mercoledì 29 marzo 2023

Con Malta, Mancini è meno soddisfatto della sconfitta con l’Inghilterra.

Sicuramente vincere con Malta per 2 a 0, non è una grande soddisfazione, però intanto sono arrivati i 3 punti, poi comunque sia, Retequi in due partite ha fatto 2 gol e penso che questa squadra vista con Malta, sia migliore di quella schierata a Napoli, mi è sembrata più pimpante, Politano più efficace di Berardi, Tonali meglio di Jorginho, però il CT non è contento.

Sicuramente non c’è da stare contenti, però anche a livello di convocazioni si poteva fare meglio, sapete che stimo Mancini come CT, ma se chiede alle società di avere più coraggio con i giovani, non puoi continuare a convocare Jorginho, Acerbi, Bonucci e avere ancora riconoscenza con la squadra dell'Europeo, Jorginho è stato ceduto e non sta giocando, Verratti è bravissimo ma rallenta tanto il nostro gioco, bisogna rifare il “gruppo” e ci si deve affidare a Scalvini, Tonali, Locatelli, Scamacca, Retegui e così via.

 

Prende sempre più corpo il nuovo centro sportivo del Palermo a Torretta e presto i rosa avranno una casa tutta loro, mentre la squadra è a Girona, a Torretta i lavori proseguono a ritmo sostenuto e non dovrebbe essere operativa prima di giugno, il completamento dei due campi in erba naturale, è prevista per la fine di aprile, nell’area di competenza della società.

Anche se poi mancherebbero i presupposti per il trasferimento della squadra, ma con spogliatoi e palestre provvisori, in attesa del completamento della club house e di tutta la parte tecnica, da questa estate la squadra potrà iniziare a usufruire della sua casa e sarà un’altra vittoria di Mirri.

Il City Football Group è intervenuto integrando il progetto, che si è ulteriormente arricchito di interventi e nuovi servizi che hanno fisiologicamente aumentato il lavoro da fare per ottenere così il miglior risultato possibile e tra questi interventi: il riposizionamento dei campi sullo stesso livello (non previsto dal progetto originale), la modifica agli spazi di ingresso all’area e un ampliamento dei cablaggi e dei servizi tecnologici sui campi, compresa la creazione di una postazione dedicata per lo streaming.

 

Pesante sconfitta in casa per il Riese contro il San Gaetano di Carlo Osellame per 5 a 1, sul terreno del Comunale di Poggiana, valevole per l’ultima giornata del campionato allievi, una sconfitta maturata soprattutto nel primo tempo (3 a 1), eppure i ragazzi di mister Crisà si erano portati in vantaggio con Coletti, che ha approfittato di un malinteso tra il difensore e il portiere ospite.

La gara sembrava essersi messa sui binari giusti per i gialloblu, invece nel giro di 7/8 minuti, complice anche una giornata poco positiva del portiere Cuccarolo, come sempre non perfetto, gli avversari ribaltano la partita e vanno al riposo con il risultato di 3 a 1, il San Gaetano a due punti dalla capolista Pederobba si gioca la vittoria del campionato, ma nel primo tempo la capolista è già in vantaggio per 1 a 0.

Appena poco dopo essere rientrati dall’intervallo, il San Gaetano porta a 4 le sue reti, con un calcio di punizione da trenta metri complice ancora il portiere Cuccarolo, una doccia fredda per il Riese, che stordisce i locali, il quali riescono comunque a ottenere un calcio di rigore per accorciare le distanze, ma Coletti autore già di quindici gol in campionato, manda alto, negli ultimi minuti la solita girandola di sostituzioni e a 2 minuti dalla fine gli ospiti segnano anche il 5 a 1, una vittoria praticamente inutile però per il San Gaetano.

Il tecnico del Riese non cerca attenuanti, dopo la pesante sconfitta di Poggiana contro il San Gaetano. Mister, campionato “finalmente” finito: “Beh, sotto l’aspetto delle tante cose che non hanno funzionato si, per il resto la squadra oramai ha trovato i suoi equilibri, la sua identità, siamo rimasti in pochi, è vero e forse è finito sul più bello, non possiamo fare altro che continuare a lavorare per il futuro”.

Mister, lei parla di futuro, quindi sarà ancora al Riese il prossimo anno? “In linea di massima siamo d’accordo su quasi tutto, qui mi sono trovato bene e non ho nessun problema ad accettare di stare un’altra stagione ea Riese, ma ancora non c’è nulla di scritto”.

