giovedì 28 settembre 2023

Tripletta di Brunori che spezza il suo digiuno.


 Finisce 3 a 1 per i rosa, il match tra Palermo a Venezia, tre gol del ritrovato Brunori regalano il successo ai rosanero, sono i primi gol del capitano in questo campionato, che in laguna sembra essere tornato il Brunori di sempre e porta la sua squadra (ottavo marcatore diverso) al secondo posto, in compagnia del Como, alle spalle del Parma a meno 4, ma con una partita in meno: Parma 17 (7) – Palermo e Como 13 (6) – Modena 12 (6) – Venezia e Catanzaro 12 (7).

I rosanero ora sono secondi a 4 punti dal Parma capolista, quella con il Venezia doveva essere una prova di maturità e i rosanero l'hanno superata bene, nonostante per la stragrande maggioranza della partita, gli uomini di Corini si sono difesi e in più circostanze sono andati in difficoltà, la squadra è poi riuscita con grande compattezza e cinismo, a concretizzare quasi tutte le occasioni da rete che gli si sono presentate.

Vittoria importante per i rosanero, dopo una gara a tratti divertente e ricca di colpi di scena, che rilancia il Palermo in classifica, anche se non è quello che la società ha chiesto al tecnico, stando alle parole di Corini, tre punti pesanti, perché presi su un campo non facile, perché i lagunari fra l’altro, erano imbattuti in casa da 11 gare.

Successo fondamentale per gli uomini di Corini, grazie ad una prestazione strepitosa di Brunori, che finalmente si sblocca e non per la rivoluzione operata dal tecnico a centrocampo, dove non gli è sembrata l’ora di inserire Gomes, perché anche Coulibaly e Vasic, non è che abbiano fatto meglio di Segre ed Henderson.

Il Palermo ha la strada spianata dal rigore ottenuto al sesto minuto di gioco e successivamente trasformato con coraggio da Brunori, che ne aveva già sbagliato qualcuno, il capitano è stato protagonista assoluto della serata, senza ombra di dubbio e che oltre a essere autore di una tripletta, è tornato a essere quel centravanti sornione dell’area di rigore, protagonista di una prestazione da vero bomber, che ritrova i gol e quella verve, che gli era mancata nelle prime giornate.

Brunori si presenta sul dischetto, dopo i tanti errori dagli 11 metri e spiazza Joronen, mettendo la partita subito sui binari congeniali a Corini, difendere e poi se c’è spazio, caso mai provare a colpire, così, i rosanero palleggiano bene a centrocampo e non buttano via mai il pallone, Coulibaly comincia bene, è rapido sulle seconde palle, garantisce dinamismo e buon filtro in mezzo al campo, poi però piano piano si va spegnendo.

Il Venezia così come il Palermo, crea poche occasioni da rete, ma ne mette in fila due allo scadere, al 46esimo Pohjanpalo da pochi passi tira troppo forte e si divora il gol del pareggio a pochissimi passi da Pigliacelli e qualche minuto dopo, allo scadere dei minuti di recupero (50esimo), arriva la rete del pareggio proprio con Pohjanpalo.

Le squadre tornano negli spogliatoi sul parziale di 1 a 1, si è visto un buon Palermo per una buona mezz’ora, poi il Venezia è riuscito a schiacciare i rosanero e nel secondo tempo la musica non è cambiata, proseguendo sulla falsariga della parte finale del primo tempo, il Palermo subisce l’iniziativa dei padroni di casa, bisogna aspettare la solita ora di gioco, per rivedere il Palermo pericoloso, Joronen è strepitoso su un tiro del solito Brunori, ma è il preludio al vantaggio dei rosa.

Proprio sugli sviluppi dello stesso angolo, Lucioni svetta in area di testa e Brunori sempre di testa ribadisce in rete da due passi, comincia allora la girandola dei cambi, Corini fa entrare Aurelio, Mancuso e Segre, poco dopo si infortuna Mateju ed entra Nedelcearu, dentro pure Henderson, il Palermo è sempre più schiacciato dal Venezia, quando inizia il recupero e al primo minuto di questo, assist al bacio di Mancuso e conclusione precisa per la tripletta di Brunori.

Il Palermo reagisce bene alla sconfitta interna contro il Cosenza, la squadra è sembrata più compatta e meno distratta, sicuramente molto più esperta, bene ha fatto Corini a fare un po' di turnover, ma non è stato per quello che ha vinto, anche se questa sarà una buona occasione per mettere dentro Gomes e non farlo più uscire, mentre domenica al Barbera arriva l’ostico Sudtirol.

