sabato 28 dicembre 2024

I rosanero ritrovano la vittoria.

Il Palermo interrompe la propria serie di tre sconfitte consecutive, ritrova la vittoria e raggiunge in classifica a quota 24 proprio il Bari, che a sua volta arrivava al Barbera con tre ko di fila, la partita è finita 1 a 0 e a decidere il risultato di una gara equilibrata è stato un gol nel finale del primo tempo di Le Douaron, il francese è stato bravo a sfruttare un rimpallo in area.

Nel primo tempo parte meglio il Palermo, tanto che la prima occasione capita sui piedi di Brunori, che dopo 3 minuti centra la traversa, sfruttando un brutto retropassaggio di Falletti e in precedenza ci aveva provato pure Le Douaron di testa e la palla era uscita alta sulla traversa, però il Bari piano piano si distende in contropiede, fino a prendere in mano le redini della partita.

I rosa riescono sempre a rimediare e a interrompere il fraseggio biancorosso ci pensa al decimo Di Francesco, che si coordina dal limite e calcia a giro, pronta la risposta di Radunovic che devia in angolo, ma il Bari insiste nel possesso palla, con gli inserimenti di Dorval e Falletti, ma non è mai pericolo più di tanto, alla mezzora è l’ex Falletti che lascia partire un tiro, dove è bravo a distendersi Desplanches.

Il dominio territoriale del Bari è interrotto nel finale di primo tempo, con il Palermo che al 41esimo sblocca la partita con il secondo gol consecutivo di Le Douaron, il primo al Barbera, risolvendo una mischia su calcio d’angolo, ma nel secondo tempo, meno brioso del primo, parte meglio il Bari che deve recuperare e mantiene l'iniziativa.

Lasagna lanciato in profondità, calcia in diagonale e colpisce il palo, ma era in fuorigioco, la via della rete però resta un tabù per i pugliesi, nell’ultima mezz’ora succede pochissimo e si resta sull’1 a 0 fino alla fine, vince la squadra di Dionisi e si spera che il Palermo esca dalla crisi, intanto raggiunge in classifica il Bari in zona playoff, anche se la partita non è stata un visibilio.

Il 3-5-2 sembra avere dato più ordine, ma niente di più di tutto questo, manca la produzione sotto la porta avversaria, i rosanero si sono difesi con ordine e con molto affanno, ha sofferto e ha portato a casa il risultato, tre punti importanti per il morale e la classifica, ma la prestazione è stata in chiaroscuro, a centrocampo non si costruisce e non c’è filtro.

Il Palermo di Brunori e Le Douaron, che si sono mossi bene (come avevo previsto), hanno garantito profondità alla manovra, poi gli ospiti hanno spinto e i rosa hanno arretrato notevolmente il loro raggio d’azione, prestando il fianco alla manovra avversaria, qualche imprecisione di troppo nei disimpegni da parte di Ranocchia e Segre, mentre per Verre non è stata una prestazione brillantissima.

Insomma, l’inizio è stata la spinta che ci voleva per un Palermo più determinato, lo stadio si è infiammato dimenticando la contestazione, il tifo è diventato una polveriera, partono i fumogeni, scoppiano i petardi e sale alto l’urlo della folla, il Palermo parte bene e finalmente sembra il Palermo che non si era quasi mai visto e che tutti abbiamo sempre sognato.

Un Palermo compatto, coeso, aggressivo e disposto a giocare da squadra, il nuovo 3-5-2 con Brunori in campo dal primo minuto, ha acceso le speranze dei tifosi e con Le Douaron il Palermo è risultato più aggressivo, i segnali sono esaltanti, ma come sempre accade, nel secondo tempo non c’è più il Palermo pimpante del primo tempo.

Si è rivisto il Palermo con il problema mentale, quello senza autostima, senza la capacità di lottare e il Bari si è rianimato, si è insediato nella metà campo del Palermo, che ha cominciato a traballare, Desplanches ha sfoderato un paio di interventi decisivi, che hanno salvato il Palermo, quello del primo tempo comunque lascia ben sperare per una risalita della classifica e un rilancio alle ambizioni, per scongiurare un altro anno buttato al vento.

La società è un fallimento totale e la squadra vive in un clima di contestazione, che esprime tutta la sua rabbia nei confronti dei suoi giocatori, dello staff tecnico (Dionisi è in bilico più che mai sulla sua panchina) e dell’intera società, per tutte le promesse fatte e finora disattese, vedremo contro il Cittadella, se i rosa del primo tempo ci dà ancora speranze ragionevoli e motivate per il futuro. 

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