martedì 29 aprile 2025

Un’ora di gioco fluido, ma senza quasi mai tirare in porta.

Sono bastati i primi trenta minuti al Palermo, per indirizzare la partita a Catanzaro, dopo la prima mezzora e quando il Palermo sul 2 a 0 ha allentato un poco il gioco, i giallorossi hanno ricompattato le fila e hanno cominciato a giocare, hanno avuto qualche occasione, ma Audero è rimasto inoperoso, un dominio determinato anche nel primo quarto d’ora del secondo tempo, dalla maggiore caratura tecnica del Palermo.

Sarà anche che il Palermo ha un centrocampo tra i migliori in assoluto fra quelli dell’intera serie B (sulla carta), però è un centrocampo che ha fornito pochissimi palloni giocabili a Pohjanpalo e che non ha mai attaccato l’avversario, limitandosi ad attenderlo e permettendogli di giocare, senza mai fare le marcature preventive.

Blin ha dominato la scena, con la sua capacità di far filtro e di rilanciare poi l’azione, Gomes per me ha dominato molto meno, non so cosa ci vedano tutti quanti in questo giocatore, ma fa tanta confusione e altrettanti errori tecnici, si nota solo per la sua generosa corsa da un capo all’altro del campo, senza mai fermarsi, ma anche senza “sucu”, come diciamo noi alle nostre latitudini.

Poi per carità, io credo che lui sia uno che abbassa il livello tecnico del Palermo e non lo fa “volare”, lui come Lund, un altro che corre senza costrutto, è sempre in ritardo quando deve difendere, difficilmente ferma l’avversario, è l’unico che crossa, ma ne azzeccasse uno, meglio sotto l’aspetto difensivo Pierozzi, però lui un cross invece non lo fa mai.

Se non fosse stato ieri per la grandissima prova di Brunori, staremmo qui a leccarci le ferite, attenzione, io sono contento che vinciamo, sono contento che facciamo i play off, però sarei contento se li vincessimo e non come abbiamo fatto lo scorso anno, che abbiamo solo sentito il profumo della serie A e per come gioca il Palermo, noi non passiamo: né con la Cremonese e né tanto meno con lo Spezia.

L’illusione serve, anche quella fa parte della vita, ma vorrei sottolineare che si tratta solo d’illusione, perché con questo tecnico siamo senza speranza, meno male che Brunori ha praticamente determinato i due gol del Palermo nello spazio di un quarto d’ora e a metà del primo tempo, con un gran bel contropiede di Brunori, finalizzato da Segre, ha portato il risultato sul due a zero e sancisco il netto dominio dei rosa, dopo il vantaggio iniziale meritato e fortunoso.

Brunori ha impazzato da una parte all’altro del campo, ha arretrato fino nella sua area di rigore e oltre agli assist per i due gol, a metà del primo tempo ha bruciato in dribbling Scognamillo e di sinistro ha tirato verso il palo lontano, ma Pigliacelli in tuffo gli ha negato il suo gol personale, il Palermo è padrone del campo, lascia al Catanzaro l’ultimo quarto d’ora, giallorossi alla disperata ricerca della rimonta, tanto che a inizio ripresa, Caserta opera due cambi.

Dopo appena dieci minuti del secondo tempo su cross dalla destra, il Catanzaro di testa accorcia le distanze, allo stadio non c’era un tifoso rosanero, ma a casa è calato il gelo, visti i numerosi precedenti di rimonta, anche perché il Palermo si impaurisce, si chiude nella sua metà campo e lascia giocare il Catanzaro, passano appena due minuti e il Catanzaro sfiora il pareggio, ma Audero mette in angolo.


Il Catanzaro ci crede di più, ha il carattere e la “garra” che non ha il Palermo, si batte e cerca di arrivare almeno al pareggio, però è ottima la prova di Baniya, Mignani e Ceccaroni, ma sono da soli contro l’ostacolo giallorosso, perché i centrocampisti arrivano sempre tardi sulle seconde palle e non attaccano il portatore, il Catanzaro sa soffrire e lottare più del Palermo e forse a quel punto servivano forze fresche, gente più decisa.

I giallorossi si gettano all’attacco con grinta e capacità, producono solo molti cross e commettono molti errori, il Palermo soffre, lotta in maniera scoordinata, senza mai rinunciare a contrattaccare, Dionisi cambi non ne fa mai, a un quarto d’ora dalla fine toglie Pierozzi e invece di sostituirlo con Di Mariano, lo cambia con Vasic, chiaramente una sostituzione che non sortisce nessun effetto.

Arriviamo agli sgoccioli della partita, ma prima Pontisso a tu per tu con Audero sbaglia lo stop a porta vuota e fallisce la più grande occasione per pareggiare, da qualche tempo Dionisi ha deciso di soffrire con gli stessi undici fino alla fine e solo all’87esimo effettua tre cambi: Verre, Ranocchia e Le Douaron, rispettivamente per Brunori, Gomes e Pohjanpalo, che erano sfiniti.