I biancorossi sono stati diciamo quasi straripanti: “Ha detto giusto, quasi, è una buona squadra, con una grande forza fisica, noi non abbiamo giocato male, come sempre del resto, siamo stati sempre in partita, nonostante il risultato di 3 a 1, neanche stavolta siamo stati presi a pallate, peccato, perché anche oggi potevamo fare meglio, basta guardare i primi due gol, ci sono situazioni che dovremmo leggere meglio, sciupiamo molto in attacco e subiamo tanto in difesa, dove le cose non ci vengono bene, ma la manovra offensiva c'è e c’è stata anche oggi, l'abbiamo sviluppata, pur non creando grandi occasioni, il problema vero è soprattutto nel gioco senza palla". 

mercoledì 22 marzo 2023

Il Riese con due gol nel secondo tempo, archivia la pratica Loria.

 

Il Riese vince il derby con il Loria, supera in classifica il Postioma e affianca l’Altivolese al settimo posto, una vittoria meritata, frutto di una prestazione importante nel secondo tempo, ancora una volta Cuccarolo non è stato perfetto tra i pali e anche fuori, ma con una difesa sempre votata al sacrificio, con la coppia Danieli-Troietto sempre più affiata.

Dietro hanno saputo stringere i denti, quando il Loria ha tentato il tutto per tutto, per riequilibrare il risultato, a centrocampo Soligo è stato sopra le righe ancora una volta, in attacco Coletti ha prodotto una enorme mole di lavoro e Essadak è un bomber puntuale, un Riese di carattere nel secondo tempo, padrone del campo nella ripresa, nonostante la traversa del Loria e in affanno nel primo tempo.

Crisà punta sull’ormai collaudato e consolidato 4-3-1-2, di fronte il Loria si schiera con 4-3-3, ma non concede nulla allo spettacolo, il Riese tiene in mano il pallino del gioco, prova a giocare come è nelle sue abitudini, ma il campo non gli e lo permette e soffre, nel secondo tempo entra in campo con più convinzione e avvolge l'avversario, pur non riuscendo a trovare il gol, che insieme alle amnesie di Cuccarolo, sono i soliti problemi evidenziati anche altre volte.

Si deve attendere il 20esimo minuto del secondo tempo, perché la mira venga sistemata, merito del cannoniere Coletti che interviene su una conclusione dal limite e si porta a quota 14 gol segnati in stagione, il Loria reagisce, ma capitan Soligo e compagni, possono gestire senza troppi patemi il vantaggio, anzi, al 33esimo del secondo tempo, Essadak si conferma opportunista e a due passi dal portiere avversario, insacca il suo terzo gol in stagione.

Nel primo tempo al Riese a centrocampo manca il ritmo, mentre davanti Coletti e Graziotto corrono a vuoto, tanto che il Loria prende coraggio, pressano e iniziano a impensierire Cuccarolo da lontano e prendono anche una traversa, Crisà soffre in panchina, sbraita, incita i suoi a reagire, ma sul campo il centrocampo fatica e fa temere il peggio.

All’inizio del secondo tempo Crisà toglie Graziotto per Essadak e poi Bizzotto per Miron, infine sul 2 a 0 si cautela e sostituisce Bordin con Pozzati, arretra Soligo davanti alla difesa, allarga Antei sulla destra, Coletti fa il trequartista e Pozzati gioca in un inedito ruolo di attaccante esterno di sinistra, cavandosela bene, questi cambi sono serviti quanto basta, a congelare il risultato e portare a casa il derby.


Ritiro in famiglia a Girona per il Palermo.

Durante la sosta per le nazionali, il Palermo è andato in ritiro in Spagna e ci resterà fino al 25 marzo, in una squadra che fa parte della galassia City Football Group, i rosanero si alleneranno al centro sportivo "La Vinya" ospiti del Girona che milita in Liga, tutti gli allenamenti saranno a porte chiuse e dopo Manchester e Roma, il Palermo ha un'altra occasione per testare altre strutture di allenamento. 

Sarà cura dell'area comunicazione del Palermo, mettere a disposizione della stampa e delle televisioni, i contenuti foto e video della giornata, intanto i rosa sono tornati tra le prime otto in classifica e ha ritrovato la vittoria che mancava da sei partite, ora alla fine del campionato mancano otto partite e le condizioni per raggiungere i play-off sono più concrete, servirà però dare il 200 per cento per rimanere nei play off.

Anche se l’obiettivo dichiarato era e resta il mantenimento della categoria, dal tipo di marcato fatto tra l’estate e gennaio, si capisce che il Palermo non ha intenzione di accontentarsi di un piazzamento relativamente tranquillo, ma vuole sognare finché sarà possibile, il terzo e quarto posto, darebbero al Palermo un vantaggio nei play off, così come lo ha avuto lo scorso anno.

Escluso Südtirol e Bari, la discontinuità di risultati tiene banco tra le squadre che puntano ai play off e rischia di restare tale fino alla fine, quindi corsa play-off più aperta che mai, solo non sottovalutando l’avversario e giocando ogni partita, come se fosse quella decisiva, sarà possibile centrare l’obiettivo, ma bisogna registrare la difesa, dopo le prestazioni negative contro Cittadella e Modena.

sabato 18 marzo 2023

Verre e poi altri dieci.