Intanto sono state fissate le date per i recuperi, delle partite non disputate, in attesa di conoscere le sorti di Lecco e Brescia, il Palermo recupererà la partita non giocata contro il Brescia, mercoledì 8 novembre alle 18.30 al Renzo Barbera, per quanto riguarda la partita con il Lecco, sarà disputata come da calendario.

mercoledì 27 settembre 2023

Corini: "La società mi ha chiesto di stare sempre tra il quarto e il quinto posto"

Che non era un bravo allenatore lo sapevo, ma non sapevo che fosse paraculo, cosa significa: "La società mi ha chiesto di stare sempre tra il quarto e il quinto posto", è solo una maniera per giustificare una meritata sconfitta, se fosse stato pinocchio gli sarebbe già cresciuto il naso, quindi devo credere, che una società che ha dichiarato di volere andare in serie A e che ha speso un sacco di soldi, gli chieda di stare al quinto posto in classifica? E per fare cosa? Perdere il play off come è successo al Bari e a altre quinte classificate?

Ogni giorno per giustificare la sua inadeguatezza, Corini se ne inventa una, non è possibile che la società dopo essersi esposta sulla serie A, chieda al tecnico il quinto posto, sapendo che per la promozione non basta nemmeno il terzo, quindi, se per caso finiamo al secondo posto, cosa facciamo? Perdiamo con il Cosenza e se non basta ne perdiamo anche un’altra? così manteniamo le direttive della società? Ma! La realtà delle cose dice, che questo allenatore è inadeguato.

Ora, il Palermo ha vinto a Venezia 3 a 1 e sale momentaneamente al secondo posto, quindi nella teoria di Corini, c’è stata una cattiva comunicazione con i ragazzi, che dovevano perdere 3 a 1, per stare in quel quarto quinto posto chiesto dalla società, oppure ora bisognerà andare in pellegrinaggio da Santa Rosalia, per chiedere di fare vincere tutte quelle che ci stanno davanti, così possiamo tornare quarti, per la gioia della società, qui qualcuno ci prende in giro, vuol dire che Corini si è fatto scappare, che il City Group non vuole andare in serie A.

 

"+3 e clean sheet".

Un solo motivo di amarezza per il Riese in questa prima giornata d’allievi del nuovo anno, l’infortunio muscolare al portiere Cuccarolo, che ha costretto l’estremo difensore a uscire dal campo alla fine del primo tempo, a caldo il problema non sembra grave, per il resto solo sorrisi per la squadra gialloblù, che ha battuto con un netto 4 a 0 il Loria, quattro reti e tre marcatori diversi, perché una delle reti è stata un’autorete.

Il Riese rompe il ghiaccio con Gijkolaj, raddoppia con un’autorete, frutto di una carambola tra i difensori avversari e Gijkolaj, nel secondo tempo cala il tris con Miron e il subentrato Simeoni segna poi il 4 a 0, il Loria continua il suo momento di squadra da bassa classifica come nella scorsa stagione, per il Riese l’obiettivo è la parte sinistra della classifica, che significherebbe un piazzamento a ridosso dell’élite del girone, candidate a disputarsi la vittoria finale.

Primi 3 punti e primo clean sheet in stagione (cosa rara lo scorso anno), il Riese vince con un netto quattro a zero in casa, i gialloblù giocano bene e collezionano un buon numero di occasioni, portando a casa un clean sheet non scontato, anzi, con Troietto che guida la difesa in maniera quasi perfetta, le reti sono tutte di pregevole fattura, anche se il portiere ospite poteva sicuramente fare meglio.

Anche quest’anno come l’anno scorso, la squadra di Crisà parte dal primo posto in classifica, in compagnia di Pederobba, Caerano, Salvarosa e Fossalunga, proprio il Fossalunga sarà il prossimo avversario dopo la sosta, mister a che punto siete?

"Abbiamo ancora un po' di difficoltà, ma ho trovato grande disponibilità nei miei ragazzi, i nuovi si stanno inserendo bene, abbiamo dei margini di crescita e li dobbiamo raggiungere, Zordan è cresciuto e anche Tieppo mi è piaciuto, voglio gente che non si tira mai indietro”.

Come sta Berno?