Sono gli innesti dell’ultimo minuto, che prima confezionano un’ottima azione e poi lo spettacolare gol del tre a uno, adesso testa al SudTirol, che non è ancora salvo dai playout e verrà al Barbera a vender cara la pelle, intanto il Palermo ha scavalcato in classifica il Catanzaro, portandosi a 2 punti dalla Juve Stabia quinta e sconfitta per 2 a 0 a Bolzano. 

lunedì 21 aprile 2025

Tanti auguri di una buona Pasqua a tutti i lettori.

Anche in questo momento di festività pasquale, cercherò di accompagnarvi con i miei commenti su tutte le notizie e gli aggiornamenti più rilevanti legati al Palermo, tanti auguri!

Fermo restando l’ingiustizia di Bari, nel Palermo il carattere che non c’è, il Palermo non più ha altri alibi, è anche una questione di testa, specialmente per una squadra che prende sempre gol nel finale, vuol dire che ha dei difetti caratteriali e permettetemi, così come l’allenatore, che purtroppo non ha mai trovato dei rimedi, anche con l’arrivo a gennaio di tre giocatori (pochi) di grande esperienza.

Nel Palermo si rivedono Nikolaou, Ceccaroni e anche Gomis, sono buone notizie per quanto riguarda gli infortuni e per la difesa a tre ridotta all’osso, i primi due recuperi sono fondamentali per questa fine di stagione e poi, vorrei per un attimo parlare ancora dell’allenatore, che continua a non convincermi, il Chelsea è in difficoltà e Maresca ha sei giornate a disposizione per salvare la panchina.

Nonostante la zona Champions League sia distante due soli punti, il futuro di Maresca alla guida del Chelsea appare in bilico, il pareggio casalingo contro l'ultima in classifica già retrocessa, ha fatto scivolare il Chelsea in sesta posizione, complicando non poco la corsa alla Champions e l'ipoteca alla semifinale di Conference League, non ha rinsaldato la posizione di Maresca, che verrebbe mandato via se non centra la qualificazione in Champions.

Il 45enne ex capitano del Palermo, è alla sua prima stagione a Londra, dopo avere vinto il campionato di serie B inglese, lo scorso anno con il Leicester City, ma è anche un “prodotto” del City Group, è stato a lungo nel Manchester City, come tecnico della seconda squadra e collaboratore di Guardiola, prima di andare al Leicester.

Se due più due fa quattro, perché la dirigenza del City Group non può affidare le sorti del Palermo a lui? Sono sicuro che accetterebbe con piacere di tornare a confrontarsi nel campionato italiano, dopo essere stato a Parma, dove forse era ancora inesperto, ma quello che si dice in giro di lui, è che è bravo ed è degno discepolo di Guardiola, cosa che non pensa di Dionisi l’agente di Appuah che ha detto: “Ritorno in rosanero? No se c’è Dionisi in panchina”.

“Appuah ha ritrovato il campo e sta dimostrando buone cose in Francia. È tornato a divertirsi e sta anche mostrando dei progressi nel suo modo di giocare. Oggi sta bene ed è felice, e continua a lavorare sodo per dimostrare il suo valore. I mesi col Palermo? Non è stato facile per lui, anche se all’inizio ha mostrato molta pazienza, anche grazie al supporto del direttore De Sanctis. La sua intenzione era quella di aiutare la squadra mostrando di cosa fosse capace, ma l’allenatore ha dimostrato di non contare su di lui. Non sentire la fiducia alla prima esperienza all’estero rende tutto più difficile. Avrebbe potuto dimostrare di più e fare meglio.

Cosa ha detto Osti? Nulla di particolare, ma la società ha lasciato intendere che il ragazzo sarebbe potuto partire in prestito. Le sole quattro presenze maturate avevano fatto capire al giocatore che il suo futuro in questa stagione non sarebbe stato in rosanero. Lui stesso, del resto, voleva ritrovare il sorriso attraverso il ritorno in campo. C’era stata la possibilità di approdare al Milan Futuro in Serie C e gli interessamenti di Le Mans e Clermont, che non si sono però concretizzati. Il ragazzo aveva dato priorità al ritorno in Francia. Le difficoltà emerse nei primi mesi al Palermo penso abbiano influito sulla sua possibile permanenza in Italia, rendendolo pessimista su questa eventuale soluzione.

Le critiche hanno influito? Lo escludo. Appuah non ha guardato a questo aspetto ed era solo concentrato a far bene con il Palermo. I tifosi rosanero poi sono stati molto gentili con lui e non ha sentito il peso delle critiche. È giusto ricordare che il ragazzo ha ancora quattro anni di contratto con i rosanero. Mancano ancora alcune partite, ma allo stato attuale non è ancora pronto per tornare a Palermo. È chiaro che bisognerà vedere anche cosa dimostrerà in questo finale di stagione.