 

Giocatore fantastico, anche se impiegato male, il ruolo non è quello della mezzala, ma è quello di rifinitore dietro le due punte, che nonostante la buonissima prova del tanto sacrificato Soleri, restano il malinconico ma grande Brunori e l’ottimo Tutino, il 3-5 adesso 2, perché prima era addirittura 1-1, modulo per allenatori mediocri, ci costringe al sacrifico perenne di Segre, anche lui come Saric un ottimo giocatore per la categoria.

Adesso che è passato il momento dello spauracchio e che tutti i giocatori sono in forma, perché è vero che non giochiamo bene, ma è altrettanto vero che ora i giocatori godono di splendida forma, direi che si può passare ad un modulo più razionale e che ci permetta di utilizzare tutti i migliori nella stessa partita, sarebbe il caso di affrontare questa decina di partite che ci devono portare al miglior piazzamento play off, con il 4-3-1-2.

Il sacrificato sarebbe Di Mariano, ma del resto è quello meno continuo e utilizzato in un ruolo a tutta fascia che non è il suo, i 4 di difesa sarebbero: Matějů, Nedelcearu, Graves Jensen e Sala, i tre a centrocampo: Segre, Gomes (Štulac) e Saric, in attacco Verre dietro le punte, Tutino e Brunori, perché sinceramente un giocatore come Segre, che garantisce dinamismo, interdizione, inserimenti e gol, per me è ingiustamente sacrificato in panchina.

La partita comincia come le ultime in salita, dopo 5 minuti in svantaggio a Bolzano, dopo 5 minuti in svantaggio a Cittadella e dopo 4 minuti in svantaggio con il Modena, per chi assiste svogliatamente alle partite, si tratta di una mera coincidenza, ma per un addetto ai lavori, prendere gol sempre nei primi 5 minuti, significa, entrare in campo con poca attenzione e con poca concentrazione, poi se si prendono, 3 gol a Cittadella, 2 con il Modena e se prende gol in quasi tutte le partite, forse questa difesa a 3 va un attimino riveduta e corretta.

Ancora un’altra partita thriller, con il Palermo in svantaggio, stavolta addirittura doppio e quasi triplo, che ti fa venire la strizza e non ti permette di sperare ad un esito positivo del confronto, tant’è che nelle ultime 6 partita prima di questa, alla fine non abbiamo mai vinto, se così come dice Corini, vuole entrare nei play off e lo può fare, perché ha la squadra per farlo, solo che la deve registrare meglio e chissà che non venga fuori pure il gioco, che adesso non c’è, deve sfruttare al meglio tutto il potenziale.

Non deve più accadere, che le squadre avversarie passano in vantaggio e pure subito, così come non deve accadere che ci facciamo raggiungere, contro il Modena ci è finita bene, perché hanno avuto 3 minuti di blackout, dopo il loro 3 a 2 annullato, se no staremmo parlando di un altro pareggio, vero è che con i se e con i ma non si vincono i campionati, però le ultime 5 partite ci hanno detto questo, che senza i 3 minuti di blackout dei canarini, avremmo messo in archivio un altro pareggio.

Se Corini vuole raggiungere i play off, chiaramente li vuole raggiungere per provare a vincerli, nessuno gli e lo impone, ma abbiamo la squadra per farlo e io, lui, Mirri, il City group e tutti i tifosi lo vogliamo, ora dobbiamo capire che siamo grandi e dobbiamo agire da grandi, le migliori le abbiamo incontrate, adesso non possiamo più prendere gol subito, non possiamo prendere tutti questi gol e dobbiamo finché è possibile, schierare la formazione definitiva, magari senza sacrificare Segre.

Non dovrà più esserci un Palermo a due facce, ora sono passati 7 mesi dall’inizio di questa avventura, non possiamo soffrire sempre nel primo tempo, abbiamo ritrovato il successo dopo oltre un mese e ora deve essere una costante per i mesi a venire, basata sulla forza della squadra, sul gioco e non sulle magie o sulla scaltrezza di Verre, bravo a sfruttare l’indecisione di Oukhadda e il portiere Gagno.

Verre capisce tutto da lontano, arriva velocemente e si insinua tra i due, ruba palla e fa 3 a 2, questo è il momento della svolta della partita, ma non possiamo sperare che gli avversari commettano sempre errori così grossolani, per fortuna Verre ce lo abbiamo noi e non gli avversari, ma per il Palermo è arrivato il tempo di consolidarsi, tre minuti dopo arriva anche il quarto gol, che chiude praticamente la partita.

