lunedì 7 novembre 2011

Giocasse sempre al Barbera...

In casa il Palermo è un rullo compressore anche senza punte, quinta partita in casa e quinto successo chiaramente consecutivo, un ruolino di marcia degno delle più grandi squadre europee, solo City, Real, Benfica e Alkmaar hanno fatto il pieno, cosa che non è riuscita nemmeno a Barcellona, Bayern e Psg, un Palermo in casa implacabile quanto insignificante fuori dalle mura amiche.
Quello che colpisce nel Palermo è la grande convinzione che mette nell'affrontare gli avversari al Barbera e non si capisce perchè questa convinzione fuori casa non esista completamente, perchè sarebbe bastato portare un paio di pareggi da fuori casa (Roma e Atalanta), per essere là, in zona champions.
Una media da scudetto sè vogliamo, visto che in dieci partite ha incontrato: Inter, Milan, Roma, Lazio e Udinese e sè poi ci mettiamo Cagliari e Atalanta che in questo inizio di stagione stanno attraversando un ottimo momento, è quanto dire.
Poteva essere la giornata della rivalsa per il tecnico felsineo Pioli, liquidato in meno di 50 giorni ed invece è stato il giorno della rivalsa di Ilicic che dopo un inizio con luci e ombre (quando la smetterà di fare quegli strani tacchi) ha finalmente lasciato il segno sulla partita con una buonissima prova inferiore solo alla prestazione di Tzorvas sempre più sicuro e sempre più determinante.
Ormai stabilito il modulo di gioco come chiedevo io qualche settimana fà, occorre invertire solo la tendenza negativa di fuori casa, certo sè il Palermo vuole fare un campionato di vertice Pisano non mi sembra ancora all'altezza, così come Aguirregaray e poi a centrocampo resto convinto che una delle due mezzeali deve avere più qualità rispetto a Migliaccio e Acquah, e questo Lores visto ieri per la prima volta in campo, mi sembra uno che ha qualità e personalità, anche sè molto giovane ma proprio per questo di prospettiva.

Ilicic e Zahavy si possono alternare come trequartisti come Bacinovic e Barreto al centro del centrocampo a tre, ma oggi a parte i tanti giocatori in sovranumero da sistemare, il problema più importante resta l'attacco, dove ci sono 3 ottimi giocatori, ma sono sempre infortunati e sè sabato è andata bene, non sarà sempre così.
Zamparini ha finito di litigare con Sogliano, affidando il ruolo di direttore sportivo al capo degli osservatori Luca Cattani, che dovrebbe gestire a gennaio le cessioni e portare in rosa oltre a Vasquez, due attaccanti stando a quanto detto dal presidente, uno pare sia la punta ventiduenne del Malmo Agon Mehmeti.
L'altro è il ventenne attaccante dello Zurigo Admir Mehmedi, ma il Palermo ha bisogno di altro, cioè attaccanti veri e già pronti, chi lo sà che Perinetti nonostante si dica legato al Siena possa entro gennaio diventare il "Galliani" del Palermo e magari portarsi dietro il duo Destro (calciatore di proprietà del Genoa con cui c'è in ballo Bovo) e il palermitano Calaiò ( Gonzalez è già a Siena).

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