Detto questo, di certo sarà importante per Appuah militare in una squadra nella quale l’allenatore crede in lui, offrendogli tempo e spazio per crescere. Ovunque questo avvenga. Certo, in caso di ritorno in Italia metterebbe in cima il Palermo, considerato l’amore che prova per la città e i tifosi rosanero. Difficile il ritorno in caso di conferma di Dionisi? Chiaramente, anche se poi nel calcio non è mai detta l’ultima parola”.

L’agente di Appuah, ha evidenziato un altro difetto di Dionisi, abbiamo in rosa pochi giovani e considerati di ottima prospettiva: Appuah, Desplanches, Vasic e Le Douaron, che sono costati anche tanti soldi, eppure hanno militato in una squadra, nella quale l’allenatore non ha creduto in loro, non gli ha offerto il tempo e spazio necessari per crescere. 

lunedì 14 aprile 2025

I play-off tornano in bilico.

Purtroppo anche Dionisi come Corini, non è riuscito a dare né un gioco né un’anima a questa squadra, una squadra che il tecnico mescola e rimescola, ha giocato tante partite con la linea di difesa a quattro e adesso che è in emergenza non ci può più giocare, tanto da dovere arretrare e adattare Blin centrale difensivo, quando lui stesso ha ammesso che Diakitè può fare il braccetto di destra, ma deve ancora lavorarci?

Sarebbe stato più giusto rischiare con Diakitè, che continuare a fare esperimenti con Pierozzi e Blin, per carità, Blin lo ha già fatto e con discreti risultati, però a centrocampo con Blin è tutta un’altra cosa, tant’è che Ranocchia ci ha perso il posto e non è sua quella posizione, così, invece di adattarne uno (Diakitè), ne ha adattato due (Blin e Ranocchia), quel Ranocchia riportato a fare l’incontrista invece della mezzala offensiva, com’è nelle sue corde da sempre ed è forse addirittura un trequartista.

Ranocchia ha sbagliato tantissimo, si è visto che quella non è la sua posizione e ne ha sofferto tanto anche Gomes, che si è salvato per avere partecipando all’azione del gol di Pohjanpalo e per alcuni strappi interessanti, la formazione è stata sicuramente sbagliata e non obbligata, a testimonianza delle idee confuse del tecnico e anche da parte di chi ha fatto il mercato a gennaio, che sapendo che il tecnico aveva deciso di giocare a tre in difesa, non ha preso altri due difensori centrali.

Addio sogni di serie A, non tanto per la classifica, perché al momento è ancora dentro i play off, ma per la prospettiva della squadra, è vero che non sempre cambiare l’allenatore porta i frutti sperati (Milan, Sampdoria, Salernitana e anche Frosinone), però spesso succede invece che si inverte la rotta, la Roma con Ranieri, il Modena con Mandelli e anche il Frosinone con Bianco, bisogna vedere a chi ti affidi.

Bene hanno fatto alla fine lo scorso anno, mandando via Corini e prendendo Mignani (io lo avrei comunque confermato), alla fine le cose erano troppo incancrenite e il miracolo non è riuscito, ma un Palermo che perde così male, non so quale garanzia ci può dare andando al playoff, a Bari è stata l'ennesima prova di “immaturità”, una partita decisiva giocata in maniera piuttosto opaco, la manovra rosanero non è stata spumeggiante e la costruzione dal basso ha creato più rischi che vantaggi.

Un passo falso che frena il Palermo nella risalita nei playoff e fra l’altro in uno scontro diretto, adesso i pugliesi si sono portati da meno 4 a meno 1, menomale che il Cesena ha pareggiato e dopo avere scavalcato i rosa, anche lui si è posizionato a 1 punto dai rosanero, un passo falso che certifica ancora una volta il problema di personalità e della mancanza di continuità di questa squadra.

Inizio modulo

Dionisi per me continua a fare male, aveva chiesto ambizione ai suoi, ma non è stato in grado di trasmetterla alla squadra, i cambi come sempre non hanno inciso e sono arrivati peraltro a mio avviso tardi e comunque sbagliati, sarebbe stato meglio fare entrare Le Douaron e non l’inutile Insigne e prima Di Mariano al posto di Vasic, sulla lettura delle partite poi, Dionisi continua a dimostrarsi incapace.

La sconfitta di Bari fa tornare i playoff in bilico, i rosanero sono ancora settimi, ma il vantaggio sulle inseguitrici è passato da 4 a 1 punto e ci sono ancora due scontri diretti fuori casa, la rincorsa al quinto posto si è fatta più complicata, ma senza un cambio di passo sul piano della mentalità, anche l’ottavo posto è a rischio.

