscito fuori strada un pulman
e lui ha aggiunto: non siamo in Italia, qui queste cose non
succedono, è suggestione ed andò a sedersi.
Quantu
tu ricu e tu cuntu, (quattro e quattrotto) ci vediamo sorpassare da
una ruota di camion e li come diceva Lubrano, la domanda nasce
spontanea: ma abbiamo perso la ruota ? Non abbiamo avuto il tempo di
formulare la domanda, che ci sorpassa un'altra ruota, a quel punto un
coro unanime:
Ferma,
ferma .... autista ferma abbiamo perso la ruota, a quel punto
l'autista si è vista (si vista perchè era una donna) sfilare due
ruote e anche lei ha capito che erano le nostre, due delle quattro di
dietro, non ha frenato di botto, ha continuato con l'inerzia che
teneva il pulman in equilibrio, ci ha fatto atterrare sul mozzo di
dietro, stridente e scintillante.
Certo
che ho avuto paura, ma non così tanta, però ho visto gente pregare,
invocare i parenti, qualcuno cercava una penna per fare testamento e
un paio volevano il prete, invece ci siamo adagiati dolcemente sulla
corsia d'emergenza evianto
un pilastro di un viadotto, sfatando una leggenda metropolitana
"donna al volante pericolo costante".
Devo
dire che è stata bravissima, forse con un uomo al volante non sarei
qui a raccontarvelo, scampato il pericolo e dopo esserci assicurati
che nessuno si fosse fatto male, senza sincronizzarti ma in perfetto
accorto, ci siamo rivolti alla guida e gli abbiamo gridato: sei un
cornuto e non è suggestione, sei cornuto acclarato e sè non capisci
che vuol dire, vai a fartelo spiegare ad Oxford.
Poi
rientrati in albergo, ci hanno offerto del vino per scusarsi,
l'albergo era in ristrutturazione, senza uscite d'emergenza, insomma
l'Inghilterra ci ha perso la faccia e io la voglia di fare i tour.
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