Oramai non vi faccio più le domande come quando ho scritto "400", perchè lo avete capito che si tratta degli ultimi 200 giorni alla pensione, anche se in realtà al netto di ferie, festività, sabati e domeniche, di giorni effettivi di lavoro ne restano meno di cento.
Non è una banalità, però spesso quando sentiamo in televisione o chiacchierando con qualcuno di una disgrazia, oltre al pubblico stupore, poi dentro di noi pensiamo che tocca sempre agli altri e che non toccherà mai a noi.
Sicuramente andare in pensione a 62 anni, non è una disgrazia e non lo è nemmeno tornare dopo tre anni a vivere con la propria moglie, .... silenzio non si dice, così come non è una disgrazia lasciare a Palermo il figlio da solo, ma questa .... , è una di quelle cose che pensi non arriverà mai ed invece è arrivata, per carità, ci sono altri 90 giorni, ma i nodi del pettine sono già ben visibili.
Nella vita si può essere "britisch", distaccati, ma lasciare un figlio, se pur grande, è sempre un momento particolare, a maggior ragione quando vive male, con un lavoro che lo tiene lontano da tutti e da tutto, che gli divora tutto quello che guadagna e che non ha un impiego statale.
Se vogliamo è un dejavù, quasi dieci anni fa è successo con mia figlia e tre anni fa con mia moglie, ora con mio figlio, certo non è un distacco definitivo, come non lo è stato con gli altri, vorrei però potere venire in vacanza e aspettarlo al sera quando torna da lavoro, come facevamo con Ambra, invece il fatto che lavora a Enna, rende tutto più complicato.
La stessa cosa è per lui, prendere atto che non ci sarà più, chi gli faceva compagnia nell'unico giorno libero settimanale, non ci sarà più chi, nel bene o nel male lo confortava nelle decisioni, in poche parole si accorge di essere rimasto solo e che non basteranno tutte le amicizie, tutti i parenti e tutto quello che volete.
Ho cominciato a spedirmi parte del guardaroba invernale, poi quando andrò via con la macchina (la qashqai è stata presa proprio per questo), porterò con me quello estivo e tutti i miei ferri del mestiere, computer, stampante, macchinetta per la pressione, trapano, scarpe da calcio ecc.
Nel giro di tre anni ricambio vita, a 59 anni sono passato da sposato a singolo senza neanche pagare il divorzio, ho imparato a cucinare (bene) e a fare i mestieri di casa (male) e ho smesso di allenare per diventare "piccione viaggiatore", adesso a 62 anni, tornerò felicemente sposato, certo .... si fa per dire, continuerò a cucinare e a fare meno mestieri (meno male), tornerò ad allenare (lo spero) e non smetterò comunque di viaggiare.
Spero di allenare, se no tutto il giorno da solo il tempo non mi passerà mai, tranne se non vado ai giardinetti con gli altri vecchi, per viaggiare sarò condizionato ai giorni liberi della mia signora e magari alle altre situazioni che si verranno a creare, è inutile che vi spiego che anche qui c'è il viaggio, quello in macchina, prima con la nave fino a Napoli ( a tinite a fame) e poi via autostrada fino a Tombolo.
Andremo di fretta, il sabato sposa Ambra e dopo due giorni partiamo, appena arrivati mia moglie andrà a lavorare, quindi non possiamo partire prima e non possiamo arrivare dopo, se no, un bel giro dell' Umbria me lo sarei fatto volentieri, abbiamo visto i luoghi di Montalbano, qualche volta vedremo quelli di "Don Matteo" o di "Carabinieri".
Nessun commento:
Posta un commento