Le inseguitrici si sono avvicinate e hanno messo nuovamente in pericolo il piazzamento del Palermo tra le prime otto, la vittoria con il Sassuolo sembrava avere dato la spinta a una possibile rincorsa al quinto posto, anche se già i tre gol subiti negli ultimi 20 minuti (vedi Cremonese), avevano fatto scattare un campanello d’allarme.

Il prossimo turno, il Bari sarà impegnato con il Sudtirol, la Juve Stabia con la Sampdoria, il Catanzaro a Mantova, il Cesena a Modena, la Cremonese a Pisa e noi in casa con la Carrarese, quella messa peggio è la Cremonese che andrà a Pisa, il quale ha bisogno di vincere per blindare il secondo posto, visto che lo Spezia ospita il Cosenza ultimo, per le altre Palermo compreso, il turno è interlocutorio, ma attenzione alle trappole.

Un punto per tutte e muovere la classifica andrebbe bene, specialmente per Mantova e Carrarese, Sudtirol e Sampdoria sono con l’acqua alla gola e hanno invece bisogno di vincere, speriamo lo facciano, così ci tengono a bada Bari e Juve Stabia, il Modena invece ha la grande occasione di inserirsi nei playoff battendo il Cesena e anche qua dobbiamo sperare che questo avvenga. 

domenica 13 aprile 2025

Il Sassuolo ha dovuto rimandare la festa promozione.











Il Palermo con questa coppia di attaccanti e un difensore centrale insuperabile, battendo il Sassuolo, sembrava che avesse ipotecato i playoff e che nelle restanti partite, sarebbe servito fare solo più punti possibili, per provare a scavalcare almeno Juve Stabia e Catanzaro e conquistare la quinta posizione, che permetterebbe ai rosa, di approcciarsi agli spareggi promozione con prospettive leggermente migliori, ma sembrava, che visto  finalmente il Palermo giocare da grande squadra, avesse svoltato.

Contro il Sassuolo è stata una bella vittoria, che è stata messa per un attimo in discussione dopo l’uscita di Ceccaroni per infortunio e che ha messo in evidenza specialmente nel primo tempo, una squadra lucida, cinica e determinata, che ha annichilito i neroverdi e ha sfruttato questo turno di campionato per confermarsi in classifica, rispondendo alla Juve Stabia che ha vinto contro la Salernitana e ha recuperato due punti al Catanzaro che ha pareggiato contro il Bari.

In più ha aumentato di altri due punti il vantaggio su Cesena e Bari, nella giornata meno propizia per i rosa, i tre punti importantissimi che dovevano essere gestiti con maturità, senza gli alti e bassi che hanno caratterizzato questa stagione, sembrava che il Palermo finalmente ci fosse e che buona parte del grande potenziale messo a disposizione di Dionisi, stesse venendo fuori, per permettere al Palermo di giocare i playoff da protagonista.

Ulteriori conferme si aspettavano da Bari e visto che nello stesso turno si giocava pure Cremonese-Juve Stabia, il Palermo a Bari avrebbe potuto incrementare in classifica su una delle due, presumibilmente la Juve Stabia, se pur privo di Segre e Ceccaroni a Bari non è stato così, non ha giocato con quella personalità, che ci vuole per conquistare la migliore posizione possibile e Dionisi non ha gestito la squadra come contro il Sassuolo.

Ancora nulla è perso, specialmente dopo i pareggi di Cremonese, Juve Stabia e Cesena, dobbiamo tornare a giocare partite quasi perfette e ottenere i punti che servono per migliorare la classifica per continuare a sognare, dobbiamo però eliminare i momenti di blackout, che abbiamo avuto anche contro il Sassuolo, nonostante un primo tempo sontuoso, fatto da un possesso palla efficace, pulito e con poche le sbavature.

Bari doveva essere il banco di prova di maturità, per una squadra che ci ha abituati ad alti e bassi, in una sfida importante per i play off, la partenza del Bari è più che convincente, con il pressing forsennato che lo ha portato a un recupero alto della palla e gli ha permesso di sbloccare la partita dopo sei minuti di gioco.

Il Bari gioca, ma è il Palermo a colpire e a rimettere tutto in equilibrio con la forza e la cattiveria di Pohjanpalo, nonostante il gol subito, i biancorossi non si sono disuniti e sono rimasti i dubbi su un possibile raddoppio del Palermo sul finire del primo tempo, per una carica sul portiere barese, che invece era una trattenuta su Magnani.

La ripresa vede sempre il Bari fare la partita, con palleggio e grandi verticalizzazioni e alla fine la tenacia dei biancorossi viene ripagata dal colpo di testa in tuffo di Simic in zona cesarini, così il Bari ha battuto con merito il solito Palermo e per i galletti il banco di prova è stato superato, per noi tifosi del Palermo, rimaniamo sempre attaccati al sogno della serie A, malgrado le continue e umilianti sconfitte.

