domenica 15 aprile 2012

Non si può morire così.

Anch'io voglio unirmi al cordoglio di tutta l'Italia nei confronti dello sfortunato Morosini, penso che anche chi "detesta" il calcio non ha potuto che esprimere il suo cordoglio più profondo.
Stavo lavorando al computer e buttavo l'occhio sul televisore, seguo spesso la serie B specie da quando c'è Zeman, ad un tratto l'attenzione è stata richiamata su Morosini che era a terra ed è partito il replay del momento in cui senza motivo e senza avversari vicini Piermario cadeva e si rialzava per poi restare li per terra.
Tornati con le immagini dal vivo, un capannello di giocatori, medici e dirigenti nei pressi del giocatore piagevano e si portavano le mani alla testa, arrivano Verratti ed Immobile con la barella e subito dopo arriva l'ambulanza che carica il giocatore e lo porta via.
Mi sposto sul divano per capire cosa è successo e dentro di me aspetto che il cronista, così come succede spesso per altri infortuni, dica che il calciatore ha lasciato il campo coscente, ma questa notizia non arriva mai, anzi arriva la sospensione della partita che sa già di tragedia.
Arrivano le prime indiscrezioni, l'ambulanza non arrivava perchè bloccata da una macchina dei vigili urbani (le solite cose all'italiana, un passo libero serve a chi deve vigilare per posteggiare comodamente), mentre Verratti ed Immobile correvano a prendere la barella, un inserviente rompeva il vetro di un finestrino e spostava la macchina.
I sanitari del Pescara che erano i più vicini a quanto pare sono subito entrati in campo senza aspettare il permesso dell'arbitro e con il medico del Livorno hanno subito praticato il massaggio cardiaco.
Il defribbillatore era in campo ed è stato usato dopo il massaggio cardiaco come dice il protocollo, ma non ha dato il via alla defribbillazione perchè il calciatore era già morto in campo, il suo cuore dicono che non ha battuto neanche per una volta e priprio i medici hanno detto che ritardo o no, non c'era più niente altro da fare.
Pare che i casi di morte improvvisa siano più frequenti negli atleti che in altri, di difficile individuazione con esami normali, ora non voglio fare polemica in questo momento così infausto ma la mia la devo dire.
Spero che quel vigile che si è dileguato con la vettura "incriminata" e con lui tutti quelli che sono preposti a vigilare sulla sicuzza altrui, abbiano capito che stavolta è andata bene e che il potere deve essere messo a disposizione dei deboli e non abbusarne per le loro comodità.
Approfitto per dire che l'addetto alla sicurezza dello stadio deve tra i suoi compiti: assicurarsi che tutte le uscite  d'emergenza e per disabili siano sempre libere e che tutte le attrezzature di emergenza ci siano tutte e che non solo siano in perfetta efficienza, ma anche di immediato uso.
Questo per dire che ad esempio nel mio ufficio venerdì quando c'è stato il terremoto, la porta delle scala antincendio era chiusa, così come sono chiuse nella stragrande maggioranza dei luoghi pubblici.
E poi se questo fosse successo a Palermo l'ambulanza sarebbe potuto entrare in campo ? allora che senso ha fermare tutti campionati se poi ci sono gare che non dovrebbero nemmeno cominciare ? Se poi gli enti locali (vedi Cagliari) non sono nelle condizioni di garentire la costruzione di impianti adeguati, perchè non si fa una legge deroga in modo che ogni società si costruisca gli impianti secondo le regole della massima sicurezza ?
Per carità..... encomiabile la scelta di Abete di fare fermare i campionati, ma quello che sta succedendo non è normale, i casi di ragazzi atleti che muoiono in campo sono tanti, perchè non si riducono le squadre in modo da avere meno stress, evitando i turni infrasettimanali con le relative trasferte e quindi viaggi magari uno dietro l'altro nel giro di pochi giorni e magari di notte dopo le gare.
Solo appena due settimane fa un'altra tragedia, la morte del preparatore dei portieri del Pescara, in quel caso non solo i campionati non sono stati fermati, ma addirittura si giocò la partita con il Bari a distanza di 24 ore.
A Milano giustamente gli ex compagni di Piermario non si sono sentiti di andare in campo dopo la morte di una persona con cui erano stati insieme un mese e mezzo prima e quelli del Pescara che con Mancini erano stati insieme fino a qualche ora prima con quale spirito sono andati in campo ?
Non devono esserci morti di serie B e morti di serie A o altro, in quell'occasione si disse che non c'era il tempo per rinviare la partita, ma neanche il campionato ? e come mai Milan-Genoa è stata rinviata con le squadre già in campo ?
Il calcio era bello perchè dalla A ai dilettanti tutto si svolgeva  nello stesso modo e nella stessa ora, tutto era uguale per tutti, adesso non è più uguale neanche la morte nel calcio, specie se eri amico di uno scomodo come Zeman.

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