lunedì 31 maggio 2010

Forse mi faccio la prima Categoria

Questa sera ho avuto l'incontro col presidente, e abbiamo un po' chiarito qualcosa, al momento ho deciso di continuare con i Delfini, sperando che prima o poi tutto diventi più fluido.
Adesso con Vincenzo cominceremo a lavorare per presentarci il 17 Agosto 2010 pronti a stupire un'altra volta.
Il Mister

mercoledì 26 maggio 2010

preferisco la I^ categoria - quarto capitolo


Il corso allenatori di terza categoria a Valderici.
Era il terzo tentativo, nei due precedenti, che si erano svolti a Palermo, non ero mai riuscito ad entrare in garduatoria, così mi sono deciso a presentare domanda in un altra provincia, ma, come tutti sapranno, il diavolo fa le pentole e non i coperchi, e mi spiego meglio.
Già precedentemente, quando ho sostenuto la prima prova tecnica di ammissione al corso per allenatore giovani calciatori, l'esaminatore Signor Savarese, non ha voluto tenere in considerazione il fatto che avevo fatto il portiere (scarso fra l'altro anche per via della mia statura), tecnicamente con i piedi ero zero, e così non mi ha ammesso al corso, nonostante allenavo da dieci anni.
Avevo allenato addirittura in seconda categoria, nel 1982 Il San Lorenzo. A quei tempi i campionati erano così strutturati: A; B; C; D; Promozione; Prima e Seconda categoria, oggi pari alla Promozione visto che sono state aggiunte: C2; ed Eccellenza.
Alla prova di ammissione a Valderici indovinate chi era l'esaminatore? il signor Savarese.
La prima cosa che mi ha detto appena mi ha visto ( non so come abbia fatto a riconoscermi e ricordarsi dopo quattro anni e con tutti i candidati che gli sono passati sotto) è stata: lei di nuovo qua ? ma chi gli ha dato il patentino ? (riferendosi a quello di giovani calciatori), chi lo ha ammesso ? e comunque che cosa è venuto a fare qua ?
Alla selezione eravamo in 42, gli assenti erano considerati rinunciatari, il delegato del settore tecnico Giovanni Saccà, e il presidente dell'A.I.A.C. Giovanni Marcello.
Alla fine della selezione sono stato collocato al 42^ posto, 40 dentro e due fuori, e se non fosse stato per Marcello e Saccà, che hanno insistito, dicendogli che solo per due, che in fin dei conti già allenavo, che dopo tutto, fatto il corso dovevo essere promosso, e infine anche se prende il patentino non se lo prende nessuno ad allenare, e così sono stato ammesso.
Siamo stati chiamati e ci hanno comunicato l'ammissione, poi Savarese rivolgendosi a me disse: parlerò personalmente con Uzzecchini per non farla promuovere, così eviterà di fare danni nel calcio.
A quanto pare Sacchi non aveva fatto da apripista, uno scarso tecnicamente non poteva essere un allenatore, così ricordo quando andai a consegnare l'assegno per il corso, al papà di Mistretta, per inciso mio ex compagno di squadra negli allievi allenati da Ninetto De Grandi (il penultimo tecnico che aveva portato il Palermo in A), mi disse: Crisà finalmente dopo tanti tentativi ce l'ha fatta....! sì, del lei, perchè lui in quel momento era un rappresentate della Federazione.
Comunque sono stato promosso 21° su 42, non so se avesse ragione Savarese, o Uzzecchini che mi ha promosso, non so se in questi altri quindici anni mi hanno fatto allenare per pietà o se non sono stato poi tanto un danno per il calcio, ai posteri l'ardua sentenza, non so chi l'ha detto ma mi piace e ce lo metto.
Nel rimandarvi al quinto capitolo, vi informo che il 31 Maggio ho appuntamento con il presidente, e ci potrebbero essere altri argomenti di conversazione.
Il Mister.

domenica 23 maggio 2010

Le Delfine Girls

Parte della squadra a pranzo finalmente la domenica con le dolci metà






tifosi e in primo piano il dirigente tutto fare


il capitano nel pieno delle sue funzioni


lo specialista nei colpi di testa


"la Delfina" l'ultima nata in casa Delfini


il capo Ultrà


i protagonisti della domenica


il rigorista



la squadra che ha vinto la seconda categoria



e infine le Delfine Girls, grazie per la vostra pazienza.











sabato 22 maggio 2010

preferisco la I^ categoria - 3° capitolo


.....ma quale Leonardo !