Tante partite già vinte al 90esimo, che poi ci siamo lasciati scappare nei minuti di recupero, ancora una volta abbiamo visto una squadra senz’anima, che malgrado da gennaio si avvalga di Pohjanpalo (9 gol in 9 partite), al Palermo non basta nemmeno il miglior attaccante della serie B e continua a fornire prestazioni spesso indecenti.

Evidentemente il Palermo bello e pimpante visto contro il Sassuolo, era stato solo una delle tante stranezze del calcio, una vittoria così bella e così smagliante, da far ritornare sogni proibiti, ma puntualmente non è accaduto contro un buon Bari, che ha lottato e ha creduto fino all’ultimo alla vittoria, nonostante la pessima abitudine di avere un approccio da brividi, il Palermo si è riuscito a ricompattarsi, a reagire e a pareggiare.

La partita a quel punto sembra avviarsi sui binari giusti per il Palermo, che infatti attorno al 40esimo raddoppia ancora con Pohjanpalo, ma l’arbitro annulla il colpo di testa del centravanti rosanero, un gol bellissimo e regolarissimo, annullato per un fantomatico fallo sul portiere, che invece è abbattuto da un suo compagno, l’arbitro non vede la parte iniziale dell’azione e il Var Pairetto (un arbitro raccomandato da suo padre e che non si capisce come mai lo si faccia continuare a far danni impunemente), se ne lava le mani e il primo tempo finisce 1 a 1.

Il Palermo poteva battere il Bari, che è un avversario assolutamente alla sua portata, invece, nel secondo tempo ha tenuto un ritmo molto basso, il Bari si è rintanato nella sua metà campo e ha agito in contropiede, il Palermo ha continuato con il suo palleggio a ritmo lento e a poco a poco, si è presentato sempre più spesso davanti ad Audero, i rosanero hanno continuato a giochicchiare e i cambi hanno peggiorato la situazione, Insigne come al solito ha passeggiato e Vasic? Beh, entra per tamponare un po' qua e un po' la, ma non riesce a tappare i buchi. 

lunedì 7 aprile 2025

Il miglior Palermo della stagione.

 

Schiantata al Barbera la capolista Sassuolo con una tripletta di Pohjanpalo, il finlandese è giocatore capace di capitalizzare con estrema facilità, tutti i palloni che gli capitano sotto porta, rivelandosi un cecchino infallibile e portandosi a quota otto gol segnati in otto partite giocate con i rosanero, è una presenza importante per i compagni, è un giocatore oramai imprescindibile e di questo se ne è giovato anche Brunori, che è un altro giocatore rispetto a quello del girone d’andata.

Dionisi probabilmente ha trovato la formula giusta, confermato in blocco il centrocampo, che sembra abbia trovato gli interpreti giusti, specialmente in Gomes e Blin, che si assistono e che si completano, sono un giusto mix di forza e solidità, questa squadra per me non è ancora pronta per sbaragliare i play off (dobbiamo ancora arrivarci), però se dovesse continuare così è sulla strada giusta, perché in zona offensiva è letale.

Merito soprattutto della coppia Brunori-Pohjanpalo, che con il passare delle partite affina sempre più la loro intesa, forse stavolta è vero, ora è tempo di guardare solo avanti e non più indietro, ma la squadra dovrà mantenere la stessa fame e soprattutto dovrà mantenere di più alta la concentrazione, allora sì che si potrà sperare a quel qualcosa di importante per il fine campionato.

Ma neanche stavolta Dionisi non è stato impeccabile, anche stavolta ha commesso gli stessi errori, che avrebbero potuto essere ancora fatali, la squadra fisicamente e mentalmente regge un tempo, poi soffre il ritorno degli avversari, i tre diffidati: Segre, Blin e Gomes, sono subito andati in difficoltà nel secondo tempo e andavano cambiati per stanchezza fisica e mentale già dopo un’ora, ma ancora una volta li ha voluti spremere fino alla fine, non avendo (giustamente) fiducia nella panchina.

Forse anche se li avesse sostituiti tutti e tre per come andava fatto, non avrebbe risolto nulla, avrebbe evitato che Segre finisse in squalifica, però forse meglio così, lo avremo libero dalla diffida per questo fine campionato, ma i due gol in 30/40 secondi li avremmo presi lo stesso, perché la difesa è stata attenta e precisa fino al 4 a 0, poi con l’uscita di Ceccaroni per infortunio, che sta facendo egregiamente il suo ruolo, abbiamo preso 3 gol e due in neanche un minuto.

Ceccaroni con Audero e Magnani, sta dando forza ed esperienza alla difesa, occupa bene la propria posizione e contemporaneamente aiuta in avanti la squadra, il suo infortunio è una pessima notizia, perché come abbiamo visto contro il Sassuolo, Dionisi non ha più difensori a disposizione (mercato in difesa fatto male e gestito peggio a gennaio) e si è inventato sbagliando, Pierozzi braccetto di sinistra.

