venerdì 29 gennaio 2021

Le scuse di Ibra alla squadra.

Della partita fra Inter e Milan ne parlerò in un altro post, come tutti devo prima parlare del vergognoso battibecco fra Ibrahimovic e Lukaku, è vergognoso per chiunque se ne renda protagonista, lo è ancora di più, se i partecipanti di questo teatrino sono due professionisti lautamente pagati, poi tutto si amplifica quando c’è di mezzo Ibrahimovic e diventa denigratorio quando qualcuno o qualcosa è dipinta di rosso e di nero.

Ibrahimovic ha sbagliato quando si è inserito nella lite tra Lukaku e Romagnoli, dando dell’Asino (così si dice) al belga, ma non capisco perché Lukaku che è un gigante buono, subisce un doppio fallo di gioco nella stessa azione, prima da Kessie e poi da Romagnoli, ma parliamo di due normali falli di gioco, in un gioco notoriamente di contatto, si sia infastidito al punto tale da, alzarsi da terra e rincorre anche se per pochi metri Romagnoli.

Nella normalità del calcio è una cosa che ci sta, come ci stanno i due falli non cattivi per altro puniti dall’arbitro, i due iniziano a “litigare verbalmente” e diventa normale che gli animi attorno a loro si surriscaldano, Saelemaekers connazionale di Lukaku prova a calmarlo, ma “il gigante buono” rifiuta di dargli la mano, come se Romagnoli lo avesse massacrato di botte, a quel punto è intervenuto Ibrahimovic, come sarebbe intervenuto qualsiasi altro giocatore, uno come Bonucci per esempio o qualche altro un po' più fumantino.

Chiunque, davanti alla mancata stretta di mano di Lukaku, avrebbe detto rivolgendosi al belga: “dai non fare lo stupido” oppure “dai ASINO dagli la mano”, così come ha fatto Ibra, solo che fra loro non corre buon sangue dai tempi del Manchester United e da dei semplici screzi, a mio avviso ingigantiti da Lukaku che era già “furibondo”, senza un motivo plausibile, si è passati a pesanti insulti e allo spettacolo vergognoso.

Sicuramente Zlatan ha le sue colpe, ma Lukaku è stato quello che a ogni insulto ne ha aumentato il livello e poi ha grandissime colpe anche Valeri, doveva intervenire su Lukaku che si scagliava con veemenza su Romagnoli (avrebbe limitato altre reazioni), possibilmente ammonendolo, perché quella reazione è assolutamente inappropriata e poi doveva mettersi in mezzo tra Zlatan e Romero senza farli arrivare allo scontro ravvicinato e una volta che gli ha concesso il duello “rusticano”, doveva si ammonirli, ma lo reiterarsi della disputa che era degenerata, andava punita con la reciproca espulsione.

Non c’è dubbio che Valeri non ha gestito al meglio la situazione, come gli succede sempre quando arbitra il Milan, invece di seguire lo svolgimento della lite e magari fermarla drasticamente, fischia la fine del primo tempo e rientra negli spogliatoi, fregandosene di quanto stava succedendo in campo e che poteva anche degenerare, entra negli spogliatoi per evitare di dovere espellere Lukaku e poi non poterla giustificare a Conte, che platealmente lo avrebbe “ammonito” tipo Maresca.

Io ho alle spalle 750 panchine tra i dilettanti in tutte le categorie e in situazioni del genere l’arbitro si stacca dal gruppetto per osservare e prendere le sue decisioni con estrema razionalità, appuntando poi tutto sul referto, quindi non può andare negli spogliatoi, perché deve fare referto sull’accaduto, tranne se non vuole dispiacersi qualcuno e da come arbitra contro i rossoneri, non credo che non volesse dispiacere il Milan, Zlatan avrà pure sbagliato, ma è Lukaku che perde la testa cercando il confronto fisico e poi era particolarmente nervoso di suo.

Ma del resto nel calcio, con le grida, con le minacce e con le allusioni, forse si vince più di quanto si possa con la tecnica, Conte e Gasperini lo sanno e la prova a condizionare chi arbitra l’hanno fatta, tanto che se non fossimo rimasti inopinatamente in dieci, questa partita l’avremmo vinta, perché il Milan nonostante le assenze non è stato mai in grosse difficoltà (11 vs 11), il Milan è stato sempre in partita e abbiamo perso solo perché in 10 per un’espulsione inesistente e per un calcio ci punizione, ottenuto con una simulazione di Martinez.

I due episodi rivisti alla moviola dicono con certezza che, Kolarov nel calciare prende la gamba di Ibrahimovic e quindi non è un fallo da dietro, può essere punizione ma non è ammonizione perché non c’è l’intenzione di fare fallo e quindi non saremmo rimasti in dieci, nel calcio di punizione assegnato per fallo di Meité su Lautaro Martinez, il francese non tocca il piede dell’argentino che si lascia cadere simulando il contatto.

Comunque non è per piangerci addosso, così come fanno gli altri, era solo per puntualizzare e per sottolineare che il Milan non ha nessuna crisi e non ha nessun aiutino, il Milan ha solo una infinita emergenza, abbiamo giusto il tempo di recuperare un giocatore, che ne perdiamo due, perché a parte l’errore dell’arbitro o di Ibrahimovic sul secondo giallo, il Milan ha dimostrato una grande compattezza.

Chiudo questo post extra partita, per ricordare a chi continua a prenderci per poveracci, che oltre al più 12 % dell’atra settimana, il Milan ha uno dei bilanci più solidi tra i grandi club calcistici europei e quindi del mondo, chiaramente non dico io, ma lo dicono i numeri, il Milan è al trentesimo posto tra le società di calcio europee per valore del suo fatturato, non ha ancora un fatturato da prime posizioni, ma finalmente abbiamo un bilancio solido da presentare all’UEFA.

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