Primo gol da titolare per Soleri, primo gol per Tutino, primo gol per Aurelio e primo gol per Vido, che su rigore fissa il risultato sul 5 a 2, finisce così con lo stop al Modena che ci seguiva a 1 punto, i rosa salgono a 42 punti e i gialloblù restano a 38, il Palermo si prende l’ottavo posto e aspetta lo svolgimento di tutta la 30esima giornata.

giovedì 16 marzo 2023

"Dobbiamo consolidare la categoria e salvarci”

Queste le ritengo frasi di circostanza, giuste e inappuntabili, per una società completamente nuova e che si affacciava da neo promossa in serie B, poi c’è la partenza ad handicap per la richiesta folle di Baldini, di riconfermare i protagonisti della promozione, le dimissioni del tecnico toscano e un veloce e incompleto aggiustamento del mercato.

Intanto, anche se arrivati a campionato cominciato, Corini è partito da una squadra se pur di serie C, ma già collaudata e nella quale andavano inseriti i nuovi arrivi: Broh, Pigliacelli, Nedelcearu, Sala, Pierozzi, Devetak, Di Mariano, Segre, Stulac, Saric, Bettella, Mateju, Vido e Gomes, che non sono pochi e gli ultimi 8 richiesti esplicitamente dal tecnico, perché li aveva già avuto alle sue dipendenze e quindi più facili da inserire.

Ma intanto parliamo di giocatori di grande e grandissimo livello per la serie B, se pur l’obiettivo dichiarato non è cambiato, a gennaio sono arrivati altri giocatori di livello come: Orihuela (mai giocato un minuto), Tutino, Verre, Graves, Aurelio e Masciangelo, che si sono aggiunti a quelli che c’erano, il Palermo adesso ha un organico di tutto rispetto, non sarà una corazzata, ma escluso Genoa e Cagliari, i rosa hanno la terza migliore squadra della serie B.

È nona in classifica ed è la posizione che si auspicava la società a settembre e c’è viva la speranza di potere disputare i play off, nessuno a oggi ha chiesto la promozione diretta in serie A, ma due cose sono discutibili, che Corini sia partito dal nulla, perché non è vero, è partito più o meno come tanti altri suoi colleghi e la sua storia è la stessa (con giocatori meno bravi) a quella del Sudtirol, che galleggia tra la terza e la quinta posizione e poi, il percorso è stato migliorativo fino a un certo punto, ma sicuramente non è continuo.

Pertanto posso riconoscergli di non aver fatto un brutto lavoro, ma da qui a riconoscergli un ottimo lavoro no, il Palermo può fare di più e di più non significa promozione diretta, ma stabilmente nei play off, tra il quarto e il quinto posto, perché Bari (3°), Sudtitol (4°), Pisa e Reggina (5°), non hanno un organico superiore, anzi, qualcuno è palesemente inferiore e qui non c’entra niente la partenza dei rosa, perché ha recuperato e poi si è fermato, adesso non vince da 6 partite e gioca in maniera mediocre.

Resto dall’idea che Corini non è un grande allenatore, io non l’avrei preso e lo avrei esonerato a ottobre, quando occupava la terz'ultima posizione in classifica e in quel momento era preoccupante, ritengo che non stia facendo nulla di trascendentale, poi chi lo vuole tenere, se lo tenga, io seguo il Palermo in trasferta, ma non mi diverto, cosa che invece al di là dei risultati, mi riusciva bene la scorsa seconda parte del campionato di serie C, con Baldini.

Se lo scorso anno ci fossimo accontentati di cosa stava facendo Filippi, oggi non staremmo qua a criticare Corini, quindi al meglio non c’è mai fine e non vedo perché non possiamo aspirare a qualcosa di meglio, a cui possiamo ambire per qualità dell’organico, per forza economica della società, per bacino d’utenza e per blasone.

Al contrario di qualcuno io non sono fiducioso, l’iniziale miglioramento nel gioco, poi è risultato appiattirsi e non so se la strada è quella giusta, perché non bisogna fermarsi al risultato, del nono posto in classifica, le ambizioni del club sono cambiate e dobbiamo pensare a migliorare, l'obiettivo è quello di consolidare la categoria e provare a raggiungere la serie A tramite i play off, 5 pareggi consecutivi in campionato, sono un viatico da squadra che lotta per non retrocedere.

Frosinone, Südtirol, Ternana, Pisa e Cittadella, è stato un filotto di partite e di pareggi, dove nessuna è una vera e propria corazzata, anche se il Frosinone è abbondantemente primo e il Sudtirol è quarto, nessuna di queste hanno un organico migliore del nostro, forse hanno un allenatore migliore e un impianto di gioco più organizzato, che dobbiamo pretendere di più, lo ammette persino Corini che dice: "Dobbiamo arrivare tra le prime 8, so che possiamo farlo. Questo è il nostro obiettivo".