"Non è al 100%, la sua sostituzione è stata conservativa”.

Ne abbiamo parlato tante volte, qual è il suo calcio?

"Mi piace giocare su ritmi alti e il recupero immediato della palla, ma diventa indispensabile l'apporto di una condizione fisica particolare, che al momento non abbiamo".

È soddisfatto del mercato?

"Lo ero ancora di più all'inizio, ma ora penso solo a lavorare, abbiamo cambiato tanto, qualcosa come 11 calciatori, ma ci sono giocatori interessanti e per fare un campionato alla portata per l'obiettivo che ci è stato chiesto, far crescere i giovani e arrivare a ridosso delle prime”.

E sull’assenza di Danieli?

“In questo momento se Danieli viene a mancare per qualche partita, abbiamo due giocatori che possono giocare in quel ruolo, Longo e Bendo, ho cambiato per necessità, perché solamente la sera prima ho saputo dell’indisponibilità di Berisha e Besmir, ho visto una squadra che ha lavorato tanto ed è rimasta in partita con intelligenza e lucidità”.

È contento del risultato?

"Sono contento del risultato, ma dobbiamo migliorare tanto senza accontentarci, la mentalità dei ragazzi deve crescere, perché il nostro obiettivo è formarli e portarli in prima squadra”. 

sabato 23 settembre 2023

Prima sconfitta stagionale per il Palermo al Barbera.

Non è per dare addosso a Corini, ma per me il Cosenza ha meritato di vincere la partita, è stato più pericoloso, ha mantenuto di più la palla ed essenzialmente ha giocato al calcio, cosa che il Palermo ancora non riesce a fare, è stato sicuramente un Palermo troppo timido, che ha fornito un’altra prestazione opaca, in più stavolta i rosanero sono apparsi confusi ed imballati, per me il Palermo ha fatto ancora un passo indietro sul piano del gioco e della manovra offensiva, che è ancora e sempre più sterile e inefficace.

Un gol di Canotto al 91esimo, sigla la vittoria corsara del Cosenza e un brutto ko per il Palermo, che così interrompe la striscia di 4 risultati utili consecutivi, prima sconfitta in campionato per i rosa, che perdono così come avevano vinto la scorsa partita con l’Ascoli, stavolta copione inverso per i rosanero, che si arrendono un po’ toppo timidamente, un ko inaspettato, un brusco stop a mio avviso, giusto epilogo di una prestazione con pochi meriti e tanta disattenzione.

Il Cosenza parte subito aggressivo, il pressing dei rossoblù impedisce il gioco dal basso del Palermo e lo costringe a rilanciare lungo, per evitare la pressione sul portatore di palla, Cosenza con tante idee e lo dimostra subito, con la prima conclusione che arrivata dopo appena 2 minuti con l’ex Tutino, che su distrazione di Mateju calcia immediatamente e sfiora il gol del vantaggio.

I lupi calabresi hanno fatto una gara attenta, volitiva, ordinata e compatta, in più circostanze hanno sfiorato la rete, hanno preso un palo con Mazzocchi e hanno messo a dura prova la prontezza di riflessi di Pigliacelli, tra i meriti del Cosenza, c’è quello di lasciare pochi varchi ai rosanero, tra i demeriti del Palermo invece, ci sono i ritmi bassi e i tanti equivoci tattici, personalmente, dopo più di un anno, io non riesco ancora a capire come gioca Corini, o meglio, come non gioca.

Il primo tempo si conclude sullo 0 a 0, con più ombre che luci per il Palermo, che ha commesso troppe sbavature in fase di costruzione e in alcune circostanze errori pesanti in fase difensiva, che potevano compromettere l’equilibrio della gara, nel secondo tempo parte ancora meglio il Cosenza, per il Palermo cambia poco e le trame sono pressoché identiche, tranne per gli ultimi 10 minuti di gioco (compreso il recupero), che sono un forcing per i rosa.

Ripeto, io non lo capisco, in più di un anno non ho mai visto “giocare”, con la “G” maiuscola il Palermo, giochiamo con il 4-3-3, ma giustamente qualcuno mi dirà che si tratta di numeri, io invece dico che è vero che si tratta di numeri, ma indicano l’approccio alla gara e disposizione in campo, intesa come “compiti” da assolvere, vorrei sapere, perché in un centrocampo a 3, abbiamo (almeno al momento) un play davanti alla difesa (Stulac), un rifinitore dietro le punte (Henderson) e Segre in mezzo a loro?