4-2- fantasia è il nome che hanno dato al modulo del Milan di Leonardo, in realtà si tratta di un 4-2-1-3; solo che è arrivato tardi, perchè lo praticavo già nel 1996 io nella juniores del Villafrati.
Anche qua ho i testimoni, a cominciare da Johnny Inzerillo, per proseguire con Gennarino e per finire con Massimo Li Castri, l'attuale centravanti dello Sporting Arenella.
Era proprio lui l'1 dietro le tre punte, il nostro Seedorf per intenderci.
Quella sì che era una bella fantasia, Li Castri dietro al trio: Basile, 19 reti in 21 gare, vice capo cannoniere, testa a testa con Clemente della Cephaledium (oggi al Benevento in serie C), il nostro Borriello, "cavallo" Ribbaudo a destra (Pato), e Passalacqua a sinistra (Ronaldinho).
Inzerillo capitano alla Ambrosini, e Di Maria alla Pirlo, in porta il piccolo grande Gennarino.
In quella juniores una nota di merito va al vice di Gennarino, Giuseppe Perrone che dai giovanissimi passò direttamente nella juniores saltando gli allievi, e giocò pure una gara in Eccellenza, così come giocarono quasi in pianta stabile i calciatori che ho già menzionato.
Quell'anno arrivammo settimi, ma per via del pessimo inizio, avevamo una squadra che sembrava tutto tranne una squadra, poi quando abbiamo cambiato tre quarti di giocatori, sono arrivate le soddisfazioni.
Oltre all'Eccellenza a fine campionato sono arrivati i trasferimenti di Perrone, Inzerillo e Di Maria all'Alcamo di Lele Aprile in Seie D, mentre per Basile il passaggio alla Primavera del Palermo (se non ricordo male ex compagno di squadra di Riccobono), e infine Passalacqua in promozione al Carini.
Siamo sempre senza notizie, meno male che ho questa "specie" di libro da propinarvi, spero martedì di potervi dare le foto di domenica con "Le Delfine Girls".
Giovedì vi presenterò sulla rubrica "con il nastro rosa" la terza parte di "Palermo. il nome e lo stemma".
A domenica il Mister.

