In occasione della cena di Natale, i ragazzi della squadra mi hanno regalato il libro, di cui accanto è riportata la copertina, io a fine campionato ho voluto "parafrasarlo" scrivendo quattro fatti della mia vita calcistica, così come faceva Ancelotti, dedicando ai miei calciatori alcuni capitoli con le mie riflessioni.
Non ho l'ardire di sentirmi così importante, e nè tanto meno uno scrittore, voglio essere solo un allenatore, anche perchè credo che sia l'unica cosa che mi riesce bene.
Il mio "libro web" si intitola : Preferisco la prima categoria". Ora, siccome al momento ai Delfini non ci sono notizie da riportare, in questo nuovo blog che sto creando con il mio collega Tuccio ( che fin qui ha firmato tutti gli articoli), anche per ingannare il tempo,volevo far conoscere a chi non lo aveva letto questo capolavoro a tiratura limitata, di cui non ho venduto neanche una copia.
TOTO' CRISA'
.
preferisco la
I^ categoria
pensieri e parole in ordine sparso
di un anglosassone mancato
...sappiamo fare grandi cose.
E' un tiepido pomeriggio di Marzo, dieci ragazzi vanno avanti e indietro sul bordo del campo op-
posto alla tribunetta, dove tra canti e sfottò, hanno già preso parte i tifosi avversari.
Le facce tese, concentrate, era il grande giorno, quel giorno che in un caldissimo pomeriggio
Le facce tese, concentrate, era il grande giorno, quel giorno che in un caldissimo pomeriggio
d'Agosto avevamo programmato, la vittoria del campionato, ed ora avevamo la possibilità
di realizzare un sogno, accarezzato per un campionato e per il quale abbiamo lavorato sodo.
Io li osservavo, volevo assicurarmi che erano tranquilli, giustamente carichi e dicevo a me stesso con compiaciuto orgoglio:..... "vi ho portato qui, è quanto vi ho promesso e ciò che vi meritate".
Scorrevano piano piano, tutte le coincidenze; lo sfogo di Tagliareni alla fine del pareggio con la Virtus ultima in classifica, (...."io non ho intenzione di fare un campionato anonimo"....), e pensare che era uno di una serie di sette pareggi, visto Marco mi dicevo " non è stato un campionato anonimo".
Oppure lo stesso periodo, quando Caruso mi diceva: "Mister, non voglio essere solo uno che gioca le partite quelle scarse". Visto Umberto questa è una partita importante; e ancora Aliotta, serie D, Eccellenza delusioni e depressioni, "Ti ho portato qua per prenderti una rivincita sul campo su chi non ti ha apprezzato".
Uno spareggio, la certezza di andare in prima categoria o l'incertezza dei play off, quando ho stampato i fogli di convocazione per le gare di ritorno, ho preso un numero di fogli a caso, ed erano giusto dodici, le undici gare più una, per scaramanzia non ne ho stampati altri e mi sono detto: vuol dire che sarà la prima convocazione per i play off, e poi andremo fuori con la quinta, invece era la convocazione dello spareggio. Voleva dire che lo avremmo vinto ?, e che non ci sarebbero state più altre convocazioni ?
La partita brutta, tirata, ma non ho mai pensato di poterla perdere, anzi con il passare del tempo la nostra condizione atletica mi faceva ben sperare, tanto che abbiamo avuto noi le prime tre palle goal, ma gli infortuni ai nostri attaccanti ci hanno costretto a giocare praticamente nove contro undici, e negli ultimi minuti abbiamo sofferto, poi quando hanno segnato, sono sprofondato, quasi paralizzato, centoventi minuti per finire così, beffati alla fine.
Non era goal, sono riemerso adesso ero sicuro c'e la saremo giocata ai rigori. Be, se proprio devo perdere preferisco così, sono molto fatalista, per questo non vivo di emozioni, poi dopo tanti anni di calcio, e tante finali ai rigori, vinte e perse, i rigori li ho vissuti come sempre, e tra me e me:....."ragazzi vi ho portato qui, fino alla fine, ai rigori, e vi giuro non avevo mai visto un padre di famiglia a 36 anni pregare affinchè il rigore di Quartararo finisse nel sacco.
Siamo sul tre a uno per noi, sul dischetto per il rigore decisivo Mistretta, ora ne sono più che certo, andiamo in prima categoria, oggi, subito, un'altra fatalità; venerdì durante l'allenamento lo avevo visto in forma smagliante, e mi ero rammaricato, per questa sua burocratica inpossibilità ad essere della partita, e come se qualcuno mi stesse ascoltando, il sabato mi ha chiamato per dirmi che non c'erano ostacoli, poteva essere convocato, ed io l'ho fatto, ed ora è la, che fatalità e che rete.
Via alla festa, ero felice per i ragazzi che avevano lavorato senza risparmiarsi, hanno stretto i denti e hanno fatto gruppo, compreso quelli che giocavano poco, hanno creduto alle mie parole e alla possibilità di vincere lo stesso, anche dopo la sconfitta di Belmonte, e via un pianto liberatorio per tutti, e devo dire non me lo sarei aspettato da questi navigati del pallone.
A questo punto mi viene in mente quando dopo una quindicina di giorni di preparazione, proprio i senatori; Gallì, Tagliareni e Inzerillo, mi dissero: "Mister ma siamo sicuri di questa preparazione ?"
E sempre loro: "certo, se l'ha già fatta......e proprio questa preparazione ci ha permesso di arrivare freschi mentalmente per battere, quattro capolavori dagli undici metri.
Adesso sì, sappiamo fare grandi cose, ed è solo il punto di partenza, il progetto in tre parti è appena partito, la prima parte I^ categoria comunque al primo anno, è stato realizzato.
Ora mettiamoci a lavoro per realizzare la seconda fase del progetto, stagione 2010-2011 tra i primi sette.
La prossima volta che non ci saranno notizie "Delfini" importanti, riempirò questo spazio, poi se ho creato curiosità e siete impazienti di sapere il resto, chiedete il cd a Marco.
Ci vediamo giono 23, il Mister
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