Anche questo azzardo, che non ha ne capo e né coda, fa parte dell’integralismo di Dionisi o meglio, della sopravalutazione che è stata data ad un tecnico modesto, che per una serie di circostanze è finito al Sassuolo in serie A, senza averne titolo a mio avviso e su cui sta basando la sua carriera, ma queste sono mie allucinazioni, perché per me sarebbe stato più indicato fare entrare Diakitè al posto di Ceccaroni, che il difensore centrale l’ha fatto alla Ternana e non avremmo sconvolto tutto.

Anche perché almeno per la trasferta di Bari, il problema si ripropone, Nikolaou non si è ancora totalmente ripreso dal problema alla caviglia, tant’è che non è entrato lui e non vorrei che Dionisi pur di non cambiare modulo, si inventasse un altro esperimento, al limite possiamo andare a Bari con un 4-4-2, con Pierozzi, Baniya, Mignani e Lund in difesa.

Pierozzi sta facendo molto bene, difende bene e velocizza la manovra con interessanti accelerazioni sulla destra, ecco anche perché non gli farei fare il braccetto, Baniya ha tenuto bene la posizione, ma col pallone tra i piedi commette spesso qualche sbavatura, sui calci d’angolo sale e come Ceccaroni spesso si rende pericoloso, però è l’anello debole della difesa.

Magnani è stratosferico e lo è a maggior ragione quando gioca al centro dei tre, puntuale sempre in copertura, è diventato con Audero, Brunori e Pohjanpalo, la possibilità di riscatto del Palermo, la sua presenza è necessaria e indispensabile per il reparto, Lund è migliorato tantissimo e lo preferisco a Di Francesco, si propone costantemente sulla sua fascia in appoggio ai compagni.

Nonostante Audero, Pierozzi, Magnani e Ceccaroni siano in grande spolvero, si presentano puntuali nella ripresa i soliti cali di tensione, contro il Sassuolo aggravati dall’infortunio di Ceccaroni, rendendo elettrici i minuti finali della partita, meno male che il punteggio era largamente acquisito, cali di tensione che hanno coinvolto anche Blin e Gomes, o forse sono proprio loro che li determinano.

Blin si sta riprendendo bene dall’infortunio e giostra molto la palla, soprattutto nelle fasi iniziali della costruzione, giocatore che a Dionisi era mancato per tutto il girone d’andata, Gomes completa il centrocampo con la solita lotta in mezzo al campo e la corsa a servizio della squadra, però all’inizio del secondo tempo vanno sempre in difficoltà e questo potrebbe essere la causa dei cali di tensione della difesa.

Forse bisognerebbe cambiarli all’ora di gioco, forse il loro sostituti (Ranocchia e Segre) non sono proprio indicati per quei ruoli e in una squadra che non riesce a essere sempre dominante, diventa azzardato, ma credo che il prossimo obiettivo è sistemare proprio questo problema, che ci è costato tanti punti, vedere questo Palermo acuisce i rimpianti di una stagione che poteva essere giocata in maniera diversa e con risultati diversi.

venerdì 4 aprile 2025

Magnani è un muro e Brunori è sempre decisivo.

 

Tre punti di straordinaria importanza, seppur col brivido finale, i rosanero hanno battuto la Salernitana con merito grazie alle reti di Brunori e Pohjanpalo, hanno sofferto per quasi tutto il secondo tempo e nel finale sono sembrati riaffiorare i vecchi fantasmi del passato (rimonta negli ultimi minuti), ma il forcing avversario stavolta non ha prodotto la totale rimonta, però c’è andata vicina.

Magnani è stato un gigante, con interventi precisi e puntuali, sia nel primo che nel secondo tempo, è stato sempre sicuro e il reparto ne ha beneficiato, rappresentando un vero lusso per la categoria, Brunori ha segnato e ha inventato, ha legato bene il gioco tra centrocampo e attacco, proponendosi continuamente per smistare palloni per i compagni, il numero 9 è totalmente rinato.

Sulle corsie Dionisi ha schierato Lund e Pierozzi, Lund ha offerto soluzione sulla corsia di sinistra, meglio di Di Francesco, garantendo corsa e continuità, Pierozzi ha spinto sull’altra corsia, sovrapponendosi spesso ai compagni e facendosi sempre trovare in area, anche se qualche imprecisione sui cross c’è stata, all’inizio la partita è stata piuttosto equilibrata e il nostro giro palla è stato preciso, con pochi errori individuali e la manovra offensiva ne ha beneficiato.

Brunori ha regalato un assist eccezionale a Pohjanpalo, che davanti a Christensen non ha perdonato, la freddezza del bomber finlandese è impressionante, Pohjanpalo ha offerto sponde e disimpegni per i compagni e ha fatto salire la squadra lavorando con il suo fisico, Ceccaroni è sato bravo nelle diagonali, prezioso in copertura e nel proporsi, Gomes è stato prezioso in fase di interdizione ed è stato praticamente imprescindibile.

