mercoledì 17 agosto 2016

Viva l'Inghilterra

Gioire, emozionarsi e sorridere, tutti sinonimi di viaggiare, ma viaggiare può anche essere rottura come una gita a Favignana o allucinante come una traghettata a Napoli o magari quasi tragica come il tour in Inghilterra.
Da quando avevo preso a tutti gli effetti il "vizietto" di viaggiare, come speso accade in questi casi ho cercato di recuperare il tempo perduto, con la scusa di andare a trovare mia figlia, un pò alla volta mi sono girato quasi tutto il Veneto, poi con la celebrazione dei 25 anni di matrimonio sono finalmente uscito dall'Italia.
Prima di allora mai uscito dai confini dell'Italia, si parlava sempre di andare in Croazia, ma dovendo andarci in compagnia, per un motivo o per l'altro non ci siamo mai andati, così l'anniversario dei miei 25 anni di matrimonio, che doveva essere una cosina così giusto per ricordarlo, invece a poco a poco è diventato un secondo matrimonio, viaggio di nozze compreso.
Mia moglie avrebbe voluto andare in Irlanda, il mio consulente di viaggi mi disse che per chi non era mai stato in Europa, l'Irlanda dove c'era poco da vedere, sarebbe stato meglio lasciarle per ultima e che c'erano tanti posti dove andare prima ancora dell' Irlanda.
Devo dirvi che effettivamente c'era l'imbarazzo della scelta, l'Inghilterra, la Francia, la Spagna, l'Austria e la repubblica Ceca, un pò consigliato da lui e un pò perchè avremmo visto due stati e due grandi città nella stessa occasione, abbiamo scelto il "tour Praga-Vienna".
Finalmente per la prima volta si viaggiava seriamente, scalo internazionale, bagagli senza doversi portare dietro i tenerumi, le panelle e i cannoli, una guida turistica che ti spiegava e ti indirizzava e poi tante belle cose da vedere, cose diverse e modi diversi.
Io non avevo ancora cominciato il primo viaggio, che già programmavo i successivi, bella Praga e bello anche sentirsi turista per davvero, anche se con l'occhio sempre rivolto al portafogli (per controllare le spese e per evitare che lo rubassero), però non dovevo guidare, non dovevo caricarmi di roba e niente colazione a sacco, solo colazione a sbafo.
In questo primo viaggio ho conosciuto e imparato le 5 regole fondamentali, la prima è come e dove cambiare il denaro chiaramente se non sei in un paese "euro", la seconda è quella di prestare la massima attenzione a bagagli e portafogli (tutto il mondo è "mariuolo"), terza cosa fissarti bene dei punti di riferimento, quarta scopri subito dove si trova un supermercato, ti servirà e quinta, la mattina quando fai colazione falla "ricchissima" e poi metti una scorta in borsa.
Adesso sei un turista "qualificato" e puoi affrontare il viaggio in tutte le sue sfaccettature, forse perchè ho viaggiato pochissimo o perchè è una cosa che mi piace, ma .... il pulman che ti scorazza per la città, il ristorantino tipico, le bellezze dei monumenti, dei musei e anche di qualche altra bella turista, sono cose che mi esaltano.
Io quando vado in visita in una città, non mi accontento di vederla dal pulman, io me la devo vivere, no vivere nel senso di bere perchè l'unica che si beve è Milano, vivere camminando per la città, così prima facciamo il giro in pulman e poi sempre in pulman nei giorni a seguire andiamo in giro per monumenti.
La sera e anche negli intervalli tra un'escursione e l'altra, mi "vivo" .... ancora con questo bevo .... mi vivo la città, non sò quanti di voi lo fanno o come lo fanno, ma credetemi, sto li 4/5 giorni portando con me il ricordo di come sè ci avessi vissuto .... tiè .... questo non si beve .... vissuto per mesi.
E' per me la cosa più bella, sicuramente faticosa ma bella, in giro mano nella mano con mia moglie .... come due sposini, sù e giù a Parigi per gli "champs-élysées", a Vienna lungo le rive del Danubio o in giro per il "ring", per le stradine di Liverpool davanti al "cavern club" dove suonavano i Beatles o a Londra al "green park" davanti a " buckingham palace".
Faticoso perchè il tempo è stretto e per vedere tutto devi sgambettare, mia moglie questa cosa non la sopporta, lei è pigra per generazioni tranne se non si tratta di fare i mestieri di casa, li si fa maratone che non la batte nemmeno mastro lindo, io comunque riesco sempre a convincerla minacciandola di andare in giro con lei o con quella carina del gruppo.
