mercoledì 19 febbraio 2020

Un’altra prova del nove.


Non è stato il Milan scintillante che abbiamo ammirato contro Inter e Juventus, ma è stato un Milan stanco e con una sua precisa identità, tre partitissime in otto giorni giocate sempre con gli stessi giocatori, si sono fatte sentire, ma è riuscito a tenere il passo di Verona, Parma e Napoli per la corsa all’obiettivo minimo (EL).
È sesta in classifica a quattro punti dalla Roma (5°) e comunque ha mantenuto invariato il distacco con l’Atalanta (4°), anche se 10 punti sono un vantaggio notevole, a denti stretti, credo anch’io che non ci sia quasi più tempo per operare un sorpasso del genere e con una squadra che non ha nessuna intenzione di mollare.
Contro il Torino Ibrahimovic è stato il solito faro per i rossoneri, anche se molto affaticato e meno lucido del solito, indubbiamente a 38 anni, tre partite ad alta intensità pesano anche per uno come lui, mentre Rebic anche stavolta si è fatto trovare pronto, avvicinandosi sempre più, al vice campione del mondo che abbiamo ammirato due estati fa.
Paradossalmente per certi versi, il Milan ha risentito e non poco l’assenza di Calhanoglu, che da quando è tornato nella posizione che predilige, è diventato indispensabile nel 4-2-3-1, dove, Paquetà ha praticamente fallito e Bonaventura ha risentito di una condizione fisica non ancora ottimale, il 26enne turco sacrificato sull’altare del 4-3-3, dopo tre stagioni con un rendimento al di sotto delle aspettative, sembra essersi affermato.
Adesso come trequartista, scompiglia le difese avversarie, detta l’ultimo passaggio, tira, viene basso a prendere palla, pressa ed è diventato punto di riferimento per tutti, anche Bonaventura lo fa bene, ma è meno incisivo, sicuramente a causa della sua condizione del post infortunio, è strano comunque, come la coppia Pioli-Ibra abbia migliorato tutti e non c’è ancora riuscita con Paquetà
Calhanoglu adesso è il dieci, il trequartista tra le linee, quello che in fase difensiva è il primo a portare il pressing alto e capace di fare le due fasi, non è ancora precisissimo in zona gol o nell’ultimo passaggio, ma è senz’altro garanzia di equilibrio, corsa, intensità e senso tattico, con lui bene anche Castillejo, non è un grande campione, ma è tutto quello che non era Suso.
Anche Kessiè svestito i panni da mezzala, dove ha avuto un rendimento altalenante, tornato in coppia davanti la difesa è cresciuto nelle ultime partite e non è più quel deludente centrocampista degli ultimi anni, non si capisce cosa sia successo a Musacchio, per quanto è accaduto sul finire del primo tempo, spero non si tratti di una presa di posizione per avere perso il posto in squadra, per un professionista sarebbe una brutta cosa.
Speriamo che non sia una brutta cosa invece l’infortunio di Kjaer, è vero che Gabbia ha fatto bene, ma specialmente in difesa tra Duarte, Musacchio e Kjaer malconci, come centrali sono rimasti solo Gabbia e Romagnoli, pochissimi per affrontare le prossime partite e con Romagnoli pure diffidato.
A proposito di difensori, si parla di Thiago Silva e non ne parlo solo io, il giocatore come Ibra vorrebbe tornare e finire la sua carriera al Milan, i soliti noti lo considerano troppo vecchio per il Milan, ma mi pare che Floccari, Palacio e Ibrahimovic con i loro 38 anni dicono ancora la loro e giocano da titolari, anche se è vero che hanno un ruolo diverso, dove giocano più d’esperienza che in velocità.
Ma Bruno Alves (37 anni), Chiellini (36) e Bonucci (33), giocano da difensori e ancora con buonissimi risultati, Costacurta ha giocato fino a 41 anni e Maldini fino a 40, perché i 35 anni di Thiago dovrebbero essere un problema? intanto potrebbe essere un altro “valore aggiunto” e il trascinatore a sostituire Ibrahimovic, non credo che in coppia con Romagnoli non possa giocare e che non possa essere di stimolo o di crescita, per il capitano e gli stessi giovani Gabbia e Duarte.
Tutto questo sempre se Romagnoli resta, perché con Raiola non c’è mai nulla di certo, il prossimo Agosto il Milan potrebbe presentarsi in ritiro senza Romagnoli, senza Bonaventura e senza Donnarumma, nel caso di Gigio bisognerebbe rifare tutta la batteria dei portieri, perché sia Reina che l’altro Donnarumma saranno liberati, Meret, Perin e Musso in un certo senso hanno fallito, quindi per la sostituzione di Gigio penserei a Sirigu, l’usato sicuro che è anche il secondo portiere della nazionale.
Rebic con Hernadez e Bennaser, stanno rivalutando il mercato estivo di Boban e Maldini, mentre il brasiliano e l’algerino sono già di proprietà del Milan, il croato deve essere riscattato e lo scambio di prestiti tra André Silva e Rebic fatto negli ultimi minuti di mercato, è un puro scambio di prestiti senza alcuna somma concordata per il riscatto, i due prestiti in origine erano collegati, ma a quanto pare adesso possono essere indipendenti tra loro.
L’Eintracht Francoforte ha lasciato intendere che si può imbastire una trattativa per l'acquisto a titolo definitivo di Rebic, ma adesso il cartellino vale qualcosa in più di questa estate e quindi forse sarebbe il caso di trovare presto un accordo, prima che la quotazione salga alle stelle.
Sul possibile arrivo del Var a chiamata non sono d'accordo neanche io, il var è stato introdotto per eliminare gli errori arbitrali, cosa che non è successa e la “chiamata” non risolverebbe il problema, causandone magari degli altri, bisogna solo rivedere il protocollo e dare regole precise, più per il Var che per l'arbitro, perché è il Var che deve decidere sull’errore dell'arbitro.

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