Henderson con i 3 attaccanti non rientra e così non c’è la totale copertura degli spazi, di conseguenza la fase difensiva è approssimata, rendendo allo stesso tempo, lunga e poco compatta la squadra, è in sostanza una specie di 4-1-1-1-3 e poi, gli esterni alti a piedi invertiti, non tirano quasi mai in porta ed essendo a piedi invertiti, non crossano mai per il povero Brunori, ancora più solo dello scorso anno.

Tutte cose di cui l’allenatore dovrebbe accorgersi e provvedere, per trovare le soluzioni più adatte, invece di insistere sempre con le stesse cose, con gli stessi uomini e con le stesse sostituzioni, ci sono momenti in cui, per un calciatore (Brunori) è meglio se va in panchina per trovare la forma fisica e mentale, perché andare in campo e fornire prestazioni insufficienti, spesso non fanno bene, ma possibilmente fanno l’effetto contrario, perché insistere con questo attacco e con Brunori, mettiamo dentro gente più in forma e motivata (Soleri).

Il Cosenza alla fine perde tutte le forze e le energie, gli ultimi minuti compreso quelli di recupero, sono tutti a tinta rosanero e non fanno pensare a quell’epilogo finale, Canotto parte in contropiede, lascia partire una traiettoria a giro, che nonostante il tuffo di Pigliacelli è imprendibile, il Palermo si riversa in avanti, ma è confuso e in bambola, provano un forcing frenetico e poco lucido, che non sortisce l'effetto sperato, così arriva il primo passo falso, dopo un avvio, diciamo, incoraggiante.

Il Palermo si ferma a quota 10 dopo sei giornate e una partita da recuperare, adesso martedì sera alle 20 e 30, ci sarà l’impegnativa sfida infrasettimanale in trasferta a Venezia.

  

lunedì 18 settembre 2023

Zampata di Mancuso in extremis e terza vittoria di fila.

È un Palermo più esperto, più forte, che gioca meglio degli avversari perché è più maturo, è una squadra che ha la consapevolezza di dover lottare per vincere il campionato, che sa di avere una squadra di caratura diversa, ma non è un Palermo che gioca bene, una squadra che gioca bene e di quella levatura, deve “uccidere” le partite, non può vincere al 93esino o con gli avversari con l’uomo in meno.

Il Palermo vince ad Ascoli nel recupero e di misura, terzo successo consecutivo senza infamia e senza lode, un successo da squadra esperta e navigata, come la maggior parte dei calciatori che la compongono, i rosanero restano imbattuti e anche senza brillare, dando continuità al percorso iniziato per arrivare alla serie A, con le premesse per essere comunque protagonisti.

Certo, i miglioramenti nella capacità di uscirne bene da queste situazioni si vedono, ci sono, cosa che non succedeva la scorsa stagione, come vincere dopo la sosta, ad Ascoli la partita è stata intensa e complicata, la squadra marchigiani non era irresistibile, tant’è che mai Pigliacelli è stato messo in difficoltà, alla fine la squadra porta a casa un successo preziosissimo ed è terza in classifica a 1 punto dal Venezia seconda e a 3 dal Parma prima, ma i rosa hanno pure una partita in più.

I rosanero hanno 10 punti in 4 partite, una gara da recuperare e hanno infilato la terza vittoria consecutiva in campionato, è così che ne esce l’esperto Palermo, dopo un incontro complicato e con poche vere emozioni, i rosa hanno confermato la propria solidità in difesa, con in testa un grande Ceccaroni, Corini conferma molto intelligentemente Stulac a centrocampo, ancora insieme a Segre ed Henderson, in attacco con capitan Brunori e Di Mariano, Di Francesco è titolare al posto di Insigne.

I rosanero iniziano la partita come al solito oramai, con ordine e qualità in mezzo al campo, è sempre Stulac a tessere le trame della squadra, contro un Ascoli che mette grande intensità e atletismo in campo, con chiusure del fraseggio avversario rapide e puntuali, che determinano un primo tempo, piuttosto equilibrato e senza reti.

Le due squadre si studiano e prima del quarto d’ora non ci sono emozioni, al 15esimo la prima occasione è del Palermo con un colpo di testa di Aurelio e al 20esimo circa, arriva la risposta dei padroni di casa con Mendes, il Palermo ha provato a costruire, ma Stulac ha predicato nel deserto, abbastanza bene diciamo sulle fasce, ma è mancato il guizzo di Di Mariano e quello sappiamo.