martedì 18 maggio 2010

preferisco la I^ categoria - secondo capitolo

Il piccolo Zeman.
1995 si era appena concluso il secondo campionato Juniores regionale con la famosissima "Madonna di tutto il mondo", con un secondo posto a un punto dal Villabate, dopo 15 giornate in testa alla classifica, ma questa è un'altra storia, e il titolo d'Eccellenza fu acquistato dalla Panormus di Gianni Luna che militava in terza categoria, e che volle fare il salto di qualità proprio in funzione del gemellaggio col Parma, che voleva prendere i giovani che facessero almeno l'Eccellenza.
Sono stato chiamato con la mia Juniores ad una partita amichevole contro la Juniores del Marsala, allenata da Dario Golesano, che doveva diventare l'allenatore dell'ormai Panormus.
Abbiamo vinto con un punteggio tennistico 6 a 2, giocando come sempre ad uomo, di rimessa, all'italiana, così come giocava la prima squadra di Franco Porzio.
Golesano non ha fatto altro che lamentarsi per il gioco arretrato della mia squadra, (intanto gli abbiamo fatto il cappotto, e poi per la cronaca il mio libero era Alessio Campofranco, che già da giovanissimo al Saracen facevo giocare negli allievi, fratello di Davide ex calciatore del Palermo, ed essenzialmente compagno di corso di Mistretta), e alla fine ha sentenziato che non c'era nessun giocatore dei miei che potesse fare l'Eccellenza, e non mi ha voluto nemmeno per allenare la Juniores, nonostante Gianni Luna mi stimava moltissimo, la scelta cadde sul più titolato Nicola Ferrante, ex calciatore professionista e diventato poi direttore sportivo dell'Isernia, della Nocerina ecc.
Io e tutta la Juniores passammo alla Jatina per fare il campionato di categoria, con la prima squadra in promozione allenata da Totò Saladino.
Il mancato passaggio alla Panormus mi fece capire che ormai, nelle società di spicco, il gioco a zona faceva tendenza e che mi dovevo adeguare, nonostante non conoscessi nulla di zona, e confidando nel fatto che non sono stupido, ho cominciato a documentarmi e a studiare da autodidatta, e alla preparazione, con stupore dei miei ragazzi, ho preparato per la prima volta una squadra per giocare a zona, io tutto da solo.
I ragazzi apprendevano in modo eccezionale, compreso il mio nuovo portiere, un certo Gennarino Raccuglia, e così arriva il giorno della prima amichevole, dopo tanto pressing, fuorigioco e squadra corta, guarda caso proprio contro la Juniores della Panormus.
Fu un successo, abbiamo vinto 2 a 0 e siamo stati perfetti, gli abbiamo dato una lezione di calcio e di zona, che mi valsero i complimenti e la stima di Tonino Cerro (ex secondo di Caramanno in B al Vicenza), e dello stesso Ferrante, quella è stata l'occasione per essere accettato tra i grandi allenatori palermitani: Ferrotta, Aprile (il padre di Marco l'allenatore dello Sporting Arenella ed ex mio giocatore in quella juniores della Madonna), Luna, Cerro, Ferrante e così via.
Da allora, per il fatto che facevo la zona così bene, cominciarono a chiamarmi "il piccolo Zeman"; chiedete a Gennarino, o forse perchè battevo sempre il clone di Zeman.
Comunque approfitto per chiarire una cosa, comincio ad allenare ispirandomi a Liedholm, anche se caratterialmente somigliavo più a Guidolin, ora che ho conosciuto Ballardini, posso affermare che è lui a farmi l'imitazione, restando sempre comunque un sostenitore del calcio "flipper" del Parma di Nevio Scala, che purtroppo non riesco sempre ad attuare.

sabato 15 maggio 2010

in attesa di notizie dal "fronte", beccati questo libro web.


In occasione della cena di Natale, i ragazzi della squadra mi hanno regalato il libro, di cui accanto è riportata la copertina, io a fine campionato ho voluto "parafrasarlo" scrivendo quattro fatti della mia vita calcistica, così come faceva Ancelotti, dedicando ai miei calciatori alcuni capitoli con le mie riflessioni.

Non ho l'ardire di sentirmi così importante, e nè tanto meno uno scrittore, voglio essere solo un allenatore, anche perchè credo che sia l'unica cosa che mi riesce bene.

