sabato 26 marzo 2011

Si ricostruisce dalle rovine.

Buona prestazione della nazionele di Prandelli che vince e convince, così come dice lo stesso allenatore, comunque c'è ancora da lavorare.
Tutto sommato è un gruppo relativamente giovane, su cui si possono inserire giovani promesse, come Santon e Parolo proprio per citare, gli ultimi arrivi nel clan azzurro.

Nessuno comunque è andato sotto la sufficienza, quello che ha avuto il voto più risicato è stato indubbiamente Cassano, che così come Aquilani, ha risentito nella prestazione, il momento di forma poco brillante.
Pazzini si è mosso bene, ma è risultato poco "accompagnato" in attacco, a centrocampo il rombo ha avuto in Montolivo e Aquilani i punti deboli, un pò perchè non attraversano un buon periodo di forma, e un pò perchè in campionato non giocano in questa posizione, ma non si discutono, così come non si discute Nocerino che quando è entrato ha fatto la sua parte con personalità.

Ottimo Thiago Motta e bene anche Mauri, i vertici bassi e alti del rombo, così come i due terzini, Balzaretti e specialmente Maggio, che ha dimostrato di avere avuto un grande maestro in Mazzarri, capace di perfezionargli la fase difensiva.
Buffon, Bonucci e Chiellini, sono stati i soliti "baluardi" su cui contare, il lavoro paga più delle vittorie e Prandelli lo sà, non che Lippi non lo sapesse, ma quando si arriva in Nazionale, chi sà perchè, ci si convince di essere "Dio" e la presunzione si sà annebbia la mente.
Sei punti di vantaggio sulla Slovenia, non sono tanti, ma ci permettono di continuare a programmare, che è quello che manca a tutto il "baraccone calcio" Italiano.

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