Un’Altra sconfitta per il Palermo, la seconda consecutiva dopo quella con il Catanzaro, che arriva in un momento delicato e turbolento della stagione, solitamente il Palermo non è bello, ma quello andato in scena a Viterbo è stato un Palermo bruttissimo, se non proprio il peggiore, uno di questi, con una classifica già deludente e che comincia a diventare anche pericolosa.
In questo modo si rischia di uscire pure dai
primi 10 posti utili, che ci consentirebbe di sperare di vincere la lotteria
dei play-off, siamo davanti ad uno scandalo, perché la posizione in classifica
dei rosa, è un'assurdità per un campionato di serie C, dove da sempre il
Palermo, esclusa qualche piccola eccezione (presidenza Ferrara), è sempre stato
protagonista.
Trovo legittimo l’ulteriore striscione di
protesta verso la società, che a mio avviso al di là dei risultati, non è stata
chiara e trasparente come ci avevano promesso, non era questa la squadra che ci
serviva e non era nemmeno questa la classifica che ci avevano promesso e i
tifosi della Curva Nord Inferiore, con quelle quattro frasi in rima nel loro
striscione: "Ma sicuro hai scritto tu i progetti su quelle carte? Per il
bene del Palermo, fatti da parte", sintetizzano i fatti.
Perché non erano questi “i progetti” che ci
avevano annunciato, anche se ad un certo punto quest’anno, la società aveva maldestramente
smentito, il progetto di promozione immediata in serie B e poi con questo
striscione i tifosi hanno voluto ricordare al presidente Mirri, che ha preso la
società per il bene del Palermo e non mi pare che lo stia facendo, perché se si
vuole veramente bene a questa squadra e non si hanno le possibilità: economiche
e/o di competenza, meglio farsi da parte.
Io a fine partita mi ero promesso di “non sparare
sul pianista”, ma mi piace ricordare che quando Mirri e Di Piazza hanno preso
la società in serie D, ho detto che dovevano fare come aveva fatto il Parma, ad
ogni promozione doveva subentrare un nuovo gruppo più facoltoso, se si voleva
veramente realizzare il progetto del Palermo stabile in serie A in 4/5 anni e
che le prime due promozioni, dovevano essere inderogabilmente immediate.
In un certo senso come era successo al Palermo
dell’ultimo fallimento, che ha vinto il campionato di serie C2 con il
presidente Lagumina e poi ha affrontato la serie C come una costola del
Presidente Sensi e continuare con lui anche serie B alla fine si è rivelato un
errore, perché mandava a Palermo poche risorse, tanto che per andare dalla B
alla A c’è voluto un altro cambio societario, l’arrivo di Zamparini.
Ma vedo con mio dispiacere che c’è ancora gente
nel calcio che improvvisa, a cui la “storia” sembra non abbia insegnato nulla e
dopo due anni ci ritroviamo con una squadra “indecente”, una società in
difficoltà e che ha praticamente sbagliato per due anni consecutivi l’allenatore.
Non sono il tipo che si rimangia le parole,
Boscaglia per me era l’ideale e rimane un allenatore di categoria superiore, ma
se un allenatore viene sollevato dall'incarico, come è successo adesso per
Boscaglia, senza ombra di dubbio si è sbagliata la scelta dell‘allenatore, una
cosa che devo dire mi ha colto di sorpresa, anche se avevo sentito che il
rapporto tra tecnico e società non era più idilliaco, anche a causa del mancato
utilizzo dei “senatori”.
Devo dire che di Boscaglia ho criticato tante cose
e soprattutto il suo integralismo, non tanto tattico ma ideologico, alla fine o
all’inizio se vogliamo, mi è sembrato un allenatore insoddisfatto, che faceva
le cose un po' per ripicca, del tipo che non gli avevano preso Mazzitelli e
allora lui giocava a 2 a centrocampo, non gli avevano preso il trequartista e
allora si impuntava a fare giocare Rauti in quel ruolo.
Ha indispettito la società emarginando Santana,
Floriano, Martin, Corrado e Silipo, questo sembrava proprio un dispetto alla
società, più che ai calciatori, per non parlare della girandola dei centrali
con Somma sempre titolare, come a dire: “questo mi avete comprato e questo vi
faccio giocare”, ma alla lunga e senza i risultati dalla sua parte, ha pagato e
forse era quello che voleva.
Adesso si capiscono tante cose, perché il Palermo
non ha fatto nemmeno un’amichevole estiva e perché non c’è stato mercato
invernale su richiesta del tecnico, però non capisco ancora chi copriva chi, se
era la società a coprire l’allenatore o viceversa, di sicuro era diventata una
situazione grottesca.
Sorvolo sulla signorilità di dimettersi, perché oggi non fa più parte del galateo, la squadra è stata affidata a Filippi, che è il secondo di Boscaglia, anche questa è un’anomalia, perché Filippi è un “fido” di Boscaglia e non è un allenatore della società, vero è che mercoledì c’è il derby, ma anche tutte le altre giocano ogni tre giorni e cambiano l’allenatore senza affidarsi al secondo.
Pertanto credo che Filippi al di là del risultato
del derby, sia una situazione transitoria e che la squadra verrà affidata
quanto prima da un traghettatore e poi dovrebbe essere la nuova società a
scegliere il prossimo allenatore per il prossimo campionato, perché anche qua
la strada mi sembra segnata.
Volete che parli della partita? meglio di no, in fondo cosa c’è da dire, la decide Adopo a tempo scaduto (47°) con un gol in mischia, nell'unica azione di rilievo del primo tempo, dove noi ci siamo fatti sorprendere come dei polli, nel secondo tempo si sottolineano un paio di incursioni di Floriano e Silipo, poi le espulsioni di Almici e Odjer, il rigore per la Viterbese parato da Pelagotti e la traversa di Luperini con il Palermo in nove al 90°, questo è il resoconto di una partita giocata male da tutte e due le squadre, una partita monotona che è stagnata a centrocampo.
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