Il mio "libro web" si intitola : Preferisco la prima categoria". Ora, siccome al momento ai Delfini non ci sono notizie da riportare, in questo nuovo blog che sto creando con il mio collega Tuccio ( che fin qui ha firmato tutti gli articoli), anche per ingannare il tempo,volevo far conoscere a chi non lo aveva letto questo capolavoro a tiratura limitata, di cui non ho venduto neanche una copia.
TOTO' CRISA'
.
preferisco la
I^ categoria
pensieri e parole in ordine sparso
di un anglosassone mancato
...sappiamo fare grandi cose.
E' un tiepido pomeriggio di Marzo, dieci ragazzi vanno avanti e indietro sul bordo del campo op-
posto alla tribunetta, dove tra canti e sfottò, hanno già preso parte i tifosi avversari.
Le facce tese, concentrate, era il grande giorno, quel giorno che in un caldissimo pomeriggio
d'Agosto avevamo programmato, la vittoria del campionato, ed ora avevamo la possibilità
di realizzare un sogno, accarezzato per un campionato e per il quale abbiamo lavorato sodo.
Io li osservavo, volevo assicurarmi che erano tranquilli, giustamente carichi e dicevo a me stesso con compiaciuto orgoglio:..... "vi ho portato qui, è quanto vi ho promesso e ciò che vi meritate".
Scorrevano piano piano, tutte le coincidenze; lo sfogo di Tagliareni alla fine del pareggio con la Virtus ultima in classifica, (...."io non ho intenzione di fare un campionato anonimo"....), e pensare che era uno di una serie di sette pareggi, visto Marco mi dicevo " non è stato un campionato anonimo".
Oppure lo stesso periodo, quando Caruso mi diceva: "Mister, non voglio essere solo uno che gioca le partite quelle scarse". Visto Umberto questa è una partita importante; e ancora Aliotta, serie D, Eccellenza delusioni e depressioni, "Ti ho portato qua per prenderti una rivincita sul campo su chi non ti ha apprezzato".
Uno spareggio, la certezza di andare in prima categoria o l'incertezza dei play off, quando ho stampato i fogli di convocazione per le gare di ritorno, ho preso un numero di fogli a caso, ed erano giusto dodici, le undici gare più una, per scaramanzia non ne ho stampati altri e mi sono detto: vuol dire che sarà la prima convocazione per i play off, e poi andremo fuori con la quinta, invece era la convocazione dello spareggio. Voleva dire che lo avremmo vinto ?, e che non ci sarebbero state più altre convocazioni ?
La partita brutta, tirata, ma non ho mai pensato di poterla perdere, anzi con il passare del tempo la nostra condizione atletica mi faceva ben sperare, tanto che abbiamo avuto noi le prime tre palle goal, ma gli infortuni ai nostri attaccanti ci hanno costretto a giocare praticamente nove contro undici, e negli ultimi minuti abbiamo sofferto, poi quando hanno segnato, sono sprofondato, quasi paralizzato, centoventi minuti per finire così, beffati alla fine.
Non era goal, sono riemerso adesso ero sicuro c'e la saremo giocata ai rigori. Be, se proprio devo perdere preferisco così, sono molto fatalista, per questo non vivo di emozioni, poi dopo tanti anni di calcio, e tante finali ai rigori, vinte e perse, i rigori li ho vissuti come sempre, e tra me e me:....."ragazzi vi ho portato qui, fino alla fine, ai rigori, e vi giuro non avevo mai visto un padre di famiglia a 36 anni pregare affinchè il rigore di Quartararo finisse nel sacco.
Siamo sul tre a uno per noi, sul dischetto per il rigore decisivo Mistretta, ora ne sono più che certo, andiamo in prima categoria, oggi, subito, un'altra fatalità; venerdì durante l'allenamento lo avevo visto in forma smagliante, e mi ero rammaricato, per questa sua burocratica inpossibilità ad essere della partita, e come se qualcuno mi stesse ascoltando, il sabato mi ha chiamato per dirmi che non c'erano ostacoli, poteva essere convocato, ed io l'ho fatto, ed ora è la, che fatalità e che rete.
Via alla festa, ero felice per i ragazzi che avevano lavorato senza risparmiarsi, hanno stretto i denti e hanno fatto gruppo, compreso quelli che giocavano poco, hanno creduto alle mie parole e alla possibilità di vincere lo stesso, anche dopo la sconfitta di Belmonte, e via un pianto liberatorio per tutti, e devo dire non me lo sarei aspettato da questi navigati del pallone.
A questo punto mi viene in mente quando dopo una quindicina di giorni di preparazione, proprio i senatori; Gallì, Tagliareni e Inzerillo, mi dissero: "Mister ma siamo sicuri di questa preparazione ?"
E sempre loro: "certo, se l'ha già fatta......e proprio questa preparazione ci ha permesso di arrivare freschi mentalmente per battere, quattro capolavori dagli undici metri.
Adesso sì, sappiamo fare grandi cose, ed è solo il punto di partenza, il progetto in tre parti è appena partito, la prima parte I^ categoria comunque al primo anno, è stato realizzato.
Ora mettiamoci a lavoro per realizzare la seconda fase del progetto, stagione 2010-2011 tra i primi sette.
La prossima volta che non ci saranno notizie "Delfini" importanti, riempirò questo spazio, poi se ho creato curiosità e siete impazienti di sapere il resto, chiedete il cd a Marco.
Ci vediamo giono 23, il Mister

giovedì 13 maggio 2010

Che fine ha fatto P.pe di Belmonte - Rangers ?