All’inizio del secondo tempo la squadra di Breda ci ha impensierito al quanto, anche se il Palermo ha continuato a gestire in maniera efficace il giro palla e alcune ripartenze, ancora una volta abbiamo subito nel finale, ma non è la prima stagione in cui succede e a quanto pare è difficile cambiare questo trend, come gli evidenti limiti tecnici, strutturali, di concentrazione e di equilibrio del Palermo.

Come i troppi punti persi dalle tante disattenzioni difensive, che hanno influenzato il risultato finale di molte partite, un vecchio vizio che non è certamente rassicurante, considerando che anche la scorsa stagione con Corini prima e Mignani poi, la cosa si è mantenuta invariata, Dionisi quindi dovrà lavorare anche sulla gestione della partita e delle sostituzioni, che quasi mai si sono rivelate azzeccate e decisive.

L’obiettivo importante per portare in “porto” i play off, è cercare di ridurre al minimo le distrazioni, fondamentali per questo rush finale nella corsa ai playoff, i rosanero nelle ultime 3 giornate, affronterà Sudtirol e Frosinone in casa, con i ciociari il Palermo chiuderà il campionato al Barbera di venerdì sera e alla penultima avrà il Cesena in trasferta.

Il Palermo dopo la vittoria dell’Arechi, è pronto a vivere questo rush finale e la Lega serie B, ha pure ufficializzato le date e gli orari delle ultime 3 gare di campionato, giovedì 1° maggio al Barbera sarà di scena Palermo-Sudtirol alle 15, mentre domenica 4 maggio sarà di scena alla fiorita Cesena-Palermo sempre alle 15 e infine venerdì 9 maggio la chiusa in casa con Palermo-Frosinone alle 20.30 e poi ci si augura di vincere i play off.

Dopo i play off, avremmo più chiara quale sarà la categoria che affronteremo la prossima stagione e faremo un mercato di conseguenza, ci saranno tanti giocatori che torneranno dai prestiti, molti saranno ceduti, riprestati o saranno in scadenza di contratto, tornerà Graves, che in Olanda nel PEC Zwolle, nonostante il 14esimo posto in classifica della squadra, ha fatto 20 partite da titolare e quindici le ha giocate sino al 90esimo, il campionato olandese non è di primissima fascia, però non sta facendo male, se dovessimo restare in serie B, una riflessione potrebbe essere fatta.

Un altro che tornerà è Appuah in prestito dal Valenciennes, ha fatto solo 8 presenze, ha segnato due gol e fatto un assist, però gioca in serie C francese, l’ipotesi è di un ulteriore prestito vista la giovane età (21 anni) e un contratto fino al 2029, Corona è in prestito al Pontedera, dove ha segnato 9 gol e fornito 4 assist, per lui un’ottima stagione, che potrebbe valere la permanenza a Palermo, dietro a Pohjanpalo e Brunori, mentre Nespola dovrebbe rientrare, per partire ancora in prestito.

Saric torna dal prestito con il Cesena e ha un contratto sino a giugno 2026, per evitare di perderlo a zero, dovrebbe essere venduto in estate, ancora peggio per Stulac che ha il contratto in scadenza a giugno 2025 ed essendo in prestito biennale alla Reggiana, o il Palermo lo rinnova e poi conferma il prestito e poi si vede, oppure andrà via a zero, rientrerà pure Peda, che ha giocato 4 partite intere nella Juve Stabia e ha un contratto in scadenza nel 2028.

Un altro rientro è quello di Aurelio, che sta vivendo una stagione esaltante con lo Spezia, 19 presenze, due gol segnati e potrebbe vivere anche l’emozione della promozione in serie A, chi sa se tornando, non riesca a ritagliarsi uno spazio nel Palermo del futuro, visto che ha il contratto in scadenza nel 2027, mentre non dovrebbero rientrare più Fella, alla Cavese in prestito con obbligo di riscatto e Damiani, alla Ternana con obbligo di riscatto.

giovedì 3 aprile 2025

Adesso che ci sei, devi restarci.

Si riprende dopo l’ultima sosta per le nazionali e ora via tutto d’un fiato fino alla fine, il primo ostacolo o il primo big match se vogliamo è stato quello con la Salernitana, tutte e due le squadre erano a caccia di punti pesanti, per i play off il Palermo e per salvarsi la Salernitana, sperando che i rosa per questa volata finale, non abbiano quei cali di tensione, che hanno spesso caratterizzato i finali di gara.

Dionisi nonostante la conferma è rimasto pesantemente in discussione e non certo perché non c’è stato lo stop all'Arechi, che tutto è risolto, lo spettro dell'esonero resta e potrebbe materializzarsi comunque anche più avanti, ma in caso di esonero di Dionisi, non credo che sarebbe l’allenatore del prossimo anno a traghettare o prendere prematuramente la squadra.