Stupisce invece la prova incolore di Di Francesco, a mio avviso segno che il modulo o l’impostazione devono essere rivedute e corrette, perché era così anche con Insigne, c’è indubbiamente qualcosa che non va, anche perché Brunori è sempre più solo e meno servito dentro l’area, la terza occasione è ancora per l’Ascoli con Milanese, allo scadere dei primi 45 minuti, è sempre l’Ascoli a farsi pericolosa con Mendes e al secondo di recupero con Rodriguez.

Nella ripresa i bianconeri provano a vincere la partita e inseriscono Caligara e Nestorovski, la manovra dei padroni di casa si fa più avvolgente e il Palermo fa fatica, si attacca da una parte e dall’altra, senza mai impensierire veramente i due portieri, entrano Mancuso, Gomes e Lund, Brunori ci prova, imitato da Mancuso, entra Soleri a 8 minuti dalla fine, quelli che Corini avaramente concede sempre all’attaccante, che porta brio e scompiglio nell’area ducale.

Al 92esimo sugli sviluppi da calcio d’angolo, la rete di Mancuso che porta in vantaggio i rosanero e regala 3 punti d’oro al Palermo, anche sé pur sofferta, è una vittoria che dà coraggio e consapevolezza, autostima e sicurezza, ora i rosanero venerdì saranno al Barbera contro il Cosenza, per l’anticipo della sesta giornata.

 

 

Preparazione finita per gli allievi del Riese.

Con l’amichevole giocata contro la juniores, ufficialmente termina il periodo di preparazione degli allievi, intanto dobbiamo registrare ancora una sonora sconfitta, un altro 10 a 0, ma al contrario di quella di 15 giorni prima con l’Ezzelina, stavolta gli allievi del Riese hanno perso giocando bene, il primo tempo li ha visti costretti a difendersi nella loro metà campo, ma non hanno sofferto oltremodo gli avversari.

Il 4 a 0 del primo tempo è stato molto episodico, nel senso che hanno concesso pochissime palle alla Juniores, ma hanno subito 4 gol in parte evitabili, nel secondo tempo quando la juniores ha cambiato quasi tutta la squadra, mettendo in campo le riserve, i ragazzi di Crisà hanno avuto una bella reazione, giocando stavolta loro e bene nella metà campo avversaria, solo che non sono stati bravi a trasformare in gol il gioco espresso, poi all'80esimo complice la stanchezza, la juniores ha dilagato, ma a quel punto avendo avuto pochi cambi a disposizione, per le tante indisponibilità, non c'è stata più partita.

Non potevamo non chiedere al Mister un suo commento:

“Io sono soddisfatto della prestazione ordinata e volitiva dei miei ragazzi, considerata la differenza d'età e che metà della squadra, a causa di ferie e acciacchi vari si è allenata poco, devo dire che abbiamo fatto bene, è chiaro che c'è ancora tantissimo da lavorare, specialmente a centrocampo e in qualche intemperanza di qualcuno, forse ancora mentalmente troppo piccolo e troppo irascibile”.

Abbiamo notato che la squadra si muove con una idea di gioco, non espressa nelle prime due/tre amichevoli:

“Dobbiamo ancora mettere a punto tante cose, serve tempo e non creare aspettative dannose, il nostro obiettivo non è vincere il campionato, ma essere protagonisti fino alla fine”.

Ci è sembrato che nel secondo tempo, Colantuono abbia fatto meglio di Cuccarolo:

“Devo ammettere che Colantuono in questo periodo sta facendo bene, nonostante i suoi limiti tecnici, Cuccarolo lo stimiamo moltissimo e stiamo cercando di rilanciarlo in tutti i modi, ha potenzialità ma, ha dei limiti di personalità, sicuramente se dovesse continuare così, dovrò ripensare le gerarchie”.

  

lunedì 11 settembre 2023

È un altro Palermo, ma occhio, non sono tutte Feralpi.

 

È un altro Palermo e i numeri se confrontati con l’inizio della scorsa stagione lo confermano, c’è una diversa solidità difensiva, una retroguardia più esperta, più coriacea e con più leadership, evidenziata dal fatto che la difesa ha subito appena un gol in tre gare, quello di Lanini, subito sugli sviluppi di un calcio d’angolo e dopo un flipper impazzito in area di rigore.

