Anche in questo momento di festività pasquale, cercherò di accompagnarvi con i miei commenti su tutte le notizie e gli aggiornamenti più rilevanti legati al Palermo, tanti auguri!
Fermo restando
l’ingiustizia di Bari, nel Palermo il carattere che non c’è, il Palermo non più ha
altri alibi, è anche una questione di testa, specialmente per una squadra che
prende sempre gol nel finale, vuol dire che ha dei difetti caratteriali e permettetemi,
così come l’allenatore, che purtroppo non ha mai trovato dei rimedi, anche con
l’arrivo a gennaio di tre giocatori (pochi) di grande esperienza.
Nel Palermo si rivedono
Nikolaou, Ceccaroni e anche
Gomis, sono buone notizie per
quanto riguarda gli infortuni e per la difesa a tre ridotta all’osso, i primi due
recuperi sono fondamentali per questa fine di stagione e poi, vorrei per un
attimo parlare ancora dell’allenatore, che continua a non convincermi, il Chelsea è in difficoltà e Maresca ha sei
giornate a disposizione per salvare la panchina.
Nonostante la
zona Champions League sia distante due soli punti, il futuro di Maresca alla
guida del Chelsea appare in bilico, il pareggio casalingo contro l'ultima in
classifica già retrocessa, ha fatto scivolare il Chelsea in sesta posizione,
complicando non poco la corsa alla Champions e l'ipoteca alla semifinale di
Conference League, non ha rinsaldato la posizione di Maresca, che verrebbe
mandato via se non centra la
qualificazione in Champions.
Il 45enne ex capitano del Palermo, è alla sua prima stagione a Londra, dopo avere
vinto il campionato di serie B inglese, lo scorso anno con il Leicester City, ma è anche un “prodotto” del City
Group, è stato a lungo nel Manchester City, come tecnico della seconda squadra
e collaboratore di Guardiola, prima di andare al Leicester.
Se due più due fa quattro, perché la dirigenza del City Group non può
affidare le sorti del Palermo a lui? Sono sicuro che accetterebbe con piacere
di tornare a confrontarsi nel campionato italiano, dopo essere stato a Parma,
dove forse era ancora inesperto, ma quello che si dice in giro di lui, è che è
bravo ed è degno discepolo di Guardiola, cosa che non pensa di Dionisi l’agente di Appuah che ha detto: “Ritorno in
rosanero? No se c’è Dionisi in panchina”.
“Appuah ha ritrovato il campo
e sta dimostrando buone cose in Francia. È tornato a divertirsi e sta anche
mostrando dei progressi nel suo modo di giocare. Oggi sta bene ed è felice, e
continua a lavorare sodo per dimostrare il suo valore. I mesi col Palermo? Non
è stato facile per lui, anche se all’inizio ha mostrato molta pazienza, anche
grazie al supporto del direttore De Sanctis. La sua intenzione era quella di
aiutare la squadra mostrando di cosa fosse capace, ma l’allenatore ha
dimostrato di non contare su di lui. Non sentire la fiducia alla prima
esperienza all’estero rende tutto più difficile. Avrebbe potuto dimostrare di
più e fare meglio.
Cosa ha detto Osti? Nulla di particolare, ma la società ha lasciato intendere che il ragazzo sarebbe potuto partire in prestito. Le sole quattro presenze maturate avevano fatto capire al giocatore che il suo futuro in questa stagione non sarebbe stato in rosanero. Lui stesso, del resto, voleva ritrovare il sorriso attraverso il ritorno in campo. C’era stata la possibilità di approdare al Milan Futuro in Serie C e gli interessamenti di Le Mans e Clermont, che non si sono però concretizzati. Il ragazzo aveva dato priorità al ritorno in Francia. Le difficoltà emerse nei primi mesi al Palermo penso abbiano influito sulla sua possibile permanenza in Italia, rendendolo pessimista su questa eventuale soluzione.
Le critiche hanno influito?
Lo escludo. Appuah non ha guardato a questo aspetto ed era solo concentrato a
far bene con il Palermo. I tifosi rosanero poi sono stati molto gentili con lui
e non ha sentito il peso delle critiche. È giusto ricordare che il ragazzo ha
ancora quattro anni di contratto con i rosanero. Mancano ancora alcune partite,
ma allo stato attuale non è ancora pronto per tornare a Palermo. È chiaro che
bisognerà vedere anche cosa dimostrerà in questo finale di stagione.
Detto questo, di certo sarà
importante per Appuah militare in una squadra nella quale l’allenatore crede in
lui, offrendogli tempo e spazio per crescere. Ovunque questo avvenga. Certo, in
caso di ritorno in Italia metterebbe in cima il Palermo, considerato l’amore
che prova per la città e i tifosi rosanero. Difficile il ritorno in caso di
conferma di Dionisi? Chiaramente, anche se poi nel calcio non è mai detta l’ultima
parola”.
L’agente di Appuah, ha evidenziato un altro difetto di Dionisi, abbiamo in rosa pochi giovani e considerati di ottima prospettiva: Appuah, Desplanches, Vasic e Le Douaron, che sono costati anche tanti soldi, eppure hanno militato in una squadra, nella quale l’allenatore non ha creduto in loro, non gli ha offerto il tempo e spazio necessari per crescere.
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