Certo quando andiamo in giro gli devo concedere tante soste obbligate per acquistare i souvenir, un paio di gelati e qualche dolcetto del posto, continuamente mi chiede se ci vuole ancora tanto e quando fa così .... certo che viene l'impeto di strozzarla, poi penso che per riportare la salma in Italia mi costa assai e mi freno.
No, quando fa così mi ricorda quando siamo andati a Ustica con Flora, Nicola e Cettina, ricordo che abbiamo fatto un giro in barca e Cettina aveva una paura terribile, lei seduta a prua accanto all'ancora continuamente ci diceva: butto l'ancora !? E mia moglie la stessa: manca tanto!?.
Ma come vi dicevo il viaggio non è sempre romantico, a volte può anche sfiorare la "tragedia", ora non sò sè per il motivo che adesso vi racconterò o perchè in linea di massima non c'erano più "tour" interessanti, ma da quell'episodio del 2013 siamo rimasti nei confini italiani.
Tutto è successo quasi alla fine del "tour in Inghilterra", l'arrivo è stato a Londra e poi il tour è proseguito in pulman per Oxford, Liverpool, Glasgow ed Edinburgo, la poi saremmo rientrati a Londra in aereo, anche qua posti bellissimi, specialmente la Scozia, che molto somiglia all'Irlanda famosa.
Eravamo a Liverpool e ancora non avevo visto la Scozia, sapevo però che difronte a Liverpool c'era Dublino e l'Irlanda e così scherzando come mio solito dicevo a mia moglie: vedi ! La, al di là dell'orizzonte c'è l'Irlanda, hai visto che ti ci ho portato lo stesso !
Poi mentre andavamo verso Glasgow gli dicevo: guardati bene la Scozia perchè è come l'Irlanda, così risparmio pure un pò di soldi, l'ultimo tragitto poi era da Glasgow ad Edimburgo, passando dalla residenza estiva della regina, il castello di Balmoral.
Finita la visita al castello, siamo saliti sul pulman in direzione Edimburgo, ci siamo messi sull'autostrada e con il vento in poppa ci siamo diretti verso la capitale della Scozia, che ha dato i natali al marito della Regina e dove ogni anno si tiene il "military tattoo", parata militare in onore della Regina, di tutti gli stati che aderiscono al Commonwealth.
Eravamo contenti perchè avevamo già visto quasi tutto, andavamo a dormire in albergo dopo essere stati in quella specie di "prefabbricato" a Gretna Green, quando ad un tratto si è sentito un rumore sospetto.
Allertata la guida, un greco ( no mia moglie) altezzoso, arrogante e imbecille che ci ha condizionato tutto il tour e che ci stava sullo stomaco (non dico palle perchè ero stato ad Oxford), si è avvicinato e ha sentenziato: non è nulla, il giorno prima ad Avellino era uscito fuori strada un pulman e lui ha aggiunto: non siamo in Italia, qui queste cose non succedono, è suggestione ed andò a sedersi.
Quantu tu ricu e tu cuntu, (quattro e quattrotto) ci vediamo sorpassare da una ruota di camion e li come diceva Lubrano, la domanda nasce spontanea: ma abbiamo perso la ruota ? Non abbiamo avuto il tempo di formulare la domanda, che ci sorpassa un'altra ruota, a quel punto un coro unanime:
Ferma, ferma .... autista ferma abbiamo perso la ruota, a quel punto l'autista si è vista (si vista perchè era una donna) sfilare due ruote e anche lei ha capito che erano le nostre, due delle quattro di dietro, non ha frenato di botto, ha continuato con l'inerzia che teneva il pulman in equilibrio, ci ha fatto atterrare sul mozzo di dietro, stridente e scintillante.
Certo che ho avuto paura, ma non così tanta, però ho visto gente pregare, invocare i parenti, qualcuno cercava una penna per fare testamento e un paio volevano il prete, invece ci siamo adagiati dolcemente sulla corsia d'emergenza evianto un pilastro di un viadotto, sfatando una leggenda metropolitana "donna al volante pericolo costante".
Devo dire che è stata bravissima, forse con un uomo al volante non sarei qui a raccontarvelo, scampato il pericolo e dopo esserci assicurati che nessuno si fosse fatto male, senza sincronizzarti ma in perfetto accorto, ci siamo rivolti alla guida e gli abbiamo gridato: sei un cornuto e non è suggestione, sei cornuto acclarato e sè non capisci che vuol dire, vai a fartelo spiegare ad Oxford.
Poi rientrati in albergo, ci hanno offerto del vino per scusarsi, l'albergo era in ristrutturazione, senza uscite d'emergenza, insomma l'Inghilterra ci ha perso la faccia e io la voglia di fare i tour.


Nessun commento:

Posta un commento