Vero è che ha affrontato il Bari in 10/9, che la Reggiana ha finito in 10 e che la Feralpi non ha segnato ancora un gol, però in linea di massima, ha dimostrato più solidità, non mi piace che il tecnico sia legato ancora al vecchio concetto: prima non prenderle e poi decidere la partita con i tanti giocatori imprevedibili là davanti, giocatori che comunque, non hanno dimostrato tutta questa imprevedibilità.

Però rispetto alla scorsa stagione, il Palermo di giocatori ne ha cambiati, anche se qualcuno non ha ancora dimostrato, è tutta gente che ha alzato il livello dell’organico, Henderson non è Saric e Di Francesco non è Verre, al momento il Palermo ha un buon dominio territoriale, fatto di triangolazioni veloci, anche se non crea tante occasioni da gol, ma i segnali sono positivi, sicuramente da grande squadra, ma con degli avversari non di prim’ordine, Bari secluso.

 

Riese, buona la quarta.

Mancano ancora due settimane all'inizio del campionato allievi e per tanti club, è il momento di iniziare a tirare le somme, dopo che hanno messo benzina nelle gambe, con delle gare amichevoli più o meno impegnative, per capire a che punto è la condizione tecnico-tattica dei giocatori. 

Alla prima amichevole, il Riese ha pagato un po’ lo scotto della pesantezza nelle gambe, rimediando una dignitosa sconfitta a Rossano per 2 a 0, la seconda era troppo squilibrata e il 10 a 0 è stata una punizione eccessiva, è stato più un problema di concentrazione e applicazione che altro, a Asolo i ragazzi di Crisà dovevano riscattare il brutto esordio al debutto tra le mura amiche di Poggiana, ma il primo tempo è stato ancora una volta pessimo e non è servito un gran secondo tempo, per evitare la sconfitta per 2 a 1.

La quarta amichevole ha segnato il ritorno a Vallà, dopo il momentaneo stop a causa della semina del campo e l’esordio nella casa degli allievi al San Rocco, è stato sicuramente positivo, nel risultato (4 a 1), nell’atteggiamento e nella prestazione, nonostante le numerose assenze, ha concesso agli avversari (il Tombolo) solo una decina di minuti a metà del secondo tempo, sul 2 a 0 i gialloblù hanno abbassato l’attenzione e complice Colantuono che si è preso un gol sul suo palo, hanno rimesso momentaneamente gli ospiti in partita.

In casa Riese la settimana è passata con i soliti problemi fisici e con mister Crisà a spegnere gli entusiasmi, dopo il brillante secondo tempo con l’Asolo, contro il Tombolo i gialloblù ci mettono tre minuti a sbloccare l'amichevole con Cesco Longo, che lanciato in profondità da Miron, sfrutta un errore della difesa ospite nel praticare il fuorigioco e segna dopo avere saltato il portiere avversario.

Il raddoppio porta la firma di Miron al 12esimo dal dischetto, nella ripresa il Riese si siede per una decina di minuti e il Tombolo accorcia le distanze, i biancorossi padovani credono in una rimonta, ma il Riese si sveglia e comincia a giocare nella metà campo avversaria, sfiorando più volte il gol del 3 a 1, che arriva all'71esimo ancora con Cesco Longo, da posizione defilata, all'80esimo sempre Longo mette dentro da distanza ravvicinata, fissando il risultato sul 4 a 1 e portandosi a casa il pallone.

Ancora una volta chiediamo a Mister Crisà cosa ne pensa di questa sonante vittoria per 4 a 1, contento per questa prima vittoria?

“Si’, anche se la partita di mercoledì sera non l’abbiamo finita male, sappiamo che ci sono molte cose da migliorare e molti giocatori da recuperare, quello che abbiamo fatto in questa settimana, ci dovrà servire per arrivare alla prima di campionato quasi pronti, fin qui abbiamo pagato lo scotto del debutto dei giovanissimi negli allievi”.

Come se l’aspetta questo debutto in campionato?

“Non conosciamo ancora l’avversario, ma credo che sarà una partita di una difficoltà altissima, noi dovremo dare il meglio di noi stessi, perché il nostro campionato poi prenderà l’impronta da questa prima partita, ripeto, credo che la prima sarà una partita molto complicata, dovremo essere molto compatti e ordinati”.

Ha ricevuto parole d’elogio dei suoi avversari nei suoi confronti.