Il Palermo è fermo al 9° posto da 3 giornate, non ha perso le distanze dall'8° posto, che è solo a 2 punti e occupato dal Parma, con il quinto posto dove c'è il Pisa, addirittura ci sono solo 3 punti, serve accelerare, mettere la freccia e superarli, a che siamo ancora fortunatamente in tempo, con un filotto di successi potremmo agguantare i playoff e poi starebbe a Corini, mantenerli nella migliore posizione fino alla fine, qualcuno ci crede, io no, il Palermo è al nono posto, mentre accorcia le distanze il Modena che venerdì affronterà i rosa al "Barbera".

 

  

lunedì 13 marzo 2023

Ancora un pareggio, che va stretto al Riese.

Dopo la sosta il Riese riceve in casa l’Altivolese, i gialloblu devono fare i conti con le solite ennesime assenze e subisco gol, ancora una volta al primo tiro in porta, dopo 10 minuti, Cuccarolo non è impeccabile e il Riese si trova come sempre ad inseguire.

Anche l’Altivolese, come le altre squadre prima di lei, costruiscono la loro partita sul vantaggio, amministrando e ribattendo colpo su colpo gli attacchi dei gialloblu, che macinano gioco e alla mezz’ora trovano il pareggio, con un tiro di Antei che il portiere non trattiene.

Il secondo tempo è tutto di marca Riese, che costringe dentro la sua metà campo gli avversari, il gol vittoria è negato per due volte dalla traversa e nei minuti finali, un meraviglioso calcio di punizione battuto da Soligo, fa gridare al gol, ma il portiere avversario con uno scatto felino, è riuscito all’ultimo minuto a strapparlo dall’incrocio dei pali, fissando il risultato (stretto) sull’1 a 1.

C’è un po’ di rammarico e questa volta il tecnico del Riese lo dice chiaramente, dopo il pareggio per 1 a 1 a Poggiana, nella sfida contro l’Altivolese:

“È stato il solito inizio di partita, che si è messa subito in quel determinato modo, noi abbiamo avuto 4 occasioni nei primi dieci minuti e loro al primo tiro in porta sono andati in vantaggio, siamo una squadra che riesce a trovare sempre il modo per farsi fare gol e poi gli avversari gestiscono bene gli spazi.

Noi in settimana lavoriamo per un inizio diverso, da quello che poi è ogni partita, un inizio dove nonostante siamo stati aggressivi e attenti, abbiamo preso gol lo stesso, c’è rammarico sì, perché dopo il pareggio prima della sosta con il Contea, ci avrebbe dato tanto una vittoria del genere e dopo avere colpito due legni, ma c’è anche oggi l’orgoglio di avere fatto una prestazione, che ci dà fiducia.

Devo dire poi che sul 1 a 0 non mi aspettavo di fare la partita che poi abbiamo fatto, visto che il campionato è agli sgoccioli, nel secondo tempo abbiamo pure costruito le premesse per vincerla, loro hanno faticato dopo l’1 a 1, li abbiamo messi in difficoltà, specie nel secondo tempo, non credo che potevamo fare meglio, forse qualcosina in più sottoporta.

Abbiamo pareggiato, ma secondo me tante le potevamo anche vincere, se ci sono sfuggite queste vittorie, sappiamo il perché, contro il Loria dobbiamo vincere, la classifica non ci interessa più oramai, abbiamo una grande occasione del derby contro il Loria e un derby non si gioca, si vince”.

Qualche parola Crisà l’ha spesa anche per Soligo, uno dei protagonisti di oggi nelle fila gialloblu: «L’ho spostato davanti alla difesa, perché come Troietto ha giocato anche ieri con la Juniores, aveva dei problemi di affaticamento che lo stavano limitando, ma sta facendo comunque molto bene”.

Gli obiettivi di Crisà sono chiari e oggi il tecnico del Riese ha voluto esprimerli senza peli sulla lingua: “Oggi sono ufficiosamente confermato per la prossima stagione, ci vedremo a fine campionato per programmare il futuro e poi ci sarà l’ufficialità della scelta, sono felice di restare e intendo fare ancora meglio il prossimo anno”. 

domenica 12 marzo 2023

A Cittadella pirotecnico 3 a 3, ma il Palermo non convince.

 

Palermo inesistente nella prima mezz’ora, l’inizio è da incubo e ancora una volta dopo 5 minuti, alla prima occasione gli avversari vanno in vantaggio, una palla persa da Gomes al limite dell’area, ma anche nessuno che marcava Maistrello ed è subito gol, avversari in vantaggio e rosa da subito in confusione, per la prima mezz’ora il Palermo non ci ha capito nulla e al quarto d’ora dal limite dell'area Maistrello è vicinissimo al raddoppio, parato da Pigliacelli.

Al 20esimo il Cittadella raddoppia su calcio di rigore, per un fallo di Saric sempre su Maistrello, dagli undici metri Antonucci non sbaglia e per il Palermo è notte fonda, alla mezzora arriva il calcio di rigore, che salva i rosa dal naufragio, l’arbitro (scadente) dopo aver fatto proseguire, viene richiamato dal var e decreta il calcio di rigore, stavolta sul dischetto va Di Mariano e accorcia le distanze, con un destro sotto l’incrocio.

