domenica 22 maggio 2016

30 mila piedi sopra lo zucchero filato.

Come avete visto, in bicicletta attorno alla chimica arenella, in treno fino a Torino, in traghetto per Salina o in auto all'aeroporto di Punta Raisi ad accompagnare chi partiva in aereo, in un modo o nell'altro, sono stato sempre in viaggio.
Fino ad una decina di anni fa, in cinquant'anni circa di vita non avevo mai preso un aereo, accompagnavo sempre gli altri all'aeroporto, ma non ero mai partito, forse sarà stata la maledizione dell'otite, fatto sta che ne come "comandante", ne come passeggero, riuscivo a volare.
Prima i voli costavano un sacco ed io, come diceva mio figlio Mario, essendo un "alluminista" (artigiano dell'alluminio), povero, non me lo potevo permettere, a proposito, una divagazione......
Quando mio figlio aveva 7 o 8 anni, in televisione hanno dato il "Pinocchio", con Manfredi, Franco e Ciccio e la fata turchina interpretata da Gina Lollobrigida, il bambino che faceva pinocchio, era tale e quale anche come modo di fare a mio figlio, pinocchio interrogato sul mestiere di Geppetto diceva: mio padre fa il falegname, povero e Mario, quando a scuola il maestro Torre gli chiedeva che mestiere faceva suo padre, lui rispondeva: l'alluminista, povero.
Chiarito il concetto di alluminista e anche quello di povero, torniamo a parlare di voli in aereo, perché per quelli pindarici ci stiamo attrezzando, così devo dire che grazie all'altra mia figlia, che ha deciso di emigrare a Tombolo appena diplomata e al fatto che i voli nel frattempo per via del moltiplicarsi delle compagnie, costavano di meno, ho cominciato a viaggiare in aereo.
Alla media di almeno sei voli l'anno, diciamo che adesso mi sono attestato sui 70 voli, tra Italia ed Europa, non ci sono riuscito come pilota a racimolare le famose 5000 ore di volo, ma penso di averle raggiunte come passeggero, nella vita chi si contenta gode e viaggiare è un bel godimento, fermo restando che se continuo con questa media, prima o poi la Ryanair mi farà pilotare un aereo ad honorem.
E' di recente una battuta di mio cognato Luigi, che mi diceva: .... più di te, c'è sempre in viaggio solo Renzi, si perché negli ultimi due anni, con il fatto che mia moglie è andata ad insegnare in Veneto, parto quasi tutti i mesi, non è diventato il mio lavoro, ma sta quasi diventando la mia casa, una casa con vista sulle nuvole.
Il primo viaggio è stato il Natale successivo alla partenza di mia figlia, anche Mario allora lavorava all' Oviesse di Bologna ed era fuori anche lui, con l'occasione, c'era la possibilità di andare a conoscere la casa di mia cognata, che fra l'altro ci ospitava e siamo andati.
Siamo partiti per Venezia con "Volareweb", una compagnia che adesso non c'è più, paura ..... non ci pensavo e poi è come l'ottovolante, basta non guardare giù, io il problema di guardare giù non c'è l'ho, perchè il finestrino tocca sempre a mia moglie, adesso che viaggio da solo qualche volta mi capitare il finestrino, ma oramai la paura.....
No, non sono mai andato sull' ottovolante o cose simili, non ci tengo, non ci andrei manco se mi pagano, quanto ? se raddoppiate la cifra ci faccio un pensierino, la prima volta quindi è stato bellissimo, no che adesso non lo sia più, ma volare così spesso, fare e disfare le valige continuamente, gli orari, i controlli sempre più stressanti, ti tolgono qualcosa.
Vi dicevo la prima volta è stata bellissima, io sbirciavo più che giù perché ero distante, fuori di tanto in tanto, tra il profilo di mia moglie e l'ala dell'aereo, vedevo solo "zucchero filato", tanto zucchero filato tutto intorno, sarà per quel famoso DNA, ma a me dà quella impressione, di stare a 30 mila piedi d'altezza, sopra un mare di zucchero filato.
Nell'aereo, c'erano dei piccoli monitor appesi sul tetto, da dove seguivamo la rotta e quindi sapevamo sempre sopra a dove stavamo volando, arrivare a Venezia è spettacolare e per chi vola per la prima volta, non c'è di meglio che decollare da Palermo e atterrare a Venezia e viceversa, è una cosa veramente eccezionale.
Certo in tutti e due i casi e ancora adesso, molto spesso sembra di ammarare più che atterrare, poi a seconda della rotta quando arrivi a Palermo, vedi prima Ustica e poi tutto il litorale, il porto, il Monte Pellegrino, la circonvallazione che come un "serpentone" attraversa i colli e si tuffa a mare, quando arrivi a Venezia, vedi la laguna, riconosci chiaramente le calle (le viuzze veneziane), e poi chiarissimo, quasi si tocca con mano il campanile di San Marco e la Giudecca, porca miseria che bello viaggiare.
Io nella vita ho tre grandi passioni, mia moglie, il calcio e viaggiare, l'amore per i dolci ? no, quella non è una passione, quella è arte, un' arte che ci tramandiamo come i circensi, noi siamo come il pittore o lo scultore o un compositore, c'è chi è artista nelle arti figurative e chi in altre arti (musica, canto, ecc.), noi siamo "artisti" nella degustazione dei dolci e allora ?

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