“Ringrazio tutti per questo, spero che siano meritati e comunque è sempre un piacere”.

martedì 5 settembre 2023

Riprende la preparazione degli allievi del Riese.

 

È lunedì mattina e gli allievi del Riese entrano in campo per la seconda settimana di preparazione, hanno sostenuto una seduta d’allenamento defaticante, fatta da esercitazioni di riscaldamento, di tecnica e tattica individuale e di squadra, dopo due ore è arrivata la partitella a ranchi ridotti, a causa dei molti fastidi muscolari dovuti all’affaticamento di questa prima settimana di preparazione, che ha avuto il culmine con le due amichevoli perse, 2 a 0 con il Roxius e 10 a 0 con l’Ezzelina.

Alla fine come consuetudine, chiediamo al mister un suo resoconto di questa prima settimana.

Mister, come l’ha presa questa brutta sconfitta con l’Ezzelina?

“Beh, indubbiamente male, stiamo lavorando insieme da poco tempo, non è facile mettere insieme agli otto vecchi i dodici ragazzi nuovi, che vengono su dalla categoria inferiore e che hanno fatto se addirittura alcuni non lo stanno ancora facendo il passaggio della pubertà, la mia convinzione è, che una volta assimilato il cambio di mentalità e messi a punto i meccanismi da migliorare, poi più giochiamo insieme e più cresceremo”

Difficile abbinare il bel gioco alle vittorie, in queste categorie?

“Beh, diciamo che io ci sono riuscito spesso, il bel gioco quasi sempre, ma poi dipende dal materiale umano che si ha a disposizione, io ci proverò e insieme ragazzi ci stiamo provando, dipenderà tutto dal l’atteggiamento della squadra, siamo solo all’inizio e c’è ancora molta strada da fare e molte cose da migliorare, siamo ancora in un periodo in cui vanno create le sinergie, un periodo in cui ci conosciamo con i giocatori, cosa vogliamo e cosa serve".

Anche quest’anno proverà a costruire dal basso?

"Noi dobbiamo provarci, ma i ragazzi dovranno essere nelle condizioni di leggere gli spazi e la partita, siamo ancora in cerca degli uomini e dei meccanismi, i primi passi contro il Roxius sono stati incoraggianti, specialmente per i nuovi, anche la passata stagione facevamo faticato più del dovuto".

E del cambio di modulo, cosa ci dice?

"Il passaggio al 4-3-3, deve essere metabolizzato in fretta, in soli quattro allenamenti non si può pretendere nulla, così come l’inserimento dei nuovi, purtroppo anche quest’anno non mi sono stati consegnati i giocatori necessari, abbiamo qualcosa scoperta a centrocampo e dobbiamo provare a metterci una pezza, che non la lasci un buco altrove, anche perché i centrocampisti che ho, non sono nemmeno di lotta, oltre che di tecnica e di sostanza".

Dai suoi occhi, traspare una passione immensa.

Si! amo insegnare calcio”

È mai stato chiamato da qualcuno per fare lezioni agli allenatori più giovani?

“No! Qualcuno ha avuto questa idea, ma poi non mi hanno mai chiamato”

E perché?

“Il perché bisogna chiederlo a loro, evidentemente pensano che non abbia un’esperienza sufficiente, che non sia in grado di tenere una lezione”.

Feralpisalò quasi inesistente.


Il Palermo ha giocato in scioltezza contro la Feralpisalò e ha espresso un gran bel calcio, grazie alla scelta giusta di Corini, di riaffidare le chiavi del centrocampo a Stulac, inopinatamente scalzato da un mediocre e inadatto Gomes e perché non, anche per l’esordio di Henderson al posto di Vasic, che per la prima volta e dopo la partita in chiaroscuro di Reggio Emilia, si accomoda in panchina.

Tutti i compagni si sono schierati al fianco di Stulac, in un toccante abbraccio virtuale su Instagram, dopo che il centrocampista è stato protagonista di una sontuosa prestazione e ha condiviso la foto dell’esultanza dopo il gol, un post dal giusto sapore amaro, di sfogo di liberazione, per essere stato spesso ignorato e trascurato, è stato un piacere vederlo giocare e sarà un piacere per i compagni giocare col mago“, un plauso meritato a questo giocatore che è rinato dopo l’infortunio e spero che d’ora in poi, Corini non lo metta più in discussione o comunque non lo baratti con Gomes.