Sabato 8 Maggio 2010 ore:13,09
Calcio: 2^ categoria 4 Daspo per club Palermitano.
Il questore di Palermo, Alessandro Marangoni, ha emesso quattro Daspo nei confronti del presidente, dell'allenatore, di un giocatore e di un dirigente della squadra di calcio di 2^ categoria "principe di Belmonte".
I provvedimenti sono stati emessi in seguito agli incidenti che si sono verificati nel corso della finale di play off del campionato di 2^ categoria tra "P.pe di Belmonte" e "Rangers Palermo".
Il Presidente della società è stato colpito da un provvedimento Daspo della durata di 5 anni, in quanto avrebbe incitato i propri giocatori ad assumere comportamenti violenti verso i calciatori della squadra avversaria, rifiutandosi altresì di allontanare diversi tifosi, considerato che precedentemente era stato diffidato dalla questura a non portare supportes al seguito della squadra in quanto l'impianto sportivo risultava sprovvisto della necessaria agibilità.
Anche l'allenatore è stato colpito da un provvedimento per la durata di 5 anni, in quanto avrebbe colpito con un pugno al volto un giocatore della squadra avversaria.
Daspo per 3 anni per un giocatore e un dirigente della compagine sportiva "P.pe di Belmonte" per fatti di minore violenza.
A causa di quanto accaduto l'incontro di calcio non si è disputato.
Bene e adesso cosa succederà ? con questo clima è possibile giocarla anche più in là ? le due squadre vengono escluse e si passa al play off tra le perdenti, Castronovo e Atletico Trinacria ? si lascierà tutto in sospeso e si provvederà ad un ulteriore ripescaggio la prossima stagione ?
Certo un passatempo tra lavoratori che vogliono evadere dai pensieri giornalieri per tirare avanti la famiglia, senza i grandi interessi della serie A, è un vero peccato che debba finire così.
Ricordiamoci sempre che anche in serie A, il gioco del calcio è solo un gioco.
Tuccio.

mercoledì 12 maggio 2010

Con il nastro Rosa.



Campionati Europei di calcio del 1992.




Stiamo per avviarci all'ultimo atto della stagione calcistica del Palermo, e mai come ora le sorti della squadra, dei tifosi e perchè no della città, sono state così interessanti fino alla fine, tanto che lo stesso periodo di sei anni fa, in occasione del ritorno in A dopo 35 anni, è acqua fresca.
Sarà forse perchè non siamo abituati, ma siamo un popolo di tifosi speranzosi e allo stesso tempo increduli, non riusciamo a credere che una partita tra la quarta in classifica e la sesta, non possa finire in pareggio,
Certo sapere che il Napoli per questo incontro ha fissato la ripresa degli allenamenti, il giovedì non ci fa stare allegri, e la consolazione e al tempo stesso la speranza, non è tanto sui clamorosi precedenti di Roma-Lecce o di Lazio -Inter, quanto quei campionati Europei del 1992, quando la nazionale Danese già al mare e poi ripescata, riuscì lo stesso a trovare la giusta concentrazione per imporsi.
Ma l'Italia è un'altra cosa, non siamo nordici, glaciali, razionali, siamo sempre pronti alla festa e allora forse più che le telafonate d'appello al massimo impegno, fatte ai palermitani, Rinaudo e Aronica (in verità un pò bistrattati dalla società di Zamparini), bisognerebbe fare un "viaggio a Santa Rosalia" per fare in modo da intercedere presso San Gennaro, per avare fatto "O' miracolo"


Tuccio

era ora

Era ora !

Forse il momento è il meno adatto, ma non è mai troppo tardi.
Sicuramente un angolo dedicato ai "DELFINI" inteso come squadra di calcio della borgata di Vergine Maria, andava creato lo scorso anno di questi tempi, quando si stava lavorando alla rivoluzione tecnica, e diffonderlo in giro non sarebbe stato malvagio.
Non so se per l'indolenza tipica del "palermitano" o per questioni economiche, fatto sta che ,in un anno di successi, questa squadra non ha avuto la giusta eco e ho deciso di provare io a " sparlare" di loro.
Non posso assicurare una specie di diario, in quanto essendo solo amico del mister, potrò "sparlare" quando verrò a conoscenza dei fatti, anche perchè ho saputo che il mister potrebbe non restare, e quindi dovrei attingere da qualche calciatore le situazioni da riportare in questo spazio. I pochi che leggeranno si staranno chiedendo chi me lo fa fare, visto fra l'altro che forse il mister va via. I ragazzi lo meritano, sono un gran bel gruppo, mi sono trovato bene e lo voglio fare.


Tuccio