Dopo avere buttato via la prima mezz'ora, il Palermo si dà una svegliata, ma non riesce ad incidere come dovrebbe, per la diversità delle ambizioni e per la differenza tecnica tra le due squadre, prima della fine del primo tempo Brunori firma il pari, con una mezza rovesciata pregevole, sull'esecuzione il capitano si infortuna e non entra nella ripresa.

Conferma per Aurelio a sinistra e Di Mariano a destra, che comunque non hanno ripetuto la stessa bella prestazione della partita precedente, Bettella rileva Marconi ma è quasi un disastro, in avanti Soleri è ancora titolare in coppia con Brunori e anche lui si è perso nella mediocrità dei rosa, Gorini schiera Maistrello al posto di Magrassi e fa bingo.

I rosanero sono apparsi disattenti, molli, pigri e superficiali nelle giocate, il primo tempo finisce 2 a 2, ma al rientro in campo per il secondo tempo, le cose non sembrano cambiate e c’è subito un'occasione nitida per il Cittadella che calcia alto, i ritmi della gara si abbassano, entrambe le formazioni ragionano di più, le squadre si studiano e non affondano il colpo, ma a spezzare l’equilibrio è sempre il Cittadella, che ha giocato meglio dei rosa, due occasioni per gli amaranto, con il Palermo che resta a guardare.

I rosa escono dal guscio dopo una ventina di minuti, subiscono un fallo in area, che l’arbitro ancora una volta non vede, la palla finisce a Soleri, che apre per Di Mariano, il nipote di Schillaci a tu per tu con il portiere e la porta quasi vuota non può sbagliare, doppietta per il dieci rosanero e terzo gol in due partite, il Palermo è inaspettatamente in vantaggio, ma pochi minuti dopo, nel momento di maggiore difficoltà per il Cittadella, arriva il pareggio e la doppietta di Maistrello (ottimo calciatore).

Il risultato di 3 a 3, sembra essere il risultato giusto, l’arbitro concede 6 minuti di recupero e al 91esimo il direttore di gara, assegna un altro calcio di rigore per il Cittadella, per un presunto fallo di Nedelcearu, l’arbitro viene chiamato al var e ritorna sulla sua decisione, pericolo scampato, il Palermo in 11 contro 10 per una decina di minuti, non era riuscito a portare a casa i tre punti e stava rischiano pure la beffa alla fine.

Anche a Cittadella il Palermo si ferma sul pareggio, è il quinto consecutivo, solo 5 sono i punti ottenuti nelle ultime sei gare, per il Palermo che muove comunque la classifica, anche se i punti persi per strada in chiave playoff, cominciano a pesare, i rosa sono a quota 39, a due punti dalla zona spareggi promozione occupata dal Parma.

In settimana il Palermo ha rinnovato il suo assetto dirigenziale, accogliendo il palermitano Rosolino Amenta, che dopo una serie di esperienze all’estero, sarà il nuovo responsabile per le strategie commerciali, curando dunque i rapporti con gli sponsor e con Infront, Amenta ha lavorato negli ultimi tre anni all’Atletico Madrid, mentre tra il 2017 e il 2019 era stato nei quadri dirigenziali del Napoli.

Zavagno che ha collaborato con Rinaudo nel mercato estivo e in quello invernale, invece lascia la Sicilia e torna in Argentina, lo scout che supervisiona il lavoro di tutti i club del City Group e che nel frattempo ha anche superato l’esame da direttore sportivo a Coverciano, mantiene l’incarico, ma rientra in patria per motivi familiari.

A occuparsi dello scouting saranno altri due nuovi arrivi, Leonardo Masieri e Giovambattista Martino, mentre Roberto Samaden, storico responsabile del settore giovanile dell’Inter, lascerà i nerazzurri e potrebbe diventare il direttore sportivo del Palermo.

domenica 5 marzo 2023

Un Palermo sprecone che non sa più vincere.

 

Finisce 1 a 1 lo scontro diretto per i play off tra Pisa e Palermo, i rosa perdono una grandissima occasione per tornare alla vittoria, un pareggio che serve a poco e che porta i rosanero a quota 38 in classifica, un risultato bugiardo, considerando la grande prestazione del Palermo, che deve rammaricarsi per non aver chiuso la gara, nelle numerose occasioni create, specialmente nel primo tempo e per il pareggio trovato dalla squadra di D'Angelo nei minuti finali con Sibilli (seguito a lungo dal Palermo), al primo vero tiro in porta.

