lunedì 21 novembre 2011

Un film già visto.

Apro questo blog con una foto dedicata a Gaspare, questa è la porta interna del mio box se vuoi la puoi copiare sulla porta intena di casa tua.
Il Palermo non segna un goal fuori casa dal 15 Maggio 2011 ben 581 minuti, è stato Pinilla a segnarlo a Genova contro la Sampdoria e questo rischia di diventare un record.
Si sapeva che per la legge dei grandi numeri non potevamo continuare a vincere a Torino, ma ci si aspettava che per la stessa legge il Palermo potesse vincere finalmente fuori casa, invece i rosa hanno confermato la solita gara senza personalità da fuori casa.
Attenzione Mangia con questa squadra sta facendo i miracoli (almeno in casa), appena questi miracoli finiranno rischiamo veramente di essere risucchiati in quella zona retrocessione che avevo previsto alla vigilia del campionato e che è la sua giusta collocazione.
Fuori casa il Palermo diventa una squadra di almeno due categorie inferiori, in casa la spinta del pubblico colma la mancanza di personalità e poi al Barbera sembra andare tutto per il verso giusto, compreso il fatto di realizzare 3 reti al Bologna senza punte in campo.
A proposito di punte continuo a non capire come mai Budan (che è guarito) non figuri mai tra i convocati e nemmeno una delle punte della primavera, ma quella è un'altra storia, la storia vera è che fuori casa i giocatori si disuniscono subito alla prima difficoltà e poi come è successo ieri nessuno mai supera la sifficienza nella loro prestazione.
Osservato speciale Ilicic un pò per il goal segnato lo scorso anno, un pò per la possibilità eventuale di acquistarlo la prossima stagione e Ilicic si è presentato 3 volte (gli unici tiri del Palermo) davanti a Buffon che ha parato, lui al di là dei tiri è l'emblema della mancanza di personalità.
Cosa c'è da dire in questa ennesima sconfitta esterna, la squadra non esiste e come puoi parlare di una cosa che non c'è, il Genoa pensa ancora a Gilardino mentre noi a Vazquez è chiaro che ci sarà una differenza di personalità, purtroppo non si può solo valorizzare i giovani, bisogna farli crescere in una intelaiatura di calciatori che con la loro personalità, guidano, spronano e "contaggiano" i giovani.

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