In difesa, sulla corsia di sinistra Aurelio si riprende il posto da titolare e manda Lund in panchina, mentre in attacco, Di Francesco nonostante fosse arrivato già lunedì va in panchina ed è ancora confermato il trio Di Mariano-Brunori e Insigne, alla prima stagionale al Barbera finisce 3 a 0, vanno a segno Insigne (uscito al 40esimo per infortunio muscolare), Stulac e l'ex Lecce Di Francesco, i rosa hanno conquistato un successo importante per la classifica e ottenuto la seconda vittoria consecutiva.

Il Palermo ha disputato finalmente una gran bella partita, perché la Feralpisalò era pochissima cosa e anche perché finalmente a centrocampo c’era Stulac che ispirava la manovra offensiva, che è apparsa ariosa ed efficace, il giro palla in mezzo al campo orchestrato da Stulac, ha consentito ai rosa di costruire diverse occasioni da rete.

Al netto della pochezza dell’avversario, il Palermo è parso solido anche nel reparto difensivo e raramente in difficoltà, è stato un successo molto prezioso per la classifica, per la crescita e l’autostima della squadra e dell’allenatore, già preoccupato più dalle critiche dei tifosi, che per le difficoltà oggettive del suo 11.

Ancora una grande prestazione di Segre a centrocampo, che con Stulac e Henderson, hanno formato un centrocampo propositivo e robusto, il giro palla è stato rapido, efficace e ha messo in difficoltà la difesa avversaria, Insigne sembrava essere finalmente ispirato, forse per la presenza di Di Francesco in panchina, segna e al 40esimo è costretto ad uscire per infortunio, a causa di un problema muscolare.

Al suo posto è entrato l’inossidabile Valente, anche se io avrei preferito fare esordire prima Di Francesco, uno che ha dimostrato di essere già in forma campionato e che sarà comunque titolare dalla prossima partita (poi Corini si chiede perché ce l’abbiamo con lui), il primo tempo si conclude sull’1 a 0, un vantaggio meritato e stretto, perché il Palermo ha espresso un bel calcio, con un possesso palla rapido e proficuo.

La squadra ha provato continue sovrapposizioni sulle fasce, verticalizzazioni in profondità e lanci filtranti, che hanno messo sistematicamente in difficoltà la difesa avversaria, nel secondo tempo arriva immediato il raddoppio rosanero e la partita si mette ancora di più in discesa, l’infaticabile Segre recupera un pallone e serve Stulac, che con un mezzo esterno batte ancora il portiere dei gardesi.

Un minuto dopo però il Palermo trema, Pigliacelli esce male su una palla alta e dopo una sponda, Ceppitelli si trova una palla addosso, ma da due passi non riesce a centrare la porta sguarnita, come tutti gli allenatori che non vogliono osare, anche Corini fa i primi cambi al 60esimo, esce Aurelio ed entra Lund, entra Vasic ed esce Henderson, sempre ruolo per ruolo.

I rosanero a quel punto preferiscono gestire il pallone, la Feralpi prova a pungere, ma la manovra è piuttosto sterile e dobbiamo aspettare l’80esimo, finché Corini si convinca a farci vedere quanto vale l’ultimo acquisto (penultimo), che per me è quello più importante, sostituisce Di Mariano con Di Francesco e Soleri per Brunori, il capitano non ha vissuto una serata entusiasmante e non la prende bene.

Ai due bastano cinque minuti per confezionare il tris rosanero, Di Francesco serve Soleri che gli ritorna la palla e Di Francesco con un piattone batte ancora il portiere ospite, al 90esimo Vasic sfiora il 4 a 0 con un colpo di testa che finisce sul palo, chiudendo una prestazione assolutamente convincente di tutta la squadra, ma c’è da tenere in considerazione la pochezza della squadra avversaria, io non cambierei più nulla, terrei la stessa formazione messa in campo contro i gardesi, con l’inserimento di Di Francesco per Di Mariano, al momento per Insigne.

Crivello lascia il Palermo dopo quattro stagioni, ha risolto consensualmente il contratto con i rosa, dopo gli acquisti e le cessioni della sessione estiva, oltre alla separazione con Crivello, è arrivato un colpo in prospettiva come quello di Peda della Spal, proveniente dal vivaio del Paris Saint-Germain e attualmente svincolato, i rosanero hanno trovato l’accordo con difensore centrale classe 2005 Delest.