Il gol di Di Mariano non basta, ad un Palermo che con Brunori nel primo tempo fallisce l'ennesimo calcio di rigore della stagione (il quarto), un gol fatto a porta libera sempre dallo stesso Di Mariano e si fa rimontare dal Pisa a 5 minuti dalla fine, rimandando così la vittoria che manca da un mese, dopo avere dominato per tutto il tempo la squadra toscana, senza però riuscire a chiudere la partita e così infilano il quarto pareggio consecutivo.

Questa volta il pareggio lascia ancora di più l’amaro in bocca, perché finalmente i rosanero, non hanno solo giocato una bella partita, ma hanno giocato una partita quasi perfetta, i rosanero vanno in vantaggio, dopo che Brunori ha sbagliato il quarto rigore in stagione (sarebbe ora che Matteo lasciasse battere il penalty ad altri) e lo ha fatto con Di Mariano, che ha sfruttato uno straordinario filtrante di Verre (che calciatore).

Sono state tante le occasioni create nel primo tempo dal Palermo, un paio clamorose, Corini cambia tanto rispetto a martedì, ha i numeri e la qualità per poterlo fare, recupera Verre a centrocampo e lo schiera con Saric e Damiani (che io preferisco a Gomes tutta la vita), Di Mariano prende il posto di Valente, che era apparso opaco contro la Ternana e gol a parte, Di Mariano è bravo anche ad ottenere il calcio di rigore poi sbagliato da Brunori, pecca un po’ di imprecisione, ma palla al piede sulla corsia di destra si fa rispettare. 

Credo di avere visto il miglior Di Mariano della stagione, quello che in fondo conoscevamo, anche perché è tornato a giocare nel suo ruolo, a sinistra è stato confermato Aurelio, che non si è confermato come all’esordio, ha fatto bene la fase offensiva, è stato un po' peggio in fase difensiva, dove deve ancora migliorare o meglio, deve superare la timidezza dell’esordiente, in una categoria superiore (bravo Corini).

In avanti è confermato anche Soleri e non Tutino in coppia con Brunori, un Brunori che rigori a parte, non vedo bene, credo che questo modulo penalizzi lui (troppo solo, deve allontanarsi sempre dalla porta per prendere palla), Di Mariano e Verre, giocatori impiegati in ruoli non loro, forse meglio un 3-4-1-2, con Di Mariano sì a tutta fascia, ma con Verre dietro le due punte ad ispirarle.

Ma lasciamo perdere i moduli, tanto alla fine gli allenatori fanno sempre di testa loro, i rosanero iniziano bene la gara, con Aurelio e Di Mariano che spingono forte sulle fasce, Damiani prende il posto di Gomes e per me è tutta un’altra cosa, anche se viene schermato spesso da Moreo, l’ex Empoli è autore di un’ottima gara, in sintonia con Verre e Saric, tocca tantissimi palloni e mette in campo l’ennesima buona prova, con un giro palla efficace.

La linea difensiva rosanero chiude puntuale tutti i varchi e il Palermo dimostra di giocare con personalità, a mio avviso quella di Verre, Damiani e Saric, è un terzetto ben assortito e che si completa, Palermo molto compatto in fase di non possesso, con Verre che è l’uomo in più, di una categoria superiore, qualità, tecnica, visione di gioco, lucidità nei passaggi, illuminanti e mai scontati, dà sicurezza ai compagni, proponendosi sempre in aiuto ed è il vero valore aggiunto. 

Saric è prezioso con il suo dinamismo e con i suoi strappi efficaci, ripartenze veloci e giocate rapide, con buone idee in mezzo al campo, ci mette tanto fisico e qualità palla al piede, prova più volte ad andare in gol, con alcune conclusioni da fuori area, il primo tempo così va in archivio sullo 0-1, che onestamente sta stretto al Palermo, stavolta tatticamente perfetto.

Nel secondo tempo il Palermo riparte veloce, però non riesce a trovare il raddoppio e col passare dei minuti si abbassa, il Pisa prova a costruire ma manca un po’ di qualità, i rosanero restano compatti e ripartono veloci sulle fasce, sull’asse: Aurelio-Verre-Di Mariano, che mettono sotto pressione la difesa nerazzurra e a 20 minuti dalla fine, Tutino segna su assist di Valente, ma il gol viene annullato per fuorigioco.

Il Pisa alza il baricentro, Soleri fa un grandissimo lavoro sporco, facendo salire i compagni e prendendo diversi falli preziosissimi, nel finale, i nerazzurri provando a prendere campo, all’86esimo improvvisamente, il Pisa trova il pari, con un guizzo individuale di Sibilli, che insacca  all’incrocio dei pali, dove nulla può Pigliacelli, nei minuti finali non succede più nulla e la partita finisce in parità. 

mercoledì 1 marzo 2023

Finisce a reti bianche Palermo-Ternana.

