martedì 5 settembre 2023

Riprende la preparazione degli allievi del Riese.

 

È lunedì mattina e gli allievi del Riese entrano in campo per la seconda settimana di preparazione, hanno sostenuto una seduta d’allenamento defaticante, fatta da esercitazioni di riscaldamento, di tecnica e tattica individuale e di squadra, dopo due ore è arrivata la partitella a ranchi ridotti, a causa dei molti fastidi muscolari dovuti all’affaticamento di questa prima settimana di preparazione, che ha avuto il culmine con le due amichevoli perse, 2 a 0 con il Roxius e 10 a 0 con l’Ezzelina.

Alla fine come consuetudine, chiediamo al mister un suo resoconto di questa prima settimana.

Mister, come l’ha presa questa brutta sconfitta con l’Ezzelina?

“Beh, indubbiamente male, stiamo lavorando insieme da poco tempo, non è facile mettere insieme agli otto vecchi i dodici ragazzi nuovi, che vengono su dalla categoria inferiore e che hanno fatto se addirittura alcuni non lo stanno ancora facendo il passaggio della pubertà, la mia convinzione è, che una volta assimilato il cambio di mentalità e messi a punto i meccanismi da migliorare, poi più giochiamo insieme e più cresceremo”

Difficile abbinare il bel gioco alle vittorie, in queste categorie?

“Beh, diciamo che io ci sono riuscito spesso, il bel gioco quasi sempre, ma poi dipende dal materiale umano che si ha a disposizione, io ci proverò e insieme ragazzi ci stiamo provando, dipenderà tutto dal l’atteggiamento della squadra, siamo solo all’inizio e c’è ancora molta strada da fare e molte cose da migliorare, siamo ancora in un periodo in cui vanno create le sinergie, un periodo in cui ci conosciamo con i giocatori, cosa vogliamo e cosa serve".

Anche quest’anno proverà a costruire dal basso?

"Noi dobbiamo provarci, ma i ragazzi dovranno essere nelle condizioni di leggere gli spazi e la partita, siamo ancora in cerca degli uomini e dei meccanismi, i primi passi contro il Roxius sono stati incoraggianti, specialmente per i nuovi, anche la passata stagione facevamo faticato più del dovuto".

E del cambio di modulo, cosa ci dice?

"Il passaggio al 4-3-3, deve essere metabolizzato in fretta, in soli quattro allenamenti non si può pretendere nulla, così come l’inserimento dei nuovi, purtroppo anche quest’anno non mi sono stati consegnati i giocatori necessari, abbiamo qualcosa scoperta a centrocampo e dobbiamo provare a metterci una pezza, che non la lasci un buco altrove, anche perché i centrocampisti che ho, non sono nemmeno di lotta, oltre che di tecnica e di sostanza".

Dai suoi occhi, traspare una passione immensa.

Si! amo insegnare calcio”

È mai stato chiamato da qualcuno per fare lezioni agli allenatori più giovani?

“No! Qualcuno ha avuto questa idea, ma poi non mi hanno mai chiamato”

E perché?

“Il perché bisogna chiederlo a loro, evidentemente pensano che non abbia un’esperienza sufficiente, che non sia in grado di tenere una lezione”.

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