Per la prossima stagione i giornali hanno pensato a Pecchia, l’ex Parma ha vinto il campionato di serie B negli ultimi anni con la Cremonese e poi non è rimasto con i grigiorossi in serie A, lo ha vinto ancora due anni dopo con il Parma, è stato esonerato un mese fa in serie A per la classifica e non per il gioco espresso, è una specie di Pippo Inzaghi, quando gli affidi una squadra da primi posti in serie B, lui la fa giocare bene e la piazza sempre in buona posizione.

Non mi ricrederò mai su Corini e adesso nemmeno su Dionisi, però se a Pecchia dovessero affidare una squadra funzionale, non patiremmo tutte queste tribolazioni, in caso di esonero (ancora possibile?) di Dionisi, la squadra potrebbe essere affidata all’esperienza di Iachini, di De Biasi, o di Delio Rossi, per traghettare il Palermo fino a fine campionato (Play off).

Ma ritorniamo a Salerno, dove i rosa hanno vinto con un finale di sofferenza, con la Salernitana che ci ha provato a riaprirla, ma senza successo, i neo entrati Tongya e Amatucci hanno svegliato gli avversari, che sono riusciti soltanto ad accorciare le distanze, il Palermo è riuscito a difendersi bene, avendo avuto addirittura l'occasione di chiudere la partita con Segre, ma mi piace ricordare che gli amaranto campani hanno segnato, hanno preso un incrocio e gli è stato annullato un gol per un fuorigioco millimetrico.

La Salernitana non è riuscita a completare la rimonta (meno male), ma nel secondo tempo il Palermo è stato in grandi difficoltà, ecco perché non credo in un risultato positivo nei play off, di contro ha fatto un buonissimo primo tempo, ma fuori casa abbiamo vinto (soffrendo) nelle ultime dieci partite, solo con l’ultima e la penultima, ora che siamo tornati (temporaneamente) nelle prime otto, dobbiamo almeno provare a restarci.

Già domenica arriva in casa il Sassuolo, il Catanzaro ospita il Bari e potrebbe farci il piacere di eliminare i galletti dalla corsa ai play off, ma noi dobbiamo fare un gran risultato con la squadra di Grosso, mentre Cesena, Juve Stabia e Cremonese, hanno le loro partite con squadra in lotta per non retrocedere, rispettivamente: Sudtirol, Salernitana e Reggiana.

Quindi via al rush finale, con l’auspicio che questa stagione possa prolungarsi sino alla fine dei playoff e che il verdetto sia il ritorno in serie A, anche se del Palermo che ha battuto la Salernitana mi è piaciuto solo il primo tempo e i tre punti che sono stati fondamentali per superare il Bari in classifica e in un certo modo anche il Cesena.

Continuo a non capire come mai una squadra che ha una coppia d’attacco Brunori-Pohjanpalo, deve faticare così tanto, non capisco perché per tutto il girone d’andata Brunori non poteva giocare, così come non capisco come mai, una squadra che ha Brunori-Pohjanpalo e un monumentale Magnani, abbia solo 42 punti, a Salerno servivano tre punti e sono arrivati, ma non ci siamo buttati alle spalle tutti i problemi.


Il Palermo ha effettuato un salto dal nono al settimo posto, un salto di straordinaria importanza in chiave playoff, soprattutto in virtù delle sconfitte di Bari e Cesena, grazie ad una maggiore efficacia e lucidità rispetto alle ultime partite, sprigionando tutta la qualità del suo attacco, con una coppia Brunori-Pohjanpalo che cresce partita dopo partita.

Segre ha sostituito lo squalificato Verre non nel migliore dei modi, molte le imprecisioni, date magari dal fatto che non era il suo ruolo, anche se quest’anno non è il Segre degli anni scorsi, non è mancato come sempre il sacrificio, però con il senno del poi, forse sarebbe stato meglio far giocare Ranocchia dal primo minuto, anche se pure lui quest’anno non sta brillando.

Devo dire che Ranocchia quando è entrato, ha dato qualità alla manovra, con la consueta visione di gioco, mi è piaciuto molto Vasic, anche se ha giocato come sempre pochissimi minuti e sempre in situazioni con la squadra che arranca, credo che quello di trequartista sia il ruolo, peccato che non è stato provato in questa occasione che mancava Verre.

Certo, cosa dovevamo chiedere di più a Dionisi, dopo che ha messo in campo una formazione iniziale compatta e con i reparti che hanno mantenuto le giuste distanze, dovevamo chiedere anche di far giocare Vasic finalmente nel suo ruolo? E poi non credo che siano stati i cambi ad abbassare ulteriormente la squadra, perché il Palermo lo fa da tre anni.