Pareggio tutto sommato giusto, dispiace per non avere fatto un importante passo in avanti in classifica, dopo due pareggi con due delle prime quattro squadre del campionato e tre partite senza vittoria, serviva proprio una vittoria per rilanciare le ambizioni dei rosa, invece la Ternana è stata padrona del campo per tutto il primo tempo, dando quel qualcosa in più, che gli ha permesso di disputare un primo tempo perfetto e di sfiorare il gol diverse volte.

La Ternana è stata brava ad allungare il Palermo, a Pigliacelli vanno fatti dei complimenti speciali, perché ha preso tutto quello che c’era da prendere e i ternani hanno avuto tante occasioni importanti, Pigliacelli è stato protagonista di una prestazione praticamente perfetta, è volato da un palo all'altro ed è stato reattivo contro un ispiratissimo Partipilo, la Ternana con Lucarelli, sembra essere tornata forte come nel girone d’andata.

Pigliacelli ha tenuto in piedi un Palermo con luci e ombre, schiacciato nel primo tempo dalla Ternana, nella ripresa è cresciuto e poteva anche segnare, ma il merito di questo 0 a 0 è del portiere rosanero, nel secondo tempo i rosa sono riusciti a pressare meglio, sono stati più corti, peccato per questo pareggio in un momento importante della stagione.

So di essere monotono, ma anche ieri siamo stati lenti e prevedibili, stavolta non lo ha detto mia moglie, ma il telecronista di DAZN, il primo tempo è stato di grande sofferenza, il Palermo è venuto fuori quando la Ternana è calata nel secondo tempo ed è salito in cattedra Aurelio, perché con Gomes e Broh, non imporremo mai il nostro ritmo e la maggiore qualità dell’organico a nessuno, Gomes fatica a impostare, perché non è nelle sue corde, nella ripresa è vero che tocca più palloni, ma perché il baricentro del Palermo è più avanti di 15 metri, ma non ha il fosforo per impostare la manovra.

Broh ringhia su tutti i palloni, “trottola” per il campo, ma nel primo tempo non impedisce alla Ternana di impostare a testa alta, cresce quando cresce il Palermo, ma neanche lui è nelle condizioni di dettare i tempi alla squadra, che in questa occasione ha avuto un Valente imballato, l’impostazione è stata affidata tutta a Aurelio, che ha esordito a inizio ripresa entrando al posto di Masciangelo, non ancora al top della condizione e ha fatto una buona partita.

Aurelio all’inizio era un po’ emozionato ed è partito in sordina, ha rischiato un rosso per una reazione incomprensibile, poi è venuto fuori, è salito in cattedra e ha creato la superiorità numerica sulla sinistra, ha fatto bene e ha avuto anche un paio di palle gol nel secondo tempo, il Palermo che avrebbe potuto affondare il colpo, invece fallisce un paio di ghiotte occasioni, paradossalmente il pareggio risulta positivo nei confronti di Reggina e Parma, sconfitte in campionato e a cui il Palermo può rosicchiare un punto, così come ha fatto la Ternana, che è stata pericolosa anche nella ripresa, ma meno arrembante.

Tutino si sta inserendo sempre più negli schemi dei rosa, nel primo tempo è andato vicino al primo gol in maglia rosanero scheggiando la traversa, il Palermo è al terzo pareggio di fila, dopo un periodo di partite piuttosto complicate, in serie B anche un pareggio, serve a dare continuità e diventa fondamentale non perdere, chiaramente bisogna essere più lucidi però negli ultimi venti metri.

Fin qui ha segnato solo Brunori e da solo non basta, la Ternana è una squadra forte, con calciatori importanti per questa categoria e non si può essere rammaricati, perché è vero che la partita si poteva vincere, ma è pure vero che si poteva anche perderla, perché gli umbri hanno avuto nel primo tempo diverse occasioni, ora però dobbiamo pensare al Pisa.

Sapevamo tutti che, anche Ternana, Pisa e Cittadella, sarebbero state partite difficili, serve la giusta scossa, il Palermo non può essere contento del risultato, soprattutto quando gioca al Barbera, Vido ha avuto un ottimo impatto sulla partita, in quei pochi minuti finali e avrebbe meritato il gol per le occasioni avute e per l’atteggiamento propositivo avuto in campo.

Per me il Palermo non può fare a meno di Verre, venuto in panchina ma non stava benissimo, perché è l’unico che può darci qualità e inserimenti importanti, dobbiamo migliorare in qualità e velocità nel giro palla, anche se in questo momento siamo contati a livello numerico, il pareggio contro la Ternana, è un'occasione sprecata, per involarsi verso le zone più alte della classifica.

Frosinone 58 e Genoa 47, al momento in promozione diretta, Bari 46; Südtirol 44; Reggina 42; Pisa 41; Cagliari 38 e Parma 37 ai play off, Palermo 37; Ascoli 36; Modena e Ternana 35; Cittadella 34 e Como 32 in lotta per un posto nei play off.