Solitamente si, ma molto spesso è un campanello d’allarme che qualche cosa non va nella programmazione, la sconfitta del Palermo contro la Virtus Verona, ha fatto emergere più di una criticità, Corini non si preoccupa (non potrebbe essere diversamente), parla di test utili a capire come i giocatori reagiscono alla fatica, se assimilano le idee di gioco e in questo il tecnico ha ragione, ma una sconfitta, specialmente con una squadra di categoria inferiore e anche lei in preparazione, dice chiaramente che non si è partiti con il piede giusto.
In questi quindici giorni di ritiro,
Corini ha soprattutto battuto sulla tattica, solo dopo la prima amichevole
contro la Bassa Anaunia, si sono alzati
i ritmi atletici, quindi diciamo che può essere
normale, che i calciatori siano appesantiti, solo Valente e Damiani sono stati
più reattivi rispetto a gli altri, che magari hanno una
muscolatura più pesante come Saric e Nedelcearu.
Nell’amichevole contro la Virtus Verona,
sono mancate lucidità e reattività, ma Corini segue il programma che deve
portarlo nella miglior forma possibile, alla prima gara ufficiale, che è quella
di Coppa Italia contro
lo Spezia, con la Virtus Verona,
sono state le assenze per problemi fisici a condizionare il
4-3-3, Corini nonostante in allenamento abbia
più volte provato il 3-5-2 (non capisco perché continua a provarlo in modo così
massiccio), ha scelto di giocare tutti i novanta minuti col 4-3-3.
Il 4-3-3 è il modulo di riferimento per
la prossima stagione, quindi? Non essendo disponibili: Buttaro, Mateju, Aurelio, Desplanches, Di Mariano e
Stulac, ha adattato qualcuno e le “catene” laterali non hanno funzionato a dovere, il 4-3-3 è apparso troppo sperimentale
(non capisco perché insistere allora ancora sul 3-5-2) e il
Palermo ha avuto poche occasioni da gol, la difesa è stata esposta a troppi pericoli,
protetta male da un centrocampo incapace di fare filtro.
Pigliacelli si è dovuto esibire in un
paio di parate non facili e ha pure subito il gol, al Palermo serve al
più presto l’esterno basso a sinistra e i ricambi esterni in avanti, Rinaudo ci sta lavorando e l’organico
al momento è corto, impedendo a Corini di lavorare come vorrebbe, sempre
ammesso che l’allenatore sia all’altezza della situazione, dal test col Bologna non mi aspetto però niente di più,
anzi….
Credo che essendo ancora senza esterni, Corini
affronterà il Bologna con un più prudente e collaudato 3-5-2, che non considero
un sistema di gioco alternativo al 4-3-3, il 3-5-2 è molto diverso nella sua
interpretazione, trovo migliore come alternativa, volendo giocare con una
difesa a 3, il 3-4-3, ma l’alternativa vera al 4-3-3 è il caro, vecchio e
semplice, 4-4-2.
Sotto l’aspetto del
calcio mercato, il Palermo è vicino a concludere un doppio trasferimento dalla
Roma, i rosanero sono interessati
a Bouah; esterno mancino di difesa classe 2005 e Fravola; esterno
offensivo classe 2006, sono i ruoli
scoperti al momento per Corini, ma vista la loro giovanissima età, è più
probabile che vadano nella Primavera,
che quest’anno gioca nella Primavera 2 e come la prima squadra ha molte
ambizioni.
Per il 23enne Collocolo sembra sia
arrivata la svolta, negativa chiaramente, niente Cagliari e niente Palermo,
a quanto pare a spuntarla è stata la Cremonese, il Palermo, che aveva già d'accordo col
23enne tarantino, pare abbia deciso di non rilanciare, perché Verre rappresentava
la priorità in mediana, io non ci credo e poi non considero Verre un mediano o
mezzala.
Più veritiero caso mai, è il fatto che
non sono ancora usciti Broh e Damiani, vero è che la priorità è Verre, ma
secondo me non per la mediana, dove sempre secondo me, il giocatore della Samp
è stato impiegato in modo sbagliato, perché Verre può essere impiegato a
sinistra nel 4-3-3 in alternativa a Di Mariano o dietro le due punte nel 4-3-1-2.
Adesso mi dilungo un poco sulla scandalosa carognata, che si continua perpetrare nei confronti del Lecco, sono uscite le motivazioni del Collegio di Garanzia del CONI, dopo le sentenze di lunedì, per Lecco e Reggina è stata ribadita la perentorietà dei termini, che non sono stati mai rispettati, termini che in linea di massima, sono sempre stati dilatati e prorogati, in questo caso, specialmente per il Lecco no.
L’accanimento è vergognoso, anche se si ha la sensazione che il Coni voglia rimarcare alla Figc, il ruolo dell’autonomia che ha lo sport e che non si deve aspettare che si pronuncino Tar e Consiglio di Stato, pertanto non è escluso una marcia indietro della Figc e le perentorie riammissioni di Lecco e Reggina, non come voleva Gravina, che non a torto tutti chiedono le dimissioni.
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